"Long Way Down" - L'Italia da Nord a Sud con un C-152-PART 1
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"Long Way Down" - L'Italia da Nord a Sud con un C-152-PART 1
Ciao ragazzi! Sta arrivando la fine dell'estate e anch'io, nuovo del forum, voglio raccontarvi la Mia. Un paio di settimane fa ho caricato bagagli e fidanzata su un piccolo C-152 e, partendo dall'aeroporto di Thiene (LIDH), sono sceso nel profondo Salento per raggiungere una coppia di amici al mare a S. Maria di Leuca. Il programma prevedeva il volo di andata il giovedì e il rientro la domenica, lasciandomi quindi due giorni e mezzo di relax al mare.
La pianificazione del volo è stata piuttosto complessa, soprattutto nella parte più meridionale, per due motivi: da Pescara in giù sembra quasi impossibile ottenere benzina avio, e la Puglia è piena di zone P,R, e CTR militari. La mia idea era quella di mantenermi lungo la costa adriatica fino quasi a Lecce, ma ho dovuto invece pianificare una diversione in Basilicata per atterrare sulla minuscola aviosuperficie di Lavello, l'unica che rifornisce benzina avio nel raggio di almeno 150NM!!!
Inoltre, ho avuto qualche difficoltà ad individuare un aeroporto dove atterrare e parcheggiare il velivolo per due giorni, in quanto l'aeroporto di Lecce è sotto sequestro amministrativo da ormai quattro anni. Alla fine, dopo parecchie telefonate, ho individuato una minuscola aviosuperficie in località Maglie, a 20Km da Gallipoli. Ultimo problema, ma non meno importante è stato far capire alla mia ragazza che era indispensabile portare un bagaglio minimale, per non superare l'MTOW del 152.
Ho diviso il volo in 3 tratte. La prima da Thiene a Pescara (2h30'), la seconda da Pescara a Lavello (1h30') e l'ultima da Lavello a Maglie dove ho pianificato due diverse rotte da scegliere in base a quello che mi avrebbero detto i CTA.
Decolliamo da Thiene giovedì mattina alle 8.30 precise (l'aeroporto apre a quell'ora... sigh!) con il pieno, due valigie, due bottiglie d'acqua e la mia pesantissima valigia di volo. Tempo spettacolare su tutta la penisola, piuttosto caldo. Salgo a 2000 ft e passando sull'NDB di Padova, il VOR di Chioggia e Comacchio, raggiungo la costa, che sarà mia compagna di viaggio per un bel po'. Claudia è molto utile a bordo: mi tiene ordine tra bottlang e mappe varie, e addirittura è entusiasta di tenere i comandi per un po'. Io le spiego sommariamente come funziona il volantino, e che per mantenere un assetto livellato deve guardare fuori e tenere il muso "quattro dita sotto all'orizzonte". Sembra aver capito la lezioncina, ma dopo un po' il muso comincia a puntare verso il basso. La correggo. Passa un altro minuto, e di nuovo il muso verso il basso. Le dico : "quattro dita sotto l'orizzonte, non otto!". E lei mi risponde, stizzita: "Ma con otto dita si vede molto meglio!". Eh.. ho capito che si vede meglio...
Torno io ai comandi e scendo a 1000ft. Per fortuna sia Rimini che Falco Radar ci lasciano mantenere la costa, e così vediamo un sacco di elicotteri della polizia , Finanza e addirittura un ATR della Guardia Costiera che pattuglia le spiagge. Tutti ci passano sotto a 500 piedi. In avvicinamento a Pescara sento due traffici in avvicinamento strumentale, per cui passo alla fonia inglese. Quando sono prossimo a Monte Silvano, il punto di ingresso VFR da Nord, la la TWR mi informa di un MD82 dell'Itali in avvicinamento ILS per la 22, che poi farà un Circle to Land e si posizionerà in sottovento per la 04. Mi dice circuitare fino a che non l'ho in vista e poi accodarmi in sottovento. Rispondo, in inglese, che farò. L'Itali dice, in inglese, che farà una riattaccata a 200 piedi e poi si rimetterà in circuito (era un volo di istruzione). TWR dice, in inglese, che ci sono anch'io in sottovento. L'itali, che pensava forse fossimo un cessnino scuola e che volessimo fare tocca e va insieme a lui, dice, in romanaccio: "Dije ar cessna che si c'ha da fà, oggi casca male!" Gli rispondo "It'll be a full stop landing , Sir". E lui: "Ah, occhei..". Atterro a Pescara con vento a 18Kt da 050, e nonostante solo 10° di flap sembrava un atterraggio tattico col G222. A pescara mi fanno parcheggiare nel piazzale principale, di fianco a due 737. C'è pure il marshal che ci fa i segnali per il parcheggio!
A terra, dopo le tasse andiamo nel terminal per mettere qualcosa sotto i denti. Poi passiamo i controlli di sicurezza e la poliziotta casca dalle nuvole quando le dico che no, non ce l'ho la carta di imbarco perchè non sono un passeggero, sono un pilota e ho l'aereo parcheggiato fuori. Che se vuole le faccio vedere il brevetto, e che le due bottigliette d'acqua ci servono perchè sul 152 non c'è il catering e fuori ci sono 35 gradi, e comunque non vogliamo dirottare noi stessi. Alla fine passiamo con le nostre bottigliette, ma ci è voluto un bel po' per convincerla. Forse io, in pantaloncini corti e maglietta, ero poco credibile, voi che dite?
