...ma a chi è che può venire in mente di montare un ostacolo alto ...e in condizioni particolari (nebbia, foschia, controsole) pure poco visibile data la ridotta sezione "piena" come una ruota panoramica, ancorché molto piccina rispetto alla media, in prossimità della fine di una pista d'aviazione, benché secondaria?
"The curve is flattening: we can start lifting restrictions now" = "The parachute has slowed our rate of descent: we can take it off now!" Chesley Burnett "Sully" Sullenberger
Valerio Ricciardi ha scritto:...ma a chi è che può venire in mente di montare un ostacolo alto ...e in condizioni particolari (nebbia, foschia, controsole) pure poco visibile data la ridotta sezione "piena" come una ruota panoramica, ancorché molto piccina rispetto alla media, in prossimità della fine di una pista d'aviazione, benché secondaria?
Questi una volta recuperati penso siano andati prima ad accendere un cero grande cosi' e poi una volta adempiuti i doveri spirituali siano andati a cercare chi ha autorizzato l'installaziome delle giostre in quel punto con minimo un paio di mazze da baseball
giragyro ha scritto:Questi una volta recuperati penso siano andati prima ad accendere un cero grande cosi' e poi una volta adempiuti i doveri spirituali siano andati a cercare chi ha autorizzato l'installaziome delle giostre in quel punto con minimo un paio di mazze da baseball
Anche una stretta di mano al costruttore della ruota.
Con la botta che ha preso è rimasta in piedi!
Le strutture reticolari son robustissime in rapporto al peso, io ancora non mi capacito dell'intelligenza della geodetica dell'(orribilissimo) Vickers Wellington, poi regolarmnete abbandonata...
"The curve is flattening: we can start lifting restrictions now" = "The parachute has slowed our rate of descent: we can take it off now!" Chesley Burnett "Sully" Sullenberger
La ruota non si monta da un giorno all'altro. Secondo me ci sono delle responsabilità anche nei gestori dell'aviosuperficie. Una volta, qualche tempo fa, un amico che doveva essere coinvolto in un acquisto di terreni per costruirci una avio superficie con ambizioni piuttosto "ambiziose" (non mi viene il termine giusto), mi chiese una valutazione dell'area e siccome sono un po' pignolo, gliela feci presupponendo anche sviluppi futuri. I promotori dell'iniziativa fecero spallucce ai miei rilievi, giudicandoli esagerati visto che loro avevano un aeromobile che saliva come uno stol, quasi vtol. Per fortuna il mio amico non era troppo stupido.
La mia vita è dove mi spendo, non dove mi ingrasso!
Prima o poi si muore, non c'è scampo, l'importante è morire da vivi. http://web.tiscali.it/windrider/
Prima di pretendere un diritto devi assolvere almeno ad un dovere.
Per di più quel pilota è andato a decollare da una pista di atterraggio!
La mia vita è dove mi spendo, non dove mi ingrasso!
Prima o poi si muore, non c'è scampo, l'importante è morire da vivi. http://web.tiscali.it/windrider/
Prima di pretendere un diritto devi assolvere almeno ad un dovere.
Vedo che si sta ragionando con criteri nazionali (aviosuperficie) quando questa categoria appartiene solo all'Italia, che io sappia. Non ho idea della classificazione australiana delle strutture aeronautiche, ma se si stratta di un aeroporto, anche solo minore, la responsabilità totale è del titolare dell'aeroporto, sempre che la ruota fosse visibile, e delle autorità comunali (o provinciali, o distrettuali, o di contea o comunque si chiamino) che hanno dato il permesso di farlo. Anche in Oceania vale l'Annesso 14 ICAO.
Il report parla però solo di pista di aviazione che vuol dire tutto e niente. Mi chiedo se una cosa del genere sarebbe potuta accadere in Italia.
