MALE – MILANO con A330 Livingston
Il mio volo più comodo e più bello….
Eccomi alla fine di queste due settimane intense, pronta a salire sul 330 che mi riporterà a casa: è il mio 26° volo del 2007! Per la prima volta nella mia vita sono in business: ho volato 20 volte per lavoro quest’anno e finalmente mi hanno dato la prima classe, dopo tanti voli intercontinentali in economy e su aerei pieni. Salgo, le poltrone sono grandissime, c’è molto spazio tra una e l’altra, schermo privato su ogni sedile, poltrona reclinabile con un sacco di comandi per sistemarla al meglio, assistenti di volo gentilissimi! Uno spasso, per fortuna sono qui, l’economy è strapiena e con tantissimi bambini, e dopo la sveglia alle due di notte mi ci vuole un volo comodo…ma la cosa più bella è che il comandante del volo è un mio conoscente; mi aveva accennato che forse sarebbe venuto a salutarmi e mi avrebbe fatto vedere la cabina di pilotaggio, ma è qualche giorno che non ci scriviamo e non so se si ricorda che ci sono anch’io a bordo….mentre faccio qualche foto della business vuota prima che salga il resto dei passeggeri, un’a/v mi avvicina appena mi siedo al mio posto e mi chiede “scusi, lei è amica del comandante?”. Rispondo, dopo un attimo di incredulità/felicità: “sì! Sono io, però non so se può ricevermi…” o una frase stupida tipo questa, ero agitatissima…! Un secondo dopo lui spunta dal galley, sorridente, mi viene incontro e ci salutiamo, e mentre l’aereo si riempie restiamo a chiacchierare per 10 minuti. Le tende aperte sull’economy fanno sì che il resto dei passeggeri veda la scena, e mi accorgo che allungano il collo e guardano incuriositi la passeggera che chiacchiera col comandante, che emozione!!! Mi sono sentita benissimo….!!!

Poi lui deve tornare in cockpit, ci salutiamo e torna al suo posto, altrimenti non si parte…!!!
Decolliamo, è una strana sensazione pensare che chi sta muovendo le manette pochi metri lì avanti, la persona responsabile di tutti noi a bordo, sia un mio amico e che poco prima era qui a parlare con me…!….

:lol:sorrido guardando le Maldive sotto di noi, e mi godo questa sensazione piacevole.
il volo è tranquillo anche se abbiamo il vento contrario, si viaggia, per le prime ore, tra i 720 e gli 800 km/h. E’ stranissimo per me volare in business: a parte la poltrona che si muove come vuoi tu e tutti quei pulsanti che un po’ mi spaventano, si sentono pochissimo il rumore dei motori (che intravedo a fatica dal finestrino, laggiù in fondo, qualche decina di metri dopo di me…), e le turbolenze. Gli ultimi voli lunghi li ho fatti tutti in coda perché erano gli unici liberi vicino al finestrino, e la differenza si sente. Ricordo i voli sul B474 e sull’A340, con 4 motori che ti rombano nelle orecchie per 12 ore…o l’ultimo lungo volo nell’ultimissima fila del B777 da NY, 9 ore di rumore continuo e vicinissimo….qui invece si sta benissimo! Ci danno anche un bellissimo kit in una borsettina, con calze, mascherina occhi e tappi per le orecchie. Il pranzo nella business è molto buono, con varie scelte, aperitivo, piatti in ceramica, 2 a/v per soli 12 passeggeri. Dietro di me, nella prima fila dell’economy, c’è un bambino che, quando non tenta di smontare i sedili dell’aereo, urla…dormo poco, anche se la poltrona è comodissima.
