Ramstein RTF
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Ramstein RTF
Ci sedemmo dalla parte del torto visto che tutti gli altri posti erano occupati.
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Re: Ramstein RTF
si ma non commenti!?!?!?!?
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- sigmet
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Re: Ramstein RTF
FAS ha scritto:si ma non commenti!?!?!?!?
Dal punto di vista tecnico penso che la relazione non lasci molto spazio ai commenti. Dal punto di vista umano non si puo' che osservare che anche i migliori possono sbagliare anche se tutto quello che avviene all'interno di un sistema e'sempre la conseguenza di piu' fattori. L'uomo e' una macchina meravigliosa con tutti i suoi pregi e i suoi difetti.Quello che possiamo fare e' solo lavorare sui punti deboli e cercare di migliorare la risposta all'errore per far si che si sia in grado se possibile di controllarlo e comunque si possa sempre mitigarne le conseguenze.
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Re: Ramstein RTF
Grazie per il link alla relazione, molto interessante. La leggerò attentamente. Permettetemi una piccola divagazione, non "tecnica"... sarà dura leggerla, dato che si riaprirà una ferita e torneranno alla mente le bruttisime emozioni vissute quel giorno
.
Paolo

Paolo
"La corsa di decollo è una metamorfosi, ecco una quantità di metallo che si trasforma in aeroplano per mezzo dell'aria. Ogni corsa di decollo è la nascita di un aeroplano" (Staccando l'ombra da terra - D. Del Giudice)


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Re: Ramstein RTF
grazie sigmet
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Re: Ramstein RTF
Non posso scaricare e leggere 150 pagine di report ipertecnico, però da quanto dite non mi pare che ci sia niente di scandalistico, ma solo la conferma del tragico errore di uno dei migliori piloti puri della storia dell'AM. E' così?
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Re: Ramstein RTF
Uno dei migliori, impegnato in una manovra difficilissima e in condizioni emotive (pensiero mio, desunto dalla testimonianza che doveva rendere di li' a poco) non ideali.
La relazione ancora non l'ho letta, ma ringrazio sigmet per averla linkata
La relazione ancora non l'ho letta, ma ringrazio sigmet per averla linkata
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Re: Ramstein RTF
Naturalmente non vi è nulla di scandalistico: gli scandali ci sono solo nella testa di chi vuole a tutti i costi crearli, con notizie e scenari sensazionalistici inventati di sana pianta. Le evidenze di quanto accaduto sono scritte in quelle pagine, che ho letto i giorni scorsi. Tra l'altro, dopo la sciagura vi sono state altre inchieste oltre a quella italiana, ma nessun'altra inchiesta è stata meticolosa come la nostra, questo è noto, e anche gli altri stati hanno apprezzato questo fatto.
Non è corretto dire, secondo me, che la manovra del cardioide era "difficilissima": era naturalmente impegnativa e con insite delle problematiche (che naturalmente sono state affrontate ed erano conosciute), come tutte le altre manovre comprese in un programma acrobatico complesso come quello della PAN. Era stata provata e riprovata moltissime volte in addestramento, ed anche il giorno prima durante il volo di prova sul campo di Ramstein. Quindi tutti erano addestratissimi a compiere quella manovra, compiuta e riuscita moltissime volte. Come tutte le figure, presentava delle manovre di scampo, conosciute dai piloti, nel caso di problemi o impostazioni errate. Le macchine erano in perfetto stato, ed infatti non vi sono evidenze di problemi tecnici sugli aerei, che sono stati controllati sempre e fino all'ultimo dai piloti coinvolti, escludendo problemi alla catena di comando delle superfici di controllo. I Piloti erano come sempre tranquilli prima del volo, e non vi sono evidenze di tensioni o stati d'animo particolari. Rimane un errore umano, che ha avuto origine prima dell'impatto, già durante l'apertura delle due formazioni, quando il solista ha guadagnato troppa quota accumulando un ritardo nella manovra, che ha cercato poi di andare a recuperare con una serie di manvore non idonee, che alla fine lo hanno fatto arrivare all'incrocio in anticipo, collidendo con l'1 e il 2. Sembra che all'ultimo momento abbia avuto consalevolezza dell'impatto, cercando un ormai tardivo scampo. Da notare che prima di allora il 10 non ha messo in atto le manovre previste di scampo, quindi probabilmente era nella convinzione di aver recuperato la giusta posizione per arrivare correttamente all'incrocio. Vi è, secondo la relazione, una possibile concausa indiretta che concerne la riduzione del visus in seguito all'accelerazione dovuta alla richiamata dal looping, ma il fattore dominante e preponderante è l'errore umano del 10.
