Carbon tax

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tommy92
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Carbon tax

Messaggio da tommy92 »

Vediamo di fare un discorso costruttivo su questo argomento e di non degenerare in discussioni tipo forza UE-USA schifo ecc... :mrgreen:
Allora,riporto queste due notizie:
1-La Cina impone a 6 compagnie aeree nazionali di non pagare la carbon tax chiesta dall'Unione europea
Il Governo cinese ha interdetto sei compagnie aeree nazionali dal pagare la tassa sulle emissioni inquinanti, la cosiddetta 'carbon tax', imposta dall'Unione europea. Questa tassa, la cui applicazione è stata chiesta da Bruxelles a partire dal primo di gennaio, è già stata respinta da una ventina
Il Sole 24 Ore - leggi su http://24o.it/Zjfcz
2-Nell'oroscopo del 2012, mettiamoci pure una guerra commerciale nuova di zecca. Ieri la Corte europea di giustizia ha sentenziato che la direttiva sulle emissioni di gas-serra da parte dell'industria aeronautica è legittima. Dal primo gennaio, tutte le compagnie che atterranno o decollano sul suolo europeo dovranno acquistare i diritti per emettere una tonnellata di anidride carbonica, come fanno oggi tutte le utility del continente. Incluse le compagnie aeree americane, cinesi, indiane, russe o giapponesi, che promettono tutte battaglia.
Il problema è che, nella battaglia, non sono schierati solo i consigli di amministrazione, ma anche Governi e Parlamenti. La House of Representatives di Washington ha approvato una legge che,
molto curiosamente, proibisce alle compagnie aeree americane di adeguarsi alla normativa europea. Il Senato e la Casa Bianca non hanno mosso un dito, ma la settimana scorsa Hillary Clinton ha scritto a Bruxelles, ammonendo che gli Usa «si sentiranno obbligati a prendere le appropriate decisioni» qualora la direttiva entri in vigore.
Ieri la commissaria al Clima, la danese Connie Hedegaard, ha risposto definendo «un successo» la sentenza della Corte del Lussemburgo. «Adesso la Ue – ha aggiunto – si aspetta che le compagnie americane rispettino la legge europea come gli europei rispettano quella americana».
La Airlines for America, l'associazione che ha intentato causa presso una corte britannica insieme ad American, Continental e United Airlines, dice che «rispetterà la legge ma con atteggiamento di protesta». Mentre Wei Zhenzhong, segretario generale dell'omologa associazione cinese, ha invitato i propri soci a non aderire.
Il traffico aereo mondiale contribuisce al 3% dei gas-serra prodotti dall'uomo e quello europeo allo 0,5%. Secondo la direttiva che entra in vigore il primo gennaio, le compagnie dovranno acquistare i diritti per emettere una tonnellata di CO2 (che attualmente sul mercato Ets valgono intorno agli 8 euro). Il primo anno, l'85% dei diritti sarà assegnato gratuitamente, e poi gradualmente ridotto. Secondo i calcoli di Thomson Reuters, fra il 2012 e il 2020, le compagnie che volano in Europa potranno sborsare complessivamente 9 miliardi di euro.
I quali saranno molto facilmente scaricati sul biglietto aereo, pari a un aumento stimato fra due e dodici euro.
Come già fanno le utilities, che dal 2005 scambiano diritti sul mercato Ets, le aziende che adottano i massimi standard di efficienza energetica possono guadagnarci: chi ha i motori più efficienti può trovarsi con un eccesso di diritti, facilmente monetizzabili sul mercato.
Le proteste dell'Icao, l'agenzia aeronautica dell'Onu, così come delle compagnie americane che avevano fatto causa, vertono su due punti: l'unilateralità della decisione e la presunta violazione del principio di sovranità stabilito dalla Convenzione di Chicago del 1944, quella che regola il traffico aereo internazionale. La Corte europea – su richiesta del tribunale britannico – li ha definiti infondati entrambi.
Ma cosa accade se Usa, Cina e gli altri 18 Paesi che protestano decidono di opporsi? «Una guerra commerciale è possibile», ha detto Paul Steele della Iata, l'associazione planetaria delle aviolinee. Già gira voce che le compagnie cinesi possano disdire gli ordini di nuovi Airbus, in segno di rappresaglia anti-europea.
Con la sua iniziativa unilaterale, l'Europa si conferma paladina dell'ambiente e, di fatto, mette un prezzo alle emissioni che è per la prima volta globale: anche cinesi e indiani (che sotto il Protocollo di Kyoto non hanno obblighi) dovranno pagare. Ma si espone a un braccio di ferro che avrà delle conseguenze. Sembra scritto nelle stelle.
Marco Magrini - Il Sole 24 Ore - leggi su http://24o.it/cBk08

