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Moderatore: Staff md80.it
Mi permetto di quotare in pieno anche se non volo in aliante. Aggiungerei anche un altra cosa però, e cioè che se i prezzi fossero più bassi (non dico che sia colpa di qualcuno o che sia effettivamente possibile abbassarli), non servirebbe tutto questo proselitismo. Ci scommetto che se per assurdo domani ci fosse un iniziativa pubblicizzata su una qualsiasi rivista (tipo volare) per volare gratis (ripeto, per assurdo), si presenterebbero agli aeroclub il giorno successivo migliaia di giovani che prima si credevano "ignoranti" del la disciplina. Io per primo ho rinunciato al volo a vela per motivi economici, e conosco moltissimi ragazzi della mia età che hanno fatto lo stesso, ciò vale logicamente anche per il volo a motore. Nel mondo del volo libero (che non è certo gratuito ma sicuramente più abbordabile) ho poi trovato molte persone che hanno scelto questo proprio per motivi di costi.libelle ha scritto:Conosco l'iniziativa per lo stage ai piloti under 25 promossa dalla Federazione. Anche uno dei nostri piloti è stato contattato.
Noi al Mugello, per essere un club medio-piccolo, neppure paragonabile con le grosse realtà del nord abbiamo un bel serbatoio di giovani in una zona che, tutto sommato, ha una scarsa tradizione volovelistica.
Non posso biasimare la federazione per quanto riguarda questa iniziativa sullo stage di Rieti, però secondo me continuano a sbagliare. Manca il proselitismo, manca la propaganda tra i "non addetti ai lavori".
Il Volo a Vela italiano continua ad essere uno sport d'elite, chiuso in una specie di clan con la puzzetta sotto il naso.
Occorre invece fare molta più propaganda tra il pubblico, tra il pubblico profano portando interi alianti nelle piazze. Io e altri bravi soci volenterosi del nostro aeroclub lo facciamo: portiamo alianti in piazza e andiamo pure a manifestazioni aeree ad esibirci.
In una di queste manifestazioni aeree ho saputo dagli organizzatori che la FIVV aveva richiesto uno stand, poi saputo che c'eravamo noi del Mugello presenti hanno comunicato che non si sarebbero scomodati e avrebbero delegato noi per rappresentarli inviandoci il loro materiale propagandistico. Quel materiale propagandistico lo stiamo ancora aspettando a distanza di quasi due anni.
Sono un convinto sostenitore della propaganda tra il pubblico e in giornate in piene di cumuli in cui volavano anche le panchine io sono stato per ore a terra a mostrare un aliante montato in una piazza. Io e altri due bischeri.
Senza proselitismo il nostro sport è morto, senza ricambio generazionale non si aumenta il "serbatoio di piloti". Nonostante in Italia si pratichi volo a vela da settanta anni, vantando una tradizione storica di tutto rispetto siamo ancora zoppicanti rispetto ad altri paesi. Del resto la nostra realtà si vede anche qui: quanti di questo forum frequentano la sezione volo a vela?
sul problema dei costi si discute spesso e molto, ma alla fine non si trova mai una soluzione che accontenti tutti.tristar ha scritto: [
Mi permetto di quotare in pieno anche se non volo in aliante. Aggiungerei anche un altra cosa però, e cioè che se i prezzi fossero più bassi (non dico che sia colpa di qualcuno o che sia effettivamente possibile abbassarli), non servirebbe tutto questo proselitismo. Ci scommetto che se per assurdo domani ci fosse un iniziativa pubblicizzata su una qualsiasi rivista (tipo volare) per volare gratis (ripeto, per assurdo), si presenterebbero agli aeroclub il giorno successivo migliaia di giovani che prima si credevano "ignoranti" del la disciplina. Io per primo ho rinunciato al volo a vela per motivi economici, e conosco moltissimi ragazzi della mia età che hanno fatto lo stesso, ciò vale logicamente anche per il volo a motore. Nel mondo del volo libero (che non è certo gratuito ma sicuramente più abbordabile) ho poi trovato molte persone che hanno scelto questo proprio per motivi di costi.
tutto questo fermo restando l'apprezzamento per la tua attività di propaganda, che non può che farti onore.
