Nuove frontiere del volo: il Turismo Spaziale

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DotMark
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Nuove frontiere del volo: il Turismo Spaziale

Messaggio da DotMark »

Il turismo spaziale è oramai un argomento sempre più all'ordine del giorno. Con anticipi o ritardi, è sotto gli occhi di tutti il fatto che da qui a pochi anni questa diventerà una realtà.
Tralasciando in tutto questo l'emozione che provo anche solo a parlarne, mi interessava più che altro discutere di coloro che andranno a fare un lavoro da sogno: l'Astronauta Commerciale.
Andando a vedere i requisiti della compagnia che sembra detenere, ad oggi, la primordiale leadership del settore (leggasi Virgin Galactic http://www.virgingalactic.com/), troviamo questo:
VG essentials for Pilot-Astronaut successful candidates
• Must be a US citizen – compliant with ITAR (22 CFR §120.15)
• A current FAA commercial (or equivalent) pilot license and FAA medical (you will be required to produce evidence of both at interview)
• Degree level qualification in a relevant technical field
• Graduate of a recognized test pilot school, with at least 2 ½ years post-graduate flight test experience (you will be required to produce evidence at interview)
• A diverse flying background with a minimum of 3,000 hours flying to include considerable experience of: large multi-engine aircraft and high performance fast jet aircraft and low lift-to-drag ratio glide experience (e.g. simulated flameout landings) in complex aircraft
• Operational experience of an aerospace aviation project or business
• Excellent, current knowledge on a diverse range of aerospace matters
• Ability to communicate aviation knowledge and safety related information simply, succinctly and clearly
• Previous responsibility for authorizing and implementing policies and procedures to ensure a safe and efficient operation
• Be a proven team player


Requisiti restrittivi, potremmo definirli. Ma nemmeno troppo. A parte il fatto dell'essere cittadino americano (che ovviamente quando il turismo spaziale sarà una realtà, non esisterà più), il resto è l'esperienza che può vantare qualunque pilota con qualche anno di lavoro alle spalle.
Gli Astronauti Commerciali sono oramai una realtà riconosciuta dall'FAA con addirittura le proprie wings http://en.wikipedia.org/wiki/Commercial_astronaut.
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Il che vuol dire che da qui a pochi anni ci troveremo a fronteggiare una richiesta di Piloti-Astronauti via via crescente.
Qual è il vostro pensiero sul turismo spaziale? Come e quando credete che questo avrà inizio? Quale pensate potrà essere la richiesta di personale?
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tartan
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Re: Nuove frontiere del volo: il Turismo Spaziale

Messaggio da tartan »

Mi sa che Luke sarà uno dei primi! Evvai! :D
La mia vita è dove mi spendo, non dove mi ingrasso!
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Re: Nuove frontiere del volo: il Turismo Spaziale

Messaggio da Maxx »

Mi sembra giusto. Dopotutto i magnifici 7 del programma Mercury erano, oltre che tra i migliori piloti americani, anche degli esseri umani praticamente perfetti. Tanto è vero che Jim Lovell, che qualche voletto poi l'ha fatto, fu scartato da quel programma perchè aveva un valore di bilirubina troppo alto, il che significa che era stato malato in un periodo precedente all'esame. Quei 7 non avevano sballato nemmeno quel valore.
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DotMark
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Re: Nuove frontiere del volo: il Turismo Spaziale

Messaggio da DotMark »

Ehm, di quale Luke stiamo parlando? :oops:
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Wingplane
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Re: Nuove frontiere del volo: il Turismo Spaziale

Messaggio da Wingplane »

Io la licenza FAA ce l'ho :D
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tartan
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Re: Nuove frontiere del volo: il Turismo Spaziale

Messaggio da tartan »

DotMark ha scritto:Ehm, di quale Luke stiamo parlando? :oops:
Luke3, naturalmente! :D Ma quanti Luke ci sono?
Ci sono, ci sono. Sono stato impreciso. :oops:
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Re: Nuove frontiere del volo: il Turismo Spaziale

Messaggio da DotMark »

Ah ok, adesso ci sono! :mrgreen: Chiedo venia.

