Leggo questo forum da un bel po'di tempo, ma mi sono appena iscritto.
Sono sempre stato un appassionato di aerei ed in generale di tutto ciò che concerne il volo; ho sempre volato senza problemi, ed anche con un certo gusto !
La spettacolarità del volo per me è qualcosa di unico, ed è indescrivibile ciò che si prova standosene comodamente seduti belli belli, 11000 metri al di sopra di tutto e di tutti.
Per non parlare poi del panorama che ci offre l'aereo! Inimmaginabile, se non si vede con i propri occhi.
Il mio problema quando volo sono i primi...diciamo 20 minuti...da quando si sgancia dai tacchi fino a 5-10 minuti dopo il decollo. In quei momenti sento le palpitazioni a 1000, iperventilazione e giramenti di testa. Sento un'ansia tremenda, caldo e freddo allo stesso tempo...se non fossi sano di cuore probabilmente un infartino mi sarebbe già venuto .
Quando finalmente l'aereo arriva a 3-4000 m di quota tutto passa e comincio a godermi il volo.
Quello che non capisco è il perchè! Visto che comunque volare mi piace, sono assolutamente tranquillo e beato per tutto il tempo del volo (oltretutto mi sono appena pippato un Honolulu-Malpensa che non finiva più!!) ed ho una fiducia cieca sia del mezzo meccanico, sia della preparazione dell'equipaggio.
Datemi una mano a superare quei maledetti 20 minuti!!
Il decollo simbolicamente significa diverse cose, tra cui la metamoforsi. Se ti piace volare non è detto che ti paicciano le metamorfosi, potresti viver male emotivamente il "cambio di stato" e tutto quello che di ibrido sta tra la terra e il volo.
Ti succede di sentire malessere anche in atterraggio?
Slowly ha scritto:Ti succede di sentire malessere anche in atterraggio?
Ciao Slowly
No, anzi!
All'atterraggio sono eccitatissimo, mi piace vedere il panorama, ascoltare i rumori, le vibrazioni, le correzioni di assetto, di motore e di trim, ecc ecc., le aperture di flap e appendici varie....
In più quando si tocca terra adoro le vibrazioni che vengono dal rotolamento delle ruote (mentre al decollo le odio! ), la spinta ed il ROMBO dei reverse (al decollo il rumore dei motori mi atterrisce), la pista che piano piano si ferma (al contrario del decollo....non posso guardare fuori dal finestrino perchè se no muoio!)
Mannaggia....solo a ripensare a queste cose mi viene il nervoso!
Ma hai avuto qualche esperienza negativa con il decollo? Qualche particolare che ti ha spaventato, oppure un forte malessere in quella fase che temi di provare di nuovo...?
Slowly ha scritto:Ti succede di sentire malessere anche in atterraggio?
Ciao Slowly
No, anzi!
All'atterraggio sono eccitatissimo, mi piace vedere il panorama, ascoltare i rumori, le vibrazioni, le correzioni di assetto, di motore e di trim, ecc ecc., le aperture di flap e appendici varie....
In più quando si tocca terra adoro le vibrazioni che vengono dal rotolamento delle ruote (mentre al decollo le odio! ), la spinta ed il ROMBO dei reverse (al decollo il rumore dei motori mi atterrisce), la pista che piano piano si ferma (al contrario del decollo....non posso guardare fuori dal finestrino perchè se no muoio!)
Mannaggia....solo a ripensare a queste cose mi viene il nervoso!
Ma non è ceh siccome all'atterraggio la metamorfosi è al contrario, (stai tornando nel tuo ambiente), ti pare tutto più sereno e "giustificato"?
A tuo parere cosa ti mette in soggezione al decollo?
hai avuto come dice Hirundo dei decolli antipatici?
Non c'è dubbio, sei affetto da decollite.
Un buon rimedio potrebbe (potrebbe) essere una presa di coscienza circa la dinamica del decollo, non tanto sapere esattamente come e cosa succede, quanto sapere cosa NON succede.
