Sempre sul problema delle "pressioni" sugli equipaggi (ma anche degli atteggiamenti di qualche pilota) mi viene in mente la strana decisione di un equipaggio Ryanair il pomeriggio dell'11.9.2001.
La prima torre comincia a crollare mentre un volo RYR da Stansted atterra ad Alghero. Pochi minuti dopo viene giù la seconda torre e il volo sta imbarcando per la tratta di ritorno. A quel punto è chiaro che non si tratta di un incidente ed il traffico aereo in Europa e negli US va nel panico. L'aereo RYR è l'unico a terra con i passeggeri a bordo.
Tutti i canali di informazione ufficiali sono silenziosi, ENAV ed ENAC non sanno nulla e non ricevono istruzioni, filtra solo la notizia che ad Halifax si sta raccogliendo la più imponente parata di aerei civili della storia. Il traffico aereo negli USA è bloccato ed anche in altri scali europei si adottano misure precauzionali.
Al CPT, dopo averlo informato della situazione, viene chiesto cosa intende fare e se non ritenga opportuno far sbarcare i passeggeri quantomeno in attesa di notizie più precise sullo stato degli aeroporti in UK.
Niente da fare, decidono di decollare come da schedulato

e senza sapere (a mio giudizio) cosa troveranno sia in rotta che a casa. Rammento che in quel momento non si sapeva ancora se fosse in corso un attacco terroristico globale e che molti avvisi per radio dicevano perfino di non prendere la metro....