Atterraggio con vento in coda
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Atterraggio con vento in coda
Ieri sono andato e tornato da Roma in giornata. In atterraggio a Fiumicino abbiamo ballato vigorosamente durante l'attraversamento delle nubi, uno degli atterraggi più turbolenti che abbia mai fatto. Ma l'oggetto della mia domanda è un altro, ovvero l'atterraggio a Linate. Siamo arrivati a Milano alle 18: crociera molto placida dopo il decollo da Fiumicino con forte vento al traverso (ma evidentemente entro i limiti). In avvicinamento a Linate, un pò di turbolenza a partire da Piacenza, poi sempre di più. Finale molto movimentato, continui cambi di quota e potenza. Ma ci sta tranquillamente, non è mica la prima volta che si atterra con vento forte! In corto finale, l'aereo continua il saliscendi e tocca lungo: so che qualcuno si indignerà chiedendosi come faccio io, povero passeggero implume, ad accorgermi che abbiamo toccato lungo. Vi chiedo solo di credermi! Abbiamo toccato lungo e i piloti hanno dovuto frenare molto energicamente, tanto è vero che hanno usato il reverse molto più a lungo del solito e sono usciti all'ultimo raccordo disponibile. Andando al parcheggio, ho avuto la prova della mia sensazione: la manica a vento era bella tesa e puntava decisa verso nord: insomma ci hanno fatto atterrare con vento in coda!!!! Ulteriore dimostrazione di quanto sopra: uscito dall'aerostazione per prendere il pullman per la stazione centrale, sento un forte ed insolito rumore, alzo lo sguardo e non vedo niente, lo abbasso e vedo un MD80 Alitalia in finale per pista 18!!!!!!!
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Re: Vento in coda
Su che volo eri? Comunque delle precisazioni....ieri in uso era la 36 ma era riportato positive windshear in finale a linate. il vento era al traverso ( con una componente in coda ma nei limiti) quindi puo' darsi che tu abbia anche visto la manica a vento in una direzione ma bisognerebbe vedere se lungo tutta la pista il vento fosse quello.Maxx ha scritto:Abbiamo toccato lungo e i piloti hanno dovuto frenare molto energicamente, tanto è vero che hanno usato il reverse molto più a lungo del solito e sono usciti all'ultimo raccordo disponibile. Andando al parcheggio, ho avuto la prova della mia sensazione: la manica a vento era bella tesa e puntava decisa verso nord: insomma ci hanno fatto atterrare con vento in coda!!!! Ulteriore dimostrazione di quanto sopra: uscito dall'aerostazione per prendere il pullman per la stazione centrale, sento un forte ed insolito rumore, alzo lo sguardo e non vedo niente, lo abbasso e vedo un MD80 Alitalia in finale per pista 18!!!!!!!


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Re: Vento in coda
Ero sul 2928 Air One, Boeing 737-400.flyingbrandon ha scritto: Su che volo eri? Comunque delle precisazioni....ieri in uso era la 36 ma era riportato positive windshear in finale a linate. il vento era al traverso quindi puo' darsi che tu abbia anche visto la manica a vento in una direzione ma bisognerebbe vedere se lungo tutta la pista il vento fosse quello.A chiedere la 18 ti possono dare ritardo con la 36 in uso. E a parte quell'80 tutti atterravano per 36. Per quanto riguarda il lungo, volevo solo precisarti che a linate prendi sempre l'ultimo raccordo...più che altro perchè è l'unico!
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Cosa significa positive windshear?
Prima di dire bestialità ho controllato su Google Maps e a Linate i raccordi sono tre a meno che io non ci veda triplo.
Devo precisare che dopo quell'80 atterrato sulla 18 sono ripresi i decolli dalla 36 e immagino quindi anche gli atterraggi su quella pista. Ho avuto l'impressione che un 320 Air One avesse riattaccato perchè era in virata e salita più ripida del solito, ma forse era una mia impressione.
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Re: Vento in coda
Maxx ha scritto:
Ero sul 2928 Air One, Boeing 737-400.
Cosa significa positive windshear?
Prima di dire bestialità ho controllato su Google Maps e a Linate i raccordi sono tre a meno che io non ci veda triplo.
Devo precisare che dopo quell'80 atterrato sulla 18 sono ripresi i decolli dalla 36 e immagino quindi anche gli atterraggi su quella pista. Ho avuto l'impressione che un 320 Air One avesse riattaccato perchè era in virata e salita più ripida del solito, ma forse era una mia impressione.
Te lo dico in due parole...se non basta ti spiego tutto piu' dettagliatamente. Ce l'hai "positivo" quando il vento, che avevi in coda, ti gira frontalmente "tirando su l'aereo"...negativo quando il vento ti gira in coda facendoti sprofondare.
L'unico raccordo su cui puoi liberare a linate è il G.

