Ad ogni modo nel futuro, secondo me, tutti gli atterragi verrano eseguiti con l'autopilota, non possiamo farci niente
Ho molti dubbi su questa affermazione.
Innanzitutto l'Autoland prevede apparati e procedure molto costose.
Per poter atterrare in bassa visibilità con l'autoland il sito aeroportuale e le procedure di movimento aerei e mezzi sono molto limitanti.
Non ovunque si può installare un ILS e una configurazione luci pista che permettano avvicinamenti di CAT2/3.
I movimenti velivoli e mezzi si riducono sensibilmente, tant'è che quando si opera in queste condizioni gli slots fioccano come la neve a natale.
La possibilità che la tecnica dà con i sistemi di posizionamento GPS, databases dei sistemi di navigazione, uniti a quelli di Enhanced Vision, magari proiettati su HUD farà sì che in futuro tutti gli atterraggi possano essere fatti a mano in condizioni equivalenti a quelle di buona visibilità diurna.
Questo consentirà atterraggi in bassa visibilità anche in quegli aeroporti dove non è possibile o conveniente installare apparati per CAT2/3.
Inoltre consentirà di atterrare in condizioni di bassa visibilità anche con componenti di vento non gestibili dall'autopilota.
Gli apparati di Enhanced Vision, sia basati sull'intensificazione di luce che su radar millimetrico o visore infrarosso, già ora sono molto più economici degli apparati di autoguida con la ridondanza richiesta per effettuare un autoland.