Come la vedo io:tassa giustissima,da applicare però a molti altri tipi di industrie.Non sono un fanatico dell'ambientalismo però penso che questa tassa sia una spinta in più alla ricerca di nuove tecnologie per la riduzione delle emissioni (in realtà le compagnie sono già impegnate in questa ricerca,anche se lo scopo reale è la riduzione dei consumi e quindi del costo del carburante)
Comunque,se le compagnie extra UE non dovessero pagare questa tassa,per me è giusto vietare loro di volare nello spazio aereo europeo.E invece di lamentarsi dovrebbero estendere tale legge anche nelle proprio nazioni!
Che ne dite?
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MatteF88
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Re: Carbon tax

Messaggio da MatteF88 »

Secondo me è sí una tassa giusta ma vietare il volo nello spazio europeo..boh..aprirebbe il campo a rappresaglie dello stesso tipo, per intenderci: la Cina dice: voi mi vietate la china eastern sull'Europa? E io vi vieto AF, BA etc..
e dove si andrebbe a finire poi?
La carbon tax è un una tantum che si paga una volta all'anno?
Io da uomo della strada farei una cosa del genere: aumentare le tasse aeroportuali (è giusto il termine?) in funzione del load factor (piú è basso piú paghi) e trattenendone una percentuale da girare ai fondi di ricerca su tecnologie "verdi"
:mrgreen:
Bicio
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Re: Carbon tax

Messaggio da Bicio »

secondo me è una cavolata pazzesca, per lo meno il principio....
cioè se pago posso inquinare altrimenti non volo...
sono perplesso, molto anche perchè quei fondi difficilmente finiranno a contribuire la ricerca o ad abbassare l'inquinamento.
giusto trovare dellle soluzioni per ridurre, ma così è un costoche ricade sui passeggeri; se poi una nazione (o meglio le sue compagnie) non paga che si fa? sicuramente troveranno un pretesto e le compagni europee non voleranno più la e sarà il delirio
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flyingbrandon
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Re: Carbon tax

Messaggio da flyingbrandon »

Bicio ha scritto:secondo me è una cavolata pazzesca, per lo meno il principio....
cioè se pago posso inquinare altrimenti non volo...
sono perplesso, molto anche perchè quei fondi difficilmente finiranno a contribuire la ricerca o ad abbassare l'inquinamento.
giusto trovare dellle soluzioni per ridurre, ma così è un costoche ricade sui passeggeri; se poi una nazione (o meglio le sue compagnie) non paga che si fa? sicuramente troveranno un pretesto e le compagni europee non voleranno più la e sarà il delirio
Concordo con te. Se sei così attento all'ambiente non permetti determinate cose...non che le permetti dopo un pagamento. Altrimenti prendi per i fondelli e basta. Giusto se fossero davvero soldi destinati alla ricerca potrebbe avere un senso ma....dubito fortemente che questi soldi verrebbero destinati alla ricerca. Quello che è veramente pericoloso,a mio modo di vedere, è che passi "mentalmente" il concetto che se paghi non ci sono problemi. I problemi ambientali ci sono sia che venga pagata una tassa sia che non venga pagato niente. Viene sempre fatto passare il concetto che le cose debbano essere fatte "per soldi"...lo trovo triste...soprattutto quando si celano interessi economici con "scuse" e intenti apparentemente positivi.
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Re: Carbon tax

Messaggio da N176CM »