Poi passiamo per la sala di aspetto del gate, dove ci sono un sacco di passeggeri che aspettano l'imbarco. Seguendo le istruzioni della poliziotta, mi avvicino alla porta a vetri del gate e con la massima disinvoltura premo il pulsantino e questa si apre. La hostess di terra spalanca gli occhi e mi guarda malissimo. Sta per aprire la bocca per chiedermi che diavolo sto facendo quando io, col più nirvanico dei sorrisi, le dico "Volo privato". E lei: "Oh, mi scusi Comandante, vada pure". Esco sul piazzale seguito da Claudia sotto gli sguardi dei passeggeri. Queste sì che sono soddisfazioni!!!
Decolliamo da Pescara alla volta di Lavello. Teniamo la costa fino a Termoli, poi viriamo a Sud verso S. Severo, poi Foggia e il Lago di Lavello, un fix VFR da cui andremo sull'aviosuperficie. Fila tutto liscio, per un'ora e mezza, con Amendola che ci informa della presenza di alcuni Canadair nell'entroterra. Salgo a 2000 e passo sopra ad alcuni cumuli umili, mantenendomi in VMC. Trovare Lavello è un'impresa: il Lago di Lavello non esiste anche se è segnato sulle carte, perchè sono anni che è asciutto, poi la pista in terra battuta di 800 metri ha esattamente lo stesso colore dei campi circostanti! Dopo quasi 5 minuti di circuiti in zona e un po' di preoccupazione, individuo la pista e scendo. Sembrava di essere un fim western. Solo erba secca e polverosa, un hangar un po' arrugginito e una vecchia pompa per la benzina in mezzo al nulla. Al campo non c'è nessuno. Ci mancano solo i mucchi di erba secca che rotolano per terra e potremmo veramente essere nel West! A terra dobbiamo aspettare che il direttore, un simpatico signore con un sigaro perennemente in bocca (anche quando fa benzina!!), torni dalla sua pausa pranzo. Verso le due e mezza facciamo rifornimento con le taniche, perchè la pompa non funziona. Il direttore ci spiega che con quel caldo, si formano bolle d'aria nelle tubature e la pompa fa cilecca. Faccio riempire i serbatoi fino all'orlo, perchè da lì in poi non troverò più benzina e quindi dovrò fare la tratta Lavello - Maglie e Maglie - Lavello con le mie 4 ore di autonomia.
Il decollo è da paura: 800 metri di pista con il pieno di carburante, i bagagli dietro ed una temperatura esterna di 38°C! Vi lascio immaginare...
Lascio Lavello con prua 150 e salgo a 2000. Provo ripetutamente a chiamare Brindisi ma non mi rispondono. Allora provo con Gioia del Colle App, ma non mi sentono nemmeno loro. Sto volando una zona a me sconosciuta, piena di aree proibite e zone tattiche militari e nessuno mi risponde. Cacchio.
Decido che passerò a Ovest di Matera, per tenermi fuori dalla CTR di Gioia e una volta raggiunto lo Ionio passerò al traverso di Taranto e poi giù lungo la costa fino a Gallipoli. Guardo fuori con apprensione per capire bene dove sono. Trovo un lago, lo individuo sulla carta, ci passo vicino. Ad un tratto Claudia mi dice: "Guarda! Un aereo sull'acqua!". Guardo giù e vedo un Canadair a pelo d'acqua che sta facendo scooping. Speriamo che mi veda! Accendo tutto l'albero di Natale a parte il faro di atterraggio e stringo verso il lago per portarmi fuori da quella che potrebbe essere la sua rotta di salita. Poi mi accorgo che i Canadair sono tre, in fila a circa due miglia l'uno dall'altro, gli ultimi due in finale lungo il lago con prua Nord. Non posso fare altro che continuare a tenerli d'occhio fino a quando non li vedo allontanarsi verso Ovest. Passiamo sullo Ionio e raggiungiamo la costa a Sud di Taranto dove le spiaggie sono affollatissime e ci sono centinaia di barche, barchette e gente che fa il bagno nell'aqua blu. Quasi quasi mi viene voglia di tuffarmici anch'io, con quel caldo che fa in cabina...
Una volta a Gallipoli viriamo verso Est e seguiamo la strada, lungo la quale si trova la nostra agognata destinazione. Anche qui non è facile individuare la pista, che è ancora in fase di livellamento (il campo è aperto solo da qualche settimana), e non ha i cinesini. La trovo, ci faccio un paio di giri sopra per cercare un'inesistente manica a vento, poi invividuo uno sbuffo di fumo poco distante, provocato forse da un contadino che brucia sterpaglie. Grazie al fumo noto che il vento, molto debole, viene da Nord Est e quindi atterro per pista 05 (o almeno credo fosse 05...).
Una volta a terra scopro che la coppia di amici che era venuta a prenderci in macchina, ha sbagliato aeroporto: si sono fermati presso una vecchia pista abandonata a soli 2 Km dalla nostra aviosuperficie. Ci hanno visti arrivare, hanno visto l'aereo fare 2 giri, abbassarsi e sparire, poi hanno notato lo stesso fumo del contadino che avevo visto io ed hanno pensato al peggio!! Sceso dall'aereo ho trovato 7 chiamate al cellulare in 10 minuti!!