ciao!
concordo su tutto, però ti posso dire che nel club della mia città ci vogliono sui 3000 per fare la licenza, almeno 35 o 40 euro per un traino e mille (o più, non ricordo benissimo) solo di iscrizione annuale. Per me questi costi non sono sostenibili. Prova a fare un pò tu i conti di quanto ti costa volare decentemente per un anno, solo di iscrizione e traini, senza contare che non voli "quando vuoi tu" (logicamente, meteo permettendo), ma solo quando è aperto il club, e nelle belle giornate ti ritrovi in venti o trenta piloti a doverti spartire magari 4 alianti. Logicamente stò parlando da studente, e se potessi li spenderei certo li piuttosto che su una potente moto o il resto che dicevi tu. Come sai ho scelto (non che ci fosse molta scelta, ma sono contentissimo di ciò che ho fatto) il parapendio. Il brevetto, tutto compreso (intendo anche visite, tasse varie ecc) non raggiunge i mille euro, l'attrezzatura (che comunque non è un capitale a fondo perduto come un iscrizione, e in più dura un bel pò) mi è costata 2200 euro di tutto (occasione di usato praticamente nuovo, ma ce ne sono parecchie).L'unico costo fisso annuale è l'assicurazione e l'iscrizione al club (che però è efficiente), meno di cento euro. Ieri ho superato due ore e trenta di volo, stupendo, spiralando assieme a deltaplani da competizione in un paesaggio stupendo (sul Grappa). Il tutto mi è costato cinque euro (la benzina per la macchina perchè non abito vicinissimo al sito di volo, chi ha la fortuna di abitare li vicino ha costi di esercizio praticamente nulli). In definitiva, volare costa comunque, ma ci sono modi altrettanto piacevoli e soddisfacenti del volo a vela ma molto più economici. Questa logicamente non vuole essere una polemica e ripeto che sono d'accordo con te al cento per cento su tutto quello che scrivi, la mia è semplicemente una constatazione per esperienza personale.libelle ha scritto: Addirittura qualcuno che si è presentato da noi per volare in aliante è rimasto stupito nel vedere che ci voleva un pilota per l'aliante su cui si erano seduti. Pensavano che il volo in aliante consistesse nel state su una specie di carriola portata in giro al guinzaglio di un aereo. Devo ammettete in tutta franchezza che cerco di essere molto rispettoso nei confronti del prossimo, ma spesso l'ignoranza della gente è veramente pesante.
Dato che ho portato in volo anche piloti a motore ho trovato molto sconcertante il fatto che fossero terrorizzati dall'atterraggio, non riuscendo a concepire il fatto che non si può riattaccare e dimostrando una cieca fede nel loro motore. Se un giorno a questi qui il motore gli si pianta che fanno?
Alla fine i soldi contano sempre, è indubbio e nessuno lo nega, però un pochino di cultura in più non guasta e la diffusione di questa cultura non può certo venire da fuori.
comprarsi un aliante, (e sopratutto mantenerlo), per quanto "economico", non è certo alla portata di qualsiasi studente ventenne, inoltre richiede un "tessuto" (leggi: pista, trainatore, hangar se non si può tenere in casa.....ecc) di cui non tutti possono usufruire e che non è certo gratuito. Per quanto riguarda le qualità di volo, un k6 ha certo più velocità ed efficienza di un parapendio, ma sono cose completamente diverse, non ha alcun senso paragonarle, inoltre nessuno dei due mezzi fa niente di quello che fa l'altro, quindi dire qual'è il migliore non ha molto senso. Penso infatti che (ed è soggettivo) il volo con un deltaplano da competizione tipo laminar o combat sia il più puro e soddisfacente di qualsiasi altro tipo di volo, non c'è aliante che regga, ma ripeto, è soggettivo, quindi è inutile parlarne, solo non ridurrei la qualità del volo all'efficienza del mezzo che si porta. Il volo libero poi può essere pericoloso o meno a seconda di chi stà sotto l'ala, certo i margini sono inferiori, ma non è oggettivamente pericoloso, solo necesita di più capacità discrezionale.libelle ha scritto:Per abbattere i costi è assolutamente necessario dotarsi di un aliante privato. Se si spera di volare solo con gli alianti del club, nelle belle belle giornate quando magari c'è pure la fila, allora costa un botto di soldi.
