AirGek ha scritto:se chiunque per rispondere ad una domanda potrebbe farlo unicamente se fosse sicuro al 100% con tanto di dimostrazione scientifica e invito in galleria del vento, penso che il numero delle risposte diminuirebbe, ma chissà, forse sarebbe pure un bene tenere alla larga noi ignorantoni e saputelli...
Black Cadillac ha scritto:... Ho trovato molto valida, per me intendo e per i miei standard, la risposta di zittozitto che ha saputo percepire la mia voglia di capire un concetto difficile rispondendo con una frase chiara.
Black Cadillac ha scritto:... Ho trovato molto valida, per me intendo e per i miei standard, la risposta di zittozitto che ha saputo percepire la mia voglia di capire un concetto difficile rispondendo con una frase chiara.
AirGek ha scritto:e alla fine quanto ho imparato diventa parte del mio bagaglio di conoscenze essenzialmente hobbistiche.
Impressionante, e chissà quanto è grande il tuo bagaglio di conoscenze essenzialmente professionali.
Molto di piu`, ovviamente .
Solo una piccola nota a quanto dicevi prima. I casi di situazione a regime e di transitorio sono profondamente diversi, non sono riconducibili uno all'altro. La differenza e` che nel primo voli tranquillo, nel secondo ti schianti se sei vicino al suolo. La trattazione fisica che c'e` dietro e` anche molto diversa, come ti hanno gia` risposto anche altri.
Prova ad esaminare il caso di virata nel vento teso, e` un problemino divertente.
E' il classico esempio di differenza tra vento "costante" e raffica discreta (verticale o orizzontale è lo stesso).
Nel primo caso si naviga normalmente in una massa d'aria che si sposta rispetto al terreno, ma per l'aereo questo non conta.
Nel secondo caso si viene investiti ISTANTANEAMENTE (o si entra, è lo stesso) in una massa d'aria che si muove. l'istante di transizione tra fuori e dentro viene studiato per determinare, ad esempio, i carichi sulle ali.
Sono due cose completamente diverse.
Anche un orologio fermo ha ragione due volte al giorno....
credo che l'abbiate fatta più complicata di quanto non sia. la domanda secondo me voleva chiedere se i 100 in avanti e i 100 indietro si "annichilissero" (che poi avvenisse improvvisamente era giusto per semplificar la domanda mi sembra di aver capito altrimenti avrebbe chiesto circa il wind shear non circa la possibile assenza di portanza)
la risposta è no perchè la portanza è data dal flusso d'aria incontrato (che poi altro non è che una pressione contro l'aereo) (che non dipende dal vento perchè il vento sposta tutta la massa d'aria nella quale è circondato l'aereo quindi continuerai ad avere sempre la stessa indicazione di tas sia con vento in coda sia con vento a favore (ecco perchè bisogna calcolare la GS perchè altimenti non ti rendi conto a uanto stai andando effettivamente)
una volta ci siamo messi contro vento a bassissima velocità (vicina allo stallo) e c'era un fortissimo vento, non eravamo fermi, ma quasi. so di istruttori che hanno vissuto l'esperienza di volo contrario, ma non l'ho mai visto
da ultimo, nell'atpl non c'è nessuna equazione differenziale, la matematica che si fa è molto elementare
Studentpilot ha scritto:credo che l'abbiate fatta più complicata di quanto non sia. la domanda secondo me voleva chiedere se i 100 in avanti e i 100 indietro si "annichilissero" (che poi avvenisse improvvisamente era giusto per semplificar la domanda mi sembra di aver capito altrimenti avrebbe chiesto circa il wind shear non circa la possibile assenza di portanza)
la risposta è no perchè la portanza è data dal flusso d'aria incontrato (che poi altro non è che una pressione contro l'aereo) (che non dipende dal vento perchè il vento sposta tutta la massa d'aria nella quale è circondato l'aereo quindi continuerai ad avere sempre la stessa indicazione di tas sia con vento in coda sia con vento a favore (ecco perchè bisogna calcolare la GS perchè altimenti non ti rendi conto a uanto stai andando effettivamente)
una volta ci siamo messi contro vento a bassissima velocità (vicina allo stallo) e c'era un fortissimo vento, non eravamo fermi, ma quasi. so di istruttori che hanno vissuto l'esperienza di volo contrario, ma non l'ho mai visto
da ultimo, nell'atpl non c'è nessuna equazione differenziale, la matematica che si fa è molto elementare
ovviamente il forum è pubblico, o quasi ... questa è un'area tecnica ... leggi il regolamento, poi metti il tuo intervento ...
credo che il tuo commento sui post precedenti sia inopportuno, ma forse è una mia opinione.
E' anche la mia. Sembra che non abbia letto tutti i messaggi precedenti.
La mia vita è dove mi spendo, non dove mi ingrasso!
Prima o poi si muore, non c'è scampo, l'importante è morire da vivi. http://web.tiscali.it/windrider/
Prima di pretendere un diritto devi assolvere almeno ad un dovere.
La questione è che questa è un'area tecnica: alcune risposte nel corso del thread non erano precise o erano errate, e quindi sono stati più che opportuni i post per spiegare e approfondire anche nel dettaglio l'argomento.
Dato che siamo in aree tecniche, sono da evitare tassativamente infirmazioni errate, mentre non vi sono dubbi che gli approfondimenti sono sempre più che graditi.
Paolo
"La corsa di decollo è una metamorfosi, ecco una quantità di metallo che si trasforma in aeroplano per mezzo dell'aria. Ogni corsa di decollo è la nascita di un aeroplano" (Staccando l'ombra da terra - D. Del Giudice)