Mercoledì 3 novembre un taxi mi ha portato in un’ora di viaggio sulle allucinanti strade birmane dal bellissimo lago Inle all’aeroporto di Heho dove mi sono imbarcato di buon mattino a bordo dell’ATR72 della Yangon Airways alla volta di Yangon raggiunta in un’ora di volo in una tersa mattinata di sole. A Yangon, non avendo quasi più soldi e in un paese dove non esistono bancomat e carte di credito la cosa non è propriamente bella ho atteso tutto il giorno la coincidenza per Kuala Lumpur con volo Air Asia in partenza nel tardo pomeriggio. Sull’Airbus 320 che in due ore e mezza di volo mi ha portato nella capitale malese ho notato per la prima volta i display vicino alle bocchette dell’aria revare le immagini del divieto di fumo, allacciare la cintura di sicurezza e … quella del telefonino! A bordo degli aerei dell’Air Asia si può infatti telefonare ma non per tutto il volo. Infatti durante il viaggio è stato tutto un susseguirsi di segnali acustici di spegnere il telefonino, accenderlo, spegnerlo intervallato a quello di allacciare le cinture per improvvise turbolenze nel passaggio in cima ai cumulonembi tropicali. Uno spasso insomma! Arrivo a Kuala Lumpur alle 22,40 ore locali e sbrigate le formalità doganali cerco un vicino albergo per trascorrere la notte in vista del volo dell’indomani all’alba per Doha con Qatar Airways. Gli alberghi vicini sono tutti pieni! Di andare a Kuala Lumpur distante 70 km dall’aeroporto non s ene parla. Prendo il mio zainone, raggiungo il Terminal KLIA ormai deserto a mezzanotte e trovo una lunga panchina morbida che sarà il mio letto. Alle 4 del mattino nel gigantesco terminal deserto la voce dell’altoparlante annuncia in malese e poi in inglese l’ora della preghiera per i musulmani e questo mi strappa quasi definitivamente dal sonno e dalla stanchezza. Si fanno le 6 mi alzo, prendo il macbook e mi collego al wi-fi gratuito del terminal che lentamente riprende vita. Alle 7 vado nei bagni dell’aeroporto a farmi la barba e lavarmi il viso. Poi colazione e quindi check-in per il volo della Qatar. Mi attendono 7 ore e mezza di volo per Doha. Raggiungo il gate al terminal corrispondente. Il treno a monorotaia è fuori servizio e viene istituito un servizio di navetta bus. L’aereo è un Airbus 330. Decolliamo in leggero ritardo e dopo 20 minuti raggiunta la quota di crociera in prossimità dell’isola indonesiana di Sumatra entriamo nei cumulonembi di una tempesta che ci terrà compagnia fin oltre Chennai in India. Oltre 3 ore e mezza ininterrotte di violente turbolenze dentro i cb senza mai uscirne fuori. Il personale di bordo ha tentato 3 volte di servire il pranzo per essere sempre interrotte dal capitano che le invitava a sedersi e a non muoversi. Per la prima volta in vita mia sono stato male in aereo, ho sudato come un turco e mi pare di ricordare ad un certo punto di aver invocato Gesù Bambino! Nell’entroterra indiano il volo si è poi normalizzato e nonostante la faccia verde ho mangiato il pranzo che doveva essere servito molto prima! Arrivo a Doha alle 13 circa ore locali e visto che il volo coincidente per Milano parte solo all’una di notte pago il visto e faccio un giro per la città andandoa visitare un bellissimo museo di arte islamica (il più grande al mondo) facendo poi una lunga passeggiata sul lungomare e cenando in un ristorantino tipoco a terrazza nella vecchia parte della città con le vie lastricate trasformate in aree pedonali piene di caffè con il narghilè fumato da tutti! Rientro in aeroporto allo scoccare della mezzanotte proprio come Cenerentola e mi imbarco sul volo Qatar per Malpensa effettuato anche in questo caso da un A330. Crollo dalla stanchezza dopo il decollo e vengo alzato sui cieli bulgari dall’asssitente di volo che mi consegna il vassoio della colazione. Atterriamo a Malpensa il 5 novembre all’alba delle 4,58 in anticipo di mezz’ora con una faccia che neppure la polizia scientifica sarebbe in grado di riconoscere. SOno in viaggio da 48 ore e ho dormito pochissime ore. Sono sconvolto!
Home sweet home!!!!
Stefano
http://www.backpacker.it

In volo sul Myanmar

L'aeroporto di Yangon

L'ATR72 sul quale ho volato

Un altro ATR72 ma stavolta della Mandalay Airlines

L'Airbus 330 della Qatar Airways sul quale mi sono imbarcato a Kuala Lumpur per uno dei voli più brutti mai fatti!