Ghiaccio dal cielo

Area dedicata alla discussione di qualsiasi argomento riguardante l'aviazione in generale, ma comunque attinente al mondo del volo

Moderatore: Staff md80.it

Rispondi
Avatar utente
maxago
02000 ft
02000 ft
Messaggi: 214
Iscritto il: 22 aprile 2008, 17:44
Località: Milano

Re: Ghiaccio dal cielo

Messaggio da maxago »

Per togliermi un dubbio, una ipotesi che stavo formulando...
Un aereo proveniente da est e diretto in atterraggio su Malpensa non potrebbe passare ed estrarre i carrelli sopra quel punto?
Max
Avatar utente
giangoo
05000 ft
05000 ft
Messaggi: 818
Iscritto il: 5 gennaio 2007, 2:18
Località: Auckland, New Zealand
Contatta:

Re: Ghiaccio dal cielo

Messaggio da giangoo »

Si e' accumulato sulle ali di un uccello in migrazione!
MI sembra piu' palusibile una responsabilita' umana che non naturale (sebbene gli esseri umani facciano in qualche modo parte del mondo naturale).
zittozitto

Re: Ghiaccio dal cielo

Messaggio da zittozitto »

per atterrare sulla 36R si può arrivare da saronno e procedere per 27NM in direzione sud-ovest per poi entrare con una virata a sx sull'ILS ... diciamo che la traiettoria da cartina passa in zona della caserma ma un po più distante di 6km, infatti è circa a 10NM (18km circa ) .
ma magari il sorvolo non è preciso, un po di vento ... potrebbe, non lo escluderei in maniera assoluta.
il fischio forse, non saprei ... boh!
Avatar utente
neutrinomu
FL 150
FL 150
Messaggi: 1569
Iscritto il: 4 febbraio 2008, 13:00

Re: Ghiaccio dal cielo

Messaggio da neutrinomu »

Aldus ha scritto: Rimane un unico eventuale idiziato, un unico eventuale elemento: il vano dei carrelli. :roll:
Restando pur molto scettico che una zucca del genere si possa formare nei carrelli, c'è però una questione da considerare: se il vano è chiuso non può cascare un bel niente.

Per ciò che riguarda quindi l'episodio della caserma della guardia di finanza, ubicata in QUEL luogo preciso, appare estremamente evidente che quel sasso di ghiaccio non può essersi staccato da un aeroplano.
Quella caserma non è nel posto giusto, non è sulla finale della pista 36R, i vani dei carrelli non vengono aperti sopra quel punto fuori rotta...insomma come può un aereo perdere quel masso in quel punto se non passa di lì per atterrare?
Un aereo che magari sta facendo un go around potrebbe volare con i carrelli abbassati? In tal caso magari il blocco sottoposto ad un prolungato periodo di stress aerodinamico e/o temperature più elevate potrebbe effettivamente staccarsi...
Swishhhhh! Faster than light! :scrambleup:
Avatar utente
Aldus
FL 350
FL 350
Messaggi: 3791
Iscritto il: 25 luglio 2005, 22:06
Località: Varese

Re: Ghiaccio dal cielo

Messaggio da Aldus »

maxago ha scritto:Per togliermi un dubbio, una ipotesi che stavo formulando...
Un aereo proveniente da est e diretto in atterraggio su Malpensa non potrebbe passare ed estrarre i carrelli sopra quel punto?
Sulle carte non ci sono rotte di avvicinamento per Malpensa che passano in quel punto.
Generalmente si arriva sempre da sud (NDB di novara, VOR di voghera) per l'approach sulle due piste di Malpensa.
zittozitto

Re: Ghiaccio dal cielo

Messaggio da zittozitto »

Aldus ha scritto:
maxago ha scritto:Per togliermi un dubbio, una ipotesi che stavo formulando...
Un aereo proveniente da est e diretto in atterraggio su Malpensa non potrebbe passare ed estrarre i carrelli sopra quel punto?
Sulle carte non ci sono rotte di avvicinamento per Malpensa che passano in quel punto.
Generalmente si arriva sempre da sud (NDB di novara, VOR di voghera) per l'approach sulle due piste di Malpensa.
malpensa è molto lontana ...
sarebbe più un traffico di linate
Avatar utente
Aldus
FL 350
FL 350
Messaggi: 3791
Iscritto il: 25 luglio 2005, 22:06
Località: Varese

