Aeroporti chiusi e trasformati
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Aeroporti chiusi e trasformati
Volevo un attimo chiedere una cosa con un'ottica urbanistica.
Spesso nei territori ci sono degli edifici o delle aree non più utilizzate che vengono riconvertite con altra destinazione d'uso. Questa operazione però è delicate però è molto delicata perché la nuova destinazione deve essere sostenibile economicamente e sostenuta da tutti coloro che hanno interessi nell'area cisrcostanti. Classico negli ultimi anni sono i casi delle aree industriali nelle città spesso diventati aree commerciali proprio per la sostenibilità dell'operazione.
Altri casi abbastanza classici degli ultimi anni sono le stazioni ferroviarie o le aree urbane ferroviarie.
La complicazione di opere di questo tipo è direttamente proporzionale alla dimensione dell'area da riconvertire e dagli interessi che circondano quell'oggetto.
Tutto questo discorso per dire che gli aeroporti sono ben difficili da riconvertire. Un'aeroporto genera degli interessi molto forti sul territorio, non posso dire da un giorno all'altro che l'aeroporto si trasforma in un campo di margherite, ammesso che la trasformazione risulti redditizia almeno quanto quella di aver un aeroporto.
Eppure ci sono casi in cui ciò è avvenuto e spesso proprio in aree edificate, dove non era più sostenibile mantenere un aeroporto.
Mi piacerebbe fare un elenco di questi casi evidenziando, se qualcuno lo sa, come è stata sostenibile economicamente la trasformazione territoriale cercando quindi di capire cosa è venuto al posto, come è stata sostenuta economicamente riconversione dell'area e di come hanno convinto la cittadinanza (non tanto chi aveva gli aerei sulla testa, quanto chi aveva interessi economici legati alla presenza dell'aeroporto)
Quelli che a me vengono in mente sono:
Oslo Fornebu
Hong Hong Kai Tak
Chicago Meigs Field
PS: io non intendo tutti i campi volo anni 30' che poi sono stati urbanizzati, capisco che questi saranno parecchi, penso ad aeroporti di concenzione moderna con piste, piazzali, infrastruttre complesse.
Spesso nei territori ci sono degli edifici o delle aree non più utilizzate che vengono riconvertite con altra destinazione d'uso. Questa operazione però è delicate però è molto delicata perché la nuova destinazione deve essere sostenibile economicamente e sostenuta da tutti coloro che hanno interessi nell'area cisrcostanti. Classico negli ultimi anni sono i casi delle aree industriali nelle città spesso diventati aree commerciali proprio per la sostenibilità dell'operazione.
Altri casi abbastanza classici degli ultimi anni sono le stazioni ferroviarie o le aree urbane ferroviarie.
La complicazione di opere di questo tipo è direttamente proporzionale alla dimensione dell'area da riconvertire e dagli interessi che circondano quell'oggetto.
Tutto questo discorso per dire che gli aeroporti sono ben difficili da riconvertire. Un'aeroporto genera degli interessi molto forti sul territorio, non posso dire da un giorno all'altro che l'aeroporto si trasforma in un campo di margherite, ammesso che la trasformazione risulti redditizia almeno quanto quella di aver un aeroporto.
Eppure ci sono casi in cui ciò è avvenuto e spesso proprio in aree edificate, dove non era più sostenibile mantenere un aeroporto.
Mi piacerebbe fare un elenco di questi casi evidenziando, se qualcuno lo sa, come è stata sostenibile economicamente la trasformazione territoriale cercando quindi di capire cosa è venuto al posto, come è stata sostenuta economicamente riconversione dell'area e di come hanno convinto la cittadinanza (non tanto chi aveva gli aerei sulla testa, quanto chi aveva interessi economici legati alla presenza dell'aeroporto)
Quelli che a me vengono in mente sono:
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PS: io non intendo tutti i campi volo anni 30' che poi sono stati urbanizzati, capisco che questi saranno parecchi, penso ad aeroporti di concenzione moderna con piste, piazzali, infrastruttre complesse.
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Re: Aeroporti chiusi e trasformati
Aggiungi Denver Stapleton, chiuso nel 1995.DNL-SGR ha scritto: Quelli che a me vengono in mente sono:
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Re: Aeroporti chiusi e trasformati
Non vorrei dire una sciocchezza, ma il vecchio Hellenikon?
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Re: Aeroporti chiusi e trasformati
Mi ero dimenticato di Tempelhof anche se non so se ci sia già un progetto di riconversione
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Re: Aeroporti chiusi e trasformati
Aggiungiamo anche il nostro italianissimo scalo di Roma Centocelle oppure quello inglese di Silverstone.
Gli idroscali di Milano, Vigna Di Valle, La Spezia.
Oppure quelli che hanno rischiato la chiusura, Boccadifalco o Massa Cinquale e quelli invece in bilico come Mantova Migliaretto.
Gli idroscali di Milano, Vigna Di Valle, La Spezia.
Oppure quelli che hanno rischiato la chiusura, Boccadifalco o Massa Cinquale e quelli invece in bilico come Mantova Migliaretto.
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Re: Aeroporti chiusi e trasformati
Anche.sardinian aviator ha scritto:Non vorrei dire una sciocchezza, ma il vecchio Hellenikon?
Per non parlare di tanti campi di aviazione della prima metà del '900 anche da noi e che potevano resistere per il volo sportivo.
Anni fà si era parlato anche di chiudere Portela così, più recentemente di delocalizzare il Cristoforo Colombo di Genova.
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Re: Aeroporti chiusi e trasformati
http://members.tripod.com/airfields_freeman/
http://en.wikipedia.org/wiki/List_of_ab ... _in_Canada
http://www.airfields-freeman.com/HI/Air ... acific.htm
Nicosia (Cipro) e lo storico scalo londinese di Croydon.
http://en.wikipedia.org/wiki/Nicosia_airport
Sheffield City airport http://en.wikipedia.org/wiki/Sheffield_City_Airport
http://en.wikipedia.org/wiki/List_of_ab ... _in_Canada
http://www.airfields-freeman.com/HI/Air ... acific.htm
Nicosia (Cipro) e lo storico scalo londinese di Croydon.
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Sheffield City airport http://en.wikipedia.org/wiki/Sheffield_City_Airport
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Re: Aeroporti chiusi e trasformati
L'ex aeroporto Malta, base della RAF, a pochi km dal Malta International. Ora sulla pista ci fanno gare di accelerazione