flyingbrandon ha scritto:
Bicio ha scritto:secondo me è una cavolata pazzesca, per lo meno il principio....
cioè se pago posso inquinare altrimenti non volo...
sono perplesso, molto anche perchè quei fondi difficilmente finiranno a contribuire la ricerca o ad abbassare l'inquinamento.
giusto trovare dellle soluzioni per ridurre, ma così è un costoche ricade sui passeggeri; se poi una nazione (o meglio le sue compagnie) non paga che si fa? sicuramente troveranno un pretesto e le compagni europee non voleranno più la e sarà il delirio
Concordo con te. Se sei così attento all'ambiente non permetti determinate cose...non che le permetti dopo un pagamento. Altrimenti prendi per i fondelli e basta. Giusto se fossero davvero soldi destinati alla ricerca potrebbe avere un senso ma....dubito fortemente che questi soldi verrebbero destinati alla ricerca. Quello che è veramente pericoloso,a mio modo di vedere, è che passi "mentalmente" il concetto che se paghi non ci sono problemi. I problemi ambientali ci sono sia che venga pagata una tassa sia che non venga pagato niente. Viene sempre fatto passare il concetto che le cose debbano essere fatte "per soldi"...lo trovo triste...soprattutto quando si celano interessi economici con "scuse" e intenti apparentemente positivi.
Questi sono aspetti psicologici che si possono facilmente condividere, tuttavia, il sistema fiscale (in senso lato) internazionale è costellato di forme di questo tipo di disincentivazione. Il concetto sottostante è che a fronte delle esternalità negative di un'attività chi le compie fornisce una compensazione alla collettività che generalmente viene utilizzata per ridurre le stesse esternalità. E generalmente l'esperimento funziona, almeno così dicono i sacri testi. In casa nostra l'unico esperimento di questo tipo è la pollution charge del Comune di Milano (la c.d. area C) che almeno in queste prime settimane sta avendo l'effetto desiderato.
Tradurre questo principio in un mercato così particolare come quello dei cieli non so se possa portare agli stessi effetti...
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Re: Carbon tax

Messaggio da flyingbrandon »

N176CM ha scritto:
Questi sono aspetti psicologici che si possono facilmente condividere, tuttavia, il sistema fiscale (in senso lato) internazionale è costellato di forme di questo tipo di disincentivazione. Il concetto sottostante è che a fronte delle esternalità negative di un'attività chi le compie fornisce una compensazione alla collettività che generalmente viene utilizzata per ridurre le stesse esternalità. E generalmente l'esperimento funziona, almeno così dicono i sacri testi. In casa nostra l'unico esperimento di questo tipo è la pollution charge del Comune di Milano (la c.d. area C) che almeno in queste prime settimane sta avendo l'effetto desiderato.
Tradurre questo principio in un mercato così particolare come quello dei cieli non so se possa portare agli stessi effetti...
I testi sacri dicono che funziona, e non metto in dubbio questo, ma i concetti che hanno fatto funzionare il mondo fino ad oggi, non sono stati molto efficaci se ti ritrovi con questi problemi al giorno di oggi. Perché i campi dove si è cercato di sensibilizzare hanno portato maggiori risultati rispetto a quelli dove si è imposto? È sicuramente più difficile e lento il processo di sensibilizzazione rispetto a quello in atto ma, forse, alla lunga paga. Legittimare qualcosa di dannoso e basta a fronte di un pagamento lo trovo molto sviante. Amplifica ancora di più la diversità di chi ha i soldi e chi non ha i soldi. Se da un lato le persone non possono pensare che qualcosa cambi solo da parte degli altri, allo stesso modo non può cambiare niente se la logica sottostante rimane la stessa. Questo in particolare mi sembra solo un modo di avere soldi...e se il piano è quello e non quello ambientale troveranno solo altri problemi. Mi spiego...se gli altri decidono di non sorvolare per non pagare l'Europa avrà sicuramente delle perdite. Bene...hai ottenuto comunque quello che volevi e va bene. Ma sei disposto a perdere soldi in una manovra come questa? Se sì...hai fatto bene....se no...che fai dopo per recuperare? Probabilmente mi sbaglio...ma secondo me non sarebbero felici se gli altri rinunciassero a venire in Europa.
Ciao!
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Re: Carbon tax

Messaggio da N176CM »

Il tuo ragionamento non fa una piega e lo condivido al 100%, con il mio intervento intendevo dire che la carbon tax non è una cosa campata per aria ma qualcosa di ampiamente studiato, applicato e verificato, tenendo conto anche degli aspetti collaterali. Non so però come abbiano studiato la sua applicazione al settore aviation.
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Re: Carbon tax

Messaggio da flyingbrandon »

N176CM ha scritto:Non so però come abbiano studiato la sua applicazione al settore aviation.
E questo lo trovo due volte preoccupante.... :mrgreen: non vorrei che avessero usato il metodo "per analogia" in un settore invece del tutto particolare.... :mrgreen:
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Re: Carbon tax

Messaggio da Bicio »

