piloti italiani in compagnie straniere..
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piloti italiani in compagnie straniere..
salve a tutti...ero curioso di sapere come è la situazione dei piloti italiani nelle compagnie straniere..cioè se esiste la possibilità concreta che un italiano venga preso in compagnie estere (qualsiasi)...
grazie a tutti
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E' pieno. Sono in molti che vanno via. Si va via fondamentalmente perchè professionalmente in Italia non si cresce molto. Le compagnie maggiori non attraversano un buon momento e non abbiamo una mentalità molto evoluta. L'unica che avva una struttura degna di questo nome ora come ora se la passa malissimo. Rimane solo il nome. Comunque tutti quelli che lasciano il belpaese aeronautico non tornano più.
Re: piloti italiani in compagnie straniere..
Se inverti la domanda ti rispondi da solo.antes56 ha scritto:salve a tutti...ero curioso di sapere come è la situazione dei piloti italiani nelle compagnie straniere..cioè se esiste la possibilità concreta che un italiano venga preso in compagnie estere (qualsiasi)...
grazie a tutti
Il problema è, che le nostre compagnie italiane assumono troppi piloti stranieri.
Bella risposta eh.
Ciao.
Io ho un paio di amici che lavorano per la Singapore e per la Cathay, un' altro ha lasciato AP è adesso è da un paio di anni che lavora per la Atlas Cargo e ne è entusiasta.
Un altro ragazzo che era un tecnico e poi ha preso l'ATPL adesso lavora per una società executive in Inghilterra.
Un altro conoscente dei tempi del militare lavora per Bae come pilota istruttore sui Tornado sauditi, mentre un altro amico fa l'istruttore militare ad Abu Dhabi.
Il mercato c'è, sia per chi comincia , sia per chi ha esperienza.
Credo che il problema sia il fatto che noi italici ci sottovalutiamo un pochino e quindi ci precludiamo determinate possibilità ed occasioni.
Saluti
Steve
Un altro ragazzo che era un tecnico e poi ha preso l'ATPL adesso lavora per una società executive in Inghilterra.
Un altro conoscente dei tempi del militare lavora per Bae come pilota istruttore sui Tornado sauditi, mentre un altro amico fa l'istruttore militare ad Abu Dhabi.
Il mercato c'è, sia per chi comincia , sia per chi ha esperienza.
Credo che il problema sia il fatto che noi italici ci sottovalutiamo un pochino e quindi ci precludiamo determinate possibilità ed occasioni.
Saluti
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Allora abbiamo amici comuni...Snap-on ha scritto:Io ho un paio di amici che lavorano per la Singapore e per la Cathay, un' altro ha lasciato AP è adesso è da un paio di anni che lavora per la Atlas Cargo e ne è entusiasta.
Un altro ragazzo che era un tecnico e poi ha preso l'ATPL adesso lavora per una società executive in Inghilterra.
Un altro conoscente dei tempi del militare lavora per Bae come pilota istruttore sui Tornado sauditi, mentre un altro amico fa l'istruttore militare ad Abu Dhabi.
Il mercato c'è, sia per chi comincia , sia per chi ha esperienza.
Credo che il problema sia il fatto che noi italici ci sottovalutiamo un pochino e quindi ci precludiamo determinate possibilità ed occasioni.
Saluti
Steve
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Conosco molti piloti italiani all'estero.
La grande maggioranza, però, sono andati con un curriculum "pesante" e lasciando un lavoro che già avevano in Italia.
Il problema, sia in Italia che all'estero, è che quasi tutte le compagnie cercano personale qualificato, i migliori occupano i posti migliori, lasciando quelli meno appetibili a chi non vuole o non può aspirare a qualcosa di meglio.
Gli italiani vanno a fare i piloti e comandanti in CX, EK, EY, BA, ANA, ecc...
i francofoni vengono a fare i piloti e comandanti in AP, BV ecc...
La grande maggioranza, però, sono andati con un curriculum "pesante" e lasciando un lavoro che già avevano in Italia.
Il problema, sia in Italia che all'estero, è che quasi tutte le compagnie cercano personale qualificato, i migliori occupano i posti migliori, lasciando quelli meno appetibili a chi non vuole o non può aspirare a qualcosa di meglio.
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Se parliamo di preparazione pura (con un pizzico di incoscienza) i Russi sono avanti come pochi. Loro volano con delle macchine con prestazioni allucinanti e avionica post guerra mondiale... 
Se parliamo di manici (cosa anacronistica viste le macchine moderne)... si qualcosa di buono lo abbiamo. Quello che è sempre stato eccellente in Italia per l'AM è l'iter addestrativo. Noi facciamo cose come allenamento basico che nessuno fa. Infatti c'è chi ha pensato bene di non farlo più, in ottica risparmio ovviamente...

Se parliamo di manici (cosa anacronistica viste le macchine moderne)... si qualcosa di buono lo abbiamo. Quello che è sempre stato eccellente in Italia per l'AM è l'iter addestrativo. Noi facciamo cose come allenamento basico che nessuno fa. Infatti c'è chi ha pensato bene di non farlo più, in ottica risparmio ovviamente...
- Tiennetti
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secondo me, il problema principale è nel fatto che ci sono troppi "mammoni" che per una scusa o per un'altra non si allontanano da casa nanche a calci... ma questa non è una novità in Italia o sbaglio?Credo che il problema sia il fatto che noi italici ci sottovalutiamo un pochino e quindi ci precludiamo determinate possibilità ed occasioni.
Un problema secondario potrebbe essere quello della lingua che qui in italia come seconda lingua (vedi inglese...) stiamo messi maluccio come basi figuriamoci a livello medio... e quindi ecco che magari sommato al problema principale desistono...
ma come dire... se la gente continua ad accettare calci in bocca in italia dalle compagnie che spremono come agrumi i naviganti (per non dire bandite)... si vede che gli piace... quindi, de gustibus... il problema serio e molto grave è che disintegrano la categoria... già ridotta a brandelli.
Che tristezza.
-->>POI<ER<<--

"We shall go on to the end, we shall fight in France, we shall fight on the seas and oceans, we shall fight with growing confidence and growing strength in the air, we shall defend our Island, whatever the cost may be, we shall fight on the beaches, we shall fight on the landing grounds, we shall fight in the fields and in the streets, we shall fight in the hills; we shall never surrender..."
ASOS su MySpace

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STRAQUOTO!Poker ha scritto:secondo me, il problema principale è nel fatto che ci sono troppi "mammoni" che per una scusa o per un'altra non si allontanano da casa nanche a calci... ma questa non è una novità in Italia o sbaglio?Credo che il problema sia il fatto che noi italici ci sottovalutiamo un pochino e quindi ci precludiamo determinate possibilità ed occasioni.
Un problema secondario potrebbe essere quello della lingua che qui in italia come seconda lingua (vedi inglese...) stiamo messi maluccio come basi figuriamoci a livello medio... e quindi ecco che magari sommato al problema principale desistono...
ma come dire... se la gente continua ad accettare calci in bocca in italia dalle compagnie che spremono come agrumi i naviganti (per non dire bandite)... si vede che gli piace... quindi, de gustibus... il problema serio e molto grave è che disintegrano la categoria... già ridotta a brandelli.
Che tristezza.