ammaraggio...
Moderatore: Staff md80.it
-
- Rullaggio
- Messaggi: 16
- Iscritto il: 12 agosto 2007, 16:45
ammaraggio...
Ciao a tutti!!!
nell’ambito delle procedure di emergenza da adottare in caso di gravissime difficoltà durante il volo, l’ammaraggio è sicuramente una soluzione estrema, a volte l’extrema ratio.
Quali sono le possibilità di riuscita di tale manovra, considerando un mare molto calmo e piloti con una media esperienza di volo? Dal CESSNA al Boeing 747 quali sono gli aeromobili più idonei ad un eventuale ammaraggio, o forse presentano tutti la medesima difficoltà?
Nella storia aeronautica qualcuno ricorda un ammaraggio brillantemente riuscito?
Grazie a tutti i piloti che sapranno rispondermi e soddisfare questa mia curiosità tecnica.
nell’ambito delle procedure di emergenza da adottare in caso di gravissime difficoltà durante il volo, l’ammaraggio è sicuramente una soluzione estrema, a volte l’extrema ratio.
Quali sono le possibilità di riuscita di tale manovra, considerando un mare molto calmo e piloti con una media esperienza di volo? Dal CESSNA al Boeing 747 quali sono gli aeromobili più idonei ad un eventuale ammaraggio, o forse presentano tutti la medesima difficoltà?
Nella storia aeronautica qualcuno ricorda un ammaraggio brillantemente riuscito?
Grazie a tutti i piloti che sapranno rispondermi e soddisfare questa mia curiosità tecnica.
- I-DISA
- 02000 ft
- Messaggi: 429
- Iscritto il: 16 settembre 2006, 13:43
- Località: Roma
Re: ammaraggio...
Credo che occhio e croce l'ammaraggio sia simile su tutti i velivoli. Tuttavia i velivoli senza motori sotto le ali soffrono meno dell'effetto di violento nose down che avviene duando un velivolo tocca l'acqua con i motori sotto le ali (che sono la prima cosa che incontra l'acqua).
Da ricordare che negli aerei grandi c'è un certo numero di battelli oltre algi scivoli stessi che diventano battelli ( ma per quanto riguarda gli scivoli credo anche i più piccoli).
Spesso capita di ammarare in casi di overrun della soglia della pista. In quei casi a volte si risolve il tutto senza vittime.
C'è un video su utube di un 767 Ethiopian ammarato in seguito ad un out of fuel in seguoito ad un dirottamento. Si nota proprio l'effeto di repentino nose down appena il motore tocca l'acqua. La fusoliera si spezzo in 3 tronconi. Metaà delle persone sopravvisse.
Da ricordare che negli aerei grandi c'è un certo numero di battelli oltre algi scivoli stessi che diventano battelli ( ma per quanto riguarda gli scivoli credo anche i più piccoli).
Spesso capita di ammarare in casi di overrun della soglia della pista. In quei casi a volte si risolve il tutto senza vittime.
C'è un video su utube di un 767 Ethiopian ammarato in seguito ad un out of fuel in seguoito ad un dirottamento. Si nota proprio l'effeto di repentino nose down appena il motore tocca l'acqua. La fusoliera si spezzo in 3 tronconi. Metaà delle persone sopravvisse.
Aer Lingus, Aeropostale, Air Europa, Air France, Air One, Alitalia, Alitalia Express, ATI, Aviaco, British Airways, Continental, Delta Airlines, EasyJet, Iberia, Icelandair, KLM, Lufthansa, Lufthansa Italia, Olympic, SAS, Spanair, Swissair, Volareweb, Wizz.
- pippo682
- FL 450
- Messaggi: 4571
- Iscritto il: 21 ottobre 2005, 16:25
- Località: Padova (LIPU)
- Contatta:
E' vero quello che dice pippo.pippo682 ha scritto:Parlando dei piccoli aerei, la manovra ha più probabilità di riuscita nel caso di ala bassa e carrello retrattile (tipo Piper PA28), mentre risulta molto più difficoltoso, se non impossibile, con carrello fisso ed ala alta (i vari Cessna 150, 172, 182...)

Sai...col 150 pensavo di farmi approvare e certificare da Cessna una procedura di ammaraggio in volo rovescio!