Dopotutto, per affrontare e assorbire senza "traumi" le forze nelle quali vola, un aereo deve essere fllessibile (per cui potrebbe anche "cigolare") e assecondare il moto delle correnti.
[[[P.S.: Porc! M'è arrivato un SMS! LEGGE LEGGE! Devo stare attento allora a fare il cascamorto!
(alle 20 voglio trovare apparecchiato e pronto che alle 20.30 gioca il MIlan, chiaro? Così vediamo se è stata una soffiata o se legge davvero).
Slowly ha scritto:
hai avuto come dice Hirundo dei decolli antipatici?
L'unica volta è stato su un las vegas-san francisco, con raffiche di vento fortissime e turbolenze matte, ma la mia ansia comincia molto tempo prima.
Da quel che ricordo, le stesse manifestazioni le ho avute anche la prima volta che ho volato, all'età di 11 anni...
Bè, "purtroppo" il decollo coincide con una strana situazione. E' l'inizio del nostro peregrinare in un elemento non nostro, ma proprio invece del nostro mezzo.
Sai, dico sempre una cosa, leggermente diversa a seconda del contensto, che a me aiuta in momenti di forte stress.
Per qaunto tu possa temere il decollo, l'aereo decollerà comunque; se ti impauriscono le turbolenze, l'aereo comunque si sballottolerà se ne trova. IN poche parole, che chi sia a bordo teme il volo o no, l'aereo vola nello stesso identico modo.
Il vero limite, completamente deformato dalle percezioni, è molto più lontano di quanto non appaia.
Ma tu hai solo dei fastidi o temi proprio possa accadere qualcosa al distacco?
Maxx ha scritto:OT
Slo, almeno tu il Milan te lo puoi vedere. Io mi devo vedere "Un posto al sole".
Fine OT
Un nuovo giorno è qui, anche per noi.....a chi lo dici
Slowly ha scritto:Ma tu hai solo dei fastidi o temi proprio possa accadere qualcosa al distacco?
Non è che temo qualcosa di preciso....però l'ansia mi porta comunque a vivere il distacco come qualcosa che potrebbe sempre andare storto...è difficile da spiegare. Le sensazioni fisiche mi provocano ansia per il distacco da terra, non il contrario....adesso se avete un po'di pazienza vado a comprare un vocabolario e ve lo rispiego in italiese un po'più correggiuto
Slowly ha scritto: non temi che qualcosa possa andare storto attraversando un semaforo verde?
In effetti mi è già capitato di distruggere una macchina perchè una tizia non mi ha dato la precedenza.... l'ho dovuta buttare....e da quel momento ogni volta che vedo sbucare il muso di una macchina da una stradina laterale scatta un allarme!
Slowly ha scritto:Cosa dovrebbe andare storto in decollo con l'aereo più di quanto non possa in qualunque altro momento della giornata?
E' proprio questo il problema....so benissimo che la probabilità che qualcosa vada storto in decollo è praticamente nulla. Mi sono persino documentato, e ho anche scoperto che la fase più delicata del volo è l'atterraggio (che mi esalta!), per cui razionalmente sono certo che la mia ansia è totalmente ingiustificata. Però quello che succede durante il decollo (e durante gli attimi precedenti, accensione motori, chiusura porte, taxi/rullaggio, rincorsa e distacco da terra) mi devasta proprio, fisicamente ne esco distrutto....
gattocicova ha scritto:Però quello che succede durante il decollo (e durante gli attimi precedenti, accensione motori, chiusura porte, taxi/rullaggio, rincorsa e distacco da terra) mi devasta proprio, fisicamente ne esco distrutto....
Sembra più un'ansia da "distacco" (in senso figurato) che sfrutta il distacco reale dal suolo (o meglio, l'attesa di un distacco) per manifestarsi...
Prova a pensare ad altre situazioni in cui ti "stacchi" da una realtà che ti danno o ti hanno dato ansia...
