JT8D ha scritto:A320, non è che si capisca granchè dalla tua spiegazione... un pò confusionaria !!
Il principio è abbastanza semplice: se faccio ruotare una bobina tra le espansioni polari di una calamita, a causa della variazione del flusso nella bobina viene indotta una forza elettromotrice con andamento che, anche se non lo è proprio precisamente, si può intendere come sinusoidale.
Sulla bobina, oltre all'avvolgimento di filo "grosso" con poche spire (primario), avvolgiamo anche un avvolgimento di filo sottile a molte spire (secondario). L'interruzione improvvisa della corrente nel circuito primario tramite il ruttore induce nel secondario, con molte spire, un impulso di corrente ad alta tensione, in base al rapporto tra le spire.
Un'estremità del primario è collegata a massa, l'altra al ruttore (su cui in parallelo è montato un condensatore, per assorbire le extracorrenti di apertura) e poi dopo il ruttore a massa. Un'estremità del secondario è collegata al primario, quindi a massa, l'altra al distributore di accensione e in seguito alla candela.
Nel momento in cui serve che scocchi la scintilla, si va ad interrompere la corrente nel primario con l'apertura del ruttore: nel secondario si genera un impulso ad alta tensione che, tramite il distributore rotante di accensione, viene indirizzata alla candela interessata. L'apertura del ruttore viene fatta quando è massima la corrente nel primario, quindi è intuitivo che il magnete deve essere messo in fase con il motore, in maniera tale da far verificare quasta condizione.
Chiaramente, nella costruzione pratica, la bobina non viene fatta ruotare, causa la sua delicatezza, quindi essa è fissa: si può far ruotare la calamita oppure rendere fissi sia calamita che bobina, e far ruotare due settori di ferro dolce nel traferro tra calamita e indotto, che ruotando appunto variano il flusso magnetico.
Paolo
Mi permetto di riaprire la discussione.
Dovrei aver capito. Cioè, ad interruttore di accensione aperto, il ruttore quando apre il primario dovrebbe far formare corrente ad alta tensione nel circuito secondario.
Questa corrente ad alta tensione nel circuito secondario tramite un distributore a spazzola dovrebbe andare ad ogni candela per la scintilla.
Quando invece il ruttore del primario si chiude, la corrente nel secondario non si forma e rimane nel primario e va a un condensatore per essere poi restituita la volta dopo.
Le mie domande sono:
E’ corretto chiamare “puntine” il ruttore del circuito primario?
Ogni cilindro del motore ha due candele? Si no?
Ogni serie di candele dipende da uno dei due magneti? Cioè 4 candele dipendono da R e 4 da L?
Ma soprattutto, quando si esclude uno dei due magneti (R o L), PERCHE’ il motore scende di giri? E lo fa a terra o anche in volo? Un solo magnete non dovrebbe bastare da solo a garantire il corretto numero di giri motore?