Appunto, come ti ho detto sopra, in uso c'era la 36 quindi la normale attivita' si svolgeva per quella pista.
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Re: Atterraggio con vento in coda
Bene, da oggi posso dire che anche io sono atterrato con windshear!!!!
Questo mi fa capire, correggimi se sbaglio, che il windshear non è necessariamente associato a nuvole e temporali, in quanto ieri il cielo a Linate era quasi sereno anche se il copilota prima dell'atterraggio aveva detto che era nuvoloso.
Sulla questione del raccordo, a me sembra che altre volte l'aereo sul quale volavo avesse liberato la pista prima dell'ultimo raccordo, ma evidentemente mi sbagliavo. Ad ogni modo, la frenata e il vigoroso utilizzo del reverse sono inequivocabili.

Sulla questione del raccordo, a me sembra che altre volte l'aereo sul quale volavo avesse liberato la pista prima dell'ultimo raccordo, ma evidentemente mi sbagliavo. Ad ogni modo, la frenata e il vigoroso utilizzo del reverse sono inequivocabili.
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Re: Atterraggio con vento in coda
Beh...c'erano comunque CB nella zona (abbastanza lontanucci in realta')...e i bollettini davano poco nuvoloso.Maxx ha scritto:Questo mi fa capire, correggimi se sbaglio, che il windshear non è necessariamente associato a nuvole e temporali, in quanto ieri il cielo a Linate era quasi sereno anche se il copilota prima dell'atterraggio aveva detto che era nuvoloso.
Sulla questione del raccordo, a me sembra che altre volte l'aereo sul quale volavo avesse liberato la pista prima dell'ultimo raccordo, ma evidentemente mi sbagliavo. Ad ogni modo, la frenata e il vigoroso utilizzo del reverse sono inequivocabili.
No sul raccordo penso proprio che tu abbia sempre liberato al G.
Inequivocabili di che? Nel senso...che con il vento in coda sia andato un po' piu' lungo ti credo...ma tu credimi che l'uso del reverse e dei freni e' abbastanza personale. Ci sono due filoni di pensieri...il primo che dice...idle reverse, frenata morbida, non consumo freni e motore e i pax sono contenti. Il secondo che dice....prima rallento l'aereo meglio è...quindi cacciano i reverse e frenano!



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Re: Atterraggio con vento in coda
Se andare lungo significa arrestarsi oltre la testata pista, il 737 non è ovviamente andato lungo. Volevo solo dire che ho avuto l'impressione che abbia toccato un pò più in là del solito e che abbia frenato più del solito. I cumulonembi li vedevo dal mio posto ed ero tranquillo perchè erano evidentemente lontani dal campo.flyingbrandon ha scritto: Beh...c'erano comunque CB nella zona (abbastanza lontanucci in realta')...e i bollettini davano poco nuvoloso.
No sul raccordo penso proprio che tu abbia sempre liberato al G.
Inequivocabili di che? Nel senso...che con il vento in coda sia andato un po' piu' lungo ti credo...ma tu credimi che l'uso del reverse e dei freni e' abbastanza personale. Ci sono due filoni di pensieri...il primo che dice...idle reverse, frenata morbida, non consumo freni e motore e i pax sono contenti. Il secondo che dice....prima rallento l'aereo meglio è...quindi cacciano i reverse e frenano!Non voglio comunque mettere in dubbio che comunque sia andato lungo...ma non così tanto come pensavi....altrimenti avresti liberato al forlanini!
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Re: Atterraggio con vento in coda
Scherzavo su forlanini ovviamente...altrimenti saremmo in un'altra sezione del forum !Maxx ha scritto: Se andare lungo significa arrestarsi oltre la testata pista, il 737 non è ovviamente andato lungo. Volevo solo dire che ho avuto l'impressione che abbia toccato un pò più in là del solito e che abbia frenato più del solito. I cumulonembi li vedevo dal mio posto ed ero tranquillo perchè erano evidentemente lontani dal campo.