Re: Ghiaccio dal cielo

Messaggio da Aldus »

zittozitto ha scritto:per atterrare sulla 36R si può arrivare da saronno e procedere per 27NM in direzione sud-ovest per poi entrare con una virata a sx sull'ILS ... diciamo che la traiettoria da cartina passa in zona della caserma ma un po più distante di 6km, infatti è circa a 10NM (18km circa ) .
ma magari il sorvolo non è preciso, un po di vento ... potrebbe, non lo escluderei in maniera assoluta.
il fischio forse, non saprei ... boh!
Lo escludo.
La procedura da Saronno prevede di mantenere outbound SRN VOR prua 169° sino a 27NM da SRN VOR, poi virare a SX per intercettare l'ILS.
Tutta la procedura si svolge quindi molto distante dalla caserma di Via Ramusio (circa 10NM di distanza, il che non è poco).
Se si cerca di "tagliare" quella radiale, portandola sopra la caserma di via Ramusio, non si riuscirebbe a fare una virata "gentile" per l'intercettamento: sarebbe una virata strettissima, da caccia militare, e dubito che un aereo passeggeri osi tanto su un aeroporto che non richiede affatto manovre del genere (per dirla in due parole, Linate non è Reggio Calabria, e non c'è ragione per fare una simile procedura). :roll:
Avatar utente
Aldus
FL 350
FL 350
Messaggi: 3791
Iscritto il: 25 luglio 2005, 22:06
Località: Varese

Re: Ghiaccio dal cielo

Messaggio da Aldus »

neutrinomu ha scritto:
Un aereo che magari sta facendo un go around potrebbe volare con i carrelli abbassati? In tal caso magari il blocco sottoposto ad un prolungato periodo di stress aerodinamico e/o temperature più elevate potrebbe effettivamente staccarsi...
Un Go Around su Linate prevede generalmente di andare a DX verso Nord-Est, precisamente verso Trezzo VOR (insomma in direzione di Bergamo), dopodichè si vira ancora a DX scendendo verso sud in direzione Codogno NDB, e infine si vira ancora a DX per intercettare l'ILS.
In pratica tutta la procedura avviene ad EST dell'aeroporto, per cui molto lontano dalla caserma di via Ramusio.
Naturalmente non si tengono giù i carrelli, si tengono chiusi (oppure si richiudono dopo la riattaccata). :wink:
Avatar utente
Aldus
FL 350
FL 350
Messaggi: 3791
Iscritto il: 25 luglio 2005, 22:06
Località: Varese

Re: Ghiaccio dal cielo

Messaggio da Aldus »

Per dovere di cronaca aggiungo anche che osservando le carte nautiche di Linate c'è solo una procedura che eventualmente "potrebbe" interessare più o meno la zona di via Ramusio: il decollo (ripeto, il decollo, non l'atterraggio) dalla pista 18, anzichè dalla 36 solita.
Osservate la mappa.
Ci sono diverse rotte di uscita, tra cui una che ho evidenziato in rosso e che, in linea di massima, possiamo dire che potrebbe interessare Via Ramusio (vabbè diciamo così). :roll:
Immagine

Tuttavia la questione non quadra comunque.
La mattina dell'11-9-2008 il tempo era BUONO, c'era un bel sole, faceva caldo, la pista era intonsa, per cui nessun aereo potrebbe mai accumulare del ghiaccio in decollo, per poi perderlo sopra Via Ramusio.
Insomma un'altra tesi impossibile sotto tutti i punti di vista.

E il caso rimane sempre più un mistero. :roll:
Avatar utente
maxago
02000 ft
02000 ft
Messaggi: 214
Iscritto il: 22 aprile 2008, 17:44
Località: Milano

Re: Ghiaccio dal cielo

Messaggio da maxago »

Grazie per le interessanti spiegazioni.
Mi sono scaricato anche io le carte dal sito dell' ENAV e sto cercando di interpretarle correttamente alla luce delle vostre indicazioni: effettivamente mi sto convincendo anche io che un aereo in atterraggio su LIN o MXP non dovrebbe passare sulla verticale di quel punto. Sto anche cercando di identificare le rotte tenute dagli aerei che vedo passare sopra casa mia (abito nella periferia sud di Milano) con quelle indicate sulle mappe.
In effetti, al momento e con le informazioni in nostro possesso, sembra impossibile attribuire la caduta di quel blocco di ghiaccio ad un aereo in partenza o in arrivo agli scali milanesi.
Resta un bel mistero, anche per le condizioni meteo e la temperatura di quel giorno che dovrebbero escludere eventi metereologici conosciuti.
Max
Avatar utente
Valerio Ricciardi
FL 500
FL 500
Messaggi: 5659
Iscritto il: 22 agosto 2008, 8:33

