Aeroporto di Enna (Sicilia)

Area dedicata alla discussione di qualsiasi argomento riguardante l'aviazione in generale, ma comunque attinente al mondo del volo

Moderatore: Staff md80.it

Rispondi
Avatar utente
Burb
05000 ft
05000 ft
Messaggi: 621
Iscritto il: 24 settembre 2009, 22:18

Aeroporto di Enna (Sicilia)

Messaggio da Burb »

GRANDE COME QUELLO DI MALPENSA

Aeroporto made in China nel cuore
della Sicilia: già pronti 300 milioni
Gli investitori orientali ci credono, puntano a una struttura per l'atterraggio dei voli intercontinentali

PALERMO - Un aeroporto «made in China» nel cuore della Sicilia. Il progetto c’è già e potrebbe prendere corpo a Centuripe, in provincia di Enna: una struttura grande quanto Malpensa, con piste lunghe 5 chilometri e un design che trae spunto dai petali della zagara in versione hi-tech. Gli investitori orientali vogliono fare sul serio: pronti 300 milioni di euro per un aeroporto che permetterebbe l’atterraggio di voli intercontinentali commerciali dalla Cina nel cuore del Mediterraneo. «La proposta è stata raccolta – dice in un’intervista a Rainews, Gaetano Armao, assessore regionale all’Economia - Vedremo nelle prossime settimane di seguire l’iter di maturazione del progetto che si connette ad altre iniziative di investimento».

Da valutare i tempi di realizzazione: il timore, sottolinea il rettore dell’Università di Enna, Cataldo Salerno, è che le lungaggini burocratiche possano far scappare gli investitori. «I cinesi hanno già un ‘piano B’, che è Atene, ma tengono in considerazione anche la Tunisia, l’Egitto e la Spagna. La realizzazione è prevista in tre anni, ma fosse per i cinesi i tempi si potrebbero dimezzare». Resta da sciogliere inoltre il problema del sito: Centuripe è infatti a pochi chilometri sia da Catania, dove è già in funzione un aeroporto civile, che dalla base aerea di Sigonella, gestita dalla marina statunitense e dall’aeronautica militare italiana. Il segretario di Stato americano, Hillary Clinton, ha già chiesto spiegazioni al governo cinese nel suo ultimo viaggio a Pechino. Ma i timori non riguardano solo la vicinanza in Sicilia delle due superpotenze, ma anche il ruolo che il crimine organizzato siciliano potrebbe svolgere in questo progetto: «Un affare di queste dimensioni crea gli appetiti delle organizzazioni mafiose, sia catanesi che palermitane - spiega il procuratore aggiunto di Palermo, Antonio Ingroia - E in più, anche se non abbiamo oggi nessuna prova di commistioni tra mafia siciliana e cinese, non è escluso che possano verificarsi in futuro».
http://corrieredelmezzogiorno.corriere. ... 3322.shtml

Su questa RaiNews ha realizzato un'interessante Inchiesta dalla durata di 19 minuti che potete vedere qui:
"Chi ha paura muore ogni giorno, chi non ha paura muore una volta sola" Paolo Borsellino
Rispondi