Qui Tartan ci sguazza alla grande

Visto che di questo se ne parla spesso ma all'interno di topic iniziati per altro....dedichiamo questo thread a questo argomento.
http://www.smartcockpit.com/pdf/flighto ... que/000808
Moderatore: Staff md80.it
è un argomento molto interessante e molto importante, ma conosco molti colleghi che volano attraversando le alpi senza nemmeno la cartina d'area aperta a portata di mano...senza conoscere in tutte le fasi del volo la minima di griglia interessata...è un pò come non conoscere gli impianti del proprio aereo come importanza..davymax ha scritto:Ciao a tutti, vi invito a leggere questo documento (preso da Smart Cockpit) molto interessante sulla pianificazione e sul driftdown in caso di problemi su zone montagnose.
Qui Tartan ci sguazza alla grande![]()
Visto che di questo se ne parla spesso ma all'interno di topic iniziati per altro....dedichiamo questo thread a questo argomento.
http://www.smartcockpit.com/pdf/flighto ... que/000808
E' vero, ci sguazzavo parecchio e spesso, visto che non riuscivo mai a spiegarmi bene nei frequenti recurrent training che mi organizzava l'aziendadavymax ha scritto:Ciao a tutti, vi invito a leggere questo documento (preso da Smart Cockpit) molto interessante sulla pianificazione e sul driftdown in caso di problemi su zone montagnose.
Qui Tartan ci sguazza alla grande![]()
Visto che di questo se ne parla spesso ma all'interno di topic iniziati per altro....dedichiamo questo thread a questo argomento.
http://www.smartcockpit.com/pdf/flighto ... que/000808
...one engine inoperative service ceiling -> tetto, livello di volo/quota che l'aeromobile puo' proseguire il suo volo, le sue operazioni disponendo di un solo motore; cioè, l'altitudine/livello di volo che il velivolo comunque riesce a mantenere, dove salire di altitudine/livello è arduo per il semplice fatto che mancando una (seconda) fonte di spinta non sia possibile tale operazione...tartan ha scritto:Vorrei che non fossi io a dire quando si applica lo standard comune a tutte le regolamentazioni, cioè cosa si capisce da quello che è scritto, e magari spiegarlo con qualche esempio. Vorrei anche che si chiarisse con parole diverse dallo scritto che cosa si intende per one engine inoperative service ceiling.
La mia richiesta rappresenta un mio modo di lavorare che ho trovato molto produttivo quando facevo recurrent training e anche se la mia richiesta sembra ovvia o stupida vi pregherei comunque di partecipare. Preferisco discutere su un argomento che ritengo di conoscere abbastanza bene piuttosto che raccontare come stanno le cose, anche perchè la mia presunzione di conoscenza potrebbe essere sbagliata.
Che riesce a mantenere o che riesce a raggiungere? Nel senso: se riesco a mantenere 12000ft, arrivando da 33000 non c'è problema, ma se ci arrivo da 5000 è dura...o nella definizione di mantenere è già sottointeso "salire e mantenere tale quota"?hawk-eyed ha scritto:...one engine inoperative service ceiling -> tetto, livello di volo/quota che l'aeromobile puo' proseguire il suo volo, le sue operazioni disponendo di un solo motore; cioè, l'altitudine/livello di volo che il velivolo comunque riesce a mantenere, dove salire di altitudine/livello è arduo per il semplice fatto che mancando una (seconda) fonte di spinta non sia possibile tale operazione...tartan ha scritto:Vorrei che non fossi io a dire quando si applica lo standard comune a tutte le regolamentazioni, cioè cosa si capisce da quello che è scritto, e magari spiegarlo con qualche esempio. Vorrei anche che si chiarisse con parole diverse dallo scritto che cosa si intende per one engine inoperative service ceiling.
La mia richiesta rappresenta un mio modo di lavorare che ho trovato molto produttivo quando facevo recurrent training e anche se la mia richiesta sembra ovvia o stupida vi pregherei comunque di partecipare. Preferisco discutere su un argomento che ritengo di conoscere abbastanza bene piuttosto che raccontare come stanno le cose, anche perchè la mia presunzione di conoscenza potrebbe essere sbagliata.
...gli standards comuni a tutte le regolamentazioni vanno applicati in caso la quota prestabilita MEA (Minimun Enroute Altitude) sia superiore alla mia quota/livello di volo che riesco a mantenere volando con... one engine inoperative service ceiling... cioè, disponendo di un motore soltanto.tartan ha scritto:Va bene, più o meno è come la capisco io. Quindi possiamo dire che il service ceiling è la quota massima "reale" che l'a/m riesce a mantenere con un motore in meno, la stessa quota che in seguito verrà definita, anche nell'articolo, come GROSS.
Ora vorrei che si chiarisse, sempre restando in questo pezzetto di articolo, quando gli standards comuni a tutte le regolamentazioni e che verranno spiegati in seguito, vanno applicati.
