Per l'appunto.sardinian aviator ha scritto:Ne uccide più la lingua che la spada".
Un pilota militare è anche un soldato e i soldati devono tenere la bocca ben chiusa per vari motivi, non ultimo perchè quando parlano con la divisa addosso rappresentano il loro Paese e poi perchè potrebbero senza volere mettere a repentaglio la sicurezza di colleghi e alleati.
E certo!
Ma non solo i soldati, anche poliziotti, magistrati, politici (!), funzionari vari ecc... Soprattutto i politici rappresentano il Paese e Dio solo sa se qualcuno di loro dovrebbe tacere.
Però allora non si fanno entrare i giornalisti nelle basi, non li si accompagna in macchina a fare il giro delle postazioni, non ci si sottopone a interviste. Non si può invocare la politica della trasparenza per poi lamentarsi se qualcosa (specie la verità) sfugge.
Da cittadino mi rendo conto che, pagando io le spese di questa guerra, vorrei anche sapere come viene condotta; ma non posso pretendere che mi si dica in tempo reale chi vince e chi perde, dove colpiremo o dove siamo stati colpiti. Non è una partita di calcio.
E poi: il silenzio è meglio della propaganda.
Poliziotti, magistrati e politici e via dicendo sono civili, non militari.
Il militare si contraddistingue dal civile per il semplice fatto che un militare ha una missione da compiere, il civile no.
Il civile può vincere o fallire e poi andarsene a casa a fare comunque la sua vita.
Quando invece ci si rivolge ai militari in genere è perché la situazione è un tantino più “complessa” e tutti si aspettano una vittoria, non certo un fallimento.
In alcuni paesi addirittura vige o vigeva la regola per cui la resa incondizionata andava contro il regolamento militare (URSS).
I libici di 2.000 anni fà (Cartaginesi) erano usi cavare gli occhi ai loro condottieri, se questi ultimi dicevano di poter vincere e poi invece per un motivo x perdevano.
Lo stesso in pratica facevano i Romani, anche se meno cruentemente, ma la carriera di un militare che perdeva, anche a Roma, era comunque finita.
Non parliamo dei politici che è contrario al forum, ma diciamo che oggi secondo me nel migliore dei casi non sanno nulla di nulla (vedi “ammiraglio Loacker”...) e, quando va bene, si rifanno solo a quello che i tecnici gli dicono di dire, che spesso equivale a ciò che il politico VUOLE sentirsi dire...
La guerra è soprattutto una cosa tecnica. Tra i suoi requisiti ci sono anche la segretezza e, spesso, il sotterfugio e l'inganno.
La guerra come hai scritto tu non è una partita di calcio in diretta in cui istante per istante si viene informati di chi ha la palla, di cosa ci sta facendo, chi vince, chi perde... Questo non accade, nè mai accadrà con una guerra, perchè il mondo può cambiare, ma il modo di fare la guerra rimane lo stesso di sempre.
Puoi discutere se farla o no, ma quando la si fà, bisogna rispettarne le sue "regole", o si favorisce l'avversario.
Dire che si vuole sapere come sta venendo condotta la guerra, perchè la si paga, equivale a pretendere di restare svegli mentre ti operano alla milza. Se il medico ti dice: “Non si può fare”, allora non si può fare punto.
Se sei insoddisfatto non ti operi, o ti fai operare da un altro.
Mirage 2000-D francesi (biposto senza pitot sporgente sul muso) su base sconosciuta.
Armamento: targeting pod PDLCTS (Pod de Designation Laser avec une Camera Thermique) sotto la presa d’aria dx e due bombe a guida laser sotto la center line (mi paiono da 500 lbs).