
Alle 5 meno qualche minuto sono arrivato al Marco Polo (avevo già fatto il check in online, quindi me la sono presa un pò più comoda del solito) consegnato le valigie al luggage drop off e avviato ai controlli di sicurezza passati in men che non si dica.
Il volo per Amsterdam KL1650 è uno dei primi a partire e per la prima volta volerò con il Fokker 100 di Cityhopper KLM nel posto 06A, posto di finestrino sulla fila da due.
L'imbarco è stato velocissimo e, per la prima volta in vita mia, ho visto rifiutare l'imbarco di bagagli a mano un pò troppo voluminosi che sono stati messi, a parte, nei portabagagli sotto l'aereo e riconsegnati sotto alla scaletta all'arrivo.
Non ho fatto foto a Venezia in quanto era ancora notte e io, soprattutto, ero piuttosto addormentato

Cosa dire del F100? Ottimo, comdodo, silenzioso e con un ottimo pitch. Quello che mi ha stupito è stato che in partenza il comandante ha richiamato l'equipaggio per il decollo che eravamo già allineati sulla pista e che il segnale di tenere le cinture allacciate è stato spento immediatamente dopo il decollo, dopo la prima virata a sinistra. La corsa di decollo mi è sembrata veramente corta e la rotazione mooooooooolto dolce.
Comunque immediatamente dopo lo spegnimento del segnale di tenere le cinture allacciate sono passate le assistenti di volo con bibite e un sandwich (formaggio, accuratamente evitato

Del resto del volo non so nulla in quanto mi sono addormentato quasi immediatamente e mi sono svegliato che stavamo per appoggiare le ruote a terra ad Amsterdam.
Rullaggio, come al solito ad Amsterdam, molto veloce, scesi dall'aereo avevamo il bus che ci aspettava e via verso l'aerostazione, terminal B.
Come sono entrato ho visto che il volo NW791 per Newark sarebbe partito al gate E03, quindi mi sono mosso per arrivarci il prima possibile: la fila al controllo passaporti è stata MOLTO lunga e il tizio ha guardato molto approfonditamente il mio passaporto, pure con una lente di ingrandimento: lo so che sono brutto, ma fino a quel punto non lo credevo possibile

Arrivo al gate 03, che nel frattempo era stato aperto, faccio il controllo disicurezza (molto approfondito): mi hanno chiesto di tutto, fortunatamente il mio inglese non è male per niente, e credo che il tipo sia stato soddisfatto di quanto gli ho detto in quanto mi ha riconsegnato boarding pass con un sorriso e detto, in un italiano molto approssimativo, "arrivederci"

A questo punto mi sono trovato un bel posticino dove sedermi e fare la prima conoscenza con il 767-300 di Delta che mi avrebbe fatto fare il jump transatlantico.


E' arrivata l'ora di imbarcarmi: come primi fanno salire le file dalla 22 alla.. non lo so, l'ultima comunque: io stavo al 35A e quindi decido che, sì, mi posso pure alzare per andare a prendere il mio posto

I sedili in pelle blu sono bellissimi, l'aereo è pulitissimo, anche se credo che qualche annetto lo abbia sul groppone, il pitch è splendido (posso allungare le gambe senza problemi, ma ricordatevi sempre che sono 1,65), telefonata a casa per dire che mi sono imbarcato, messaggio all'amore mio per ricordarle il numero del volo in quanto mi vuole tracciare, spengo il telefono e comincio a guardarmi attorno: vicino a me ci sta un A330-200 sempre con i colori di Delta, che partirà prima di noi.


Noto pure che ci hanno fatto rifornimento e hanno cambiato due ruote sul MLG, cosa che ci farà partire con 30 minuti di ritardo.


La carenatura dell'attuatore dei flaps non so se avesse ruggine o solo parecchia sporcizia sopra.

Questi sono gli interni del 767-300 di Delta

E il grande display centrale che si vedeva molto bene, oddio, io gli stavo un pò distante


E' ora di partire: facciamo il pushback, accensione dei motori con un odore di cherosene terrificante, e via al decollo dietro ad un 777 KLM.
Mi addormento quasi immediatamente e mi sveglio per il pranzo: come al solito, in Delta, la scelta era tra pasta (non ho avuto il coraggio di chiedere come) e chicken marinara (come al solito molto più che mangiabile


Eccoci in discesa, sopra l'Hudson

Questo dovrebbe essere il Kingston Rhinecliff Bridge, nello stato di New York.

La discesa è stata fatta un pò a balzelloni e atterraggio leggermente crabbato per vento leggermente trasversale con raffiche fino a 35 Mph da quello che il comandante ci ha detto (ovviamente prima di atterrare), comunque siamo arrivati sani e salvi come sempre, fatta una fila mostruosa per il controllo passaporti nel quale l'officier ha sorriso molto quando ha saputo che io e la mia fidanzata abbiamo iniziato le pratiche per il mio visa K1

Corsa in taxi fino a casa ed eccomi a scrivere, dopo due giorni, quanto è successo

A rileggerci dopo l'8 gennaio quando prenderò il volo di ritorno con Jet Airways per Bruxelles