Parcheggio il cessnino, tacchi, copri-pitot e via per due giorni di relax al mare.
La puglia è bellissima: spiagge stupende, gente cordiale, ottime le friselle e ancor meglio il Primitivo e il Negroamaro! Il giorno di ferragosto abbiamo anche noleggiato una barchetta a motore e siamo andati su e giù per la costa!
Poi la domenica il viaggio di rientro. Stessa rotta e stessi stop per il refuelling. A dire la verità ero piuttosto preoccupato perché le previsioni davano forti temporali al Nordest nel pomeriggio, per cui metto in conto l'eventualità di dover atterrare a Ravenna o a Padova in caso di necessità.
Decollo da maglie ed il volo è senza storia, a parte un po' di preoccupazione per il carburante nella prima tratta perché il CTR di Grottaglie ci ha fatto andare fino a Sud di Bari per poi rientrare verso Lavello. Il volo si è allungato di una ventina di minuti e per un po' ho guardatio i televel con apprensione (in realtà all'atterraggio avevo ancora 30 litri).
Tutto ok fino a Chioggia, quando vedo all'orizzonte la sagoma inconfondibile di un CB che stimo essere sulle Alpi. Chiedo al FIC di Padova le ultime su LIPU e su LIPT e scopro che la mia stima era sbagliata: il temporale era esattamente sulla città di Padova, proprio lungo la nostra rotta. Avvicinandomi noto che è una multicella, di cui si distinguono chiaramente le due torri convettive, e ci sono due piovaschi ben visibili, uno sulla città e l'altro appena a Sud dei Colli Euganei. Impossibile girarci attorno, vista l'estensione, ma i piovaschi sono distanti almeno 10Km l'uno dall'altro e si vede chiaramente il cielo sereno dall'altra parte, per cui devio dalla rotta pianificata solo di una ventina di gradi, passando tra i due rovesci grosso modo all'altezza di Abano Terme. Passo sotto alla Rain Free Base, dove incontro un'ascendenza che mi farà trovare imporvvisamente a 1500 piedi, ma niente turbolenza. La base della nube è bella liscia e color grigio scuro. Claudia è visibilmente preoccupata, ma le spiego che i rovesci di pioggia non sono poi così vicini e che nel giro di un paio di minuti ci lasceremo il temporale alle spalle. La mia spiegazione viene interrotta da un fulmine che cade secco a circa un Km sulla nostra destra. Vorrei dare manetta per andare più veloce...
Superato il primo temporale ne vedo un'altro più grosso a Sud della città di Vicenza. Viro verso Ovest e prendo tempo per decidere se dirottare a Boscomantico, ma poi noto che la cella è isolata e che il cielo attorno è libero. Avviso il FIC che intendo girare attorno al temporale e poi proseguire diretto a Thiene. Lui mi risponde con voce calma che posso fare come meglio credo, di riportare in vista di Thiene per la chiusura. Ad un tratto sento una voce conosciuta in radio che dice "Giamma, rientra, rientra!". Dopo poco vedo un altro temporale poco a Nord di Thiene. Questa volta non vedo nè il piovasco, ne la Rain Free Base. Vedo solo un'indistinto, minaccioso mostro color ghisa a non più di 3 o 4 miglia a Nord dell'aeroporto. Ancora una volta vorrei spingere la manetta per atterrrare prima. Mi allineo con la pista 35 di Thiene e atterro aspettandomi turbolenza, wind shear o chissà che, ma invece nulla, calma piatta ed atterraggio perfetto, anche se un po' affrettato.
A terra scopro che i ragazzi di Thiene mi stavano seguendo via radio già da Chioggia, e che si sono inseriti in comunicazione con un VHF portatile per sollecitarmi ad atterrare.
E così finisce questo splendido weekend di volo, con avventura finale, e dopo 11 ore e 30 minuti in più sul mio libretto me ne torno a casa con il bagaglio di questa splendida esperienza e tanta voglia di tornare tra le nuvole.
Mi dispiace per le poche foto, ma per colpa della batteria della macchina, e anche un po' per colpa di una fidanzata poco incline alle foto, abbiamo praticamente saltato di immortalare tutto il viaggio di ritorno.
La pianificazione del volo è stata piuttosto complessa, soprattutto nella parte più meridionale, per due motivi: da Pescara in giù sembra quasi impossibile ottenere benzina avio, e la Puglia è piena di zone P,R, e CTR militari. La mia idea era quella di mantenermi lungo la costa adriatica fino quasi a Lecce, ma ho dovuto invece pianificare una diversione in Basilicata per atterrare sulla minuscola aviosuperficie di Lavello, l'unica che rifornisce benzina avio nel raggio di almeno 150NM!!!
Inoltre, ho avuto qualche difficoltà ad individuare un aeroporto dove atterrare e parcheggiare il velivolo per due giorni, in quanto l'aeroporto di Lecce è sotto sequestro amministrativo da ormai quattro anni. Alla fine, dopo parecchie telefonate, ho individuato una minuscola aviosuperficie in località Maglie, a 20Km da Gallipoli. Ultimo problema, ma non meno importante è stato far capire alla mia ragazza che era indispensabile portare un bagaglio minimale, per non superare l'MTOW del 152.
