Tiennetti ha scritto:Il comandante é sempre l'ultimo ad abandonare la nave e lo fará solo e soltanto dopo aver provato TUTTO per poter riguadagnare il controllo del suo aereo.... inutile fare i codardi e catapultarsi quando dietro ci sono 250 persone che confidano nella tua professionalitá... se sopravvivi con il rimorso non só se é molto meglio

Non penso sia il caso di mettersi a fare gli eroi a tutti i costi. Prendiamo ad esempio l'incidente dell'80 dell'Alaska (di cui alcuni di voi hanno relazionato molto bene), sei a FL320, ti si rompe lo jackscrew, una stupida vite senza fine che ti provoca quello che è successo. I piloti, molto professionali, hanno provato di tutto prima di dire: - È finita!
Quelle righe che avete scritto mi hanno molto toccato. Non è che la vita dei passeggeri non conta, il pilota ha il dovere di tentare di tutto. Ma quando arriva a 1000 piedi in volo rovesciato, può anche permettersi di pensare che sta per morire.
Per carità, poi i piloti siete voi... pensatela come volete.
Questo
solo per quel che riguarda i piloti, chiaramente.
Ricordiamo inoltre che la maggior parte degli incidenti accadono in decollo o in atterraggio... i rarissimi casi che sono accaduti in volo, dubbiamente avrebbero tratto giovamento da un paracadute
Secondo il mio parere da inesperto, una botta a 100 Km/h è diversa da una a 400 Km/h e fa anche meno male. Se non è così vi chiedo di correggermi, per favore.
Se la mettiamo sul piano della non convenienza di adottare tali dispositivi
sono d'accordo con tutti voi, l'ho già detto. Ma, come ho già detto,
il mio intento in questo 3ad è quello di cercare di capire meglio, non di comprendere che non si fa. Non penserete mica che posso credere di essere un genio e che nessuno, prima di me, si sia posto queste domande, spero.