Dal primo post mi avevi dato l'impressione che pensassi di essere arrivato veramente lungo ( tanto da liberare in fondo con full reverse e attaccati ai freni)...qua dici un po' più lungo del solito e ti dico....si molto probabile...con il vento in coda di ieri molto probabile!

Sì in effetti erano lontani ma probabilmente qualche effetto ce l'avevano lo stesso....

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Re: Atterraggio con vento in coda
Quant'è "il solito" e quanti metri avete toccato piu' "del solito"?Maxx ha scritto: Volevo solo dire che ho avuto l'impressione che abbia toccato un pò più in là del solito e che abbia frenato più del solito.
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Re: Atterraggio con vento in coda
Come ti diceva flyingbrandon in atterraggio per 36 (escluse le destinazioni al west apron) l'unico raccordo possibile è proprio il G, cioè l'ultimo. Quello prima è l'H che è chiuso in entrambe le direzioni (e se non sbaglio è proprio fisicamente chiuso, nel senso che ci sono delle barriere al suolo) e quello ancora prima, il J, è chiuso in ingresso sulla 36, vietato in uscita dalla 36 in caso di LVP, e praticamente inutilizzabile negli altri casi per il traffico il taxy sulla T e perchè per usarlo dovrestri essere a bordo di un C172 o poco piùMaxx ha scritto: Sulla questione del raccordo, a me sembra che altre volte l'aereo sul quale volavo avesse liberato la pista prima dell'ultimo raccordo, ma evidentemente mi sbagliavo.

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Re: Atterraggio con vento in coda
il solito è ... lì ... lo vedi quel punto? ecco proprio lì ... e quel giorno avranno toccato un "cincinin" più in la.air.surfer ha scritto:Quant'è "il solito" e quanti metri avete toccato piu' "del solito"?Maxx ha scritto: Volevo solo dire che ho avuto l'impressione che abbia toccato un pò più in là del solito e che abbia frenato più del solito.

il vento in coda, le alte temperature e le basse pressioni giocano a sfavore sulla GROUND SPEED.
insoma con una componente in coda di 10 nodi ( 18 km/h circa ) è possibile toccare un po più in la della zona di toccata, se poi ci si mette anche un windshear "positivo" a farci galleggiare un po' si fa presto a star su quel secondo che poi si traduce in metri.
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Re: Atterraggio con vento in coda
Non so essere più preciso, ma il reverse era molto potente e abbiamo liberato in fondo: io ero seduto a sinistra e quando ha girato per uscire di pista ho visto la testata molto vicina. Io vedevo l'aereo con le ruote per terra ancora molto veloce e vi devo dire che non ero proprio sereno al 100%!flyingbrandon ha scritto: Dal primo post mi avevi dato l'impressione che pensassi di essere arrivato veramente lungo ( tanto da liberare in fondo con full reverse e attaccati ai freni)...qua dici un po' più lungo del solito e ti dico....si molto probabile...con il vento in coda di ieri molto probabile!![]()
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Re: Atterraggio con vento in coda
Sì scusa....avevo dato per scontato il traffico liners e non di AG!N176CM ha scritto: per 36 (escluse le destinazioni al west apron) l'unico raccordo possibile è proprio il G, cioè l'ultimo.

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Re: Atterraggio con vento in coda
Appunto....volevo solo rasserenarti...la distanza con la testata pista da quel unico raccordo e' sempre la stessa...Maxx ha scritto:quando ha girato per uscire di pista ho visto la testata molto vicina. Io vedevo l'aereo con le ruote per terra ancora molto veloce e vi devo dire che non ero proprio sereno al 100%!