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Re: Aeroporti chiusi e trasformati
La delocalizzazione di GOA è ancora una delle possibili scelte per il futuro...o lo spostamento dello scalo nel basso piemonte (ma così si perderebbe l'unica caratteristica buona del colombo, ovvero l'assenza di nebbia) oppure la tanto sognata isola artificiale (stile kansai) del progetto Piano per il waterfronti-daxi ha scritto:Più recentemente di delocalizzare il Cristoforo Colombo di Genova.sardinian aviator ha scritto:Non vorrei dire una sciocchezza, ma il vecchio Hellenikon?

Madames et Monsieurs bonjour et bienvenu à bord. Nous vous souhaiton un bon vol avec la flotte d'Air France, membre de l'alliance SkyTeam
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Re: Aeroporti chiusi e trasformati
Ciao!Killua_727 ha scritto:La delocalizzazione di GOA è ancora una delle possibili scelte per il futuro...o lo spostamento dello scalo nel basso piemonte (ma così si perderebbe l'unica caratteristica buona del colombo, ovvero l'assenza di nebbia) oppure la tanto sognata isola artificiale (stile kansai) del progetto Piano per il waterfronti-daxi ha scritto:Più recentemente di delocalizzare il Cristoforo Colombo di Genova.sardinian aviator ha scritto:Non vorrei dire una sciocchezza, ma il vecchio Hellenikon?

Grazie, parlavo proprio del progetto ideato da Renzo piano, mentre l'attuale aerea dell'aeroporto diventerebbe il nuovo porto mercantile, almeno stando alle informazioni che ho.
Nel basso Piemonte significa o in provincia di Alessandria o in provincia di Asti e in entrambe i casi la vedo molto dura, prima di tutto e specialmente nell'Alessandrino proprio a causa della nebbia e in entrambe i casi per altri due semplici motivi, zone molto collinari e comunque troppo vocate all'agricoltura, vino in collina e cereali nelle poche zone pianeggianti, quindi tante battaglie legali a suon di espropri e il rischio di costruire se possibile uno scalo ex novo che però difficilmente può ampliarsi.
Certo pero l'isola artificiale è comunque parecchio costosa.
Vedremo.