Temo che sulle nostre aviosuperfici la risposta sia affermativa
sardinian aviator ha scritto:Vedo che si sta ragionando con criteri nazionali (aviosuperficie) quando questa categoria appartiene solo all'Italia, che io sappia. Non ho idea della classificazione australiana delle strutture aeronautiche, ma se si stratta di un aeroporto, anche solo minore, la responsabilità totale è del titolare dell'aeroporto, sempre che la ruota fosse visibile, e delle autorità comunali (o provinciali, o distrettuali, o di contea o comunque si chiamino) che hanno dato il permesso di farlo. Anche in Oceania vale l'Annesso 14 ICAO.
Il report parla però solo di pista di aviazione che vuol dire tutto e niente. Mi chiedo se una cosa del genere sarebbe potuta accadere in Italia.
Temo che sulle nostre aviosuperfici la risposta sia affermativa
Quoto e preciso
Ho scritto aviosuperficie perchè in televisione hanno parlato di ultraleggero e presupponendo che ogni ostacolo nuovo debba essere segnalato con un notam, cosa che non avviene per le aviosuperfici, almeno credo.
La mia vita è dove mi spendo, non dove mi ingrasso!
Prima o poi si muore, non c'è scampo, l'importante è morire da vivi. http://web.tiscali.it/windrider/
Prima di pretendere un diritto devi assolvere almeno ad un dovere.
Quoto e preciso
Ho scritto aviosuperficie perchè in televisione hanno parlato di ultraleggero e presupponendo che ogni ostacolo nuovo debba essere segnalato con un notam, cosa che non avviene per le aviosuperfici, almeno credo.
Mah, la cosa non è così semplice; non ho la più pallida idea di come siano classificati gli "aeroporti" in Australia, airports, airfields, air strips, boh? Nè tantomeno quali siano le regole applicabili a ciascuno, inclusa l'emissione di notam e la responsabilità operativa. A volte ho la sensazione che all'estero si pongano molto meno problemi di noi. Da noi la responsabilità è del gestore, se l'a/s è gestita, sennò del pilota se è occasionale. Poi in Tribunale magari le cose si ribaltano e si scopre che la responsabilità è dell'autorità aeronautica. Sui notam non c'è una regola precisa, trattandosi poi di ostacolo temporaneo...Mi sa che ogni ente andava per conto suo, esattamente come da noi
E poi, quanto era distante la ruota dalla soglia? Era allineata? Costituiva ostacolo? Tutte queste sono indagini che da noi si fanno per gli aeroporti.
In alessandria si monta il luna park esattamente a lato dell aeroporto locale, dopo anni di follie per fortuna le ultime due amministrazioni hanno regolamentato l altezza massima delle attrazioni .
giragyro ha scritto:In alessandria si monta il luna park esattamente a lato dell aeroporto locale, dopo anni di follie per fortuna le ultime due amministrazioni hanno regolamentato l altezza massima delle attrazioni .
Ma è un aeroporto! Lì ci sono le regole, non c'è nulla da concordare.
Tartan, me devi dà spiegà se certe piste sono per il decollo e certe per gli atterraggi, come fai quando la pista per gli atterraggi è piena di velivoletti in terza fila con le doppie frecce che sperano di non prndere il verbale della municipale... Li smonti in loco e li porti via col camion a pezzi, poi cerchi su una cartina una pista di decollo e li rimonti là?
"The curve is flattening: we can start lifting restrictions now" = "The parachute has slowed our rate of descent: we can take it off now!" Chesley Burnett "Sully" Sullenberger
Non dico di no, ma il buon senso suggerisce in generale di evitare alti ostacoli dalle parti delle piste, sempre e comunque se possibile, o sbaglio?
"The curve is flattening: we can start lifting restrictions now" = "The parachute has slowed our rate of descent: we can take it off now!" Chesley Burnett "Sully" Sullenberger
Queste le coordinate della pista con il prato di lato dove dovrebbe essere stata montata la ruota. La festa paesana e la ruota non possono essere sfuggiti ai frequentatori della pista.
La mia vita è dove mi spendo, non dove mi ingrasso!
Prima o poi si muore, non c'è scampo, l'importante è morire da vivi. http://web.tiscali.it/windrider/
Prima di pretendere un diritto devi assolvere almeno ad un dovere.