Beh, glielo auguro. E nel mezzo mi ci metto anche io.
Sto per diventare studente in Scienze Planetarie con Astronomia qui a Londra e prossimo ad iniziare il mio ATPL Modulare.
Tutto questo nell'ottica di indossare quelle wings. :bounce:
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tartan
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Re: Nuove frontiere del volo: il Turismo Spaziale

Messaggio da tartan »

"QUELLE" wings? Allora in c..o alla papera! :D
La mia vita è dove mi spendo, non dove mi ingrasso!
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Re: Nuove frontiere del volo: il Turismo Spaziale

Messaggio da bulldog89 »

DotMark ha scritto:Sto per diventare studente in Scienze Planetarie con Astronomia qui a Londra e prossimo ad iniziare il mio ATPL Modulare.
Scusate la mia ignoranza, ma è una laurea tecnica?
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Re: Nuove frontiere del volo: il Turismo Spaziale

Messaggio da Luke3 »

tartan ha scritto:Mi sa che Luke sarà uno dei primi! Evvai! :D
Magari! Solo che ora mi mancano circa 2850 ore :D
Prima o poi spero di arrivarci pero', o almeno il piu' vicino possibile dopo aver finito la laurea :wink:

Comunque le iniziative private sono secondo me un ottimo modo per rilanciare il settore dell'aerospazio, facendo subentrare il privato a compensare la dove il pubblico soffre di un cronico taglio dei finanziamenti. Gli Americani lo fanno gia' con la ricerca scientifica di base, era solo questione di tempo prima che venisse coinvolto anche lo spazio.
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Re: Nuove frontiere del volo: il Turismo Spaziale

Messaggio da DotMark »

bulldog89 ha scritto:
DotMark ha scritto:Sto per diventare studente in Scienze Planetarie con Astronomia qui a Londra e prossimo ad iniziare il mio ATPL Modulare.
Scusate la mia ignoranza, ma è una laurea tecnica?
E' un Bachelor of Science. Come una laurea in Fisica, ad esempio.
Non è ai livelli di un Bachelor of Engineering quanto ad argomenti tecnici. Quindi se prendiamo questo come cardine dell'istruzione tecnica, direi di no. Ma non è nemmeno un Bachelor of Arts. :mrgreen:
Chiaramente la mia scelta è ricaduta su vari fattori: interesse personale, capacità e possibili sbocchi professionali.
Questo BS in Planetary Science with Astronomy racchiude un po' tutto quello che mi interessa e lascia spazio ad un MSCI in qualche campo più tecnico.
Confido nel fatto che questi requisiti iniziali (dove si parla di laurea tecnica) vengano via via col tempo ridisegnati. Come sicuramente accadrà. E se così non fosse, ripeto, la mia laurea mi permette di per sè di essere già incluso in questo settore, senza precludere la possibilità di specializzazioni successive in campo prettamente tecnico.
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Wingplane
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Re: Nuove frontiere del volo: il Turismo Spaziale

Messaggio da Wingplane »

comunque scherzi a parte, e' praticamente impossibile, per i prossimi decenni saranno solo ed eslusivamente o ex astronauti o test pilot per lo piu' ex militari (come avviene adesso per i piloti astronauti)
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Maxx
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Re: Nuove frontiere del volo: il Turismo Spaziale

Messaggio da Maxx »

Domanda che nessuno aveva mai fatto: perchè gli americani (diciamo occidentali) si chiamano astronauti e i sovietici-russi cosmonauti? Ora ci abbiamo pure i taikonauti cinesi, in effetti.
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Re: Nuove frontiere del volo: il Turismo Spaziale

