Mi piacerebbe che ci scambiassimo in questo thread delle utili informazioni su quella che l'attività industriale italiana nell'ambito aeronautico (civili e militare).
Ovvero, quante e quali aziende lavorano in ambito aeronautico in italia?
Quali competenze ha sviluppato l'Italia negli ultimi decenni in ambito aeronautico?
Per quale ragione i grandi OEM continuano a rivolgersi come partnership o nei consorzi militari ad aziende italiane?
E' solo una ragione di "protettorati" o forse ci sono delle reali competenze che non si trovano altrove?
Aeronautica made in Italy
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- butterfly
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Aeronautica made in Italy
La morte non sta nel non comunicare, ma nel non poter essere più compresi (Pier Paolo Pasolini)
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- sunny life
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Re: Aeronautica made in Italy
io penso sia una ragione di protettorati, le competenze ci sono in tutto il mondo,
come tutti i lavori, chi ha amici...( protettori ) lavora molto, bene, e guadagna....
le rogne le lasciano ai pesci piccoli....
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- Luke3
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Re: Aeronautica made in Italy
Beh nei sistemi integrati di difesa (come radar e quant'altro) di competenze ne abbiamo. Basti vedere il successo che stanno avendo i prodotti del gruppo Finmeccanica, in particolare Selex Galileo e il recente successo del C-27J e speriamo dell'M-346 di Alenia Aermacchi.
Nel mercato degli aeroplani leggeri gli LSA della Tecnam per la loro affidabilità e bassi costi di gestione stanno spopolando, specialmente negli USA. Bisogna vedere ora come verrà recepito il bimotore leggero P-2006.
E non ci scordiamo Agusta Westland per gli elicotteri, che ne produce di veramente fantastici
Invece mi sono sempre chiesto una cosa: sia il P-66 che il P-68 sono davvero degli ottimi aeroplani, come mai all'estero non hanno avuto grande successo? Per il P-66 posso azzardare il fatto che rispetto ad un 152 consuma di più ed è più costoso da operare, ma in USA ad esempio ormai quasi tutte le scuole usano il 172 per l'addestramento basico, e il Partenavia seppur meno performante dovrebbe essere un po più economico. Per il P-68 mi vengono in mente solo leggeri problemi di prestazioni ma altrimenti dovrebbe essere stato alla pari della concorrenza
Nel mercato degli aeroplani leggeri gli LSA della Tecnam per la loro affidabilità e bassi costi di gestione stanno spopolando, specialmente negli USA. Bisogna vedere ora come verrà recepito il bimotore leggero P-2006.
E non ci scordiamo Agusta Westland per gli elicotteri, che ne produce di veramente fantastici

Invece mi sono sempre chiesto una cosa: sia il P-66 che il P-68 sono davvero degli ottimi aeroplani, come mai all'estero non hanno avuto grande successo? Per il P-66 posso azzardare il fatto che rispetto ad un 152 consuma di più ed è più costoso da operare, ma in USA ad esempio ormai quasi tutte le scuole usano il 172 per l'addestramento basico, e il Partenavia seppur meno performante dovrebbe essere un po più economico. Per il P-68 mi vengono in mente solo leggeri problemi di prestazioni ma altrimenti dovrebbe essere stato alla pari della concorrenza
- 87Nemesis87
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Re: Aeronautica made in Italy
e la piaggio come la vedete?

...finalmente laureato!!!
...ATPL: Completato!!
-- MEP, SEP, IR, CPL, MCC --
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- SaturnV
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Re: Aeronautica made in Italy
Ho visto oggi un articolo sul P2006T, ho letto che ha 230ft al minuto di single engine climb at sea level.
Ma non e' un po' pochino ?
Se ti pianta un motore in decollo a Milano alle 2 del 4 luglio vai giu' invece di andare su !
Nell'ovest degli Stati Uniti poi, dove e' normale avere aeroporti e aree metropolitane a 1000 metri sul livello del mare con temperature di 40 gradi e passa, la cosa si fa ancor piu' problematica.
Tanto per parlare.
Ma non e' un po' pochino ?
Se ti pianta un motore in decollo a Milano alle 2 del 4 luglio vai giu' invece di andare su !
Nell'ovest degli Stati Uniti poi, dove e' normale avere aeroporti e aree metropolitane a 1000 metri sul livello del mare con temperature di 40 gradi e passa, la cosa si fa ancor piu' problematica.
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Piloti gente strana:
Pagano quando vogliono volare e se li paghi non vogliono piu' volare...
JAA FAA FI FII MEI GrAn FiGl d PutT Gran FARab LaDr MaScalz d Gran CroC Duca VisConte... e pure Arch-Ing... Per chi capisce.
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- Luke3
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Re: Aeronautica made in Italy
Non vorrei dire una cavolata ma credo che almeno che l'aereo venga certificato per le operazioni commerciali (se non ricordo male Part 24, devo mettermi a studiare le FAR
) non è richiesto che debba salire con un motore, ma solo rimanere in volo livellato. Se invece deve ricevere una certificazione commerciale allora è richiesta la possibilità di salita.
Comunque c'è di peggio: ho sentito che il Beech Duchess ha grossi problemi in salita one engine out

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- davide.pasq
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Re: Aeronautica made in Italy
ma dici ad oggi o in passato? perchè devi considerare che la partenavia è fallita tempo fa, e ci sono problemi sempre maggiori con i pezzi di ricambio. poi per america è francia è un discorso un po a se, sono estremamente nazionalisti e preferirebbero volare con un loro aereo, anche se costasse il doppio, che con uno esteroLuke3 ha scritto:Invece mi sono sempre chiesto una cosa: sia il P-66 che il P-68 sono davvero degli ottimi aeroplani, come mai all'estero non hanno avuto grande successo? Per il P-66 posso azzardare il fatto che rispetto ad un 152 consuma di più ed è più costoso da operare, ma in USA ad esempio ormai quasi tutte le scuole usano il 172 per l'addestramento basico, e il Partenavia seppur meno performante dovrebbe essere un po più economico. Per il P-68 mi vengono in mente solo leggeri problemi di prestazioni ma altrimenti dovrebbe essere stato alla pari della concorrenza

- Luke3
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Re: Aeronautica made in Italy
Si per la Partenavia mi riferivo al passato quando gli aerei erano progetti appena sviluppati. Ora le aspettative sono riposte in Tecnam 