Bene, anzi male. Questo è quello che capisco anche io, cioè se, in pianificazione, verifico che il mio service ceiling, quindi la quota reale o gross a cui si ferma l'A/M è superiore a tutte le MEA che incontrerò nel percorso pianificato, potrò intraprendere il volo SENZA DOVER EFFETTUARE ALCUNA VERIFICA DI SORVOLO OSTACOLI.hawk-eyed ha scritto:...gli standards comuni a tutte le regolamentazioni vanno applicati in caso la quota prestabilita MEA (Minimun Enroute Altitude) sia superiore alla mia quota/livello di volo che riesco a mantenere volando con... one engine inoperative service ceiling... cioè, disponendo di un motore soltanto.tartan ha scritto:Va bene, più o meno è come la capisco io. Quindi possiamo dire che il service ceiling è la quota massima "reale" che l'a/m riesce a mantenere con un motore in meno, la stessa quota che in seguito verrà definita, anche nell'articolo, come GROSS.
Ora vorrei che si chiarisse, sempre restando in questo pezzetto di articolo, quando gli standards comuni a tutte le regolamentazioni e che verranno spiegati in seguito, vanno applicati.
Se, per esempio, volando con one engine inop, riesco a mantenere fl 150, ma la MEA per quella rotta/zona sorvolata è 16'000 ft, ecco che mi troverò a dover valutare...una via di scampo... per esempio, tornare indietro, alternare prima di interessare quella zona "critica", ecc. Perché sarei consapevole di non fare flight safety in quella condizione/situazione, proprio perché mi verranno a mancare le minime di separazione dagli ostacoli.
...ok, MAESTRUM NOSTRUM !!tartan ha scritto:Il pezzo mancante è che la verifica ostacoli in PIANIFICAZIONE va fatta con il ceiling NETTO e non con il GROSS e questo viene detto dopo, e vedremo come viene detto (!).
Quindi mi premeva innanzi tutto verificare che io avevo capito bene lo scritto e poi evidenziare come sia diffusissima la convinzione che se con il gross mantengo la MEA, o la MORA, o la GRID non devo fare verifiche ostacoli, sempre in PIANIFICAZIONE e lo scrivo maiuscolo perchè in ESECUZIONE di una rotta PIANIFICATA e ritenuta percorribile, il discorso appena fatto può essere applicabile.
Vedrò di preparare un esempio basato su un A/M vero, con performance vere forse per domani. Poi proseguiremo con la lettura e l'analisi dell'articolo.
E non chiamatemi PROF, preferisco MAESTRO in fondo mi chiamo Giuseppe Maria
no...la differenza tra GROSS e NET....è che il primo è il calcolo teorico, con i numeri sulla carta, con tutte le condizioni standard e le manovre effettuate dai test pilot che hanno ricavato quei numeri...il NET è quello che si avrà in realtà...magari con manovre effettuate con decimi di secondo di ritardo, condizioni non perfettamente come riportate sui manuali ecc ecc..hawk-eyed ha scritto:...ok, MAESTRUM NOSTRUM !!tartan ha scritto:Il pezzo mancante è che la verifica ostacoli in PIANIFICAZIONE va fatta con il ceiling NETTO e non con il GROSS e questo viene detto dopo, e vedremo come viene detto (!).
Quindi mi premeva innanzi tutto verificare che io avevo capito bene lo scritto e poi evidenziare come sia diffusissima la convinzione che se con il gross mantengo la MEA, o la MORA, o la GRID non devo fare verifiche ostacoli, sempre in PIANIFICAZIONE e lo scrivo maiuscolo perchè in ESECUZIONE di una rotta PIANIFICATA e ritenuta percorribile, il discorso appena fatto può essere applicabile.
Vedrò di preparare un esempio basato su un A/M vero, con performance vere forse per domani. Poi proseguiremo con la lettura e l'analisi dell'articolo.
E non chiamatemi PROF, preferisco MAESTRO in fondo mi chiamo Giuseppe MariaPer me è diventato interessantissimo questo discorso...
Ho tanto da imparare... rimango in attesa di domani per proseguire con... la nostra pianificazione volo che attraversa un'area montagnosa (e insidiosa) se ci dovesse capitare... na piantata motore...
![]()
Quindi, riassumendo, la pianificazione va fatta con il ceiling netto... (cioè, disponendo di tutti i propulsori, condizione velivolo ottimale, meteo ottimale, giusto?)
Grazie fin quà....
Dav 123davymax ha scritto:Per i bimotori (c'è anche scritto nell'articolo) il decremento da applicare per trovare il NET Gradient è 1,1%.
Cioè se con GROSS gradient (attuale, quello che farebbe l'aereo nella realtà, ricavabile dalle tabelle di performance) faccio XXX% di gradiente di discesa con un motore, in sede di pianificazione va utilizzato un valore più pendente, cioè XXX%+1,1%, che è il NET gradient.
