I-TIGI, DC9 Itavia
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I-TIGI, DC9 Itavia
Ieri mattina sono andato a visitare il Museo della memoria di Ustica. A dire il vero, avevamo fatto una incursione anche sabato pomeriggio, ma stavano chiudendo e ho potuto solo gettare uno sguardo a ricevere da persone gentilissime, il materiale descrittivo. Il museo si trova in via di Saliceto 5, in una ex rimessa di tram recuperata e restaurata dal comune di Bologna. Si trova vicino a piazza dell'Unita` a 15 minuti di cammino dalla stazione centrale, percorrendo ponte Matteotti.
Entrando nel grande ambiente espositivo, si rimane rapiti dalla visione del colosso ferito. I-Tigi appare come un fantasma, ma quello che vediamo e` reale, in un ambiente rarefatto: 81 luci, che testimoniano le vite di 81 persone, si accendono e diventano fioche, e si inizia a camminare su una sorta di ballatoio. Alle pareti 81 specchi scuri riflettono le nostre immagini e una serie di voci declamano le frasi piu` semplici: "appena arrivo mi faccio il bagno"........ Sono queste voci angoscianti che accompagnano lo sguardo che si perde. Colpiscono le lunghe ali, e nel loro nido, riposano i carrelli, con le grandi ruote che non hanno piu` toccato terra. I-Tigi riposa, in un museo unico al mondo, ma chiamarlo museo e` riduttivo, si tratta di un sentimento, di un tempio dedicato al ricordo e alla commozione.
Colpisce molto il video del trasferimento di I-TIGI da Pratica di Mare a Bologna, il lavoro dei Vigili del Fuoco di Roma e di Bologna, 15 mezzi con 7 autosnodati, e un lavoro impressionante, per calare dall'alto, dal tetto, con una gru, i pezzi del relitto, prima di chiudere il museo. Una serie di immagini fornite dalla Rai, ci portano alle varie edizioni dei Tg, immagini che sono rimaste scolpite nella nostra mente, facilmente riconoscibili dentro di noi.
E poi si continua a camminare intorno all'aereo, il carrello sotto la cabina di pilotaggio, il parabrezza, i mozzi dei tergicristalli, e l'impennaggio che svetta in coda. E poi una scritta:
"static ports do not plug or deform holes area within red line must be smoot and clean"
tutto e` rimasto fermo a quella sera, le ventole dei reattori, come le lancette di un orologio, sono ferme in quella posizione, i carrelli dentro le ali. Spero che molti di voi, possano visitare questo luogo, anzi, vi esorto a farlo. Di tutte le esperienze aeronautiche e` senza dubbio la piu` dura, ma e` proprio per la nostra passione, che la nostra testimonianza e` necessaria.
Non esiste al mondo una cosa simile, una prova giudiziaria, e` scampata alla rottamazione grazie a Daria Bonfietti e all'associazione delle persone che hanno perso i loro cari su quel volo. Oggi I-TIGI non e` piu` un relitto o un ammasso di rottami, e` una cosa reale che deve scuotere la nostra memoria personale, sempre piu` inibita da tanti richiami seducenti intorno a noi. In questo mondo centrifuga dove tutto passa veloce e dove la commozione di un attimo per un fatto, viene dimenticata un attimo dopo, sediamoci un attimo, a guardare, pensare e ricordare.......
Un saluto a tutti voi
Roberto
Entrando nel grande ambiente espositivo, si rimane rapiti dalla visione del colosso ferito. I-Tigi appare come un fantasma, ma quello che vediamo e` reale, in un ambiente rarefatto: 81 luci, che testimoniano le vite di 81 persone, si accendono e diventano fioche, e si inizia a camminare su una sorta di ballatoio. Alle pareti 81 specchi scuri riflettono le nostre immagini e una serie di voci declamano le frasi piu` semplici: "appena arrivo mi faccio il bagno"........ Sono queste voci angoscianti che accompagnano lo sguardo che si perde. Colpiscono le lunghe ali, e nel loro nido, riposano i carrelli, con le grandi ruote che non hanno piu` toccato terra. I-Tigi riposa, in un museo unico al mondo, ma chiamarlo museo e` riduttivo, si tratta di un sentimento, di un tempio dedicato al ricordo e alla commozione.