Ho diviso il volo in 3 tratte. La prima da Thiene a Pescara (2h30'), la seconda da Pescara a Lavello (1h30') e l'ultima da Lavello a Maglie dove ho pianificato due diverse rotte da scegliere in base a quello che mi avrebbero detto i CTA.
Decolliamo da Thiene giovedì mattina alle 8.30 precise (l'aeroporto apre a quell'ora... sigh!) con il pieno, due valigie, due bottiglie d'acqua e la mia pesantissima valigia di volo. Tempo spettacolare su tutta la penisola, piuttosto caldo. Salgo a 2000 ft e passando sull'NDB di Padova, il VOR di Chioggia e Comacchio, raggiungo la costa, che sarà mia compagna di viaggio per un bel po'. Claudia è molto utile a bordo: mi tiene ordine tra bottlang e mappe varie, e addirittura è entusiasta di tenere i comandi per un po'. Io le spiego sommariamente come funziona il volantino, e che per mantenere un assetto livellato deve guardare fuori e tenere il muso "quattro dita sotto all'orizzonte". Sembra aver capito la lezioncina, ma dopo un po' il muso comincia a puntare verso il basso. La correggo. Passa un altro minuto, e di nuovo il muso verso il basso. Le dico : "quattro dita sotto l'orizzonte, non otto!". E lei mi risponde, stizzita: "Ma con otto dita si vede molto meglio!". Eh.. ho capito che si vede meglio...
Torno io ai comandi e scendo a 1000ft. Per fortuna sia Rimini che Falco Radar ci lasciano mantenere la costa, e così vediamo un sacco di elicotteri della polizia , Finanza e addirittura un ATR della Guardia Costiera che pattuglia le spiagge. Tutti ci passano sotto a 500 piedi. In avvicinamento a Pescara sento due traffici in avvicinamento strumentale, per cui passo alla fonia inglese. Quando sono prossimo a Monte Silvano, il punto di ingresso VFR da Nord, la la TWR mi informa di un MD82 dell'Itali in avvicinamento ILS per la 22, che poi farà un Circle to Land e si posizionerà in sottovento per la 04. Mi dice circuitare fino a che non l'ho in vista e poi accodarmi in sottovento. Rispondo, in inglese, che farò. L'Itali dice, in inglese, che farà una riattaccata a 200 piedi e poi si rimetterà in circuito (era un volo di istruzione). TWR dice, in inglese, che ci sono anch'io in sottovento. L'itali, che pensava forse fossimo un cessnino scuola e che volessimo fare tocca e va insieme a lui, dice, in romanaccio: "Dije ar cessna che si c'ha da fà, oggi casca male!" Gli rispondo "It'll be a full stop landing , Sir". E lui: "Ah, occhei..". Atterro a Pescara con vento a 18Kt da 050, e nonostante solo 10° di flap sembrava un atterraggio tattico col G222. A pescara mi fanno parcheggiare nel piazzale principale, di fianco a due 737. C'è pure il marshal che ci fa i segnali per il parcheggio!
A terra, dopo le tasse andiamo nel terminal per mettere qualcosa sotto i denti. Poi passiamo i controlli di sicurezza e la poliziotta casca dalle nuvole quando le dico che no, non ce l'ho la carta di imbarco perchè non sono un passeggero, sono un pilota e ho l'aereo parcheggiato fuori. Che se vuole le faccio vedere il brevetto, e che le due bottigliette d'acqua ci servono perchè sul 152 non c'è il catering e fuori ci sono 35 gradi, e comunque non vogliamo dirottare noi stessi. Alla fine passiamo con le nostre bottigliette, ma ci è voluto un bel po' per convincerla. Forse io, in pantaloncini corti e maglietta, ero poco credibile, voi che dite?
Poi passiamo per la sala di aspetto del gate, dove ci sono un sacco di passeggeri che aspettano l'imbarco. Seguendo le istruzioni della poliziotta, mi avvicino alla porta a vetri del gate e con la massima disinvoltura premo il pulsantino e questa si apre. La hostess di terra spalanca gli occhi e mi guarda malissimo. Sta per aprire la bocca per chiedermi che diavolo sto facendo quando io, col più nirvanico dei sorrisi, le dico "Volo privato". E lei: "Oh, mi scusi Comandante, vada pure". Esco sul piazzale seguito da Claudia sotto gli sguardi dei passeggeri. Queste sì che sono soddisfazioni!!!
Decolliamo da Pescara alla volta di Lavello. Teniamo la costa fino a Termoli, poi viriamo a Sud verso S. Severo, poi Foggia e il Lago di Lavello, un fix VFR da cui andremo sull'aviosuperficie. Fila tutto liscio, per un'ora e mezza, con Amendola che ci informa della presenza di alcuni Canadair nell'entroterra. Salgo a 2000 e passo sopra ad alcuni cumuli umili, mantenendomi in VMC. Trovare Lavello è un'impresa: il Lago di Lavello non esiste anche se è segnato sulle carte, perchè sono anni che è asciutto, poi la pista in terra battuta di 800 metri ha esattamente lo stesso colore dei campi circostanti! Dopo quasi 5 minuti di circuiti in zona e un po' di preoccupazione, individuo la pista e scendo. Sembrava di essere un fim western. Solo erba secca e polverosa, un hangar un po' arrugginito e una vecchia pompa per la benzina in mezzo al nulla. Al campo non c'è nessuno. Ci mancano solo i mucchi di erba secca che rotolano per terra e potremmo veramente essere nel West! A terra dobbiamo aspettare che il direttore, un simpatico signore con un sigaro perennemente in bocca (anche quando fa benzina!!), torni dalla sua pausa pranzo. Verso le due e mezza facciamo rifornimento con le taniche, perchè la pompa non funziona. Il direttore ci spiega che con quel caldo, si formano bolle d'aria nelle tubature e la pompa fa cilecca. Faccio riempire i serbatoi fino all'orlo, perchè da lì in poi non troverò più benzina e quindi dovrò fare la tratta Lavello - Maglie e Maglie - Lavello con le mie 4 ore di autonomia.