La soluzione è semplice, monoposto privato.
Si trovano alianti come i K6 a un prezzo irrosorio: 4000 euro. Non sono certo all'ultimo grido ma volano decisamente meglio di un parapendio o di un deltaplano. Magari si forma una società di quattro persone affiatate e si spende mille euro per una macchina decisamente più sicura di una velatura e che soprattutto non ha alcun limite di vita.
Il volo libero sarà pure bello ed economico ma mi pare cento volte più pericoloso dello stesso volo a vela.
sono considerato da molti un purista, certe cose mi fanno rabbrividire.tristar ha scritto:comprarsi un aliante, (e sopratutto mantenerlo), per quanto "economico", non è certo alla portata di qualsiasi studente ventenne, inoltre richiede un "tessuto" (leggi: pista, trainatore, hangar se non si può tenere in casa.....ecc) di cui non tutti possono usufruire e che non è certo gratuito. Per quanto riguarda le qualità di volo, un k6 ha certo più velocità ed efficienza di un parapendio, ma sono cose completamente diverse, non ha alcun senso paragonarle, inoltre nessuno dei due mezzi fa niente di quello che fa l'altro, quindi dire qual'è il migliore non ha molto senso. Penso infatti che (ed è soggettivo) il volo con un deltaplano da competizione tipo laminar o combat sia il più puro e soddisfacente di qualsiasi altro tipo di volo, non c'è aliante che regga, ma ripeto, è soggettivo, quindi è inutile parlarne, solo non ridurrei la qualità del volo all'efficienza del mezzo che si porta. Il volo libero poi può essere pericoloso o meno a seconda di chi stà sotto l'ala, certo i margini sono inferiori, ma non è oggettivamente pericoloso, solo necesita di più capacità discrezionale.libelle ha scritto:Per abbattere i costi è assolutamente necessario dotarsi di un aliante privato. Se si spera di volare solo con gli alianti del club, nelle belle belle giornate quando magari c'è pure la fila, allora costa un botto di soldi.
La soluzione è semplice, monoposto privato.
Si trovano alianti come i K6 a un prezzo irrosorio: 4000 euro. Non sono certo all'ultimo grido ma volano decisamente meglio di un parapendio o di un deltaplano. Magari si forma una società di quattro persone affiatate e si spende mille euro per una macchina decisamente più sicura di una velatura e che soprattutto non ha alcun limite di vita.
Il volo libero sarà pure bello ed economico ma mi pare cento volte più pericoloso dello stesso volo a vela.
ciao!
IVWP ha scritto:
intanto ha superfici mobili
certo, allora è più nobile.......![]()
e può evoluire in tre dimensioni - anzi 4 perché comunque fila ai suoi 90 Km/h - ed è possibile compiere senza troppi problemi voli di 50 o anche 100 Km.![]()
che? viaggi nel tempo con l'aliante?![]()
per farlo volare serve un pilota, e questo già è un passo avanti rispetto al volo libero.![]()
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questa affermazione non merita risposta se non l'appunto che a detta di un parapendista mio amico, ex aliantista, pilotare un aliante è una stupidaggine in confronto, servono molte meno capacità di un para o un delta, ma chi non ha mai volato in libero giustamente non può capire certe cose.....
Forse mi sbaglio, ma l’ ultima volta che ho controllato i delta scendevano molto più di me e salivano meno, poi non li ho più visti perché sono andato a fare un voletto un po’ ampio e loro sono rimasti li a contare le pecore.![]()
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evidentemente anche tu riduci la qualità del volo all'efficienza del mezzo......alla faccia del purista....
Il costo di un buon aliante usato, magari vintage, si può considerare attorno ai 5.000 € ma con 20.000 si trovano già ottimi classe club con efficienza 40 e ballast.
