conte_mascetti ha scritto:Per me la storia è un pò troppo romanzata....
Senza nulla togliere al gesto e mettere in dubbio la sua competenza etc etc lo penso pure io, specialmente la parte sul parcheggio.
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conte_mascetti ha scritto:Per me la storia è un pò troppo romanzata....
Purtroppo però non tutti riescono a riconoscere problemi gravi, come quello in questione. Ciò non toglie che avrebbe dovuto atterrare il prima possibile. Non si parla che lui avesse voluto fare l'eroe, ma soltanto che ha sottovalutato la sua situazione, in quel momento.JT8D ha scritto:Allora, ti dico come la penso io. Se sono veri i sintomi riportati (paralisi progressiva e vomito), sono abbastanza chiari e indicativi di una patologia neurologica potenzialmente grave. E in questi casi l'unica cosa vincente da fare è, come dicevo più sopra, arrivare il prima possibile in un ospedale, possibilmente dotato di stroke unit e della possibilità di effettuare interventi neurochirurgici, nel caso si debba intervenire chirurgicamente. Prima si arriva, più possibilità hai di sopravvivere e comunque di limitare il danno al cervello e quindi le possibili invalidità.ciccioxx92 ha scritto:Nessun m'ha risposto. Come poteva accorgersi della gravità dell'evento? Voglio dire, non poteva pensare a un calo di zuccheri? Cioè, capitasse a me, non me ne accorgerei in un paio di minuti.
Esistono delle procedure che il personale soccorritore mette in pratica per confermare il sospetto di patologia neurologica in atto.
In generale però sono del parere che tutta la cittadinanza dovrebbe essere informata almeno in maniera base su certe patologie, come appunto queste che stiamo considerando, ma non solo, anche gli infarti del miocardio, ecc..
Dato che sono tutte malattie che possono avere un esordio anche molto brusco e senza pravviso, e in cui il tempo è fondamentale, un pronto riconoscimento dei sintomi può salvare la vita ed evitare di perdere tempo, in particolare se si è soli e quindi si deve decidere in autonomia.
Sul discorso aeronautico, in caso di equipaggio singolo, come detto da sigmet, diventa fondamentale autovalutarsi. Nel caso in questione la sintomatologia era chiara e probabilmente non è stata correttamente interpretata dal Pilota nella sua gravità. Ma in ogni caso vi era una compromissione delle proprie capacità: doveva assolutamente dichiarare emergenza.
Però come giustamente si diceva prima, anche il fatto di aver vomitato, non penso capiti di routine ad un pilota.ciccioxx92 ha scritto: Purtroppo però non tutti riescono a riconoscere problemi gravi, come quello in questione. Ciò non toglie che avrebbe dovuto atterrare il prima possibile. Non si parla che lui avesse voluto fare l'eroe, ma soltanto che ha sottovalutato la sua situazione, in quel momento.
E se era coscente di aver mangiato male negli ultimi giorni? E se fosse incappato in turbolenze?arciere ha scritto:Però come giustamente si diceva prima, anche il fatto di aver vomitato, non penso capiti di routine ad un pilota.ciccioxx92 ha scritto: Purtroppo però non tutti riescono a riconoscere problemi gravi, come quello in questione. Ciò non toglie che avrebbe dovuto atterrare il prima possibile. Non si parla che lui avesse voluto fare l'eroe, ma soltanto che ha sottovalutato la sua situazione, in quel momento.
Appunto, e qui torniamo a quanto ti ho detto prima. Tutta la popolazione dovrebbe avere un minimo di educazione sanitaria e dovrebbe essere sensibilizzata e informata, almeno basilarmente, su certi aspetti. Sono nozioni alla portata di tutti, e che possono salvare la vita propria o quella di un familiare.ciccioxx92 ha scritto:Purtroppo però non tutti riescono a riconoscere problemi gravi, come quello in questione. Ciò non toglie che avrebbe dovuto atterrare il prima possibile. Non si parla che lui avesse voluto fare l'eroe, ma soltanto che ha sottovalutato la sua situazione, in quel momento.