Ciao e buona serata

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Re: Aeroporti chiusi e trasformati
Massa e Mantova purtroppo sono due aeroporti che purtroppo, se l'ENAC non interviene, rischiano ancora la chiusura, e sarebbe un vero scandalo se ciò dovesse avvenire.
Aggiungo alla lista anche Aquino pur non conoscendo la storia dietro, e Capua finchè non verrà fatto qualcosa per riaprirlo al traffico non locale.
Aggiungo alla lista anche Aquino pur non conoscendo la storia dietro, e Capua finchè non verrà fatto qualcosa per riaprirlo al traffico non locale.
- i-daxi
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Re: Aeroporti chiusi e trasformati
Ciao!Luke3 ha scritto:Massa e Mantova purtroppo sono due aeroporti che purtroppo, se l'ENAC non interviene, rischiano ancora la chiusura, e sarebbe un vero scandalo se ciò dovesse avvenire.
Aggiungo alla lista anche Aquino pur non conoscendo la storia dietro, e Capua finchè non verrà fatto qualcosa per riaprirlo al traffico non locale.

Purtroppo sì, in particolare per lo scalo di Cinquale da una parte considerato poco sicuro da alcuni, dall'altra nelle brame di Abramovic che vorrebbe utilizzarlo per i suoi ricchi connazionali che sempre più spesso, abbandonando la Romagna scelgono, talvolta comprando anche casa la Versilia.
Capua negli anni 2002/2004 era in corsa assiema allo scalo militare di Grazzanise per diventare addirittura il nuovo scalo di Napoli, alleggerendo Capodichino che ormai come sappiamo non può essere ampliato.
Una terza opzione sarebbe stata quella di costruirne uno ex novo nella zona del lago Patria a nord di Cuma lungo il litorale Domizio, ipotesi comunque accantonata.
- i-daxi
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Re: Aeroporti chiusi e trasformati
In seguito l'idea di creare in Campania un sistema aeroportuale vero e proprio, tra gli anni 2004/2007 prevedeva la smilitarizzazione di Grazzanise per creare uno scalo idoneo anche ai voli intercontinentali, Capodichino come city airport, mantenendo comunque sullo scalo partenopeo sia l'Atitech che le Officine Aeronavali e Pontecagnano per le Low Cost.
Ora Salerno stà muovendo i primi passi e speriamo bene, Capua invece rimane fermo e non si pensa neppure di svilupparlo adeguatamente come aeroporto turistico e da diporto e dire che in quella zona, mio padre per l'Agusta ci andava, c'é un importante polo dell'Alenia tra gli altri comunque dislocati nel nord Napoletano e nel basso Casertano
Ora Salerno stà muovendo i primi passi e speriamo bene, Capua invece rimane fermo e non si pensa neppure di svilupparlo adeguatamente come aeroporto turistico e da diporto e dire che in quella zona, mio padre per l'Agusta ci andava, c'é un importante polo dell'Alenia tra gli altri comunque dislocati nel nord Napoletano e nel basso Casertano

- Luke3
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Re: Aeroporti chiusi e trasformati
Per non parlare degli stabilimenti Vulcanair e Tecnam che ora con lo spopolamento della classe LSA, sopratutto in America dovrebbero vedere una crescita delle vendite. 

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Re: Aeroporti chiusi e trasformati
Vero, grazie!Luke3 ha scritto:Per non parlare degli stabilimenti Vulcanair e Tecnam che ora con lo spopolamento della classe LSA, sopratutto in America dovrebbero vedere una crescita delle vendite.