Secondo me, analizzando l'accaduto secondo le risultanze dell'inchiesta, è interessante notare come l'errore ha avuto origine all'inizio della manovra, ed è stato riconosciuto dal 10, che purtroppo per recuperarlo ha messo in atto manovre inadeguate nello svolgimento e nella tempistica, che lo hanno portato da un ritardo ad un anticipo: con la convinzione di aver recuperato una posizione idonea (altrimenti credo avrebbe effettuato una delle previste manovre di scampo), fino all'ultimo, quando resosi conto dell'imminente impatto ha cercato una richiamata ormai tardiva e inutile.
Come mai un pilota espertissimo, addestratissimo, che aveva provato e riprovato decine di volte la manovra, l'ultima il giorno prima sullo stesso campo, quella volta ha sbagliato, non è riuscito a correggere l'errore iniziale, non ha riconosciuto la necessità di una prevista manovra di scampo preventiva e in sicurezza? Come detto in maniera ottima da sigmet, anche i migliori possono sbagliare e i fattori insiti nel sistema che possono causare l'errore sono molti. Credo anch'io che in questo caso vi sia ben poco da dire. Si lavora ogni giorno sull'HF, per cercare di ridurre gli errori e per cercare di facilitare il riconoscimento e il recupero con successo degli stessi, in modo da evitare che si propaghino fino a conseguenze gravi o addirittura tragiche: e i risultati si vedono e sono ottimi. Però a volte rimane una certa imponderabilità, una zona limite che crea eventi che si fa fatica a comprendere e a spiegare completamente e nella loro interezza.
Paolo
Non è corretto dire, secondo me, che la manovra del cardioide era "difficilissima": era naturalmente impegnativa e con insite delle problematiche (che naturalmente sono state affrontate ed erano conosciute), come tutte le altre manovre comprese in un programma acrobatico complesso come quello della PAN. Era stata provata e riprovata moltissime volte in addestramento, ed anche il giorno prima durante il volo di prova sul campo di Ramstein. Quindi tutti erano addestratissimi a compiere quella manovra, compiuta e riuscita moltissime volte. Come tutte le figure, presentava delle manovre di scampo, conosciute dai piloti, nel caso di problemi o impostazioni errate. Le macchine erano in perfetto stato, ed infatti non vi sono evidenze di problemi tecnici sugli aerei, che sono stati controllati sempre e fino all'ultimo dai piloti coinvolti, escludendo problemi alla catena di comando delle superfici di controllo. I Piloti erano come sempre tranquilli prima del volo, e non vi sono evidenze di tensioni o stati d'animo particolari. Rimane un errore umano, che ha avuto origine prima dell'impatto, già durante l'apertura delle due formazioni, quando il solista ha guadagnato troppa quota accumulando un ritardo nella manovra, che ha cercato poi di andare a recuperare con una serie di manvore non idonee, che alla fine lo hanno fatto arrivare all'incrocio in anticipo, collidendo con l'1 e il 2. Sembra che all'ultimo momento abbia avuto consalevolezza dell'impatto, cercando un ormai tardivo scampo. Da notare che prima di allora il 10 non ha messo in atto le manovre previste di scampo, quindi probabilmente era nella convinzione di aver recuperato la giusta posizione per arrivare correttamente all'incrocio. Vi è, secondo la relazione, una possibile concausa indiretta che concerne la riduzione del visus in seguito all'accelerazione dovuta alla richiamata dal looping, ma il fattore dominante e preponderante è l'errore umano del 10.
Secondo me, analizzando l'accaduto secondo le risultanze dell'inchiesta, è interessante notare come l'errore ha avuto origine all'inizio della manovra, ed è stato riconosciuto dal 10, che purtroppo per recuperarlo ha messo in atto manovre inadeguate nello svolgimento e nella tempistica, che lo hanno portato da un ritardo ad un anticipo: con la convinzione di aver recuperato una posizione idonea (altrimenti credo avrebbe effettuato una delle previste manovre di scampo), fino all'ultimo, quando resosi conto dell'imminente impatto ha cercato una richiamata ormai tardiva e inutile.
Come mai un pilota espertissimo, addestratissimo, che aveva provato e riprovato decine di volte la manovra, l'ultima il giorno prima sullo stesso campo, quella volta ha sbagliato, non è riuscito a correggere l'errore iniziale, non ha riconosciuto la necessità di una prevista manovra di scampo preventiva e in sicurezza? Come detto in maniera ottima da sigmet, anche i migliori possono sbagliare e i fattori insiti nel sistema che possono causare l'errore sono molti. Credo anch'io che in questo caso vi sia ben poco da dire. Si lavora ogni giorno sull'HF, per cercare di ridurre gli errori e per cercare di facilitare il riconoscimento e il recupero con successo degli stessi, in modo da evitare che si propaghino fino a conseguenze gravi o addirittura tragiche: e i risultati si vedono e sono ottimi. Però a volte rimane una certa imponderabilità, una zona limite che crea eventi che si fa fatica a comprendere e a spiegare completamente e nella loro interezza.
Paolo
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Re: Ramstein RTF
La leggeró attentamente.
Meno male che non é stato Giovanardi a farla ...
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