Io, studente diciottenne continuo a volare con alianti del club o semmai, a pensare di “affittarne” uno in società per una stagione.
da ciò si capisce immediatamente chi paga il tuo volo........., ma ricordati che c'è anche qualcuno che le propie cose se le guadagna, magari rovinandosi estati intere a fare il carpentiere, altro che papi mi dai.... e poi ti permetti anche di dire quanto costa questo o quello, vai a lavotare prima va![]()
Per la pericolosità sta al pilota scegliere i margini da tenere; un volovelista segue però una scuola di tutto rispetto, e impara anche a valutare le situazioni che li si presentano proprio per evitare spiacevoli conseguenze.
la tua ignoranza (perchè implicitamente da dello scadente alle scuole di volo libero), oltre che commuovente è anche arrogante e fastidiosa.
poi qualcuno si stupisce quando si dice che l'aviazione generale è fatta da gente con la puzza sotto il naso, a me sembra che tu voli per mostrare i record tuoi o di altri con gli alianti, ma la passione per il volo per me è ben altro e richiede ben altra sensibilità.
Ok, ho chiaramente toppato se sembra che ho la puzza sotto il naso, anche perché se è vero per molti club a motore non lo è per i club di volo a vela.tristar ha scritto:IVWP ha scritto:
intanto ha superfici mobili
certo, allora è più nobile.......![]()
e può evoluire in tre dimensioni - anzi 4 perché comunque fila ai suoi 90 Km/h - ed è possibile compiere senza troppi problemi voli di 50 o anche 100 Km.![]()
che? viaggi nel tempo con l'aliante?![]()
per farlo volare serve un pilota, e questo già è un passo avanti rispetto al volo libero.![]()
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questa affermazione non merita risposta se non l'appunto che a detta di un parapendista mio amico, ex aliantista, pilotare un aliante è una stupidaggine in confronto, servono molte meno capacità di un para o un delta, ma chi non ha mai volato in libero giustamente non può capire certe cose.....
Forse mi sbaglio, ma l’ ultima volta che ho controllato i delta scendevano molto più di me e salivano meno, poi non li ho più visti perché sono andato a fare un voletto un po’ ampio e loro sono rimasti li a contare le pecore.![]()
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evidentemente anche tu riduci la qualità del volo all'efficienza del mezzo......alla faccia del purista....
Il costo di un buon aliante usato, magari vintage, si può considerare attorno ai 5.000 € ma con 20.000 si trovano già ottimi classe club con efficienza 40 e ballast.
Io, studente diciottenne continuo a volare con alianti del club o semmai, a pensare di “affittarne” uno in società per una stagione.
da ciò si capisce immediatamente chi paga il tuo volo........., ma ricordati che c'è anche qualcuno che le propie cose se le guadagna, magari rovinandosi estati intere a fare il carpentiere, altro che papi mi dai.... e poi ti permetti anche di dire quanto costa questo o quello, vai a lavotare prima va![]()
Per la pericolosità sta al pilota scegliere i margini da tenere; un volovelista segue però una scuola di tutto rispetto, e impara anche a valutare le situazioni che li si presentano proprio per evitare spiacevoli conseguenze.
la tua ignoranza (perchè implicitamente da dello scadente alle scuole di volo libero), oltre che commuovente è anche arrogante e fastidiosa.
poi qualcuno si stupisce quando si dice che l'aviazione generale è fatta da gente con la puzza sotto il naso, a me sembra che tu voli per mostrare i record tuoi o di altri con gli alianti, ma la passione per il volo per me è ben altro e richiede ben altra sensibilità.
ne passa parecchio, e guarda che non è soggettivo, è irreale.tristar ha scritto: Penso infatti che (ed è soggettivo) il volo con un deltaplano da competizione tipo laminar o combat sia il più puro e soddisfacente di qualsiasi altro tipo di volo, non c'è aliante che regga,
ancora me lo dovevano dire i professori di fisica all'università che viaggiamo nel tempo montando su un aliante......IVWP ha scritto:mi sono perso una parte del tuo commento che è davvero fantastica.
vedi, noi tutti viaggiamo nel tempo, lo dice la fisica.
Non devi costruire macchine complesse, ti basta star fermo e ti muoveresti nel tempo.
Diciamo che intendevo dire che l’ aliante spostandosi evoluisce anche in questa dimensione, senza rimanere passivo, ma è forse una visione più romantica che fisica.