La Campania ha uno dei poli aeronautici più importanti al mondo e che merita di essere mantenuto e costantemente valorizzato.
Una volta c'era anche la gloriosa Partenavia assorbita dalla Vulcanair dopo la bancarotta del 1998 e che ancora oggi ha pesanti strascichi.
Ricordo anche la gloriosa Aeritalia con le sue collaborazioni anche nel progetto ATR, ma anche con MC Donnell Douglas (cellule per MD80 e MD11) e per Boeing (B747, 767, 717).
Prima ancora a Pomigliano D'Arco oltre alla Alfa Sud o semplicemente Alfa Romeo c'era anche la Alfa Avio che produceva motori aeronautici.
Un altro scalo e mi sposto questa volta nel nord, nella mia città era il vecchissimo scalo della Caproni a nella zona di Taliedo, attuale via Mecenate, viale Ungheria e zone limitrofe.
Pochi chilometri ad ovest rispetto allo scalo di Linate fù il primo aeroporto della città di Milano.
http://www.storiadimilano.it/citta/mila ... aliedo.htm
- i-daxi
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Re: Aeroporti chiusi e trasformati
Mi sposto verso nord est e ricordo anche il piccolo aeroporto di Cortina D'Ampezzo la cui pista é ormai adibita a parcheggio per auto e camper 
Parzialmente a rischio, almeno sotto l'aspetto del traffico commerciale, anche Marina di Campo.

Parzialmente a rischio, almeno sotto l'aspetto del traffico commerciale, anche Marina di Campo.
- Luke3
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Re: Aeroporti chiusi e trasformati
Vero, leggevo dei pesanti debiti da cui è sommersa la società di gestione. A proposito si sa che stanno facendo con i lavori? Il precedente NOTAM di chiusura finiva lunedì, ed è stato rinnovato fino al 31 marzo...
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Re: Aeroporti chiusi e trasformati
Al momento ho trovato solo questo articolo.Luke3 ha scritto:Vero, leggevo dei pesanti debiti da cui è sommersa la società di gestione. A proposito si sa che stanno facendo con i lavori? Il precedente NOTAM di chiusura finiva lunedì, ed è stato rinnovato fino al 31 marzo...
http://www.greenreport.it/_new/index.ph ... eentoscana
Sito ENAC:
http://www.enac-italia.it/Aeroporti_e_C ... 20868.html
Per il resto:
http://www.aquiland.it/aquiland_passato.htm
http://www.dalvolturnoacassino.it/asp/doc.asp?id=066
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Re: Aeroporti chiusi e trasformati
Atr42 Avianova
First Atr42 flight Avianova at Marina di Campo 1991, arrived from Pisa Galilei Airport for the football game Pisa vs. Campese
http://s2.photobucket.com/albums/y4/ell ... 219911.jpg
http://s2.photobucket.com/albums/y4/ell ... 219912.jpg
http://s2.photobucket.com/albums/y4/ell ... 219913.jpg
http://s2.photobucket.com/albums/y4/ell ... 219914.jpg
In Italia esiste un gran numero di aeroporti ancora formalmente aperti ma che hanno perso da tempo, stanno andando molto a rilento, oppure sono stati appena aperti, nell'ambito del traffico civile commerciale:
Aosta (in fase di riattivazione), Biella, Asiago, Gorizia, Venezia Lido, Padova, Vicenza (traffico molto alterno), Reggio Emilia (da tempo in cerca di start up), Foligno, Siena, Grosseto (solo charter stagionali), Lecce (da tempo in cerca di start up), Taranto, Pisticci e Scalea (da tempo in cerca di start up e di lavori di potenziamento), Arbatax - Tortolì (traffico molto alterno), Oristano (da tempo in cerca di start up e di lavori di potenziamento), l'Aquila (in fase di attivazione), Albenga (traffico molto alterno).
A questi si aggiungono quelli costruiti o in costruzione "ex-novo", Comiso e Agrigento, e l'incognita di Viterbo.
Positivo invece il rilancio degli scali di Crotone, Trapani e Foggia.
First Atr42 flight Avianova at Marina di Campo 1991, arrived from Pisa Galilei Airport for the football game Pisa vs. Campese
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In Italia esiste un gran numero di aeroporti ancora formalmente aperti ma che hanno perso da tempo, stanno andando molto a rilento, oppure sono stati appena aperti, nell'ambito del traffico civile commerciale:
Aosta (in fase di riattivazione), Biella, Asiago, Gorizia, Venezia Lido, Padova, Vicenza (traffico molto alterno), Reggio Emilia (da tempo in cerca di start up), Foligno, Siena, Grosseto (solo charter stagionali), Lecce (da tempo in cerca di start up), Taranto, Pisticci e Scalea (da tempo in cerca di start up e di lavori di potenziamento), Arbatax - Tortolì (traffico molto alterno), Oristano (da tempo in cerca di start up e di lavori di potenziamento), l'Aquila (in fase di attivazione), Albenga (traffico molto alterno).
A questi si aggiungono quelli costruiti o in costruzione "ex-novo", Comiso e Agrigento, e l'incognita di Viterbo.
Positivo invece il rilancio degli scali di Crotone, Trapani e Foggia.
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Re: Aeroporti chiusi e trasformati
Concludo con due note positive, ovvero l'ottimo rilancio di Treviso, Perugia e Forlì e l'apertura al traffico commerciale tra la fine degli anni '80 e oggi di scali come Parma, Cuneo e Bolzano, una nota di dubbio ovvero lo scalo di Brescia con traffico, a mio parere un pò "ballerino" e un augurio allo scalo di Salerno Pontecagnano che possa trovare finalmente, grazie all'inizio delle oprazioni da parte di Air Dolomiti, una dimensione di traffico stabile.
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Re: Aeroporti chiusi e trasformati
a mio parere portela non ha ragione di esistere in quella posizione, è troppo "centrato"i-daxi ha scritto: Anni fà si era parlato anche di chiudere Portela
per quanto riguarda l'avvicinamento, è il più bello che ho mai fatto!