Dalla tenda del galley aperta vedo il mio amico comandante che si beve un caffè in un brevissima pausa (erano tre piloti, gli altri due erano in cabina, così mi ha spiegato), così mi alzo e ne approfitto per continuare la nostra chiacchierata. Lui è tranquillissimo, trasmette molta sicurezza, professionalità e normalità, come se fossimo su un pullman su una strada deserta e non in volo a 12.000 m sull’oceano. E’ così diverso, penso, dalla concezione che abbiamo noi passeggeri….penso a tutta la paura che ho sopportato durante i voli (quando avevo ancora terrore dell’aereo…) e mi sento un po’ stupida, a vedere lui che parla con me come se fossimo per strada..! Non ho più paura di volare, e adesso ancora meno, è come se niente potesse succedere…una sensazione stranissima! Chiacchieriamo del suo lavoro, dei suoi turni a volte pesanti, dei miei voli di quest’anno e dei posti che ho visto, del mio viaggio in Polinesia, degli aerei piccoli e grandi. Poi lui finisce il caffè e deve tornare in cockpit, mi promette che una volta atterrati, se sarà ancora lui a comandare il volo (stava aspettando disposizioni) mi farà vedere la cabina di pilotaggio.
Torno a sedere, voliamo a 650 km/h, il vento contrario è molto forte…sull’Egitto ci passa vicino un altro aereo, così vicino che vedo la sigla Eurofly sulla coda. Fa impressione vedere la sua velocità, le due lunghe scie di fumo dai motori, e soprattutto fa impressione pensare che anche noi siamo sullo stesso mezzo che sfreccia veloce nel cielo. Il panorama dal mio finestrino è spettacolare: l’Arabia Saudita sembra rosa e poi il mar Rosso, con le sue coste gialle e il deserto attorno. Poi cala il buio, quando ormai siamo quasi sul Mediterraneo. Stiamo per arrivare a Roma, dove faremo scalo. Atterraggio perfetto e morbido a Fiumicino, bravo il mio amico comandante che strappa l’applauso ai passeggeri. Mentre i passeggeri romani scendono, io trepido: se sale un nuovo comandante niente visita in cabina, invece per fortuna, mentre attendiamo, un’a/v mi avvicina e mi dice che posso andare a vedere il cockpit. Evviva! Supero il galley ed entro dalla piccola porta, so che hanno poco tempo perché tra poco bisogna ridecollare. La cabina è piccola, me l’immaginavo più grande, con tanti schermi e pulsanti, sembro una bambina che osserva un videogioco. I comandi rimandano luci di tutti i colori: verdi, rosse, azzurre, viola…sembra la plancia di un’astronave! Che spettacolo, peccato che non possa fotografare col flash, le foto non verranno un granché. Poi li devo lasciare, si riparte. Torno al mio posto, pensando a quello che si vedeva dal finestrino del cockpit: un traffico di pulmini, tecnici, auto, e penso che, mentre ci muoviamo verso la pista, spostare quel bestione con 60 metri di apertura alare, tra gli altri aerei e tra pulmini e auto che sfrecciano da tutte le parti, non deve essere per niente facile.
Ci mettiamo in fila per il decollo, la pista davanti a noi è illuminata e dal finestrino della terza fila, mentre curviamo, si vede tutta: il 330 inizia la sua corsa, mangiandosi la pista in poco tempo. Siamo pieni a metà, e la prua si solleva subito e facilmente. In un attimo l’asfalto scompare e appaiono solo le stelle dal finestrino in fianco a me.
Il tempo è bello è il panorama è splendido, sulla costa del Tirreno illuminata:una meraviglia! Poco prima di arrivare ci dicono che la temperatura a Malpensa è - 5°C! Aiuto, da 30°C alla partenza dalle Maldive a – 5°C, che brutto! Si vedono le luci di Malpensa illuminate, rosse e gialle, e in poco tempo siamo giù, un tocco leggero e siamo a terra. Aspetto che tutti scendano, poi ripasso in cockpit a salutare il mio amico e il secondo pilota, ma
posso sostare pochissimo perché devono finire i controlli: per loro il volo non è ancora finito. Saluto e ringrazio, e a malincuore lascio la cabina…scendo, e sul pulmino alzo il viso verso i finestrini illuminati del cockpit: il mio amico è ancora lì a trafficare con le carte e i documenti del volo, buon ritorno a casa! E col 2007 finisce anche il volo più comodo e più bello della mia vita!!!