Re: Ghiaccio dal cielo

Messaggio da Valerio Ricciardi »

Aldus ha scritto: Dove diavolo potrebbe formarsi una "zucca" di ghiaccio di diversi kg su un aereo? :shock:
Sulle ali? Impossibile.
Sulla deriva? Impossibile.
Sugli stabilizzatori? Impossibile.
Sulle gondole dei motori? Impossibile.
Non c'è un solo elemento strutturale/aerodinamico che permetterebbe la formazione di "zucche" del genere sulla sua superficie. Rimane un unico eventuale idiziato, un unico eventuale elemento: il vano dei carrelli. :roll:
Restando pur molto scettico che una zucca del genere si possa formare nei carrelli, c'è però una questione da considerare: se il vano è chiuso non può cascare un bel niente.
(omissis)
Sono giunto alla mia conclusione (quale dirai? semplice, il "non lo so" :D ) osservando con spirito critico tutti quegli elementi.
Elementi che all'inizio mi avevano fatto supporre che quel ghiaccio l'aveva probabilmente perso per davvero un aereo in finale su Linate perchè Via Ramusio di San Giuliano Milanese (la Via Ramusio sbagliata!) era proprio sotto la rotta finale di Linate.
In quel caso dunque la tesi dell'aereo era molto plausibile, ma dopo che mi è stato segnalato che la "mia" Via Ramusio era sbagliata, bensì quella corretta era da tutt'altra parte, ho dovuto categoricamente autosmentirmi, fare una vigorosa marcia indietro.
A quel punto non potevo, anzi non posso più accusare un aeroplano per quello che è successo in quella caserma.
Non ho UN solo elemento per poterlo fare, non cambacia niente di niente.
Da dove sia arrivato quel masso è un autentico mistero, ma sono pressochè sicuro che l'ipotesi "aereo" non ha nulla che vedere con quell'affare.
Se qualcuno di voi ha altre teorie, anche fantasiose, le esprimi pure. Io sono a un punto morto.
Non me lo spiego e basta. :D
Aldus, naturalmente stavo giocando quando ti trattavo da "difensore d'ufficio" degli aeroplani, son certo che lo avrai capito benissimo. :wink: E, devo dire, hai provato a fare la tua piccola indagine con metodo impeccabile.
Proviamo a dimensionare la cosa dando per scontato un fattore che non so perché ho sempre rilevato quando ho letto di fenomeni poco spiegabili: l'esagerazione quantitativa. :drunken:
Ci sono foto che hai visto e che si potrebbero provare a linkare in qualche modo dei danni alla macchina? Perché se si parla di un blocco da 10 kg sono tantissimi: ad esempio, i danni che rileva sul muso della vettura chi abbia la sfortunata evenienza di investire un piccolo cane (anche un cagnetto da 10 kg) a soli 80 km/h sono assolutamente significativi. Perciò forse i 10 kg sono molti di meno.
Poi, bisogna capire cosa è accaduto del blocco. Cade dal cielo, si schianta su una vettura e resta sano? O si "spolpetta" in un mucchio di pezzi? nel primo caso, dovrebbe provenire da una quota abbastanza bassa (se no altro che danni alla carrozzeria, dovrebbe ALMENO sfondare il tetto di lamiera); Nel secondo caso, l'idea "aereo" appare un minimo plausibile. Dovremmo assumere che:
1) un aereo decolli in un posto lontano dove sussistono delle condizioni meteo abbastanza schifose da accumulare una massa di neve sporca nel vano carrelli (gli altri posti sono effettivamente, come dici tu, del tutto implausibili); e sin qui non mi pare fuori dal mondo, basta pensare a zone della Russia, o magari una parte dell'Austria sotto maltempo, che ne so;
2) fa un lungo volo coi portelli del vano ovviamente chiusi, e il materiale - magari anche compresso ed "aggiustato" dai movimenti meccanici degli elementi del carrello - continua a gelare e compattarsi, favorito dalle bassissime temperature esterne a quota di crociera; questa è la parte meno difficile;
3) l'aereo apre i portelli in dirittura d'atterraggio, e O durante l'allineamento a bassa quota O durante una fase del successivo decollo (propendo per la prima ipotesi) perde una massa di materiale che cade da qualche parte. Facilitato nel distacco dalla turbolenza aerodinamica susseguente all'apertura dei portelli, dal movimento meccanico del carrello stesso e dalla temperatura esterna più mite.