Il decollo è il momento di passaggio dalla terra all'aria, è velocità, potenza, pressione. E' come se si è tirati da un'elastico e lanciati di botto... a mò di fionda... con brevi e accennati scossoni e assestamenti nell'aria per poi assestarsi una volta in quota. Per chi è abituato magari ad un'equilibrio ed un baricentro perfetto... può essere un po' noioso e dare fastidio. Qui entra la psiche umana... ed ognuno di noi è diverso dall'altro. Comunque un momento emozionante... da vivere... per ripercorrere il sogno dell'uomo... di volare.
Non credo esistano altre situazioni che mi mettono ansia pari a quella del decollo...in effetti se ci penso bene durante quei momenti sono sempre con l'orecchio teso, sempre sul chi va là, per cogliere eventuali rumori "fuori posto", sobbalzi strani, cali di potenza dei motori, qualsiasi cosa esce dal normale. E' come se, ad un certo punto, pur conoscendo le leggi meravigliose che governano il volo, prima fra tutte la portanza, il mio istinto mi portasse a considerare che comunque non è sufficiente per contrastare e superare la forza di gravità. Ad una riflessione un po' più attenta, posso dire che il decollo mi mette ansia perchè penso in modo assolutamente inconscio che l'aereo non ce la farà a staccarsi da terra, che potrebbe intervenire in ogni momento qualche imprevisto che ferma la sua salita, o peggio, che ne determina l'involontaria discesa.
Per quanto riguarda la pista, so che è sufficientemente lunga per effettuare un RTO, so che l'aereo vola e sale lo stesso con un motore solo, so che le probabilità di una doppia (tripla o quadrupla poi...) piantata sono praticamente nulle....eppure....
Mi da ancora più fastidio questa situazione perchè ADORO volare e lo faccio regolarmente da almeno 20 anni, e quei primi 20 minuti non mi fanno godere appieno della gioia di essere per aria. Non sono mai stato su voli che hanno avuto problemi/guasti di nessun tipo, a parte un paio di voli "movimentati" ma nulla più.
Inoltre, come se non bastasse, ho una sorta di masochismo che mi porta ad approfondire in maniera maniacale tutti gli incidenti che si sono verificati nella fase del decollo (tipo il disastro di Verona, o l'AA 191 schiantatosi...dove....all'O'hare, mi pare, oppure il famigerato volo AA 587 precipitato sul Queen's, la maledetta strage di Linate, il disastro di Tenerife, ecc. ecc.), e so benissimo che sono casi più unici che rari, dovuti ad una catena di eventi lunghissima ed assurda; inoltre so che la maggior parte degli incidenti si verifica in altre fasi del volo, quelle che a me non danno alcun fastidio. Devo superare questo mio limite, per vivere anche i momenti del decollo come un'emozione unica, quale effettivamente è.
gattocicova ha scritto:per cogliere eventuali rumori "fuori posto", sobbalzi strani, cali di potenza dei motori, qualsiasi cosa esce dal normale
Difficile riuscire ad interpretare correttamente qualsiasi segnale senza un controllo incrociato con gli strumenti, soprattutto su un liner.
E' l'idea di rumore "fuori posto" che, senza un addestramento al volo, ha poco fondamento perche' non sei in grado di determinare se un tal rumore e' proprio fuori posto o e' conseguenza di una manovra o e' caratteristico di quell'aeromobile in quella condizione operativa.
gattocicova ha scritto:
posso dire che il decollo mi mette ansia perchè penso in modo assolutamente inconscio che l'aereo non ce la farà a staccarsi da terra, che potrebbe intervenire in ogni momento qualche imprevisto che ferma la sua salita, o peggio, che ne determina l'involontaria discesa.
Normalmente invece il problema in decollo e' l'opposto: tenere l'aereo nell'assetto giusto per evitare che decolli come un missile. Piu' che altro, una volta che ha la velocita' giusta, l'aereo, per quanto grosso sia, tende a staccarsi da terra da solo.
Poi, pensare che "possa succeder qualcosa" non e' niente di strano; sono pensieri che ogni tanto ho addosso anch'io quando volo di linea; pero' non sono pensieri a cui partecipa una componente ansiosa (o se succede, so bene che il problema e' altrove e va cercato fuori dall'aeroporto).
