Quando entro nel C172 dell'aeroclub sento quel profumo che mi ricorda tantissimo quello che da piccolo sentivo sulla Opel Kadett di mio nonno... D'altronde come anno di produzione siamo lì. E proprio come non posso più dimenticare quel profumo particolare che sentivo salendo sulla Kadett bianca scintillante con i sedili di una strana pelle bordeaux, credo proprio che fino a quando vivrò non dimenticherò più quello che è stato il primo profumo sentito a bordo di un Cessna. Anche quello del TB9 è particolare, ma un Cessna è un Cessna...
La prima sensazione è stata quella di essere al cospetto di qualcosa di magico, qualcosa che hai sempre sognato avere tra le mani, anche soltanto salirci su e provare a toccare un po' di switches.
Qualcosa di molto emozionante è stato ispezionare l'aereo ed aver avuto l'onore di sfilare per la prima volta dal pitot il cover con scritto "remove before flight"...
Adoro lo scricchiolio che fa l'aereo a terra ad ogni movimento anche minimo... non so a cosa sia dovuto, alle balestre, ai sedili, alle strutture... non lo so, ma io l'adoro!
Adoro anche il ronzio del giroscopio, persino quando spegni tutto e rimane lì a girare per minuti.
Mi sono sentito per la prima volta davvero realizzato quando abbiamo contattato la torre. Le comunicazioni via radio con un ente ufficiale ti fanno davvero capire che stai facendo sul serio.
Da lì in poi è tutto un susseguirsi di emozioni, una dopo l'altra:
il comando dei flaps a levetta e vedi l'ago muoversi, ti giri e vedi che scendono per davvero;
le checklist che, da secondo, enuncio al PIC;
le prove motore, quando inizi a capire davvero quanta potenza è in grado di sprigionare quel coso lì davanti;
togliere il freno di parcheggio, spedalare e pinzare per tenere la centerline;
allinearsi con la pista e ricevere l'autorizzazione al decollo;
dare tutta birra e sentire sotto il c..o lo sprigionarsi di tutti i 210 cavalli;
fare una salita controllata a 80 nodi stando lì a regolare leggermente il pitch;
arrivare in crociera e riuscire per la prima volta a trimmarselo per bene;
qualche virata bella spinta senza far muovere la pallina del virosbandometro;
arrivare in finale quasi allo scadere delle effemeridi, con le luci pista accese, vedere davvero il PAPI e stare dentro alle 2 bianche - 2 rosse...
toccare per terra, con quel misto di eccitazione per l'atterraggio compiuto e la tristezza di non esser più per aria.
Insomma io provo qualcosa di bello in ogni fase. Da terra alla crociera. Ogni sensazione non è perfettamente descrivibile perchè è strettamente personale... Io ho provato a darti un'idea con quello che ho scritto, ma stai sicuro che quando arriverà il momento non dovrai pensare a cosa puoi aspettarti o a come viverla, perchè il modo migliore di viverlo è la sorpresa di ciò che si sta vivendo, vedere come reagisci a quello che fino a pochi minuti prima ti sembrava un sogno e quando sei lì, quando inizi a puntare su col muso, ti rendi conto che davvero nulla è impossibile.
P.s. non sono
ancora pilota. Ciò che ho scritto è ciò che ho provato le prime volte, che poi sono quelle che sto vivendo ora e che spero di provare molto, molto spesso d'ora in poi.