Ma se la quota di sorvolo è su un dato punto decentemente elevata (basterebbero alcune centinaia di metri) - non vedo ragione di pretendere SEMPRE che il punto di caduta sia granché sotto la verticale di una traiettoria.
Vale certamente se il velivolo è livellato rispetto all'asse di rollio (indipendentemente se stia cabrando o picchiando). Se l'aeromobile perde qualcosa durante una virata, però, l'oggetto tende ad essere frenato dall'attrito con l'aria mentre cade, e contemporaneamente per il principio d'inerzia cercherà di seguire la tangente della curva nel punto in cui è avvenuto il distacco. Dovrebbe seguire una traiettoria balistica diretta verso il basso e tangente alla virata; il che non dimostra nulla ma allarga di non poco il raggio d'azione potenziale dell'oggetto in caduta.

Resta un mistero sì, ma in condizioni di tempo molto buono e assolutamente non freddo l'aereo resta più ragionevole come "fonte" rispetto alla possibilità che correnti d'alta quota possano portare a spasso così a lungo un oggetto pesante. Sempre naturalmente escludendo l'ipotesi della burla, che però mi sembra un po' troppo complessa (anche se in certi casi, vedi "cerchi del grano", c'è chi ci si spreca con molto lavoro e fantasia grafica niente male).

E comunque sulle dimensioni di questi massi, fatte salve eventuali foto, misure e filmati, ci farei una bella tara.
Ho raccolto sull'Etna dopo una fase di attività parossistica delle bombe vulcaniche "grosse come angurie" che erano state viste cadere nelle vicinanze del Rifugio Sebastiani, rislutate della misura maggiore di 8 cm al massimo, per pesi da 380 grammi a 2,2 kg scarsi. Un po' poco per una anguria; nei racconti dei testimoni si erano fermati alle angurie perché probabilmente ignoravano l'esistenza di certi frutti tropicali (immangiabili) che raggiungono i 25 kg, se no li avrebbero paragonati a quelli.

Quanto al fischio, mi sembra relativamente inverosimile se poi deve essere rapportato a danni "ragionevoli" a una automobile. Un sasso grossolanamente tondeggiante di 5 kg lanciato dalla riproduzione di una ballista medioevale a oltre 200 km/h, quasi non fischia. A quanto doveva andare 'sto pezzo di ghiaccio?
E poi, se anche fosse pesato 5 kg invece che 10, a una velocità tale da "fischiare" per attrito aerodinamico cosa sarebbe rimasto della vettura colpita? In quanti pezzi si sarebbe sbrindellata?
"The curve is flattening: we can start lifting restrictions now" = "The parachute has slowed our rate of descent: we can take it off now!"
Chesley Burnett "Sully" Sullenberger
Avatar utente
Aldus
FL 350
FL 350
Messaggi: 3791
Iscritto il: 25 luglio 2005, 22:06
Località: Varese

Re: Ghiaccio dal cielo

Messaggio da Aldus »