Colpisce molto il video del trasferimento di I-TIGI da Pratica di Mare a Bologna, il lavoro dei Vigili del Fuoco di Roma e di Bologna, 15 mezzi con 7 autosnodati, e un lavoro impressionante, per calare dall'alto, dal tetto, con una gru, i pezzi del relitto, prima di chiudere il museo. Una serie di immagini fornite dalla Rai, ci portano alle varie edizioni dei Tg, immagini che sono rimaste scolpite nella nostra mente, facilmente riconoscibili dentro di noi.
E poi si continua a camminare intorno all'aereo, il carrello sotto la cabina di pilotaggio, il parabrezza, i mozzi dei tergicristalli, e l'impennaggio che svetta in coda. E poi una scritta:
"static ports do not plug or deform holes area within red line must be smoot and clean"
tutto e` rimasto fermo a quella sera, le ventole dei reattori, come le lancette di un orologio, sono ferme in quella posizione, i carrelli dentro le ali. Spero che molti di voi, possano visitare questo luogo, anzi, vi esorto a farlo. Di tutte le esperienze aeronautiche e` senza dubbio la piu` dura, ma e` proprio per la nostra passione, che la nostra testimonianza e` necessaria.
Non esiste al mondo una cosa simile, una prova giudiziaria, e` scampata alla rottamazione grazie a Daria Bonfietti e all'associazione delle persone che hanno perso i loro cari su quel volo. Oggi I-TIGI non e` piu` un relitto o un ammasso di rottami, e` una cosa reale che deve scuotere la nostra memoria personale, sempre piu` inibita da tanti richiami seducenti intorno a noi. In questo mondo centrifuga dove tutto passa veloce e dove la commozione di un attimo per un fatto, viene dimenticata un attimo dopo, sediamoci un attimo, a guardare, pensare e ricordare.......
Un saluto a tutti voi
Roberto
- Maxx
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- Bacione
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Bel racconto Roberto, grazie davvero.
Ricordo a tutti che in questo topic ci sono le foto del museo che Zanfo ci aveva offerto.
Ricordo a tutti che in questo topic ci sono le foto del museo che Zanfo ci aveva offerto.
- MiticoJumbo
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grazie roberto, è molto importante non dimenticare una sciagura che ha ferito un'intera nazione lasciandola turbata e impaurita. la presenza materiale del I-TIGI anche se triste, deve essere un tributo a chi ha perso la vita quel giorno. morire ed essere dimenticati ,forse, è morire due volte.
un monumento crudo reale ma proprio per questo evocativo e quindi necessario.
un pensiero alle vittime e ai loro cari,sempre.
un monumento crudo reale ma proprio per questo evocativo e quindi necessario.
un pensiero alle vittime e ai loro cari,sempre.
Paolo
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
Art.3 Costituzione Repubblica Italiana
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
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I-TIGI
ho visto le foto di Zanfo, e devo ringraziarvi per avermele fatte vedere....
Il mio e` stato un viaggio nel tempo, nel giugno del 1980 avevo 18 anni e ricordo le immagini dei telegiornali, un corpo che affiorava e i detriti sparsi sull'acqua......
poi l'anno scorso ho letto dell'ultimo viaggio di I-TIGI e qui vi assicuro che i vigili del fuoco di Roma e Bologna, sono stati eroici, per avere permesso una operazione cosi` complessa e intensa....... Solo che era l'anno scorso e mi chiedevo in quale modo avrei potuto aspettare un altro anno per vederlo......
per il ponte del 29 giugno ho avuto la varicella e non sono potuto partire e allora ho accumulato altre aspettative per il mio appuntamento con quella vicenda che ha sfiorato le nostre vite.......
ma sabato ci sono andato, stavano chiudendo (e` aperto dalle dieci alle diciotto), alla fine ho chiesto di potermi affacciare un attimo e sono riuscito a vederlo, le persone del museo con molta gentilezza mi hanno dato del materiale tra cui, un libretto con le foto in bianco e nero degli effetti personali dei passeggeri: le borse, i vestiti, le scarpe, un'agenda, una bambola, effetti personali di pulizia......
gli oggetti sono custoditi dentro a delle scatole nere accanto all'aereo, ed e` attraverso gli oggetti, che ti rendi conto delle persone, tutto e` simbolico e tutto e` tremendamente vero.......
domenica mattina ero ancora li e penso che ci tornero` altre volte, per fissare meglio ogni piccolo particolare, per imprimermelo nella memoria...
il museo, per le 81 voci sussurrate e` angosciante, ma non e` angosciante l'esposizione, e` angosciante cio` che e` successo, fermarsi a guardare, pensare, commuoversi, serve a capire che dopo 27 anni quell'aereo appartiene ad uno dei i momenti piu` brutti del nostro vivere....