Quindi l'aereo (nei calcoli fittizzi di pianificazione usando questo margine di 1,1%) risulterà più basso e più vicino agli ostacoli di quello che in realtà (senza errori) sarebbe.
Arrivo!Ayrton ha scritto:Dav 123davymax ha scritto:Per i bimotori (c'è anche scritto nell'articolo) il decremento da applicare per trovare il NET Gradient è 1,1%.
Cioè se con GROSS gradient (attuale, quello che farebbe l'aereo nella realtà, ricavabile dalle tabelle di performance) faccio XXX% di gradiente di discesa con un motore, in sede di pianificazione va utilizzato un valore più pendente, cioè XXX%+1,1%, che è il NET gradient.
Quindi l'aereo (nei calcoli fittizzi di pianificazione usando questo margine di 1,1%) risulterà più basso e più vicino agli ostacoli di quello che in realtà (senza errori) sarebbe.
Che è un versetto della bibbia?Ayrton ha scritto: Dav 123
Si sono io ma ce l'avevo con mia figlia che mi stava fotografando e sa che non voglio, perchè la foto mi ruba l'anima!hawk-eyed ha scritto:...ok, tartan e davymax! sono delle definizioni (per me) un po' "difficiline" (!) da far entrare nella (mia) capoccia ma mi sforzerò...![]()
p.s.: @tartan : quella foto sulla tua firma sei tu ??mammamia...... hai proprio lo sguardo del maestro severo pronto a punire... gli asini come me......
ahahah scherzo ovviamente.....
...dai... intuisco che hai un cuore grande come una...... mongolfiera !!tartan ha scritto:Si sono io ma ce l'avevo con mia figlia che mi stava fotografando e sa che non voglio, perchè la foto mi ruba l'anima!hawk-eyed ha scritto:...ok, tartan e davymax! sono delle definizioni (per me) un po' "difficiline" (!) da far entrare nella (mia) capoccia ma mi sforzerò...![]()
p.s.: @tartan : quella foto sulla tua firma sei tu ??mammamia...... hai proprio lo sguardo del maestro severo pronto a punire... gli asini come me......
ahahah scherzo ovviamente.....
alainvolo ha scritto:Sono assolutamente d'accordo!Ayrton ha scritto:
il pilota commerciale non si riconosce dalle sua abilità al volantino..sotto quell'aspetto, siamo più o meno tutti allo stesso livello...un ottimo pilota si riconosce proprio dalla capacità di assimilare e mettere in pratica durante il volo tutte queste conoscenze...
bravo Dav..
Purché le conoscenze siano fornite in modo chiaro e inequivocabile. E qui si riconosce il buon supporter.Ayrton ha scritto:alainvolo ha scritto:Sono assolutamente d'accordo!Ayrton ha scritto:
il pilota commerciale non si riconosce dalle sua abilità al volantino..sotto quell'aspetto, siamo più o meno tutti allo stesso livello...un ottimo pilota si riconosce proprio dalla capacità di assimilare e mettere in pratica durante il volo tutte queste conoscenze...
bravo Dav..
beh certo, così sarà impossibile risalire alla fonte...però ha tutta l'aria di essere un documento interessante...tartan ha scritto:Mi sembra di aver capito che questo argomento non è che importi poi più di tanto, allora, soprattutto per motivi di coscienza personale, quando torno a casa vi posterò una comunicazione fatta da una compagnia ex di bandiera con l'intento di chiarire, seguendo il modo di pensare e di esprimersi latino e non anglosassone, il problema relativo alla pianificazione e alla condotta del volo su terreni montagnosi e con riferimento all'avaria motore, lasciando da parte la spressurizzazione che segue criteri completamente diversi, quindi senza mischiare "ceci co facioli".
Naturalmente sono stati eliminati tutti i riferimenti che possano far comprendere di che compagnia si tratti.
La fonte la conosco molto bene, nessuno la conosce meglio di me, quindi potrai fare tutte le domande che vorrai e ti sarà rispostoAyrton ha scritto:beh certo, così sarà impossibile risalire alla fonte...però ha tutta l'aria di essere un documento interessante...tartan ha scritto:Mi sembra di aver capito che questo argomento non è che importi poi più di tanto, allora, soprattutto per motivi di coscienza personale, quando torno a casa vi posterò una comunicazione fatta da una compagnia ex di bandiera con l'intento di chiarire, seguendo il modo di pensare e di esprimersi latino e non anglosassone, il problema relativo alla pianificazione e alla condotta del volo su terreni montagnosi e con riferimento all'avaria motore, lasciando da parte la spressurizzazione che segue criteri completamente diversi, quindi senza mischiare "ceci co facioli".
Naturalmente sono stati eliminati tutti i riferimenti che possano far comprendere di che compagnia si tratti.