mi è parso di capire, leggendo il forum, che la corretta procedura in caso di spegnimento di un motore, almeno per gli aerei ad elica, sia quella di scendere dalla quota in esercizio.
Ciò, suppongo, al fine di aiutare il motore al riavviamento.
Non riesco a trovare una logica in questa procedura, per cui, dal momento che sicuramente ci sarà in quanto (fortunatamente) le procedure non vengono sparate a casaccio, chiedo a voi un aiuto.
Nel caso, per esempio, della tragedia del volo Bari-Djerba, il non perdere quota avrebbe probabilmente permesso al velivolo di raggiungere la costa

Se è vero che quota= sicurezza, perchè cavolo proprio nel momento in cui si ha un potenziale problema occorre andare, come prima cosa, a mangiarsi la quota?
Se la procedura è per agevolare la riaccensione in volo, (ripeto se è questo il motivo), non sarebbe meglio che le procedure autorizzassero a continuare il volo fino al primo aeroporto utile?
Che bisogno c'è di riaccendere? Se si è spento un motore fuori dalla volontà dell'equipaggio, a mio parere, significa che sussiste un problema.
E pertanto l'aereo non deve contunuare il volo, a prescindere da una ipotetica riaccensione (che potrebbe essere seguita da un ulteriore spegnimento, magari in una fase più delicata).
Insomma, perchè scendere?