Il mio e` stato un viaggio nel tempo, nel giugno del 1980 avevo 18 anni e ricordo le immagini dei telegiornali, un corpo che affiorava e i detriti sparsi sull'acqua......
poi l'anno scorso ho letto dell'ultimo viaggio di I-TIGI e qui vi assicuro che i vigili del fuoco di Roma e Bologna, sono stati eroici, per avere permesso una operazione cosi` complessa e intensa....... Solo che era l'anno scorso e mi chiedevo in quale modo avrei potuto aspettare un altro anno per vederlo......
per il ponte del 29 giugno ho avuto la varicella e non sono potuto partire e allora ho accumulato altre aspettative per il mio appuntamento con quella vicenda che ha sfiorato le nostre vite.......
ma sabato ci sono andato, stavano chiudendo (e` aperto dalle dieci alle diciotto), alla fine ho chiesto di potermi affacciare un attimo e sono riuscito a vederlo, le persone del museo con molta gentilezza mi hanno dato del materiale tra cui, un libretto con le foto in bianco e nero degli effetti personali dei passeggeri: le borse, i vestiti, le scarpe, un'agenda, una bambola, effetti personali di pulizia......
gli oggetti sono custoditi dentro a delle scatole nere accanto all'aereo, ed e` attraverso gli oggetti, che ti rendi conto delle persone, tutto e` simbolico e tutto e` tremendamente vero.......
domenica mattina ero ancora li e penso che ci tornero` altre volte, per fissare meglio ogni piccolo particolare, per imprimermelo nella memoria...
il museo, per le 81 voci sussurrate e` angosciante, ma non e` angosciante l'esposizione, e` angosciante cio` che e` successo, fermarsi a guardare, pensare, commuoversi, serve a capire che dopo 27 anni quell'aereo appartiene ad uno dei i momenti piu` brutti del nostro vivere....
Rabbia... eppure è servito, non è vero? Ustica, come altri... educativi accadimenti.
É servito a far capire anche agli idioti il valore della giustizia italiana.
Giustizia. Democrazia. Tante altre cose che la Repubblica Italiana vanta...
Si è capito con la perdita di quelle povere vite quanto L'Italia valga. Uno scambio svantaggioso che sarebbe stato meglio non fosse mai accaduto. Io piango una per una quelle povere vittime che hanno subito l'affronto dell'essere sacrificati in una guerra di sotterfugi per poi ricevere lo sputo in faccia della "giustizia" italiana.
No. Rabbia non è un termine sufficientemente forte.
É servito a far capire anche agli idioti il valore della giustizia italiana.
Giustizia. Democrazia. Tante altre cose che la Repubblica Italiana vanta...
Si è capito con la perdita di quelle povere vite quanto L'Italia valga. Uno scambio svantaggioso che sarebbe stato meglio non fosse mai accaduto. Io piango una per una quelle povere vittime che hanno subito l'affronto dell'essere sacrificati in una guerra di sotterfugi per poi ricevere lo sputo in faccia della "giustizia" italiana.
No. Rabbia non è un termine sufficientemente forte.
- luciocaste
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Salve a tutti , vi leggo da molto tempo e ho deciso di partecipare anche io.
Ricordo bene il 1980 , conoscevo diversi piloti Itavia.
Anche io l'ho visto il museo . Non in buon momento , c'era gente in atteggiamento non consono al luogo e guastava un poco l'atmosfera.
L'artista è stato capace di ricreare in me delle forti emozioni.
-sgomento per come in un attimo puoi essere tolto dalla normalità della vita quotidiana, perdere la vita e lasciare i tuoi cari in lutto.
-stupore per le complessità (anche tecnologiche) che hanno portato I-TIGI dalla disintegrazione iniziale vicino a Ustica , attraverso tante tappe fino alla ricomposizione nel museo.
-rabbia per lo strame che è stato fatto della verità e della giustizia.
Non avevo con me la fotocamera , ma non ho capito perchè , se l'avessi avuta , non avrei potuto fare qualche foto.Non frequento musei, ma negli altri è possibile fotografare?
Ugo
Ricordo bene il 1980 , conoscevo diversi piloti Itavia.
Anche io l'ho visto il museo . Non in buon momento , c'era gente in atteggiamento non consono al luogo e guastava un poco l'atmosfera.
L'artista è stato capace di ricreare in me delle forti emozioni.
-sgomento per come in un attimo puoi essere tolto dalla normalità della vita quotidiana, perdere la vita e lasciare i tuoi cari in lutto.