Leggendo la notizia ANSA, sinceramente ho avuto qualche perplessità confrontandola con quanto ricordavo di aver sentito al telegiornale (non ricordo quale e di quando). Pur avendola sentita di sfuggita mi sembra di aver capito che l'aereo abbia avuto un problema e sia rimasto senza carburante e dunque sia planato fino a scontrarsi contro la ruota. Ora se fosse davvero così mi sembra molto strano dato che tale ruota pare fosse alla fine della pista, a quel punto si atterra e male che va se hai problemi vai a sbattere contro gli alberi all'inizio di sto luna park.
Comunque cercavo più che altro qualche conferma di ciò che ricordavo... magari dato che ultimamente quasi ogni giorno cade un ultraleggero nel mondo e quindi potrei aver accavallato le due notizie.
Viene definita air strip e il suo utilizzo è sotto la responsabilità del pilota. Mi pare non sia obbligatoria l'emissione di notam per la presenza ostacoli.
E la ruota mi pare a occhio fori il piano ostacoli della superficie transitional. Poi bisogna vedere...
In questo video preso dal sito del Corriere della sera c'è una breve intervista fatta ai piloti dove dicono di essere appena decollati quando in virata si sono scontrati con la ruota... dunque annullo il mio post precedente...scusate!
Comunque se è così, è un problema dovuto alla mancata segnalazione dell'ostacolo o alla non corretta applicazione delle norme per le distanze dall'aviosuperficie di elementi relativamente alti oppure non è ben definita la norma???
Non sono un pilota quindi faccio un po difficoltà a capire... quanto sarà stata alta? penso neanche 25 m, e dopo il decollo voli così basso? va bene che era molto vicino alla pista, ma mi sembra più un qualche errore del pilota... Comunque a parte tutto credo che sarebbe stato sufficiente apporre un avviso semplice o comunicare anche solo a voce la presenza dell'ostacolo fra i membri dell'aeroclub ed eventuali piloti saltuari.
Credo che bisogna distinguere il piano legale da quello operativo.
Sul primo ho già detto che non conoscendo la normativa sulle air strips in Australia riesce difficile esprimere un giudizio. Se si fosse trattato dell'Italia il gestore avrebbe dovuto attivarsi per la segnalazione della ruota (o forse per chiedere il divieto di installazione, vista la distanza); poi bisogna capire di chi è il terreno su cui era installata, chi ha organizzato la festa ecc...magari è lo stesso aeroporto.
Poi il tempo era bello, la ruota visibile anche...ai ciechi; la festa era un'occasione ricorrente tutti gli anni, forse un'occasione per un raduno di aerei: forse una bravata in decollo?
Per me delle due è più ragionevole mettere i gonfiabili col galeone di Capitan Uncino, o la pista di minikart, o il gioco dei pesci rossi che si vincono tirando la pallina da ping pong nelle bocce di vetro... vicino a un aviosuperficie, fosse pure per deltaplani col motore da rasaerba autocostruiti in garage, piuttosto che la cosa più rigida e verticale a disposizione (una ruota panoramica)...
... il buon senso contadino dovrebbe funzionare da solo, prima che arrivi una norma a limitarti e a dirti cosa è bene o no fare...
rigorosamente IMHO
"The curve is flattening: we can start lifting restrictions now" = "The parachute has slowed our rate of descent: we can take it off now!" Chesley Burnett "Sully" Sullenberger
Valerio Ricciardi ha scritto:Per me delle due è più ragionevole mettere i gonfiabili col galeone di Capitan Uncino, o la pista di minikart, o il gioco dei pesci rossi che si vincono tirando la pallina da ping pong nelle bocce di vetro... vicino a un aviosuperficie, fosse pure per deltaplani col motore da rasaerba autocostruiti in garage, piuttosto che la cosa più rigida e verticale a disposizione (una ruota panoramica)...
... il buon senso contadino dovrebbe funzionare da solo, prima che arrivi una norma a limitarti e a dirti cosa è bene o no fare...
se non era la ruota erano gli alberi, e dubito che siano cresciuti in un giorno...
Dalla foto si vede benissimo che subito accanto alla ruota ci sono dei pini alti quanto la ruota stessa...