Il decollo è da paura: 800 metri di pista con il pieno di carburante, i bagagli dietro ed una temperatura esterna di 38°C! Vi lascio immaginare...
Lascio Lavello con prua 150 e salgo a 2000. Provo ripetutamente a chiamare Brindisi ma non mi rispondono. Allora provo con Gioia del Colle App, ma non mi sentono nemmeno loro. Sto volando una zona a me sconosciuta, piena di aree proibite e zone tattiche militari e nessuno mi risponde. Cacchio.
Decido che passerò a Ovest di Matera, per tenermi fuori dalla CTR di Gioia e una volta raggiunto lo Ionio passerò al traverso di Taranto e poi giù lungo la costa fino a Gallipoli. Guardo fuori con apprensione per capire bene dove sono. Trovo un lago, lo individuo sulla carta, ci passo vicino. Ad un tratto Claudia mi dice: "Guarda! Un aereo sull'acqua!". Guardo giù e vedo un Canadair a pelo d'acqua che sta facendo scooping. Speriamo che mi veda! Accendo tutto l'albero di Natale a parte il faro di atterraggio e stringo verso il lago per portarmi fuori da quella che potrebbe essere la sua rotta di salita. Poi mi accorgo che i Canadair sono tre, in fila a circa due miglia l'uno dall'altro, gli ultimi due in finale lungo il lago con prua Nord. Non posso fare altro che continuare a tenerli d'occhio fino a quando non li vedo allontanarsi verso Ovest. Passiamo sullo Ionio e raggiungiamo la costa a Sud di Taranto dove le spiaggie sono affollatissime e ci sono centinaia di barche, barchette e gente che fa il bagno nell'aqua blu. Quasi quasi mi viene voglia di tuffarmici anch'io, con quel caldo che fa in cabina...
Una volta a Gallipoli viriamo verso Est e seguiamo la strada, lungo la quale si trova la nostra agognata destinazione. Anche qui non è facile individuare la pista, che è ancora in fase di livellamento (il campo è aperto solo da qualche settimana), e non ha i cinesini. La trovo, ci faccio un paio di giri sopra per cercare un'inesistente manica a vento, poi invividuo uno sbuffo di fumo poco distante, provocato forse da un contadino che brucia sterpaglie. Grazie al fumo noto che il vento, molto debole, viene da Nord Est e quindi atterro per pista 05 (o almeno credo fosse 05...).
Una volta a terra scopro che la coppia di amici che era venuta a prenderci in macchina, ha sbagliato aeroporto: si sono fermati presso una vecchia pista abandonata a soli 2 Km dalla nostra aviosuperficie. Ci hanno visti arrivare, hanno visto l'aereo fare 2 giri, abbassarsi e sparire, poi hanno notato lo stesso fumo del contadino che avevo visto io ed hanno pensato al peggio!! Sceso dall'aereo ho trovato 7 chiamate al cellulare in 10 minuti!!
Parcheggio il cessnino, tacchi, copri-pitot e via per due giorni di relax al mare.
La puglia è bellissima: spiagge stupende, gente cordiale, ottime le friselle e ancor meglio il Primitivo e il Negroamaro! Il giorno di ferragosto abbiamo anche noleggiato una barchetta a motore e siamo andati su e giù per la costa!
Poi la domenica il viaggio di rientro. Stessa rotta e stessi stop per il refuelling. A dire la verità ero piuttosto preoccupato perché le previsioni davano forti temporali al Nordest nel pomeriggio, per cui metto in conto l'eventualità di dover atterrare a Ravenna o a Padova in caso di necessità.
Decollo da maglie ed il volo è senza storia, a parte un po' di preoccupazione per il carburante nella prima tratta perché il CTR di Grottaglie ci ha fatto andare fino a Sud di Bari per poi rientrare verso Lavello. Il volo si è allungato di una ventina di minuti e per un po' ho guardatio i televel con apprensione (in realtà all'atterraggio avevo ancora 30 litri).
Tutto ok fino a Chioggia, quando vedo all'orizzonte la sagoma inconfondibile di un CB che stimo essere sulle Alpi. Chiedo al FIC di Padova le ultime su LIPU e su LIPT e scopro che la mia stima era sbagliata: il temporale era esattamente sulla città di Padova, proprio lungo la nostra rotta. Avvicinandomi noto che è una multicella, di cui si distinguono chiaramente le due torri convettive, e ci sono due piovaschi ben visibili, uno sulla città e l'altro appena a Sud dei Colli Euganei. Impossibile girarci attorno, vista l'estensione, ma i piovaschi sono distanti almeno 10Km l'uno dall'altro e si vede chiaramente il cielo sereno dall'altra parte, per cui devio dalla rotta pianificata solo di una ventina di gradi, passando tra i due rovesci grosso modo all'altezza di Abano Terme. Passo sotto alla Rain Free Base, dove incontro un'ascendenza che mi farà trovare imporvvisamente a 1500 piedi, ma niente turbolenza. La base della nube è bella liscia e color grigio scuro. Claudia è visibilmente preoccupata, ma le spiego che i rovesci di pioggia non sono poi così vicini e che nel giro di un paio di minuti ci lasceremo il temporale alle spalle. La mia spiegazione viene interrotta da un fulmine che cade secco a circa un Km sulla nostra destra. Vorrei dare manetta per andare più veloce...
