Area dedicata alla discussione sugli incidenti e degli inconvenienti aerei e le loro cause. Prima di intervenire in quest'area leggete con attenzione il regolamento specifico riportato nel thread iniziale
Un pò di tempo fa (un paio di annetti),ci sono passato sopra con l'elicottero: non ne sapevo nulla,per caso avevo dietro la fotocamera e ho fatto qualche scatto.
Per chi ne vuò sapere di più sull'inciente,eccovi un paio di link:
Ma i detriti non sono stati recuperati? Conosco un po' la zona e immagino che non sia facile, però pensavo che in questi casi si procedesse al recupero, anche ai fini delle indagini condotte dai vari enti.
Fabrizio
Warnehmung / Constatazione
Als ich wiederkeherte / War mein Haar noch nicht grau / Da war ich froh. Die Muhen der Gebirge liegen hinter uns / Vor uns liegen die Muhen der Ebenen
Quando ritornai / i miei capelli non erano ancora grigi / ed ero contento. Le fatiche delle montagne sono alle nostre spalle / davanti a noi le fatiche delle pianure Bertolt Brecht
Saltate pure e con coraggio di testa nel presente che non ritorna per ritrovarvi in un attimo nel cuore stesso dell'eternità... Bohumil Hrabal (Brno 1914, Praha 1997)
CFIT Controlled Flight Into Terrain.
Per evitare, sembra un temporale, a bassa altitudine l'equipaggio ha deviato dalla rotta pubblicata impattando la montagna.
Otaku ha scritto:Tempo fa il nostro Nelson aveva postato nella propria galleria alcune immagini scattate da lui, ma ora la sua galleria non è più attiva.
BSc in Aerospace Eng. (PoliMi)
Student at MSc in Aeronautical Eng. - Flight Mechanics (PoliMi)
Erasmus+ Experience at ENAC, in Toulouse.
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O siamo capaci di sconfiggere le idee contrarie con la discussione, o dobbiamo lasciarle esprimere. Non è possibile sconfiggere le idee con la forza, perché questo blocca il libero sviluppo dell'intelligenza.
un annetto fa cazzeggiando con google earth vidi queste macchie bianche e blu sui monti sovrastanti Cagliari, dopo l'iniziale sbigottimento ed una breve ricerca in rete ho scoperto che si trattava dei resti di questo disastro.
altre foto su questo sito: http://lucaberta.fotopic.net/c660797.html
confermo cio' che rimane del dc-9 i-atjc dell' ati finito su quella montagna durante la manovra di avvicinamento ad elmas nel lontano 1979 durante un violento temporale e'li compresi i motori , i carrelli con le gomme ancora attaccate i piani di coda con l'intera deriva, sulla quale qualche cretino non rispettoso della vita dei poveri passeggeri ha scritto le solite fesserie, i sedili . devo dire che vederlo dal vivo mette un po' d'ansia. poco piu' giu' si trova anche cio ' che rimane della cabina di pilotaggio. ok ciao e buon volo a tutti.
comunque..è incredibile come a distanza di 30 anni nessuno si sia preoccupato di togliere quei rottami da li,tra l'altro non mi sebrano proprio pochi pezzi...carrelli,motori,parti di cabina e di fusoliera,sedili..boh...mi lascia veramente esterrefato questa cosa..io passeggio li e mi trovo un sedile di un aereo precipitato 30 anni fa,macabra sta cosa!
silvernik1 ha scritto:comunque..è incredibile come a distanza di 30 anni nessuno si sia preoccupato di togliere quei rottami da li,tra l'altro non mi sebrano proprio pochi pezzi...carrelli,motori,parti di cabina e di fusoliera,sedili..boh...mi lascia veramente esterrefato questa cosa..io passeggio li e mi trovo un sedile di un aereo precipitato 30 anni fa,macabra sta cosa!