Valerio Ricciardi ha scritto:
Aldus, naturalmente stavo giocando quando ti trattavo da "difensore d'ufficio" degli aeroplani, son certo che lo avrai capito benissimo. :wink:
Ma certo che l'avevo capito, ci mancherebbe. :D
Valerio Ricciardi ha scritto: E, devo dire, hai provato a fare la tua piccola indagine con metodo impeccabile.
Diciamo solo che ho provato a capire quanto l'affermazione dell'articolo "ghiaccio perso da un aereo" potesse essere plausibile, o meno, ma al momento non ho trovato soluzione. :roll:
Valerio Ricciardi ha scritto: Proviamo a dimensionare la cosa dando per scontato un fattore che non so perché ho sempre rilevato quando ho letto di fenomeni poco spiegabili: l'esagerazione quantitativa. :drunken:
Ci sono foto che hai visto e che si potrebbero provare a linkare in qualche modo dei danni alla macchina? Perché se si parla di un blocco da 10 kg sono tantissimi: ad esempio, i danni che rileva sul muso della vettura chi abbia la sfortunata evenienza di investire un piccolo cane (anche un cagnetto da 10 kg) a soli 80 km/h sono assolutamente significativi. Perciò forse i 10 kg sono molti di meno.
Concordo, anche a me sembrano esagerati 10 kg rispetto al danno. I cofani delle macchine si "butterano" con grande facilità, basti pensare durante una normale (anzi direi "pesante") grandinata.
Ho visto automobili devastate, come se fossero state colpite ripetutamente da martellate su tutta la superficie.
Ed erano solo "piccoli" chicchi di grandine.
Figuriamoci zucche di 10 kg.
L'avrebbero spiattellata a terra. :roll:
Valerio Ricciardi ha scritto: Poi, bisogna capire cosa è accaduto del blocco. Cade dal cielo, si schianta su una vettura e resta sano? O si "spolpetta" in un mucchio di pezzi? nel primo caso, dovrebbe provenire da una quota abbastanza bassa (se no altro che danni alla carrozzeria, dovrebbe ALMENO sfondare il tetto di lamiera); Nel secondo caso, l'idea "aereo" appare un minimo plausibile. Dovremmo assumere che:
1) un aereo decolli in un posto lontano dove sussistono delle condizioni meteo abbastanza schifose da accumulare una massa di neve sporca nel vano carrelli (gli altri posti sono effettivamente, come dici tu, del tutto implausibili); e sin qui non mi pare fuori dal mondo, basta pensare a zone della Russia, o magari una parte dell'Austria sotto maltempo, che ne so;
Sì, la cosa l'ho anche considerata, ossia non ho mai scartato a priori che un aereo abbia fatto ghiaccio prima, e poi perso dopo.
Ma è la "rotta" che non quadra.
Quella Via Ramusio non è a San Giuliano Milanese, è totalmente fuori portata durante un avvicinamento (il quale si svolge a circa 400-500 metri di altezza).
Fosse stata la Via Ramusio di San Giuliano Milanese c'erano davvero tutti i pretesti per dire che quel sasso arrivava da un aereo in atterraggio.
Ma ahimè, non è la Via Ramusio giusta.
Ci sono ben 6 km di distanza dalla rotta di avvicinamento a Linate: e un aereo (che tiene prua Nord) che apre i portelli a 400 metri di altezza non può assolutamente scagliare un simile sasso a 6 km di distanza in direzione Sud-Ovest. :roll:
E' "balisticamente" impossibile perchè l'avvicinamento su Linate si fa partendo da Sud (generalmente da un punto chiamato DIXER che dista 24 NM da Linate) tenendo fissa la prua 360°: qualsiasi cosa dovesse eventualmente cadere avrebbe traiettoria balistica verso Nord: magari non un Nord precisissimo, ma mai potrebbe "tornare indietro" e schizzare verso Sud-Ovest. :roll:
Valerio Ricciardi ha scritto: 2) fa un lungo volo coi portelli del vano ovviamente chiusi, e il materiale - magari anche compresso ed "aggiustato" dai movimenti meccanici degli elementi del carrello - continua a gelare e compattarsi, favorito dalle bassissime temperature esterne a quota di crociera; questa è la parte meno difficile;
3) l'aereo apre i portelli in dirittura d'atterraggio, e O durante l'allineamento a bassa quota O durante una fase del successivo decollo (propendo per la prima ipotesi) perde una massa di materiale che cade da qualche parte. Facilitato nel distacco dalla turbolenza aerodinamica susseguente all'apertura dei portelli, dal movimento meccanico del carrello stesso e dalla temperatura esterna più mite.
E in effetti è plausibile, non si può negare che possa succedere, e ne ho tenuto conto. :wink:
Valerio Ricciardi ha scritto: Ma se la quota di sorvolo è su un dato punto decentemente elevata (basterebbero alcune centinaia di metri) - non vedo ragione di pretendere SEMPRE che il punto di caduta sia granché sotto la verticale di una traiettoria.