Giusto stanotte ho fatto un sogno riguardante il mio timore del decollo.
Mi trovavo all'aeroporto di Brescia(?), che nel sogno aveva una pista in erba (come gli aeroporti turistici), tutto circondato da alberi e con una mensa all'aperto tipo sagra del cotechino ( ) e dovevo partire per la Romania con un piccolo liner turboelica (tipo ATR). L'aereo partiva dal parcheggio, io arrivo tardi, il pilota mi vede e mi fa salire aprendomi una porta a libro(tipo quelle dei tram urbani, non so se avete presente...). Entro, non trovo posto a sedere e quindi mi fanno rimanere in piedi accanto alla porta (esattamente come fossi su un autobus....). Parte la corsa di decollo, l'aereo si stacca da terra e ....ovviamente, non riesce a salire e cade.
Fine del sogno.
Non so perchè partiva tutto dall'aeroporto di Brescia, non so nemmeno se c'è un aeroporto.
Non sono mai stato in Romania e non ho mai avuto incidenti in autobus.
Giusto stanotte ho fatto un sogno riguardante il mio timore del decollo.
Mi trovavo all'aeroporto di Brescia(?), che nel sogno aveva una pista in erba (come gli aeroporti turistici), tutto circondato da alberi e con una mensa all'aperto tipo sagra del cotechino ( ) e dovevo partire per la Romania con un piccolo liner turboelica (tipo ATR). L'aereo partiva dal parcheggio, io arrivo tardi, il pilota mi vede e mi fa salire aprendomi una porta a libro(tipo quelle dei tram urbani, non so se avete presente...). Entro, non trovo posto a sedere e quindi mi fanno rimanere in piedi accanto alla porta (esattamente come fossi su un autobus....). Parte la corsa di decollo, l'aereo si stacca da terra e ....ovviamente, non riesce a salire e cade.
Fine del sogno.
Non so perchè partiva tutto dall'aeroporto di Brescia, non so nemmeno se c'è un aeroporto.
Non sono mai stato in Romania e non ho mai avuto incidenti in autobus.
Se qualcuno me lo sa spiegare....
Ciao!
Certo che noi non riusciamo a stare tranquilli neanche quando dormiamo eh!
Boh? io non so interpretare i sogni però mi azzardo... chissà che ne esce fuori.
Che tu abbia sognato un volo probabilmente è legato al fatto che ultimamente stai parlando del tuo problema con più assiduità.
L'ambiente pieno di verde, di alberi, insomma meno caotico rispetto a com'è in effetti un aeroporto, forse rappresenta il tuo desiderio di vivere i voli in maniera più tranquilla, più serena.
Il pilota che ti apre la porta è perchè riconosci nel personale la disponibilità e l'affidabilità.
Arrivare in ritardo, restare in piedi credo che rappresenti invece il tuo disagio durante la fase di decollo.
Infine l'aereo che cade nella fase che tu identitichi come la più paranoica è perchè non hai ancora superato il problema.
se n'è fujut' 'o capitone e mo stá comm nu pappice'....
gattocicova ha scritto:Se qualcuno me lo sa spiegare....
Ciao!
Dico la mia....con la paura del volo c'entra poco....nel senso che , sembra, che la paura del volo , anche in questo caso, sia un'espressione e non la causa... Mi sono venute delle idee sul sogno ma...non è il caso che mi pronunci....
Ciao!
The ONLY time you have too much fuel is when you're on fire.
gattocicova ha scritto:Scusa se insisto, ma vorrei scrollarmi di dosso questa cosa, e penso che ogni parere sia importante.
Allora provo a dirti anche la mia. Personalmente non darei troppo peso ad elementi come l'aeroporto di Brescia (che esiste ), la pista in erba o la somiglianza dell'aereo col bus: nei sogni i legami non sono necessariamente logici, almeno non secondo le regole che valgono da svegli, ed il risultato può essere sorprendentemente fantasioso.