Otaku ha scritto:Tempo fa il nostro Nelson aveva postato nella propria galleria alcune immagini scattate da lui, ma ora la sua galleria non è più attiva.
non conoscevo per nulla questo caso, ma che tristezza vedere quelle immagini, per le vittime soprattutto
Mi sembra di capire che fu simile a quello di Superga
lucax1x ha scritto: non conoscevo per nulla questo caso, ma che tristezza vedere quelle immagini, per le vittime soprattutto
Mi sembra di capire che fu simile a quello di Superga
Riprendo questo thread perchè conosco bene la zona e ci sono stato almeno 3 volte (tra i 16 e i 25 anni) e ovviamente mi sono letto tutta la storia perchè mi ha appassionato quanto turbato, sopratutto leggere le trascrizioni del VCR è stato veramente terrificante, tanto è che l'ultima volta (Marzo 2008) che ho ritentato la salita, mi si è bloccato il fiato dall'ansia e sono dovuto ridiscendere al rifugio della forestale... vorrei chiedere ovviamente ai più esperti dove si può trovare il documento della perizia dell'aeronautica militare dove viene descritto il tracciato della rotta seguita dall'aereo sino al punto dell'impatto, perchè leggendo il file pdf del bollettino ANACNA(reperibile sul sito http://www.capoterra.net), non mi è chiaro comprendere come e perchè i piloti indendessero effettuare il "360" rispetto alla pista di elmas, considerando la direzione del vento (190°) e la direzione di provenienza (dico in modo profano che provenivano da Nord-ovest e cioè da Alghero quindi sempre da profano penso che avevano la prua al vento)... ringrazio tutti coloro aiutino me ed altri interessati ad approfondire questo aspetto e magari procurare il suddetto tracciato della rotta.... grazie
Tre anni fa mi sono fatto accompagnare sul posto da una persona che conosce bene quei monti. E' una zona aspra, pericolosa, c'è anche una croce in memoria di un fotografo morto, precipitato da una roccia mentre scattava foto del relitto. Devi arrampicarti, abbassarti sotto i rami e tra i cespugli e i rovi, stare attento perché rischi di precipitare giù, e ogni tanto strisciare mentre torni indietro, perché la discesa è ripida e pericolosa.
In cima, c'è un segno sul luogo dell'impatto. Che in realtà non fu un impatto. Il Dc9 Ati ebbe una sfortuna tremenda. Furono pochi metri, forse decine di centimetri a condannarlo: non si schiantò sulla parete (sarebbe esploso), ma toccò appena la cresta e rotolò giù sull'altro versante della montagna, finendo in pezzi. E quei pezzi oggi fanno impressione: lucidi come fossero appena usciti dalla fabbrica, il metallo solido, brillante, perfetto, senza mai un filo di ruggine. E' un'esperienza che toglie il fiato, ve lo assicuro.
Ho sempre saputo di questo incidente, soprattutto perché mia madre conosceva una delle vittime. Leggendo gli articoli dell'Unione Sarda sul sito linkato nel messaggio d'apertura ho immaginato la scena come se l'avessi vista dalla finestra di casa mia, da dove si vedono gli aerei atterrare a LIEE, e so anche che dalla città si potevano vedere le fiamme del rogo, si pensava che un fulmine avesse colpito un albero e, con la complicità del vento, fatto divampare un incendio boschivo. Ma ben altra era la realtà...
Vidi e sentii decollare da Alghero quell'aereo in quella notte di Settembre. Era una strana sera d'estate, calda ma con temporali in giro e scariche elettriche. Ricordo che avevamo le finestre aperte e l'aereo mi passò davanti.
C'era un amico a bordo, un giovane che stava studiando per un concorso per entrare nel mondo dell'aviazione civile.
Da quell'inchiesta e dal processo successivo cominciarono i problemi dei rapporti fra aviazione e giustizia.
Fu condannato il controllore APP di Decimomannu e questa linea prosegue fino ai nostri giorni: la famosa posizione di garanzia di chi è preposto alla sicurezza e non può limitarsi ad eseguire le procedure stabilite. L'ordinaria diligenza non basta.
Una posizione discutibile (e che infatti va discussa) e una contraddizione che si presenta ancora e che va risolta per la serenità di tutti.
Ma i detriti non sono stati recuperati? Conosco un po' la zona e immagino che non sia facile, però pensavo che in questi casi si procedesse al recupero, anche ai fini delle indagini condotte dai vari enti.
Quando avvenne il disastro aereo di Montagna Longa nel 1972 http://montagnalonga.wordpress.com i rottami vennero immediatamente rimossi, anche li la zona è impervia, non so se più di Capoterra.
A tutt'oggi si trovano alcuni parti dell'aereo, ma di piccolo taglio, il grosso fu rimosso all'epoca, come giusto che sia per poter condurre le dovute indagini e per rispetto alle vittime, affinchè il luogo non diventi una zona di pellegrinaggio con relativi deturpamenti dei rottami.