-stupore per le complessità (anche tecnologiche) che hanno portato I-TIGI dalla disintegrazione iniziale vicino a Ustica , attraverso tante tappe fino alla ricomposizione nel museo.
-rabbia per lo strame che è stato fatto della verità e della giustizia.
Non avevo con me la fotocamera , ma non ho capito perchè , se l'avessi avuta , non avrei potuto fare qualche foto.Non frequento musei, ma negli altri è possibile fotografare?
Ugo
- 10tothenorthtoland
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ciao!
ci spero poco, ma per caso qualcuno ha info sugli attuali orari di apertura?
purtroppo su internet non sono riuscito a trovare info recenti.
grazie mille
ci spero poco, ma per caso qualcuno ha info sugli attuali orari di apertura?
purtroppo su internet non sono riuscito a trovare info recenti.
grazie mille
Ama tutti, credi a pochi e non far del male a nessuno.

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per chi non c'ha nient'altro da vedere:
http://uk.youtube.com/watch?v=9449S7ON_tY

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- MikeAlphaTango
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Prova qui, è estratto dal sito delle dell'Associazioni parenti delle vittime della strage di Ustica: http://www.comune.bologna.it/iperbole/u ... /mambo.pdf
- 10tothenorthtoland
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cheers,mate!
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per chi non c'ha nient'altro da vedere:
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- Tixio
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- Iscritto il: 30 ottobre 2006, 13:08
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I morti son morti, non c'è dubbio e ad ognuno è rivolto il nostro dolore.Maxx ha scritto:Grazie per la tua testimonianza. Tutta la solidarietà possibile alle 81 vittime, ai familiari e alle vittime e ai familiari DI TUTTI GLI ALTRI INCIDENTI AEREI AVVENUTI NEGLI ULTIMI CENTO ANNI, che ai miei occhi non hanno nulla di diverso da quelli di Ustica.
Ma non possiamo dire che il fatto di Ustica sia "uguale" a quello dell'ATR di Palermo (per dirne uno)...insomma...tutto quello che è accaduto, tutto quello che si sa e non si sa...dai...non mi sembra il caso di dire che è un incidente come gli altri...

Detto questo, io non me la sento di lanciare alcun giudizio su politica, giustizia e democrazia, visto che la verità non ce l'ho (e forse non l'avrò mai). E soprattutto visto che questo non è il posto giusto per parlarne...chiudo.
Un abbraccio a quelle povere anime...
Tixio®
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Un Ingegnere non vive, funziona
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Tixioland - Il mio diario di bordo


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- Zanfo
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- Iscritto il: 7 giugno 2007, 19:50
- Località: Bologna
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Ciao a tutti..Praticamente a 6 mesi dall'inaugurazione del museo possiamo affermare che è lasciato lì al suo destino..senza cartelli..senza "pubblicità" sensibilizzazione ecc ecc..
C'è anche un articolo di riferimento uscito su un giornale locale
http://www.volabologna.it/forum/viewtopic.php?f=8&t=165
Noi come associazione Volabologna cercheremo nel nostro piccolo di intervenire inoltrando e-mail alla Sig. Daria Bonfietti che è la presidente dell'associazone vittime.
Pensate che io ho dovuto mandare foto e articolo su JP4 e anche loro a suo tempo non sapevamo che stava per aprire.L'articolo andò poi sul numero di agosto.
Come associazione abiamo inserito il museo anche nel nostro sito internet ove proprio in questi giorni metteremo anche le foto che avete visto nel post che feci all'inaugurazione che gentilemnte bacione ha ri-tirato fuori.
http://www.volabologna.it/it/il-museo-di-i-tigi/
C'è anche un articolo di riferimento uscito su un giornale locale
http://www.volabologna.it/forum/viewtopic.php?f=8&t=165
Noi come associazione Volabologna cercheremo nel nostro piccolo di intervenire inoltrando e-mail alla Sig. Daria Bonfietti che è la presidente dell'associazone vittime.
Pensate che io ho dovuto mandare foto e articolo su JP4 e anche loro a suo tempo non sapevamo che stava per aprire.L'articolo andò poi sul numero di agosto.
Come associazione abiamo inserito il museo anche nel nostro sito internet ove proprio in questi giorni metteremo anche le foto che avete visto nel post che feci all'inaugurazione che gentilemnte bacione ha ri-tirato fuori.
http://www.volabologna.it/it/il-museo-di-i-tigi/