I-ALLE ha scritto:
Tuttavia il sistema prodotto dalla Zvezda e citato da VOLARE non prevede un seggiolino eiettabile, bensì è un sistema che "tira fuori" il pilota dall'abitacolo. A presto la sequenza di funzionamento illustrato, devo solo trovare il tempo di scannerizzare le pagine!
Però in effetti la postura assunta dal pilota in alcuni alianti può essere un ostacolo importante.
Molto valida anche la proposta del paracadute balistico, soprattutto se fosse applicabile anche a macchine più pesanti (Duo Discus, DG1001 e co.) ma penso che oggi come oggi sia solo un problema di pecunia...
E' vero, non si tratta di un vero e proprio sedile eiettabile dal momento che il seggiolino rimane ben fissato al suo posto. Il sistema è molto più affine ad una sorta di paracadute balistico per solo pilota. Difatti il funzionamento è piuttosto semplice, perlomeno a livello di fasi di funzionamento: il paracadute balistico è sparato da una capsula che sfonda il tettuccio, allo stesso tempo un sistema accoppiato trancia tutte le cinture che vincolano il pilota all'aereo. A grandi linee il pilota è quindi tirato fuori dall'azione del paracadute balistico, non da una carica esplosiva che lo spara fuori dall'abitacolo ancora perfettamente seduto e vincolato al sedile.
E' senza dubbio un sistema intelligente e ben congegnato che permette di risparmiare pesi e probabilmente i costi, ma alla fine la sostanza non cambia: si ha ancora troppo peso nell'abitacolo.
Gli alianti continuano a soffrire di grossi problemi legati proprio al centraggio, basta che l'aliante abbia subito riparazioni estese in coda e si hanno subito limitazioni sul peso massimo nell'abitacolo.
Nel settore aliantistico, relativamente alla questione della sicurezza, dei mezzi di salvataggio e della resistenza degli abitacoli ad urti anche importanti, si è teorizzato tanto ma alla fine si è concluso molto poco.
Le grandi case produttrici continuano ad investire pochissimo se non quasi niente agli aspetti relativi alla sicurezza. Si investe tutto nelle prestazioni che hanno raggiunto ormai vette incredibili, ma poco si è fatto per migliorare la sicurezza degli alianti, soprattutto in caso di urto a terra.
E' chiaro che non esiste rimedio contro un urto diretto su un costone o possibilità di salvezza per una vite che finisce a terra, però una maggior protezione in caso di impatto su ostacoli durante un fuoricampo dagli esiti imprevisti, si potrebbe avere.
La progettazione di "cellule di sopravvivenza" che aumentino le possibilità di salvezza del pilota sono attuabili senza produrre necessariamente sensibili aumenti di peso.
Installare anche un sistema eiettabili però la cosa sembra già molto futuristica.
A onor del vero la DG si era attivata, qualche anno fa, per produrre sistemi di espulsione del pilota dall'abitacolo. Furono condotti anche dei test dal risultato credo incoraggiante, poi però non se ne è saputo più niente (perlomeno io).