Superato il primo temporale ne vedo un'altro più grosso a Sud della città di Vicenza. Viro verso Ovest e prendo tempo per decidere se dirottare a Boscomantico, ma poi noto che la cella è isolata e che il cielo attorno è libero. Avviso il FIC che intendo girare attorno al temporale e poi proseguire diretto a Thiene. Lui mi risponde con voce calma che posso fare come meglio credo, di riportare in vista di Thiene per la chiusura. Ad un tratto sento una voce conosciuta in radio che dice "Giamma, rientra, rientra!". Dopo poco vedo un altro temporale poco a Nord di Thiene. Questa volta non vedo nè il piovasco, ne la Rain Free Base. Vedo solo un'indistinto, minaccioso mostro color ghisa a non più di 3 o 4 miglia a Nord dell'aeroporto. Ancora una volta vorrei spingere la manetta per atterrrare prima. Mi allineo con la pista 35 di Thiene e atterro aspettandomi turbolenza, wind shear o chissà che, ma invece nulla, calma piatta ed atterraggio perfetto, anche se un po' affrettato.
A terra scopro che i ragazzi di Thiene mi stavano seguendo via radio già da Chioggia, e che si sono inseriti in comunicazione con un VHF portatile per sollecitarmi ad atterrare.
E così finisce questo splendido weekend di volo, con avventura finale, e dopo 11 ore e 30 minuti in più sul mio libretto me ne torno a casa con il bagaglio di questa splendida esperienza e tanta voglia di tornare tra le nuvole.
Mi dispiace per le poche foto, ma per colpa della batteria della macchina, e anche un po' per colpa di una fidanzata poco incline alle foto, abbiamo praticamente saltato di immortalare tutto il viaggio di ritorno.
ICAO TEA test Examiner and Center Administrator
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Re: "Long Way Down" - L'Italia da Nord a Sud con un C-152-PART 1
bello il Trip Report! molto dettagliato
Confermo che l'ottanta itali fa ogni tanto esercitazione qui...daltronde sono di casa!!! e che la sicurezza in apt è un pò cosi ... come dire ... mmm lasciamo stare
ciao
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Re: "Long Way Down" - L'Italia da Nord a Sud con un C-152-PART 1
Grande!
SLOWLY
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Scarica il mio (oh) mamma devo prendere l'aereo!
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- riccardobonavita
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Re: "Long Way Down" - L'Italia da Nord a Sud con un C-152-PART 1
Viaggio Splendido Complimenti!! Bellissime anche le foto!! Non sapete quanto vi invidio, la scorsa settimana ci ho messo 12 e mezza da Bologna per arrivare fin giù
Re: "Long Way Down" - L'Italia da Nord a Sud con un C-152-PART 1
report stupendo! Bello usare il cessnino (nel vero senso della parola: C152) per viaggiare, non l'ho mai visto sotto questo aspetto
Dev'essere stata un'esperienza indimenticabile
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Re: "Long Way Down" - L'Italia da Nord a Sud con un C-152-PART 1
Grazie a tutti dei complimenti!
Visto che i VFR trip sono sempre esperienze interessanti, propongo di organizzare un bel raduno aereo di tutti i PPListi del forum di MD80.it da fare in qualche aroporto italiano la prossima primavera, che magari potrebbero caricare a bordo (e dividere le spese) altri forumisti della zona!
Che dite, può essere un'idea? qualche suggerimento su un eventuale luogo del raduno?
Visto che i VFR trip sono sempre esperienze interessanti, propongo di organizzare un bel raduno aereo di tutti i PPListi del forum di MD80.it da fare in qualche aroporto italiano la prossima primavera, che magari potrebbero caricare a bordo (e dividere le spese) altri forumisti della zona!
Che dite, può essere un'idea? qualche suggerimento su un eventuale luogo del raduno?
Grazie dei complimenti!In effetti durante il volo di ritorno, domenica 17 agosto, guardando giù abbiamo visto le autostrade piuttosto... congestionate..riccardobonavita ha scritto:Viaggio Splendido Complimenti!! Bellissime anche le foto!! Non sapete quanto vi invidio, la scorsa settimana ci ho messo 12 e mezza da Bologna per arrivare fin giù
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Re: "Long Way Down" - L'Italia da Nord a Sud con un C-152-PART 1
Che gran bel report!! Viaggio per niente noioso, a quanto pare.
Ciaooooo.
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McGyver
Re: "Long Way Down" - L'Italia da Nord a Sud con un C-152-PART 1
Veramente complimenti, che bella esperienza di volo e, soprattutto, che invidia
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Re: "Long Way Down" - L'Italia da Nord a Sud con un C-152-PART 1
Complimenti, bel report.
Il Cessna 152 è una gran bella macchinina per viaggiare VFR, ci si può andare ovunque.