Dai, se hai mangiato male negli ultimi giorni non vomiti durante il volo e ti si paralizza metà corpo!ciccioxx92 ha scritto:E se era coscente di aver mangiato male negli ultimi giorni? E se fosse incappato in turbolenze?arciere ha scritto:Però come giustamente si diceva prima, anche il fatto di aver vomitato, non penso capiti di routine ad un pilota.ciccioxx92 ha scritto: Purtroppo però non tutti riescono a riconoscere problemi gravi, come quello in questione. Ciò non toglie che avrebbe dovuto atterrare il prima possibile. Non si parla che lui avesse voluto fare l'eroe, ma soltanto che ha sottovalutato la sua situazione, in quel momento.
Credo proprio che non possiamo dire niente da un semplice racconto.
Il fatto è che è morto. Magari si sarebbe potuto salvare. Magari era già tardi comunque.
R.I.P.
Quoto quanto hai detto tu. A pieno.JT8D ha scritto:Appunto, e qui torniamo a quanto ti ho detto prima. Tutta la popolazione dovrebbe avere un minimo di educazione sanitaria e dovrebbe essere sensibilizzata e informata, almeno basilarmente, su certi aspetti. Sono nozioni alla portata di tutti, e che possono salvare la vita propria o quella di un familiare.ciccioxx92 ha scritto:Purtroppo però non tutti riescono a riconoscere problemi gravi, come quello in questione. Ciò non toglie che avrebbe dovuto atterrare il prima possibile. Non si parla che lui avesse voluto fare l'eroe, ma soltanto che ha sottovalutato la sua situazione, in quel momento.
Paolo
Dipende dalle persone. A mio zio si paralizzò metà corpo per essere stato esposto all'aria condizionata a lungo. Chissà che non sia successo a lui?arciere ha scritto:Dai, se hai mangiato male negli ultimi giorni non vomiti durante il volo e ti si paralizza metà corpo!
Il problema è proprio il "magari si sarebbe potuto salvare".
Immagino che da un pilota ci si aspetti maggiori margini di sicurezza. Se ho mal di stomaco e mi metto ugualmente in macchina, metto in conto di poter magari fermarmi in qualche zona di sosta, ma in aria che fai? Ok, è successo quando era già in volo, ma perché far "finta di niente"?
Beh, forse io ingenuamente credevo che per mettersi ai comandi di un aereo, bisognerebbe* essere in condizioni fisiche non dico perfette, ma perlomeno senza nessun disturbo, fosse anche una "paralisi" dovuta ad aria condizionata o col mal di stomaco per il tacchino andato a male. E se il tutto dovesse succedere in aria, il fatto che il pilota pretenda di comportarsi in assoluta normalità (ripeto, fosse anche un semplice colpo di vento o una sciocchezza!), con quei sintomi, di certo non mi tranquillizza. Altrimenti non ha senso decantare la superiore "sicurezza" in questo campo, se poi è come andare in macchina.ciccioxx92 ha scritto:Dipende dalle persone. A mio zio si paralizzò metà corpo per essere stato esposto all'aria condizionata a lungo. Chissà che non sia successo a lui?arciere ha scritto:Dai, se hai mangiato male negli ultimi giorni non vomiti durante il volo e ti si paralizza metà corpo!
Il problema è proprio il "magari si sarebbe potuto salvare".
Immagino che da un pilota ci si aspetti maggiori margini di sicurezza. Se ho mal di stomaco e mi metto ugualmente in macchina, metto in conto di poter magari fermarmi in qualche zona di sosta, ma in aria che fai? Ok, è successo quando era già in volo, ma perché far "finta di niente"?
E' difficile (e direi impossibile) giudicare adesso.
E per la risposta alla tua seconda domanda, perché lo sottovaluti, così come lo sottovaluti tu quando vai in macchina ugualmente.