Messaggio da giragyro »

i magnifici 7 del programma mercury non erano affatto i migliori piloti americani , erano un giusto compromesso tra abilità , preparazione tecnica e ........statura bassa per poter entrare nella capsula .
Leggere la biografia di Chuck yeager è illuminante a tal proposito , dire che alla edwards guardassero con molto sospetto ed assai poca considerazione quei 7 pilotastri ( come li definivano ) è a dir poco riduttivo . ( il primo volo lo farà una scimmia )
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Re: Nuove frontiere del volo: il Turismo Spaziale

Messaggio da Hartmann »

giragyro ha scritto:i magnifici 7 del programma mercury non erano affatto i migliori piloti americani , erano un giusto compromesso tra abilità , preparazione tecnica e ........statura bassa per poter entrare nella capsula .
Leggere la biografia di Chuck yeager è illuminante a tal proposito , dire che alla edwards guardassero con molto sospetto ed assai poca considerazione quei 7 pilotastri ( come li definivano ) è a dir poco riduttivo . ( il primo volo lo farà una scimmia )
C'è anche il film "the right stuff"

Comunque, chiudendo l'OT, credo che questo "Graduate of a recognized test pilot school, with at least 2 ½ years post-graduate flight test experience (you will be required to produce evidence at interview)" sia il requisito che sega molti aspiranti astronauti commerciali
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Re: Nuove frontiere del volo: il Turismo Spaziale

Messaggio da Maxx »

giragyro ha scritto:i magnifici 7 del programma mercury non erano affatto i migliori piloti americani , erano un giusto compromesso tra abilità , preparazione tecnica e ........statura bassa per poter entrare nella capsula .
Leggere la biografia di Chuck yeager è illuminante a tal proposito , dire che alla edwards guardassero con molto sospetto ed assai poca considerazione quei 7 pilotastri ( come li definivano ) è a dir poco riduttivo . ( il primo volo lo farà una scimmia )
Concordo. Infatti ho scritto che erano "tra" i migliori piloti americani. Due di loro non ebbero grandissima fortuna, diciamo così, e stavano per lasciarci le penne al di là del fatto che il volo era quasi del tutto automatico. Parlo di Glenn e Carpenter, che infatti non volarono più nè sulle Gemini nè con l'Apollo.
Ultima modifica di Maxx il 2 novembre 2011, 17:53, modificato 1 volta in totale.
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Re: Nuove frontiere del volo: il Turismo Spaziale

Messaggio da giragyro »

non so se l'avete seguita ma su sky mandarono in onda all'epoca del primo volo suborbitale della spaceship one di rutan un bellissimo documentario , dapprima in varie puntate poi in un'unica soluzione di circa 2 ore , in cui venivano raccontate le vicessitudini della prima nave spoaziale civile ...ebbene assistere alle riprese in diretta di un volo con l'avionica in avaria , l'aerorazzo in avvitamento ascendente sotto propulsione con il pilota schiacciato da 5 g ed impossibilitato ad intervenire su alcuni comandi manuali ed il successivo blocco delle ali in posizione errata per il rientro fa ben comprendere il perchè di certuni requisiti ( per non parlare di quando uno dei piloti di rutan portando a terra la space ship one la danneggiò in maniera quasi irreparabile a causa di un contatto duro con il terreno sempre a causa di un'avaria totale all'avionica di bordo ..)
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Re: Nuove frontiere del volo: il Turismo Spaziale

Messaggio da DotMark »

Sul fatto che per i prossimi decenni questo lavoro sarà destinato solamente ad ex astronauti e piloti collaudatori militari non ci giurerei. La richiesta. via via col tempo, sarà ben maggiore di quelli che sono i numeri disponibili tra ex astronauti e piloti militari che vorranno/potranno fare questo lavoro. Certo solamente aspettando potremo vedere quale piega prenderà questo campo, non appena sarà una realtà.
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Re: Nuove frontiere del volo: il Turismo Spaziale

Messaggio da Wingplane »

per quanto possa diventare una realta' tra pochi anni i costi rimarranno per ancora molto tempo mostruosi, quindi destinati a pochissimi super facoltosi e poi come ricordato, questo tipo di volo non e' come un volo normale... di conseguenza i posti richiesti saranno limitati....
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