"A Federal Aviation Administration spokeswoman said there was no regulation about leaving someone asleep on a plane."
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Re: Aeroporti chiusi e trasformati
Ciao!povvo ha scritto:a mio parere portela non ha ragione di esistere in quella posizione, è troppo "centrato"i-daxi ha scritto: Anni fà si era parlato anche di chiudere Portela
per quanto riguarda l'avvicinamento, è il più bello che ho mai fatto!![]()
Ben ritrovato

Ti dò ragione sul primo punto e anche sul secondo, anche se a me piace molto anche l'avvicinamento da sud a Capodichino

In realtà come accade anche a Capodichino o ad altri scali, Linate, Firenze, Ciampino, Reggio Calabria sono comodi perché vicinissimi alla città, per non dire in città, il problema é che talvolta, anzi spesso sono le città stesse che, a causa di piani regolatori, obsoleti o inesistenti fagocitano gli stessi aeroporti impedendone la crescita e lo sviluppo, per cui esistono solo 3 rimedi, ridurre il traffico in eccesso, costruire un aeroporto nuovo in appoggio, oppure sostituirlo direttamente con un altro e riutilizzare l'aerea in altro modo.
Dall'altra parte esistono però scelte obbligate vedi appunto Genova, lo scalo in città a causa di forte carenza altrimenti di terreni pianeggianti, oppure volutamente costruiti entro la città come il Londra City al quale stanno allungando la pista e ampliando i piazzali.
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Re: Aeroporti chiusi e trasformati
grazie
sono d'accordo sull'impossibilità per certi aeroporti di esistere in "alio loco"; per gli altri, un pensierino andrebbe fatto, guarda atene per esempio (aereoporto "piccolo" e molto vicino alla città): ha sfruttato "l'imminenza" delle olimpiadi (nuovo aeroporto 2001 olimpiadi 2004) per costruire completamente il nuovo scalo in mezzo al nulla, facendo nascere un'area commerciale contemporaneamente ad esso..... Sono dell'idea che se un aeroporto si trova troppo vicino ad una città, al suo centro o ai quartieri popolari, perciò densamente abitati, debba essere: o chiuso, o limitato ad un traffico da city airport (vedi londra).....


sono d'accordo sull'impossibilità per certi aeroporti di esistere in "alio loco"; per gli altri, un pensierino andrebbe fatto, guarda atene per esempio (aereoporto "piccolo" e molto vicino alla città): ha sfruttato "l'imminenza" delle olimpiadi (nuovo aeroporto 2001 olimpiadi 2004) per costruire completamente il nuovo scalo in mezzo al nulla, facendo nascere un'area commerciale contemporaneamente ad esso..... Sono dell'idea che se un aeroporto si trova troppo vicino ad una città, al suo centro o ai quartieri popolari, perciò densamente abitati, debba essere: o chiuso, o limitato ad un traffico da city airport (vedi londra).....