N176CM ha scritto:Il tuo ragionamento non fa una piega e lo condivido al 100%, con il mio intervento intendevo dire che la carbon tax non è una cosa campata per aria ma qualcosa di ampiamente studiato, applicato e verificato, tenendo conto anche degli aspetti collaterali. Non so però come abbiano studiato la sua applicazione al settore aviation.

secondo me la pollution charges per la città ha senso, cioè disincentivare l'utilizzo del mezzo privato a favore del mezzo pubblico perchè altrimenti paghi (oppure far partire prima le persone da casa)
in campo aeronautico l'effetto è solo paghi-inquini, al massimo ragioni sull'aggiornamento del velivolo ma tanto poi chi paga la tassa sono i passeggeri non la compagnia...
insomma secondo me se la si vuole fare sta cosa la si deve pensare con la testa e con prospettiva
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Re: Carbon tax

Messaggio da JT8D »

Sono d'accordo con Flyingbrandon e con il suo discorso riportato sopra, si riduce tutto al discorso di pagare un corrispettivo, e dopodichè si può "inquinare" quanto si vuole (e dubito fortemente anch'io che i soldi che tireranno su saranno destinati alla ricerca....... :roll: ).

Dal punto di vista teorico non è sbagliato quanto detto da N176CM, senza dubbio il sistema "carbon tax" è stato studiato, ma secondo me non è così facilmente trasportabile in un settore come quello dell'aviazione. I cieli non sono il centro di Milano, con la ormai famosa "Area C"... :wink: .

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Re: Carbon tax

Messaggio da JT8D »

Nove CEO di industrie e compagnie aeree europee scrivono ai primi ministri, preoccupati per le conseguenze che le ritorsioni di CIna ed altri paesi contrari all'ETS potrebbero avere sull'industria aeronautica europea:

http://www.md80.it/2012/03/12/le-indust ... o-sullets/

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Re: Carbon tax

Messaggio da giangoo »

flyingbrandon ha scritto: Perché i campi dove si è cercato di sensibilizzare hanno portato maggiori risultati rispetto a quelli dove si è imposto?
Sono d'accordo con la sensibilizzazione prima dell'imposizione, ma credi sia possibile sensibilizzare la Cina? Ti riderebbero dietro...
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Re: Carbon tax

Messaggio da tommy92 »

Iniziano le prime ritorsioni :(
http://atwonline.com/international-avia ... spute-0320


Lufthansa CEO: A380 rights to Shanghai denied in ETS dispute
China’s opposition to the European Union’s Emission Trading Scheme (EU ETS), has prevented Lufthansa (LH) from obtaining rights to operate an Airbus A380 to Shanghai, LH chairman and CEO Christoph Franz said.
“The EU ETS is further increasing the already distorted level playing. We [the European airline industry] cannot accept retaliatory measures against the EU ETS in whatever form, landing rights or other. Some days ago, Lufthansa once again did not get the authorization to use an A380 to Shanghai,” Franz told the European Aviation Club in Brussels Tuesday.
“Listening and nodding is not enough,” he warned European regulators. “We are in favor of a global solution [under ICAO]; however, in the meantime there is distortion. This distortion has started for Lufthansa in the second half of 2011 when we started hedging and buying CO2 certificates. We are trapped in a corner,” he said.
LH has said it will have to buy at least 35% of the ETS certificates it needs this year and has estimated the ETS cost on group level this year at €130 million ($171.4 million). It decided to pass on this cost to the passenger and include it in the fuel surcharge.
Franz slammed regulators for not addressing other market distortions and for not creating the right regulatory framework for European network airlines to thrive. “There are some indications that [European Commission’s] DG Competition will analyze subsidies to low cost carriers. It is a scandal that Ryanair receives €18 support per passenger at Charleroi airport (CRL) while Brussels Airlines [in which LH holds 45%] has to pay €26 in passenger duties and taxes at Brussels airport, which is just 45 km away [from CRL].”
He also criticized the inability of European and national authorities to deal with the massive influx of capacity by airlines from the Arabian Gulf states. LH offers some 7,000 weekly seats from Germany, which has 82 million inhabitants, to the Gulf states, whereas the airlines from the Gulf states, which have 6 to 7 million inhabitants, offer 38,000 seats to Germany, Franz said. “This is real distorted market access, today. This is not a forecasted situation for tomorrow. This has to be addressed through bilateral agreements because air transport is not part of the WTO and thus the normal instruments of addressing such market distortions are not there.”
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