Esatto.
Esattamente questo ho sempre inteso dire. Per me, in quei 6-7 minuti, con le IAS in gioco, basterebbe sì.
Facile, senza controindicazioni di sorta, senza la pretesa di ottenere una improbabile identità di velocità tangenziale della superficie del pneumatico in rapporto alla GNS, senza dispositivi elettronici connessi a sensori che possono andare in tilt, senza motorini o motoroni elettrici col peso inutile ad essi associato che incide necessariamente sul payload.
Con un effetto che grossomodo sarà proporzionale alla IAS, ed un solo scopo:
ridurre lo stress dello pneumatico nel primissimo istante del contatto col suolo riducendo la brusca accelerazione cui è sottoposto: facendolo passare non da velocità angolare "zero" a velocità angolare "x", ma da velocità angolare "y >o" a velocità angolare "x>y".
L'affinamento della progettazione, ottenuto in via sperimentale, permetterebbe di approssimare il risultato "ottimo" : "x - y =valore molto piccolo".
Meno sgommata (
ho detto zero? ho detto meno) uguale meno usura, meno sollecitazione, a parità di condizioni meno rischio di cedimento che può tradursi in afflosciamento o scoppio.
Per me, non concettualmente ti sbagli nemmeno un po'.