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Re: Aeroporti chiusi e trasformati
ciao, io sono di albenga e quello che posso aggiungere è che abbiamo avuto negli ultimi anni alcune linee (albenga-roma, albenga-olbia ad esempio) ma tutte senza grandi risultati, anche se l'albenga-roma ha funzionato con regolarità per almeno due anni direi. il problema grosso è, forse, la vicinanza a nizza da una parte e genova dall'altra. ora come ora non abbiamo linea, ma un servizio con la K-Air tipo aerotaxi. l'aeroclub è sempre abbastanza attivo, specie con la scuola di volo, e c'è il progetto di trasferire gli stabilimenti della piaggio-aero all'interno del prato aeroportuale, cosa che secondo me distruggerebbe il nostro bell'aeroportino.. per ora hanno costruito una parte della recinzione e si sono fermati, mille problemi politici dietro. (meglio cosìi-daxi ha scritto: ...
In Italia esiste un gran numero di aeroporti ancora formalmente aperti ma che hanno perso da tempo, stanno andando molto a rilento, oppure sono stati appena aperti, nell'ambito del traffico civile commerciale:
... Albenga (traffico molto alterno).
...

inoltre ci hanno anche tolto la protezione civile, spostandola a genova (scelta che non vedo come intelligente perchè LIMJ decisamente più frequentato che LIMG). ricordo un'estate in cui sul piazzale avevamo ben 4 canadair, 2-3 erikkson e un paio di ecureil

ciao ciao

Re: Aeroporti chiusi e trasformati
LIPT fino a fine lavori della nuova Base rimane chiuso, e non si sa se poi effettivamente si cambierà il QFU spostando la pista verso est, comunque intanto ho solamente visto negli ultimi 17 mesi qualche sorvolo di elicotteri della Polizia e un Canadair della protezione civile... Quindi penso che di aviazione commerciale qui non ci sia neanche l'ombrai-daxi ha scritto:
In Italia esiste un gran numero di aeroporti ancora formalmente aperti ma che hanno perso da tempo, stanno andando molto a rilento, oppure sono stati appena aperti, nell'ambito del traffico civile commerciale:
Aosta (in fase di riattivazione), Biella, Asiago, Gorizia, Venezia Lido, Padova, Vicenza (traffico molto alterno), Reggio Emilia (da tempo in cerca di start up), Foligno, Siena, Grosseto (solo charter stagionali), Lecce (da tempo in cerca di start up), Taranto, Pisticci e Scalea (da tempo in cerca di start up e di lavori di potenziamento), Arbatax - Tortolì (traffico molto alterno), Oristano (da tempo in cerca di start up e di lavori di potenziamento), l'Aquila (in fase di attivazione), Albenga (traffico molto alterno).
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Re: Aeroporti chiusi e trasformati
Volevo solo informare che in realtà l'Aeroporto di Mantova (LIDM) non esiste, di fatto, più...
Abito a Mantova dal 2001 e ho visto l'area degradarsi velocemente negli anni, l'unica cosa che ora può far (lontanamente) pensare ad un aereoporto è l'area pianeggiante, per il resto è un area fangosa d'inverno e con erba alta d'estate...non ci sono più strutture identificabili come tali e la pista non è distinguibile... ho controllato per sicurezza sull' AIP ed effettivamente l'aeroporto è indicato ma sull'area c'è la tristemente famosa X cerchiata con scritto NOT OPERATIONAL - UNSAFE AERODROME AREA, molti mantovani non sanno nemmeno che c'è un aeroporto lì...ho detto tutto!
In compenso esiste l'Aeroclub di Mantova che ha sede su un aviosuperfice (MN03) in località Ponte 21, Curtatone (MN) e la sua flotta è composta da soli ULM.
C'è inoltre da aggiungere che l'area dove sorgeva LIDM fà gola a molti essendo praticamente attaccata alla città..sento già il rumore delle ruspe
Abito a Mantova dal 2001 e ho visto l'area degradarsi velocemente negli anni, l'unica cosa che ora può far (lontanamente) pensare ad un aereoporto è l'area pianeggiante, per il resto è un area fangosa d'inverno e con erba alta d'estate...non ci sono più strutture identificabili come tali e la pista non è distinguibile... ho controllato per sicurezza sull' AIP ed effettivamente l'aeroporto è indicato ma sull'area c'è la tristemente famosa X cerchiata con scritto NOT OPERATIONAL - UNSAFE AERODROME AREA, molti mantovani non sanno nemmeno che c'è un aeroporto lì...ho detto tutto!
In compenso esiste l'Aeroclub di Mantova che ha sede su un aviosuperfice (MN03) in località Ponte 21, Curtatone (MN) e la sua flotta è composta da soli ULM.
C'è inoltre da aggiungere che l'area dove sorgeva LIDM fà gola a molti essendo praticamente attaccata alla città..sento già il rumore delle ruspe