In ogni caso dire che si muove nel tempo non è sbagliato.
Forse non lo sapevi, ora però so che siamo entrambi ignoranti; l' idea di dover tenere un dibattito con un erudito mi spaventava
E poi, scusa ma il tuo quote mi fa notare le cose in ritardo, questo tuo amico si è mai staccato dal cielo campo ?
Conosco parecchi piloti che avrebbero da ridire sul questo punto, anche perché noi abbiamo competenze di comunicazione, navigazione e regolamentazioni
purtroppo qui credo che finisca in uno scontro tra para e alianti, e la cosa davvero non mi entusiasma; certo che se un parapendista mi dice che pilotare è una stupidaggine....
IVWP ha scritto: Diciamo che intendevo dire che l’ aliante spostandosi evoluisce anche in questa dimensione, senza rimanere passivo, ma è forse una visione più romantica che fisica.
In ogni caso dire che si muove nel tempo non è sbagliato.
io ho sempre preso ogni tua (sbagliata) affermazione, e ti ho spiegato perchè è falsa, mentre tu, in mancanza di argomentazioni, continui a denigrare ed offendere un mondo che non conosci, vedi un pò tu.IVWP ha scritto:
al resto rispondo rapidamente, non sai di cosa parli e stai dicendo delle boiate assurde.
tu continua a volare con il tuo paracadute o aquilone che sia, di sicuro è emozionante e bellissimo, ma per favore non parlare più di volo puro: cosa assolutamente lontana dal volo libero.
Però: io studio chimica e biologia, e ti assicuro che stai prendendo una cantonata colossale.IVWP ha scritto:finito qui.
Se vuoi replica, ma non risponderò più; si rovina il forum.
appunto, studi chimica e biologia, se avrai l'opportunità di vedere seriamente un pò di matematica e fisica all'università (non certo quella che si fa a biologia) capirai da solo. Bada bene che non ti ho dato in alcun modo, neanche implicito, dello scarso, conosci sicuramente chimica e biologia (quindi il tuo campo) molto ma molto meglio di me, ma ciò non ha nulla a che vedere con la matematica (senza la quale è inutile perdere tempo a cercare di capire qualcosa di fisica).IVWP ha scritto:
Però: io studio chimica e biologia
adesso mi si da pure dello scarso...Il volo a vela moderno è fatto di numeri, informati.
parlare di costo del volo a vela è come lamentarsi della pioggia: non è utile ne interessante.
avevo dimenticato una parte importante del quote, ti sarei grato se mi indicassi dove ho sminuito le prestazioni degli alianti, che invece amo moltissimo, sopratutto tecnicamente (e se permetti ho qualche nozione aerodinamico/strutturale più di te per apprezzarli con cognizione di causa e non solo per passione, e bada bene che ciò non è un offesa o provocazione, al liceo ne sapevo molto di meno). Io ho più volte scritto che so distinguere il volo dalle prestazioni del mezzo, (leggi: se un aliante avesse 120 di efficienza il suo volo non sarebbe due volte più "puro" di uno con 60), mentre per te la prestazione numerica sta al di sopra di ogni altro aspetto del volo.IVWP ha scritto: a chi sminuisce le prestazioni dei veleggiatori
ma non tu; in generale sono sminuite da molti piloti a motore, e soprattutto da "i non addetti ai lavori".tristar ha scritto:avevo dimenticato una parte importante del quote, ti sarei grato se mi indicassi dove ho sminuito le prestazioni degli alianti, che invece amo moltissimo, sopratutto tecnicamente (e se permetti ho qualche nozione aerodinamico/strutturale più di te per apprezzarli con cognizione di causa e non solo per passione, e bada bene che ciò non è un offesa o provocazione, al liceo ne sapevo molto di meno). Io ho più volte scritto che so distinguere il volo dalle prestazioni del mezzo, (leggi: se un aliante avesse 120 di efficienza il suo volo non sarebbe due volte più "puro" di uno con 60), mentre per te la prestazione numerica sta al di sopra di ogni altro aspetto del volo.IVWP ha scritto: a chi sminuisce le prestazioni dei veleggiatori
ciao
bhe, messo cosi mi trovi pienamente d'accordo. Per quanto riguarda la tecnica di pilotaggio, non la sminuisco di certo, (anche se effettivamente mi sono espresso male). La differenza principale fra le due tipologie è che proprio perchè l'aliante ha il controllo sui 3 assi, una volta imparato a tenerlo coordinato, gli si fa fare praticamente tutto (non sto parlando di acro, ma di virare e mantenere l'angolo di planata corretto, cioè tutto ciò che serve, dal punto di vista del pilotaggio, per fare voli di distanza). Nel libero (sia para che delta) è invece necessario spostare il peso, quindi non bastano i comandi (freni) ma serve tutto il corpo, e non hai alcuno strumento che ti dica se sei coordinato o meno. Ma la parte più complessa e (fortunatamente) completamente avulsa al volo a vela, è che il para può chiudere, e non è assolutamente infrequente. La riapertura richiede riflessi ed azioni per nulla istintive, non basta star seduti ad aspettare che passi cambiando un pò la velocità. Questo non è un pericolo solo se ci si avvicina a questo sport con gradualità.IVWP ha scritto: ma non tu; in generale sono sminuite da molti piloti a motore, e soprattutto da "i non addetti ai lavori".
