Limitazioni Umane

Area dedicata alla discussione di argomenti di aviazione legati alle operazioni di volo. Collaborano: Aurum (Comandante MD-80 Alitalia); Davymax (Comandante B737); Airbusfamilydriver (Primo Ufficiale A320 Family); Tiennetti (Comandante A320 Family); Flyingbrandon (Primo Ufficiale A320 Family); Tartan (Aircraft Performance Supervisor); Ayrton (Comandante B747-400 - Ground Instructor); mermaid (Agente di Rampa AUA)

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A320 Pilot
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Limitazioni Umane

Messaggio da A320 Pilot »

salve a tutti. facendo quiz per il ppl mi sono imbattuto in questa domanda :

Quale è la differenza sostanziale tra i comportamenti non automatici (top-down) e quelli automatici (bottom-up)?

cosa sono questi comportamenti top down e bottom up ?
ciao e grazie
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Luke3
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Re: Limitazioni Umane

Messaggio da Luke3 »

I comportamenti automatici sono reazioni che vengono appunto, automatiche, ossia istintivi, senza pensarci. Hanno il vantaggio che sono veloci e possono essere utili in situazioni dove la rapidità è importante, ma con esse si rischia di sbagliare o peggiorare la propria situazione, visto che molte cose in aviazione sono anti-istintive. Alcune si acquisiscono con l'addestramento. (es. stalli: pallina al centro, giù il muso e tutto motore)
I comportamenti "top down" invece sono reazioni che si eseguono dopo averci prima pensato su. Sono più precise e ponderate di quelle "bottom up" e frutto di considerazione prima della loro esecuzione in base alle circostanze, ma hanno lo svantaggio di poter essere lente visto che richiedono ragionamento.
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JT8D
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Re: Limitazioni Umane

Messaggio da JT8D »

Semplificando un discorso che sarebbe molto lungo...
I processi bottom-up si basano su concetti, conoscenze e teorie presenti in memoria, che permettono di trattare stimoli nuovi facendo riferimento a informazioni già possedute
Essi accorciano il lavoro cognitivo, ma possono indurre in errori e distorsioni dovuti all’influenza di conoscenze già possedute e ad abitudini errate.
I processi top-down si basano sui dati della situazione in atto raccolti tramite percezione. Sono molto più accurati, ma dispendiosi sul piano temporale.
Incentrando il discorso sul tema aeronautico, i comportamenti automatici (bottom-up) sono quelli istintivi, più veloci nella risposta, ma svolti a livello di bassa o nessuna consapevolezza, e come detto prima possono contenere errori che passano quindi inosservati.
I comportamenti non automatici (top-down) invece sono attivati da una riflessione, sono comportamenti più lenti nella risposta, ma svolti a livello di alta consapevolezza.
L'inconveniente possibile è che possono richiedere tempi eccessivi per la definizione e l'attuazione.

Paolo
"La corsa di decollo è una metamorfosi, ecco una quantità di metallo che si trasforma in aeroplano per mezzo dell'aria. Ogni corsa di decollo è la nascita di un aeroplano" (Staccando l'ombra da terra - D. Del Giudice)

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sigmet
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Re: Limitazioni Umane

Messaggio da sigmet »

Paolo mi ha anticipato con la consueta precisione.C'e' solo da dire che in realta' non esiste un processo totalmente automatico ne uno assolutamente controllato poiche gli individui possono utilizzare l'uno o l'altro in momenti differenti.
La scelta dell'uno o dell'altro e' funzione delle risorse cognitive disponibili e della motivazione.
La logica delle ck list (in particolare quelle di emergenza) e' proprio quella di mediare il processo di acquisizione (stimoli-percezione) con quello della azione(conoscenza,applicazione procedurale).
Auguri per gli esami!
Ci sedemmo dalla parte del torto visto che tutti gli altri posti erano occupati.
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IVWP
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Re: Limitazioni Umane

Messaggio da IVWP »

In informatica e nei problemi di logica e decisionali top-down e bottom-up sono modelli che rappresentano strategie di elaborazione delle informazioni:
per riassumere molto rapidamente:

nel modello Top-Down si ha un obbiettivo e si deve elaborare una strategia per raggiungerlo, questa strategia viene elaborata proprio partendo dall’ obbiettivo

si valutano cioè le risorse disponibili, quelle necessarie e da queste si ricavano quelle mancanti.

Una risorsa mancante ma necessaria per raggiungere l’ obbiettivo finale si trasforma in un sottoproblema, dove si elabora una strategia per raggiungere questo sub-obbiettivo (la risorsa mancante che si sta analizzando)

Quando questo viene raggiunto si può continuare il problema principale

In questo modo si motiva ogni passaggio con un elaborazione logica, senza lasciare nulla al caso (reazione non spontanea, richiede ragionamento)

Il modello Bottom-up è un processo lineare, dove invece che porre l’ obbiettivo come punto di partenza, si parte dalla situazione in cui ci si trova per avanzare poi verso la soluzione: lo sviluppo è intuitivo o a volte casuale, quindi si presta bene solo a casi noti (reazione spontanea, influenzata da esperienze passate e nozioni già acquisite )
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JT8D
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Re: Limitazioni Umane

Messaggio da JT8D »

Nel mio post, riferendomi alla prima parte, avevo invertito i due casi. Erano invece giusti nella seconda parte del post.
L'utente IVWP, che ringrazio, mi ha fatto notare la cosa: inizialmente ho risposto che non avevo invertito, perchè, andando di fretta, ho letto solo la seconda parte del mio post, dove erano esatti, tralasciando la prima parte, dove invece ho inavvertitamente invertito i casi.
Ora ho corretto il post, ed è tutto ok. Ringrazio IVWP per la segnalazione :wink:

Paolo
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sigmet
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Re: Limitazioni Umane

Messaggio da sigmet »

JT8D ha scritto:Nel mio post, riferendomi alla prima parte, avevo invertito i due casi. Erano invece giusti nella seconda parte del post.
L'utente IVWP, che ringrazio, mi ha fatto notare la cosa: inizialmente ho risposto che non avevo invertito, perchè, andando di fretta, ho letto solo la seconda parte del mio post, dove erano esatti, tralasciando la prima parte, dove invece ho inavvertitamente invertito i casi.
Ora ho corretto il post, ed è tutto ok. Ringrazio IVWP per la segnalazione :wink:

Paolo
Problemi di quando si vuole parlare inglese a tutti i costi..(ma ormai va di moda cosi :( )
Quello che dice IVWP sul problem solving e' sostanzialmente corretto ma e' riferito ad un altro ambito.In HF(per quanto concerne aeronautica e medicina delle quali mi interesso) i due termini (BU e TD)sono relativi esclusivamente al processo decisionale e ai comportamenti.
E' interessante notare come possano cambiare sostanzialmente le reazioni dell'individuo di fronte ad un ambiente "tradizionale" e ad uno di tipo "glass cockpit" dove ad esempio la mediazione di un ECAM introduce sostanziali differenze di ordine percettivo a livello di rapporto uomo-macchina.
Il prossimo mese in ambito EASA sara' tenuto un simposio proprio sulle strategie relative alle problematiche derivanti dalle implicazioni psicologiche correlate alle nuove tecnologie.
Ci sedemmo dalla parte del torto visto che tutti gli altri posti erano occupati.
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