Ma i detriti non sono stati recuperati? Conosco un po' la zona e immagino che non sia facile, però pensavo che in questi casi si procedesse al recupero, anche ai fini delle indagini condotte dai vari enti.
Quando avvenne il disastro aereo di Montagna Longa nel 1972 http://montagnalonga.wordpress.com i rottami vennero immediatamente rimossi, anche li la zona è impervia, non so se più di Capoterra.
A tutt'oggi si trovano alcuni parti dell'aereo, ma di piccolo taglio, il grosso fu rimosso all'epoca, come giusto che sia per poter condurre le dovute indagini e per rispetto alle vittime, affinchè il luogo non diventi una zona di pellegrinaggio con relativi deturpamenti dei rottami.
Montagnalonga mi pare fosse raggiungibile con le jeep anche nel 1972
il sito del disastro di Capoterra, via terra è raggiungibile solo a piedi e con un tratto relativamente lungo fuori dal sentiero battuto; simile al sito del disastro dei Monti Ernici del 1963, dove infatti sono ancora presenti i rottami del DC3 (quasi 50 anni ormai). tuttavia adesso pare sia stata ordinata la rimozione dei rottami del DC9 ATI:
con rispetto per il dolore dei parenti delle vittime, io non ci vedo niente di male a visitare il relitto di un aereo caduto da oramai diverse decine di anni (un po' come i sub che visitano i relitti delle navi), che ormai fa parte della storia. mi sembra molto diverso da precipitarsi sul luogo di una sciagura appena successa (quello è sadismo)
Ma i detriti non sono stati recuperati? Conosco un po' la zona e immagino che non sia facile, però pensavo che in questi casi si procedesse al recupero, anche ai fini delle indagini condotte dai vari enti.
Quando avvenne il disastro aereo di Montagna Longa nel 1972 http://montagnalonga.wordpress.com i rottami vennero immediatamente rimossi, anche li la zona è impervia, non so se più di Capoterra.
A tutt'oggi si trovano alcuni parti dell'aereo, ma di piccolo taglio, il grosso fu rimosso all'epoca, come giusto che sia per poter condurre le dovute indagini e per rispetto alle vittime, affinchè il luogo non diventi una zona di pellegrinaggio con relativi deturpamenti dei rottami.
Montagnalonga mi pare fosse raggiungibile con le jeep anche nel 1972
il sito del disastro di Capoterra, via terra è raggiungibile solo a piedi e con un tratto relativamente lungo fuori dal sentiero battuto; simile al sito del disastro dei Monti Ernici del 1963, dove infatti sono ancora presenti i rottami del DC3 (quasi 50 anni ormai). tuttavia adesso pare sia stata ordinata la rimozione dei rottami del DC9 ATI:
con rispetto per il dolore dei parenti delle vittime, io non ci vedo niente di male a visitare il relitto di un aereo caduto da oramai diverse decine di anni (un po' come i sub che visitano i relitti delle navi), che ormai fa parte della storia. mi sembra molto diverso da precipitarsi sul luogo di una sciagura appena successa (quello è sadismo)
Confermo che Montagna Longa è raggiungibile con una Jeep, quando avvenne il disastro l'Esercito dovette creare parte del sentiero in fretta e furia.
Effettivamente la visita del relitto non immorale, ma scrivere frasi sui rottami è immorale e deplorevole.
Per la rimozione dei rottami, secondo me i costi dovrebbero essere a carico dell'assicurazione o della compoagnia aerea anche se ormai estinta e non del comune che non è coinvolto nel disastro.
In una sala del Municipio di Cagliari si sta tenendo una mostra realtiva al disastro di Capoterra.
Ci sono molte foto scattate sui luoghi dove si trova il relitto, parlo di luoghi perché il DC9 perse la coda e la fusoliera centrale prima di arrestarsi definitivamente dopo un lungo cammino.
Ma non solo, ci sono anche pannelli che descrivono graficamente gli ultimi 17 minuti di volo, la copia integrale delle comunicazioni radio e una cartina con la rotta seguita dal velivolo.
Completa il tutto un video che spiega molto chiaramente la dinamica: ciò che ha determinato il disastro è stata la rottura e conseguente spegnimento dell'altimetro, senza il quale pilota e comandante non sapevano dove si trovavano.
Qualche miglio dopo l'intersezione RAMEN i due notano che sull'aeroporto di Elmas c'è un brutto cumulo di nubi (mi scuso per la terminologia da ignorante) e decidono di evitarla svoltando verso ovest.