tu hai sminuito solo la tecnica di pilotaggio.
le prestazioni non sono al primo posto, ma sono semplicemente utili. voli di 750 Km in 6 ore sarebbero impensabili con i libratori di soli 40 anni fa.
E a me piace volare in montagna (è la cosa che preferisco), e sarà che sono scarso come dici tu, ma io con il Ka6 in montagna non ci vado se non in giornate bomba. (contando da dove parto, e anche cosa intendo per montagna)
Con il K21 ci arrivo...ma non in tutte le giornate.
tra volovelisti quando si parla di numeri, o meglio, dei piloni che si è toccato, la prima cosa che ci si sente dire è:
"bello", non bravo: non lo si fa per vantarsi, ma quasi per rendere partecipi gli altri volovelisti, i soli che riescono a capire la contentezza e la gioia e la soddisfazzione (che contiene certo un po' d' orgoglio) di essere riuscito a vedere bei posti, di essersi divertiti.
Non credo di aver esposto il concetto chiaramente, ma non ho mai dovuto spiegarlo prima.
Poichè condivido tutto il resto del messaggio, quoto questo passaggio per far notare che nella chiusura in sè non c'è niente di pericoloso o anomalo. La pericolosità comincia se non si hanno le capacità per recuperare, e ciò succede se si vola con ali e/o condizioni al di sopra della propria capacità. Ci sono miriadi di segnali, prima di una chiusura pericolosa, che ti dicono "guarda che sei pirla". Nelle due ore e trenta di volo che citavo sopra non ho preso neanche la più leggera delle chiusure, anche nell'entrata in termiche da +6 (metri al secondo), che non sono proprio da buttare (!).Andando contro questi segnali la colpa è del pilota, punto. Certo, sopratutto all'inizio, il parapendio da più occasioni per sbagliare, ma su questi argomenti, fidati, le scuole lavorano molto. Statisticamente (e in genere non mi piace parlare di statistiche), i parapendisti attivi in italia sono diverse migliaia (più di 6000 secondo l'ultimo censimento fivl), e se si escludono gli incidenti seri dovuti ad acrobazia o totale imbecillità, vedrai che è decisamente più sicuro di quanto possa sembrare a prima vista. Questo fermo restando che ognuno, come diceva sopra Riccardo, vola il mezzo che più gli piace perchè quello è il motivo necessario e sufficiente che non ha bisogno di alcuna giustificazione.libelle ha scritto: Ritengo anche il volo libero decisamente più pericoloso del volo a vela, e non perchè ci si infrasca (come se in aliante nessuno si fosse mai ammazzato in un fuoricampo) ma semplicemente perchè con il parapendio c'è da temere anche la chiusura della vela in caso di particolari condizioni.
infatti hanno il paracadute d' emergenza, ma prima di poter aprirlo bisogna mollare la vela, un po' come il dover uscire dall' abitacolo; almeno cosi mi hanno spiegato.riccardosl45 ha scritto:Non è possibile indossare un padacadute ugualmente nel parapendio?