dopo aver letto di tutto e di piu' sulle famose scie di condensazione ,chiedo a qualche esperto se queste possono essere utili per capire se il tempo sta' per cambiare o se resta stabile
grazie e ciao
paolopony ha scritto:dopo aver letto di tutto e di piu' sulle famose scie di condensazione ,chiedo a qualche esperto se queste possono essere utili per capire se il tempo sta' per cambiare o se resta stabile
grazie e ciao
Si! La condensazione di vapore acqueo ad alta quota e' lo stesso fenomeno per cui si formano i cirri precursori di un fronte caldo.
Ciao
No, tutt'altro. Indica che è in arrivo la pioggia.
Senza scendere nei particolari, un fronte caldo non è altro che una gigantesca massa di aria calda e umida che si estende anche per centinaia di chilometri.
L'avvicinamento di un fronte caldo che si scontra con una massa d'aria più fredda e secca facente parte di un fronte freddo precedente provoca intense piogge proprio sulla linea di demarcazione dei due fronti.
La presenza di un fronte freddo è sempre testimoniata da un cielo limpido e azzurro con temperature più basse e aria secca. Nel momento in cui nel cielo cominciano a comparire i cirri che si stendono e dilagano come una velatura vuol dire che è in arrivo il fronte caldo.
Sicuramente il giorno successivo arriveranno le precipitazioni che dureranno fino a quando questa linea di contatto dei due fronti si alontanerà.
Al termine delle piogge si sarà instaurato il fronte caldo con aumento delle temperature (dovute anche alla maggior umidità dell'aria) e un cielo di colore più spento e lattiginoso. La probabilità di precipitazioni è estremamente ridotta e comunue legata solo a fenomeni locali.
Il ciclo ricomincia quando si ripresenta il fronte freddo successivo, ritornano le piogge e alla fine di questo secondo ciclo arrivano le giornate postfrontali che sono la vera manna per chi vola senza motore in quanto l'aria è decisamente instabile (le probabilità di piogge aumentano, anche se con valenza locale) e permette la formazione di potenti correnti ascensionali.
Ho visto un aereo lasciare una scia spezzata solo nel mezzo, cioè: se dividiamo la scia in 3/3 la parte piu lontana (3/3della scia)dall'aereo che è stata fatta da piu tempo si vedeva ancora la parte (2/3)centrale era scomparsa , quella dietro l'aereo(1/3) c'era ancora +++ ------ ------ come mai la parte centrale è scomparsa che è stata lasciata da meno tempo,e quella piu lontana dall'aereo è rimasta(lasciata da piu tempo) c'era una turbolena ...un vuoto d'aria... in quel tratto scomparso ? grazie.
simonedonnini ha scritto:Ho visto un aereo lasciare una scia spezzata solo nel mezzo, cioè: se dividiamo la scia in 3/3 la parte piu lontana (3/3della scia)dall'aereo che è stata fatta da piu tempo si vedeva ancora la parte (2/3)centrale era scomparsa , quella dietro l'aereo(1/3) c'era ancora +++ ------ ------ come mai la parte centrale è scomparsa che è stata lasciata da meno tempo,e quella piu lontana dall'aereo è rimasta(lasciata da piu tempo) c'era una turbolena ...un vuoto d'aria... in quel tratto scomparso ? grazie.
Perché l'aria non ha caratteristiche uguali in ogni parte dell'atmosfera...
Come ti ha già correttamente risposto Galaxy, l'atmosfera non è un qualcosa di statico, ma è una realtà fortemente dinamica le cui caratteristiche possono cambiare anche in tratti relativamente brevi. Ecco il motivo per cui a volte le scie di condensazione possono apparire spezzate.
Paolo
"La corsa di decollo è una metamorfosi, ecco una quantità di metallo che si trasforma in aeroplano per mezzo dell'aria. Ogni corsa di decollo è la nascita di un aeroplano" (Staccando l'ombra da terra - D. Del Giudice)
Confermo anch'io quello che ti è stato detto.
La condensazione non è un fenomeno stazionario, ma un transitorio che dipende molto dalle condizioni al contorno in cui si crea.
Normalmente quelle dei motori sono più persistenti, quindi l'interrompersi della scia centrale potrebbe dipendere dal fatto che quella è provocata dal tail vortex, che essendo energeticamente più debole, diffonde prima.