La visibilità è nulla, inoltre si ha a che fare con zone sconosciute e soprattutto buie, ciò porta i piloti a scambiare la montagna per il mare, deviando inconsapevolmente l'aereo dal percorso che intendevano fare, con l'altimetro spento che non indica la situazione.
Viene abbassato il carrello, e subito dopo proprio il carrello posteriore impatta con la montagna.
Ivan82 ha scritto:: ciò che ha determinato il disastro è stata la rottura e conseguente spegnimento dell'altimetro, senza il quale pilota e comandante non sapevano dove si trovavano.
Ci sedemmo dalla parte del torto visto che tutti gli altri posti erano occupati.
Ivan82 ha scritto:
Completa il tutto un video che spiega molto chiaramente la dinamica: ciò che ha determinato il disastro è stata la rottura e conseguente spegnimento dell'altimetro, senza il quale pilota e comandante non sapevano dove si trovavano.
Questa affermazione era presente nel video divulgativo che hai avuto occasione di vedere?
Alberto MD80 Fan
«Ogni domanda alla quale si possa dare una risposta ragionevole è lecita.» Konrad Lorenz «Un sogno scaturito da un grande desiderio: la grande voglia di volare e scoprire altri orizzonti verso i quali andare, con la voglia di nuovo. Per me questa è l'avventura.» Angelo D'Arrigo «Non prendete la vita troppo sul serio, comunque vada non ne uscirete vivi.» Robert Oppenheimer
Ivan82 ha scritto:
Completa il tutto un video che spiega molto chiaramente la dinamica: ciò che ha determinato il disastro è stata la rottura e conseguente spegnimento dell'altimetro, senza il quale pilota e comandante non sapevano dove si trovavano.
Questa affermazione era presente nel video divulgativo che hai avuto occasione di vedere?
Proprio queste parole da ignorante quale sono no, ma concetto è proprio questo.
Ivan82 ha scritto: Dal momento che il radioaltimetro era spento, non riuscivano a capire che erano sulla montagna anziché sul mare dove pensavano di essere.
Anche con 5 radioaltimetri il botto l'avrebbero fatto comunque.Il radioaltimetro serve nell'ultimissima fase dell'avvicinamento per avere una TA piu' attendibile e non per separarsi dalle montagne perche' quando suona ti ci sei gia' infilato.
L'errore di posizione in quel caso e' stato favorito da una scarsa awareness della situazione orizzontale complice il maltempo e le radioassistenze (la inefficienza dell'ILS ,i disturbi indotti dal temporale al segnale NDB e il vento forte in prossimita' del CB). Inoltre nell' ultima fase anche a causa di una gestione approssimativa del CTA, una condizione di momentaneo contatto a vista ha indotto l'equipaggio a scendere al di fuori della holding e sotto le minime di settore in contrasto con le procedure di compagnia che non prevedevano il visual di notte ma senza che ne fosse dato il dovuto rilevo da parte del Radar di CAG..
Nota personale : Dall' esame del CVR inoltre ho rilevato alcuni punti che a tutt'oggi non mi sono chiari (mancanza di una autorizzazione specifica alla procedura , errori di comunicazione tra piloti ed ATC e tra i piloti stessi,e sopratutto il "pronti a chiudere" con il "mare davanti" e il verso dell'ultima virata che li porta verso la montagna) che mi suggerirebbero scenari diversi.
Ma quella presentazione che hai visto da chi era curata??
Ci sedemmo dalla parte del torto visto che tutti gli altri posti erano occupati.
Ivan82 ha scritto:
spiega perché non sei d'accordo.
Te lo spiego subito.
Ivan82 ha scritto:ciò che ha determinato il disastro è stata la rottura e conseguente spegnimento dell'altimetro, senza il quale pilota e comandante non sapevano dove si trovavano.
Ivan82 ha scritto:Dal momento che il radioaltimetro era spento, non riuscivano a capire che erano sulla montagna anziché sul mare dove pensavano di essere.
Dal punto di vista tecnico:
queste due tue affermazioni, prese da non so cosa e da non so chi, dimostrano una profonda non conoscenza degli strumenti di un aereo e del loro utilizzo.
dal punto di vista del forum:
Regole specifiche per postare nell'area Accident Reports cosi come scritto da tutte le parti: In questa, come in tutte le aree tecniche, è fondamentale la correttezza e la qualità delle informazioni riportate: di conseguenza è consentita la risposta alle domande degli utenti solo a chi ha le corrette competenze e conoscenze.