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Re: Aeroporti chiusi e trasformati
Ciao!oseo943 ha scritto:Volevo solo informare che in realtà l'Aeroporto di Mantova (LIDM) non esiste, di fatto, più...
Abito a Mantova dal 2001 e ho visto l'area degradarsi velocemente negli anni, l'unica cosa che ora può far (lontanamente) pensare ad un aereoporto è l'area pianeggiante, per il resto è un area fangosa d'inverno e con erba alta d'estate...non ci sono più strutture identificabili come tali e la pista non è distinguibile... ho controllato per sicurezza sull' AIP ed effettivamente l'aeroporto è indicato ma sull'area c'è la tristemente famosa X cerchiata con scritto NOT OPERATIONAL - UNSAFE AERODROME AREA, molti mantovani non sanno nemmeno che c'è un aeroporto lì...ho detto tutto!
In compenso esiste l'Aeroclub di Mantova che ha sede su un aviosuperfice (MN03) in località Ponte 21, Curtatone (MN) e la sua flotta è composta da soli ULM.
C'è inoltre da aggiungere che l'area dove sorgeva LIDM fà gola a molti essendo praticamente attaccata alla città..sento già il rumore delle ruspe

Il dramma é proprio quello, appena avrò un pò di tempo cercherò di fare una rassegna, con il vostro contributo, di articoli in prposito.
Anche l'aeroporto palermitano di Boccadifalco é stato a lungo conteso, ma per fortuna é ancora lì ed é operativo, aeroclub, elisoccorso, servizio anti incendio, al suo posto doveva sorgere un parco cittadino o una sorta di museo della scienza polifunzionale.
- Posto_1A
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Re: Aeroporti chiusi e trasformati
Sono stato l'anno scorso a Berlino per la seconda volta e, ovviamente, sono andatato anche a Tempelhof. L'aeroporto è ancora tutto intatto e presente, da quel che mi hanno detto si poteva anche visitare (non mi sono preoccupato più di tanto di come fare perchè non avrei, comunque, avuto il tempo per farlo). L'unica parte che si può vedere liberamente è il primmissimo atrio di fronte all'ingresso, poi, attraverso dei bellissimi cancelli, si può scorgere l'ampio atrio/sala d'attesa con i banconi del check in, che si vede essere quello di un aeroporto d'altri tempi (ocme quelli che si vedono nei film). Nella zona visitabile è, poi, esposta una piccolissima mostra con cartelloni con fotografie delle varie fasi della vita dell'aeroporto. Per quanto riguarda i progetti per il futuro, vi assicuro che ce ne sono, mi ricordo di elaborazioni grafiche in cui la tipica struttura a mezza luna dell'aerostazione è ancora presente, pienamente armonizzata con la città, la si vede ricca di vetrate e circondata da moderne abitazioni e con un ampio parco ricco di alberi e persone che amorevolmente passeggiano o fanno giri in bicicletta là dove un tempo c'era il piazzale con gli aerei.E' prevista la fruibilità dell'aerea anche di sera, c'è una foto con il tutto illuminato. Forse è previsto che, nell'aerostazione, siano introdotti degli uffici (in una foto si vedono dei tipici businessman in giacca e cravatta con ventiquattr'ore e all'interno delle vetrate si individuano diversi locali che, forse, potrebbero essere assmilabili a degli uffici), anche se è una mia opinione personale forse un po' troppo arditamente dedotta dalle elaborazioin al computer esposte. In una "foto" si vedono, poi, persone che passeggiano e vanno con i pattini a rotelle niente meno che sulla pista (!). Mi dispiace davvero non potervi dare informazioni più precise, ma, da genio quale sono, ho fotografato le varie fotografie esposte, ma non ho fotografato le loro didascalie e pannelli esplicativiDNL-SGR ha scritto:Mi ero dimenticato di Tempelhof anche se non so se ci sia già un progetto di riconversione