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Re: Atterraggio con vento in coda
Qual'è il punto? Che se anche l'aereo, per motivi metereologici, è andato "un pò più in la del solito", tutto era sotto controllo?
Se amiamo tutti gli animali perche' alcuni li chiamiamo 'amoruccio santo' e altri 'cena' ?
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Re: Atterraggio con vento in coda
Maxx, non mi hai risposto..air.surfer ha scritto: Quant'è "il solito" e quanti metri avete toccato piu' "del solito"?
Re: Atterraggio con vento in coda
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Re: Atterraggio con vento in coda
E soprattutto evitiamo l'arroganza da espertoni che pigliano per il posteriore gli sprovveduti.alainvolo ha scritto:Non entriamo in discussioni da bar dai.air.surfer ha scritto:Quant'è "il solito" e quanti metri avete toccato piu' "del solito"?Maxx ha scritto: Volevo solo dire che ho avuto l'impressione che abbia toccato un pò più in là del solito e che abbia frenato più del solito.
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Re: Atterraggio con vento in coda
Maxx, ti assicuro che non era arroganza. Ti volevo solo far notare che è l'equipaggio titolare e solo lui a poter giudicare se un atterraggio è avvenuto lungo oppure no, nella fattispecie guardando i markings sulla pista.Maxx ha scritto: E soprattutto evitiamo l'arroganza da espertoni che pigliano per il posteriore gli sprovveduti.
Da dietro è difficile fare qualsiasi tipo di valutazione, anche per me, figuriamoci per uno che non fa il pilota e che probabilmente non conosce cosi bene i markings, ammesso che dalla sua posizione riesca a vederli.
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Re: Atterraggio con vento in coda
Mi ritiro in buon ordine.
Re: Atterraggio con vento in coda
anche io volevo dire, in modo ironico ( nessuna presa per il tailcone
), che non è affatto facile valutare dalla cabina pax.

Re: Atterraggio con vento in coda
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Re: Atterraggio con vento in coda
Va bene ragazzi, ho capito. D'ora in poi non parlerò più di sensazioni e osservazioni fatte, me meschino, dalla cabina passeggeri in quanto inevitabilmente fallaci e non attendibili.
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Re: Atterraggio con vento in coda
Ieri pomeriggio sulla Lombardia c'erano venti di caduta in seguito al passaggio del fronte temporalesco di lunedi. I cieli erano tersi da giornata primaverile anziche che da luglio. Forse può essere (anche) questa la risposta alle turbolenze in avvicinamento a Linate.
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Re: Atterraggio con vento in coda
Per me...se hai dei dubbi puoi esporli senza problemi...almeno, come stavolta, ti vengono tolti no?Maxx ha scritto:Va bene ragazzi, ho capito. D'ora in poi non parlerò più di sensazioni e osservazioni fatte, me meschino, dalla cabina passeggeri in quanto inevitabilmente fallaci e non attendibili.

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Re: Atterraggio con vento in coda
Ma no Maxx (con due "x" qui da noi, giusto?Maxx ha scritto:Va bene ragazzi, ho capito. D'ora in poi non parlerò più di sensazioni e osservazioni fatte, me meschino, dalla cabina passeggeri in quanto inevitabilmente fallaci e non attendibili.

Quello che volevo sottolineare è che le sensazioni spesso ingannano.
Anche io, quando volo come passeggero, ho delle sensazioni. Pero' ho imparato che il piu' delle volte sono errate perchè non ho i giusti riferimenti per le valutazioni.
Entrando piu' nello specifico posso dirti che una corretta tecnica di atterraggio prevede che la toccata avvenga entro i primi 1000 ft di pista (300 mt) che è il valore che tu definisci "il solito"...ma non è detto che si vada un po piu' lunghi.
Qui trovi i riferimenti al suoloche servono al pilota per valutare a quanti metri dalla soglia tocca il suo aeroplano (piu' altre cosette.. questo link io ce l'ho stampato su carta) piu' precisamente in figura 7.18
Come vedi, la zona di toccata (le striscie vericali III,II,I compresi gli aiming points), è abbastanza lunga e per dire se uno sta andando unsafe bisogna contare i markings fino al contatto. PS io lo faccio sempre.