Vale certamente se il velivolo è livellato rispetto all'asse di rollio (indipendentemente se stia cabrando o picchiando). Se l'aeromobile perde qualcosa durante una virata, però, l'oggetto tende ad essere frenato dall'attrito con l'aria mentre cade, e contemporaneamente per il principio d'inerzia cercherà di seguire la tangente della curva nel punto in cui è avvenuto il distacco. Dovrebbe seguire una traiettoria balistica diretta verso il basso e tangente alla virata; il che non dimostra nulla ma allarga di non poco il raggio d'azione potenziale dell'oggetto in caduta.
Vero anche questo.
Ma ho considerato alcuni fattori.
Un oggetto cadente non è una palla di cannone propulsa, ossia non viene "sparato": cade per gravità.
Per far sì che un oggetto che cada per gravità percorra ben 6 km partendo da una quota di lancio di circa 400 metri, bisognerebbe imprimergli una fortissima accelerazione.
In che modo?
L'aereo dovrebbe correre, velocissimo.
A quel punto sgancio la bomba di ghiaccio, e quella si fa una lunga "planata" raggiungendo notevole distanza.
E fino a qui direi che ci siamo.
O meglio..ci siamo in parte perchè un aereo in atterraggio non corre certo come un razzo, per cui non ci sarebbero le condizioni giuste per fare quel "lancio a lunga distanza".
Ma c'è un problema ancora più grosso: la traiettoria dell'aereo rispetto al punto di impatto.
Se l'aereo va verso Nord non può sganciare un sasso mandandolo ad Ovest. :shock:
Il sasso andrà sempre verso (più o meno) Nord.
Come si può fare allora per mandarlo ad Ovest?
Facendo una virata ad alta velocità.
Ossia, io arrivo col mio bell'aereo tenendo prua Ovest, a tutta palla motore, apro il "vano bombe" :mrgreen: , e compio una immediata virata verso Nord mentre contemporaneamente sgancio la bomba.
Ne risulta che alla fine della manovra io proseguo effettivamente verso Nord, ma il mio sasso è schizzato balisticamente verso Ovest.
Questo tipo di manovra non corrisponde a nessuna delle manovre di avvicinamento su Linate.
Non si atterra su Linate in quel modo, mai e poi mai, per cui come può un pesante aereo passeggeri che vola a bassa quota (circa 400 metri di altezza), che mantiene rigorosamente prua Nord (provenendo dal Dixer, ossia da Sud), che procede a velocità contenuta (la tipica velocità di atterraggio, circa 130/140 nodi)..scagliare un sasso di ghiaccio a 6 km di distanza verso ovest?
E' impossibile, totalmente illogico, lo sarebbe anche se quell'aereo fosse pieno zeppo di ghiaccio dappertutto come un "freezer" volante. :roll: :lol:
Valerio Ricciardi ha scritto: Resta un mistero sì, ma in condizioni di tempo molto buono e assolutamente non freddo l'aereo resta più ragionevole come "fonte" rispetto alla possibilità che correnti d'alta quota possano portare a spasso così a lungo un oggetto pesante.
Esatto.
Se almeno ci fossero state condizioni di meteo pessime (violenti temporali, freddo intenso, forte vento, etc), c'erano le probabilità per asserire che quel sasso era un curioso quanto anomalo capriccio della natura.
L'ipotesi, per quanto incredibile, ci stava.
Ma con un clima bello come quello dell'11/9/2008 è semplicemente una favola pensare che quell'affare possa essersi formato da solo nel cielo.
Bohhh! :roll: :lol:
Valerio Ricciardi ha scritto: Sempre naturalmente escludendo l'ipotesi della burla, che però mi sembra un po' troppo complessa (anche se in certi casi, vedi "cerchi del grano", c'è chi ci si spreca con molto lavoro e fantasia grafica niente male).
Personalmente invece comincio a pensare che l'ipotesi "burla" sia forse quella più attendibile tra tutte.
E lo diventa proprio dopo che abbiamo preso in considerazione tutti gli altri elementi (rotte di avvicinamento, quote, velocità, situazione meteo, posizioni geografiche, etc etc) dalla quale si evince che non è possibile che un aereo possa aver causato quell'episodio (a meno che mi sfugge ancora qualcosa, ma non vedo cosa, non capisco casa mi potrebbe sfuggire).
Rimane solo la burla a questo punto, altre ipotesi razionali (e non fantasiose) proprio non me ne vengono in mente. :roll:
Valerio Ricciardi ha scritto: Quanto al fischio, mi sembra relativamente inverosimile se poi deve essere rapportato a danni "ragionevoli" a una automobile. Un sasso grossolanamente tondeggiante di 5 kg lanciato dalla riproduzione di una ballista medioevale a oltre 200 km/h, quasi non fischia. A quanto doveva andare 'sto pezzo di ghiaccio?
E poi, se anche fosse pesato 5 kg invece che 10, a una velocità tale da "fischiare" per attrito aerodinamico cosa sarebbe rimasto della vettura colpita? In quanti pezzi si sarebbe sbrindellata?
Infatti.
Ci sono troppe cose che non quadrano in quell'episodio. :roll:

Ciao :D
Rispondi