Il sogno è comunque un "prodotto" della mente, per cui un argomento su cui stai riflettendo in questi giorni (il decollo) è venuto fuori anche lì; nulla di strano secondo me. Il finale tragico è la "realizzazione" di un timore che hai già espresso coscientemente, quello che l'aereo non ce la faccia a staccarsi da terra.
gattocicova ha scritto:
Allora a cosa ti riferisci?
Scusa se insisto, ma vorrei scrollarmi di dosso questa cosa, e penso che ogni parere sia importante.
Se vuoi ti dico la minchiata del secolo...sono flash...a me pareva più una situazione del tipo...che hai un progetto "importante" in ballo che vorresti che decollasse....in questo progetto non ti senti molto "importante"...o comunque non ti senti considerato abbastanza ( in piedi sull'aereo che di solito si ha il posto assegnato) e....ovviamente....il crash di questo "progetto"....il tutto quindi rappresentato dall'aeroplano. Questo solo per farti l'esempio che, a mio avviso, con il volo vero e proprio c'entrava niente....
Ciao!
The ONLY time you have too much fuel is when you're on fire.
Fearless flyer ha scritto:Ma non si starà andando un po' troppo al largo?
Poi bisogna anche ritornare a riva eh...
Fearless Flyer
Intendevo dire che è una vita che faccio questo genere di sogni, ovvero di precipitare in fase di decollo...e pur essendo sogni, che magari mi vogliono comunicare qualcosa che col volo non c'entra assolutamente nulla, forse condizionano la mia vita anche nelle situazioni reali, ovvero proprio quando prendo l'aereo; può darsi che l'incubo ricorrente mi provochi, a livello inconscio, un insano timore nel momento del decollo vero e proprio, nel momento in cui lo sto vivendo!
Ciao a tutti, ho scoperto questo forum ieri notte, e non vedevo l'ora che gli amministratori attivassero il mio account per salutarvi tutti e, come prevedibile, chiedere un aiuto per vincere la paura di volare (e di decollare, in particolare) che mi blocca ormai da diversi anni. Ho 34 anni, e "da giovane" non avevo particolari problemi a prendere un aereo: nel '90 e nel '91 andai a Londra in vacanza studio (con Caledonian e Monarch), qualche anno dopo volai a New York (con TWA), e di nuovo due volte a Londra (con Alitalia - da solo! - e Ryanair), con l'ultima traversata che risale all'ormai lontano 1997. Non so dirvi cosa sia cambiato in questi anni, sicuramente sono cambiato io: forse per il peso delle responsabilità, o per quello che sentiamo al TG ogni giorno, fatto sta che sono diventato più ansioso, generalmente preoccupato, al punto di vivere con esagerata ansietà i lunghi viaggi in auto (che evito di fare da solo), gli ambienti chiusi e le altezze in generale. Sono sempre meno predisposto verso i cambiamenti, le situazioni nuove e gli imprevisti: odio le sorprese, anche quelle positive, perchè preferisco programmare tutto e sentirmi in controllo di quello che mi succede attorno. Di certo in me non c'è più traccia di quella spavalderia con la quale, diciottenne, prendevo in giro gli amici che - loro sì - affrontavano l'aereo con un'ansia superiore alla mia. Una specie di contrappasso dantesco, sembrerebbe. E comunque all'epoca non avremmo certo potuto pensare all'11 settembre, o ad alcuni disastri aerei che mi hanno particolarmente colpito negli ultimi anni (uno su tutti, quell'aereo diretto dagli Stati Uniti alla Francia che si spezzò in volo, con un troncone che - a quanto ho letto - continuò a salire prima di precipitare... sento già il palmo della mano sudare): come se non bastasse, mi faccio del male visitando periodicamente airliners.net ed airdisaster.com, e "divoro" la serie Indagini ad Alta Quota di National Geographic, tanto appassionante quanto in grado di mettere in discussione ogni mio tentativo di tornare a volare. Ieri notte, come detto, ho scoperto questo forum, ed ho letto alcuni interventi che mi hanno un