La prossima volta che voli, cosi' giusto per curiosità, se li vedi dal finestrino prova a contarli anche tu cosi invece della sensazione avrai una certezza.
Ah, dimenticavo. La differenza fra le due piste rappresenate in figura è la seguente SX=Pista strumentata Non Precision DX=Pista strumentata di precisione.
Ciao MaXX
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Re: Atterraggio con vento in coda
Spero proprio che mi scuserete se nei miei interventi dico spesso "mi ricordo che", però, purtroppo per me, questa è la realtà e finché mi ricordo, non è neanche troppo brutta.
Allora, mi ricordo che molti anni fa ci fu chiesto di fare uno studio su alcuni aeroporti italiani meno frequentati per verificare l'idoneità della lunghezza pista ad addestramenti di Touch and go. Nella nostra presunzione di bravi tecnici, prima di iniziare calcoli decidemmo di indagare proprio sul percorso fatto in aria dalla media dei piloti della nostra amata compagnia. Collezionammo quindi decine di atterraggi ricavandone i dati dal flight recorder e scoprimmo che il percorso in aria era, di media, un bel pò più lungo del teorico (1000 ft). Pur considerando che le piste erano decisamente più lunghe del minimo necessario e che quindi gli atterraggi potevano essere anche effettuati in modo soft, i risultati dello studio portarono ad una raccomandazione generale a che si prestasse maggiore attenzione in avvicinamento finale alla quota di sorvolo testata pista, alla velocità di attraversamento soglia e alla tecnica di flare. All'epoca ancora non esisteva la verifica sistematica delle eccedenze operative.
Questo per dire che non è così semplice attenersi alla teoria quando si opera nell’aria. Va comunque ricordato che la pista minima per l’atterraggio ad un dato peso è rappresentata dalla somma fra la distanza in aria (50 ft - touch down) più la distanza a terra dal touch down alla velocità zero il tutto aumentato del 67% come margine di sicurezza e senza tener conto dell’effetto del reverse (su pista dry). Se la pista fosse bagnata (wet) si deve aggiungere un ulteriore margine pari al 15% della pista dry calcolata come sopra.
Allora, mi ricordo che molti anni fa ci fu chiesto di fare uno studio su alcuni aeroporti italiani meno frequentati per verificare l'idoneità della lunghezza pista ad addestramenti di Touch and go. Nella nostra presunzione di bravi tecnici, prima di iniziare calcoli decidemmo di indagare proprio sul percorso fatto in aria dalla media dei piloti della nostra amata compagnia. Collezionammo quindi decine di atterraggi ricavandone i dati dal flight recorder e scoprimmo che il percorso in aria era, di media, un bel pò più lungo del teorico (1000 ft). Pur considerando che le piste erano decisamente più lunghe del minimo necessario e che quindi gli atterraggi potevano essere anche effettuati in modo soft, i risultati dello studio portarono ad una raccomandazione generale a che si prestasse maggiore attenzione in avvicinamento finale alla quota di sorvolo testata pista, alla velocità di attraversamento soglia e alla tecnica di flare. All'epoca ancora non esisteva la verifica sistematica delle eccedenze operative.
Questo per dire che non è così semplice attenersi alla teoria quando si opera nell’aria. Va comunque ricordato che la pista minima per l’atterraggio ad un dato peso è rappresentata dalla somma fra la distanza in aria (50 ft - touch down) più la distanza a terra dal touch down alla velocità zero il tutto aumentato del 67% come margine di sicurezza e senza tener conto dell’effetto del reverse (su pista dry). Se la pista fosse bagnata (wet) si deve aggiungere un ulteriore margine pari al 15% della pista dry calcolata come sopra.
La mia vita è dove mi spendo, non dove mi ingrasso!
Prima o poi si muore, non c'è scampo, l'importante è morire da vivi.
http://web.tiscali.it/windrider/
Prima di pretendere un diritto devi assolvere almeno ad un dovere.
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Re: Atterraggio con vento in coda
Tartan, sei un mito!tartan ha scritto:Spero proprio che mi scuserete se nei miei interventi dico spesso "mi ricordo che", però, purtroppo per me, questa è la realtà e finché mi ricordo, non è neanche troppo brutta.

Non solo per le battute.
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Re: Atterraggio con vento in coda
EHI!!!air.surfer ha scritto: Qui trovi i riferimenti al suoloche servono al pilota per valutare a quanti metri dalla soglia tocca il suo aeroplano
GRAZIE della segnalazione....link molto interessante e ben fatto......

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Re: Atterraggio con vento in coda
Oddio, non che il nome sia una garanzia... ma è il sito dell'ENAC.aetio57 ha scritto: GRAZIE della segnalazione....link molto interessante e ben fatto......
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Re: Atterraggio con vento in coda
air.surfer ha scritto: Oddio, non che il nome sia una garanzia... ma è il sito dell'ENAC.
...L'ho notato, ma senza la tua segnalazione non l'avrei sicuramente visto...(e sì che il sito dell'ENAC lo consulto quasi tutti i giorni!!!)

(della serie: è proprio vero che non s'ha mai finito di imparare

Re: Atterraggio con vento in coda
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