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Re: "Long Way Down" - L'Italia da Nord a Sud con un C-152-PART 1
Bel report, molto interessante!!
David
Re: "Long Way Down" - L'Italia da Nord a Sud con un C-152-PART 1
Grande!!!
Comunque con quell'abbigliamento alla John Wainee in aeroporto a Pescara eri abbastanza LOSCO
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Re: "Long Way Down" - L'Italia da Nord a Sud con un C-152-PART 1
Bel report. Complimenti!
Ciao!
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Alberto
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«Ogni domanda alla quale si possa dare una risposta ragionevole è lecita.» Konrad Lorenz
«Un sogno scaturito da un grande desiderio: la grande voglia di volare e scoprire altri orizzonti verso i quali andare, con la voglia di nuovo. Per me questa è l'avventura.» Angelo D'Arrigo
«Non prendete la vita troppo sul serio, comunque vada non ne uscirete vivi.» Robert Oppenheimer
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Re: "Long Way Down" - L'Italia da Nord a Sud con un C-152-PART 1
Bellissimo report complimenti!!!Spero di poter fare un'esperienza simile anche io.
Re: "Long Way Down" - L'Italia da Nord a Sud con un C-152-PART 1
Mamma mia che invidia
Roby
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Re: "Long Way Down" - L'Italia da Nord a Sud con un C-152-PART 1
fantastico, complimenti!!!
ciao
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Re: "Long Way Down" - L'Italia da Nord a Sud con un C-152-PART 1
Bellissimo complimenti.
Ecco il modo migliore per sfruttare il ppl
H
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Re: "Long Way Down" - L'Italia da Nord a Sud con un C-152-PART 1
Bellissimo report... ah la puglia, terra natia
Re: "Long Way Down" - L'Italia da Nord a Sud con un C-152-PART 1
Gran bel report!! E grande esperienza!!Outermarker ha scritto:Grazie a tutti dei complimenti!
Visto che i VFR trip sono sempre esperienze interessanti, propongo di organizzare un bel raduno aereo di tutti i PPListi del forum di MD80.it da fare in qualche aroporto italiano la prossima primavera, che magari potrebbero caricare a bordo (e dividere le spese) altri forumisti della zona!
Che dite, può essere un'idea? qualche suggerimento su un eventuale luogo del raduno?
Comunque sarebbe carina come idea quella del raduno...
Felice di dividere le spese, se c'è qualcuno che mi trasporta...
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Re: "Long Way Down" - L'Italia da Nord a Sud con un C-152-PART 1
Ciao DotMark,DotMark ha scritto:
Gran bel report!! E grande esperienza!!
Comunque sarebbe carina come idea quella del raduno...
Felice di dividere le spese, se c'è qualcuno che mi trasporta...
Io sono sempre a disposizione. Per quanto mi riguarda, ho tre posti a bordo disponibili, partenza da Padova. Se qualche altro pplista si va fivo, magari organizziamo qualcosa. Per quest'estate ormai.
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Re: "Long Way Down" - L'Italia da Nord a Sud con un C-152-PART 1
ciao.e' da molto che non intervengo sul forum ma leggendo questa proposta non ho resistito.io lavoro da poco a padova ,non sono pilota ma un potenziale passeggero .per cui se organizzate qualcosa,io il mio contributo da appassionato lo offro volentieri
"....non dar retta ai tuoi occhi e non credere a quello che vedi.gli occhi vedono solo cio' che e' limitato.guarda col tuo intelletto e scopri quello che conosci gia'.allora imparerai come si vola".
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Re: "Long Way Down" - L'Italia da Nord a Sud con un C-152-PART 1
Ok, quindi da Padova partiamo tu, io e altri due (che se non troviamo qui nel forum, trovo io tra la mia cerchia di amici), con un quadriposto, probabilmente un PA28 o con un Grumman Commander.coach ha scritto:ciao.e' da molto che non intervengo sul forum ma leggendo questa proposta non ho resistito.io lavoro da poco a padova ,non sono pilota ma un potenziale passeggero .per cui se organizzate qualcosa,io il mio contributo da appassionato lo offro volentieri
Ora non resta che individuare qualche altro aereo ed un aeroporto di destinazione. Come data io propongo seconda metà di agosto / prima metà di settembre. Chi ci sta?
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Re: "Long Way Down" - L'Italia da Nord a Sud con un C-152-PART 1
io ci sto,prenoto un posto.adesso per una decina di giorni non ho modo di venire sul forum.Appena ho la possibilita' ,ti mando un mess in privato cosi' ne parliamo piu' nei dettagli.ciao
"....non dar retta ai tuoi occhi e non credere a quello che vedi.gli occhi vedono solo cio' che e' limitato.guarda col tuo intelletto e scopri quello che conosci gia'.allora imparerai come si vola".
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Re: "Long Way Down" - L'Italia da Nord a Sud con un C-152-PART 1
anche se non faccio testo, penso che questo sia uno dei più bei trip-report che abbia mai letto
e anche con un filo di commozione a sentir parlare di puglia dall'alto
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- Outermarker
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Re: "Long Way Down" - L'Italia da Nord a Sud con un C-152-PART 1
Grazie Capitano Nemo!
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- MarcoLIN72
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Re: "Long Way Down" - L'Italia da Nord a Sud con un C-152-PART 1
Splendido racconto anche per chi come me gli aerei è abituato a guardarli col naso all'insù (anche se a breve dovrei iniziare a lavorare a Linate).