pochino tranquillizzato in vista del mio prossimo volo, che DOVREBBE effettuarsi in Aprile, con destinazione Dublino. Mi è piaciuta l'idea dell'aereo che si APPOGGIA sull'aria, e mi ha affascinato la spiegazione di un utente che descriveva il decollo come il momento in cui l'aereo, quasi senza sforzo, ritorna al suo ambiente naturale, e lo fa quasi "trascinato", preso per mano e senza fatica... E dire che questa è forse la fase che mi terrorizza di più: come scrivono in tanti, la ritualità della scelta dei posti, le spiegazioni delle hostess che nessuno ascolta, l'aereo che si mette in posizione e comincia il rullaggio, i motori che salgono di giri... so che non è così, ma questa mi sembra una situazione "al limite", in cui l'aereo ed i nostri corpi vengono sottoposti a sollecitazioni abnormi, perchè "contro natura" ed inusuali, quindi quasi "sbagliate" e meritevoli di un fallimento. Odio sentire la mia schiena spinta all'indietro, su un aereo come sul sedile dell'auto quando salgo su un cavalcavia, e proprio non riesco ad abbandonarmi allo schienale in questa fase: mi sembrerebbe quasi di arrendermi e di rinunciare a lottare per la mia stessa sopravvivenza... per questo mi capitò di aggrapparmi al sedile del seggiolino antistante, quasi per cercare di raddrizzarlo e rimettere il tutto in una più tranquillizzante posizione orizzontale. So che le paure legate al volo sono in gran parte irrazionali e dettate dall'ignoranza, dal non sapere cosa succede nel preciso istante in cui ci allontaniamo da terra, e da casa. Al tempo stesso mi chiedo, cinicamente, se qualcuno dei passeggeri dell'ATR42 precipitato qualche giorno fa in Venezuela avesse paura di volare, ed avesse cercato qualche rassicurazione su un'ipotetica versione sudamericana di MD80... So che nessuno di voi può darmi una certezza, e allora mi ripeto che di incidenti gravi in Europa ne succedono meno... leggo che la flotta di Ryanair - con la quale dovrei tornare a volare - è la più nuova d'Europa, leggo che i piloti alla sera rientrano sempre a casa dalle loro famiglie, visito il sito della Boeing e misuro i kilometri di volo con Google Earth (2600 circa, se non ricordo male). Insomma, cerco di darmi delle risposte alle quali so benissimo di non credere fino in fondo... ma questa paura comincia a pesarmi e limitarmi sempre di più, compromettendo la mia autostima, e se potessi salirei su un aereo ADESSO per vedere se negli anni sono veramente diventato così fifone! E se poi vedo che il cuore comincia a battere all'impazzata, cosa faccio? Chiedo di fermare tutto? E che figura farei con l'amica che mi accompagnerà? Ripongo molta fiducia nello Xanax, in una bella giornata di sole e nei vostri consigli, statemi vicino!
Ciao pckid73, benvenuto sul forum e complimenti per la presentazione dettagliata! Non temere, non si tratta di contrappasso dantesco : come hai già capito da te sono i nostri cambiamenti a farci diventare "paurosi". Sul sostegno del forum ci puoi contare . Solo un piccolo suggerimento "tecnico" per cominciare: apri un thread tutto tuo, magari riportando quanto hai già scritto qui, in modo da tenere separato il tuo "percorso" rispetto a quelli di altri utenti. Per i farmaci aspetta (di solito sul forum non se ne parla).
Mò il dottore mi spara: leggo adesso questo thread, e vorrei dire la mia sul decollo. Anch'io sono una persona che non ha paura dell'aereo (a meno che non ci volino i bambini...allora divento ansiosa)ma patisco il decollo.Leggendo l'intervento dell'utente mi sembrava di rivedere me nei fatidici dieci minuti...Ma la mia è solo cervicale...Ci hai mai pensato???
Scusate l'ignoranza, ma cosa significa "è solo cervicale"? Voglio dire, a me il decollo provoca una sensazione di disagio e di pericolo, non un vero e proprio "dolore"... come si può agire sulla cervicale per alleviare uno stato di ansia?