Impegni inderogabili mi portano a Roma il 12: giornata cruciale per la nostra Compagnia di bandiera. Già il giorno prima c'era stato il caos: voli cancellati, gente infuriata, lavoratori in stato d'agitazione. Già la sera prima il caposcalo mi aveva informata della possibilità che anche il volo del mattino subisse la stessa sorte. " Venti anni di lavoro per questa Compagnia, venti anni per poi finire così..." : queste le sue parole piene di amarezza, con in sottofondo il rumore del trasmettitore che annunciava le cancellazioni.Alle 23 la telefonata che aspettavo: l'aereo era arrivato e quindi l'indomani sarebbe ripartito. Mi presento puntuale all'imbarco: l'atmosfera sembra tranquillissima, la puntualità spacca il secondo, la cortesia è quella di sempre(in tanti voli, non ho mai trovato personale scortese: sarà che io credo che se si predispone bene verso gli altri, difficilmente si riceverà il pagamento in moneta diversa...).Il volo è come sempre splendido: il decollo da Reggio avviene in una alba che già lascia presagire una splendida giornata.Subito le Eolie, Vulvano, con il suo cratere collassato, Stromboli, con il suo eterno pennacchio di fumo, poi le nuvole, splendide, compatte, man mano che si sale in alto. Sembra un'enorme distesa di ghiaccio, sembra uno spettacolo di quelli che si vedono in tv che descrivono l'Antartide...Neanche il tempo di pensarci ed inizia la discesa...Allo sbarco le hostess ci salutano con un sorriso di cortesia." Vi auguro buona fortuna", è questo il mio saluto al sorriso della signora che ho di fronte in giacca verde, che mi risponde quasi abbracciandomi di slancio, con la voce rotta d'emozione, "Tante grazie, signora".
E' anche questo un dramma, penso, continuare a lavorare con la professionalità di sempre, lasciando intendere agli utenti più distratti che tutto sia a posto, tutto procede normalmente...
Le visite mi impegnano tutta la mattina, ma già nel primo pomeriggio cerco di ritornare a casa: le trattative sono dure, si rischia l'agitazione. L'aeroporto è permeato da un'atmosfera irreale: al piano superiore si sentono dei cori: "LAVORO, LAVORO"...queste le parole che si sentono gridare...Mi si ghiaccia il sangue nelle vene.
Al centro equipaggi ci sta molta gente, chi sorride, chi si fa due conti di quanto percepirebbe tra liquidazione e integrazione, chi se rientrerebbe tra gli esuberi...Un solo interrogativo ricorre con frequenza: "novità?"...No, nessuna novità...Neanche all'imbarco: tutto preciso, tutto a posto, soliti sorrisi, solita cortesia...Un segno premonitore: sulla pista di decollo l'Airbus di Airfrance che ci precede. Dobbiamo aspettare, dobbiamo cedere il passo ai signori dei cieli, ma questo non ci impedisce di volargli dietro, in coda...L'MD 80 si alza in volo lo stesso, contro chi dice che la compagnia non vale nulla, contro chi dice che l'aereo è vecchio, che gli equipaggi sono viziati ed "esuberanti"...All'arrivo, la presenza in pista di un aereo Airmalta non consente al Comandante di atterrare, che così ci concede un bellissimo fuori programma, con virata sullo Stretto e doppio giro su Reggio e Messina...Che spettacolo!.
Sbarchiamo accompagnati dai sorrisi delle hostess alle quali non manco di augurare il mio "in bocca al lupo".
Ed è quello che auguro a tutti gli amici del forum che lavorano per la nostra Compagnia con competenza e professionalità fuori dal comune, a tutti quelli che non conosco e che vivono questi momenti drammatici. In bocca al lupo, ragazzi e "grazie per avermi fatto volare con Alitalia".
Una giornata a Fiumicino.
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Re: Una giornata a Fiumicino.
grazie mille a tutti
Re: Una giornata a Fiumicino.
i dipendenti straviziati e strapagati ringraziano.
peccato che sono le vittime dei continui giochi di potere.
ci stiamo "fumando" tutto quello che in 60 anni è stato creato, quello che adesso chiamano "know how" ma che dalle mie parti si chiama "avere le palle che fumano".
forza.
peccato che sono le vittime dei continui giochi di potere.
ci stiamo "fumando" tutto quello che in 60 anni è stato creato, quello che adesso chiamano "know how" ma che dalle mie parti si chiama "avere le palle che fumano".
forza.
- Flory
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Re: Una giornata a Fiumicino.
Tanti augurizittozitto ha scritto:i dipendenti straviziati e strapagati ringraziano.
peccato che sono le vittime dei continui giochi di potere.
forza.