In quei giorni ero a Vieste e ricordo che il 16 agosto la mia macchina segnava 44°C. Il giorno dopo il rientro a Milano e sicuramente ero fra quelli in coda in autostrada visti da voi dall'alto. Ci ho impiegato 11 ore per fare 900 km, per lo più passati in coda e senza alcun cambio alla guida. Insomma più o meno come le ore che siete stati in volo nel vostro bel giro.
In attesa di un prossimo resoconto di viaggio
Grazie ciao Marco
In quei giorni ero a Vieste e ricordo che il 16 agosto la mia macchina segnava 44°C. Il giorno dopo il rientro a Milano e sicuramente ero fra quelli in coda in autostrada visti da voi dall'alto. Ci ho impiegato 11 ore per fare 900 km, per lo più passati in coda e senza alcun cambio alla guida. Insomma più o meno come le ore che siete stati in volo nel vostro bel giro.
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And I can feel the wind from the wings,
I see the clouds, I feel the ocean with my feet, and I’m home again.
It requires an ability to judge distance.
The aeroplane flies high… turns left, looks right.
from The Aeroplane Flies High (Turns Left, Looks Right) by The Smashing Pumpkins - 1994
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Re: "Long Way Down" - L'Italia da Nord a Sud con un C-152-PART 1
mi dispiace leggerlo solo adesso, comunque complimentoni per il trip!!! Fantastico.... che invidia!!!
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Quanto più ci innalziamo, tanto più piccoli sembriamo a quelli che non possono volare.(Nietzsche)
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Re: "Long Way Down" - L'Italia da Nord a Sud con un C-152-PART 1
Rilancio l'idea del raduno per l'estate che sta arrivando...Outermarker ha scritto:Grazie a tutti dei complimenti!
Visto che i VFR trip sono sempre esperienze interessanti, propongo di organizzare un bel raduno aereo di tutti i PPListi del forum di MD80.it da fare in qualche aroporto italiano la prossima primavera, che magari potrebbero caricare a bordo (e dividere le spese) altri forumisti della zona!
Che dite, può essere un'idea? qualche suggerimento su un eventuale luogo del raduno?
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Re: "Long Way Down" - L'Italia da Nord a Sud con un C-152-PART 1
Io ci sto, però in un bel posto del centro Italia così da non dover spendere un patrimonio
Proporrei l'Urbe ma non so a quanti di voi piaccia la burocrazia ed il carburante caro, ma è sicuramente un aeroporto che merita.
Altrimenti non so, ci sono begli aeroporti in zona: Siena, l'Isola d'Elba che ha da poco riaperto e molti altri, dipende un pò dalla tipologia che si cerca
Proporrei l'Urbe ma non so a quanti di voi piaccia la burocrazia ed il carburante caro, ma è sicuramente un aeroporto che merita.
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Re: "Long Way Down" - L'Italia da Nord a Sud con un C-152-PART 1
Siena, o Lucca per me sarebbero ottimi. Anche Marina di Campo è carino, ma le tasse di atterraggio (se non ricordo male) sono alte.Luke3 ha scritto:Io ci sto, però in un bel posto del centro Italia così da non dover spendere un patrimonio
Proporrei l'Urbe ma non so a quanti di voi piaccia la burocrazia ed il carburante caro, ma è sicuramente un aeroporto che merita.
Altrimenti non so, ci sono begli aeroporti in zona: Siena, l'Isola d'Elba che ha da poco riaperto e molti altri, dipende un pò dalla tipologia che si cerca
Qualche idea per la data? io direi una domenica di luglio...
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Re: "Long Way Down" - L'Italia da Nord a Sud con un C-152-PART 1
Mi sa che forse, se vogliamo dare un po' di visibilità all'idea, sarebbe il caso di aprire una discussione nuova. ma non saprei qual'è la sezione più adatta....Outermarker ha scritto:Siena, o Lucca per me sarebbero ottimi. Anche Marina di Campo è carino, ma le tasse di atterraggio (se non ricordo male) sono alte.Luke3 ha scritto:Io ci sto, però in un bel posto del centro Italia così da non dover spendere un patrimonio
Proporrei l'Urbe ma non so a quanti di voi piaccia la burocrazia ed il carburante caro, ma è sicuramente un aeroporto che merita.
Altrimenti non so, ci sono begli aeroporti in zona: Siena, l'Isola d'Elba che ha da poco riaperto e molti altri, dipende un pò dalla tipologia che si cerca
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Re: "Long Way Down" - L'Italia da Nord a Sud con un C-152-PART 1
Direi che in Generiche dovrebbe andar bene, dopo aver deciso cosa si vuole fare di preciso però. Così apriamo il thread e proponiamo un periodo e degli aeroporti e vediamo chi vorrebbe venire
Re: "Long Way Down" - L'Italia da Nord a Sud con un C-152-PART 1
Molto interessante, sembrava un racconto ben scritto, grazie per l'esperienza
Ciao
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"Zdanie "śnieg jest biały” jest prawdziwe wtedy i tylko wtedy, gdy śnieg jest biały." Alfred Tarski
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Re: "Long Way Down" - L'Italia da Nord a Sud con un C-152-PART 1
Il prossimo raduno possiamo organizzarlo in Puglia allora
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