Mi sa che qua e' il pilota che ha cannato.
Vi ricordo anche che in Australia come in Nuova Zelanda le leggi sono relativamente poche rispetto all"Italia e si tende a lasciare molto al buon senso delle persone.
Io l'avevo sentito in televisione e mi sembrava di ricordare che fosse in decollo e per questo ho parlato di segnalazione di ostacolo e di responsabilità dei gestori che avrebbero dovuto, pur non obbligati da norme precise, avvisare gli utilizzatori della presenza di ostacoli, anche non eccessivamente alti, e predisporre procedure di decollo atte ad evitare la necessità di superarli. Se poi si tratta di un ostacolo temporaneo legato ad una festa o sagra paesana, a maggior ragione doveva essere segnalato.
Quando ho accennato allo studio di una aviosuperficie qui da noi, parlando con gli eventuali operatori mi resi conto che non conoscevano le caratteristiche di salita dei loro mezzi se non come sensazioni. Quella ipotetica avio superficie era orientata contro una linea elettrica piuttosto alta e alle mie obiezioni mi veniva risposto che bastava virare a sinistra o a destra per evitarla, senza considerare che ad entrambi i lati c'erano due collinette che però secondo loro non avrebbero dato problemi. Questo naturalmente per i loro aerei personali senza tener conto di altri operatori.
Io non credo che in Australia siano molto diversi da noi, quando si tratta di feste paesane. Magari il pilota voleva passare sulla zona della festa e non ha valutato o mal valutato che erano in due, entrambi belli sostenuti. E' solo una ipotesi, ovviamente
La mia vita è dove mi spendo, non dove mi ingrasso!
Prima o poi si muore, non c'è scampo, l'importante è morire da vivi. http://web.tiscali.it/windrider/
Prima di pretendere un diritto devi assolvere almeno ad un dovere.
C'è anche da dire che pochi pianificano una aviosuperficie con i criteri degli aeroporti (piano ostacoli, superamento soglia a x mt., profilo orografico, regime dei venti ecc...). Del resto è la legge stessa che parla di "liberalizzazione" di aree di atterraggio, sottolineando che le caratteristiche saranno inevitabilmente inferiori a quelle degli "aeroporti". Il tutto nasce negli anni 60 per iniziativa di un pilota/parlamentare (Corrado Gex) che voleva in ultima analisi atterrare in montagna e su superfici innevate. Figuriamoci.
Aggiungo con Tartan che pochi conoscono le caratteristiche anche dei propri aerei; questo rende tali superfici un pò "ambigue" nel senso che non si puo pretendere di avere gli stessi standard di un aeroporto e quindi saranno inevitabilmente più "difficili". D'altra parte ci operano persone e personaggi che vogliono una sorta di libertà assoluta di volare, spesso accompagnata da airmanship da pilota della domenica (con tutto il rispetto). Ecco l'ambiguità di fondo. Per molti bastano 500 mt. di superficie piana e via. Poi però, dopo il fattaccio, tutti si scatenano a cercare responsabilità, risarcimenti e quant'altro. Per me alcune aviosuperfici dovrebbero essere come era l'aeroporto di R.Calabria: solo per i capopiloti delle compagnia e dopo un ciclo di addestramento suppletivo! Altro che liberalizzazione.
A me sta bene che ci siano possibilità di liberarizzazione senza legacci vari, però chi queste superfici le immagina, le prepara e le apre al traffico libero, dovrebbe sempre pensare che ci capiterà di tutto e proprio per questo dovrebbe prevedere un minimo di controllo e regolamentazione "libera" legata alle caratteristiche della superficie, del contesto in cui è inserita e delle possibilità operative future. E' chiaro che se chi vuole aprire una avio superficie viene da uno come me che cià le idee fisse, poi si trova a mal partito, ma poteva evitare di chiedere.
La mia vita è dove mi spendo, non dove mi ingrasso!
Prima o poi si muore, non c'è scampo, l'importante è morire da vivi. http://web.tiscali.it/windrider/
Prima di pretendere un diritto devi assolvere almeno ad un dovere.