![To funny [smilie=to funny.gif]](./images/smilies/To%20funny.gif)


ciao
Con l'ala alta è consigliabile un prestallo prima dell'impatto con l'acqua, perché il momento picchiante è notevole, specie a serbatoi pieni.
Si sentiva già mica male con gli idro (non ho grande esperienza di idro, però... forse un trecento ore) la tendenza ad appruare al contatto più marcata.
Non a caso gli scarponi idro sono piuttosto lunghi in avanti e idro come l'M7 che hanno scarponi corti tendono a immergere la prua.
Personalmente preferirei un prestallo anche con l'ala bassa anche se con carrello retrattile; è importante cercare di non immergere il muso, perché è facile che con la pressione dell'impatto il lunotto anteriore salti via intero e l'abitacolo si inondi in un attimo, con conseguente affondamento rapido.
Insomma, l'acqua è dura: più lenti si tocca e meglio è.
Importantissimo ricordare di aprire le portiere prima dello splash down, perché se la struttura si deforma si bloccano e si resta dentro a fare la fine del topo.
Via la cuffia (e relativi cavi) e bandoliera ben stretta prima di toccare.
Si sentiva già mica male con gli idro (non ho grande esperienza di idro, però... forse un trecento ore) la tendenza ad appruare al contatto più marcata.
Non a caso gli scarponi idro sono piuttosto lunghi in avanti e idro come l'M7 che hanno scarponi corti tendono a immergere la prua.
Personalmente preferirei un prestallo anche con l'ala bassa anche se con carrello retrattile; è importante cercare di non immergere il muso, perché è facile che con la pressione dell'impatto il lunotto anteriore salti via intero e l'abitacolo si inondi in un attimo, con conseguente affondamento rapido.
Insomma, l'acqua è dura: più lenti si tocca e meglio è.
Importantissimo ricordare di aprire le portiere prima dello splash down, perché se la struttura si deforma si bloccano e si resta dentro a fare la fine del topo.
Via la cuffia (e relativi cavi) e bandoliera ben stretta prima di toccare.
- LS4
- 05000 ft
- Messaggi: 542
- Iscritto il: 19 luglio 2007, 14:49
- Località: LILC
Nel caso di alianti, gli istruttori consigliano di ammarare con il carrello estratto (non so il perchè) e lontano da riva in quanto l'aliante ha la tendenza a immergersi subito dopo il contatto e l'aliante potrebbe incagliarsi nell'eventuale fondo melmoso impendendo così la riemersione
Don't worry about the world coming to an end today. It's already tomorrow in Australia
- FAS
- Technical Airworthiness Authority
- Messaggi: 5855
- Iscritto il: 12 maggio 2006, 7:20
- blackbird
- 02000 ft
- Messaggi: 432
- Iscritto il: 23 novembre 2005, 19:01
LS4 ha scritto:Nel caso di alianti, gli istruttori consigliano di ammarare con il carrello estratto (non so il perchè) e lontano da riva in quanto l'aliante ha la tendenza a immergersi subito dopo il contatto e l'aliante potrebbe incagliarsi nell'eventuale fondo melmoso impendendo così la riemersione

http://1001crash.com/telechvideo.php?vi ... nonjava=ok
The SR71 unofficially called as "BLACKBIRD"
6 March 1990
Crew: Lt. Col. Ed Yeilding and Lt. Col. Joseph T. Vida
Speed Over a Recognized Course - St. Louis to Cincinnati (311.44 mi)
Time: 8 minutes 31.97 seconds
Average Speed: 2,189.94 mph
6 March 1990
Crew: Lt. Col. Ed Yeilding and Lt. Col. Joseph T. Vida
Speed Over a Recognized Course - St. Louis to Cincinnati (311.44 mi)
Time: 8 minutes 31.97 seconds
Average Speed: 2,189.94 mph
Ammarare col carrello giù con un idro è il modo migliore per ribaltare.
L'aliante invece ammara molto piatto e con un bel po' di portanza ancora nelle ali e, a causa della sua forma e della grande efficienza tende a rimbalzare sull'acqua come una pietra piatta e ad andare dove il pilota non vorrebbe.
Per questo si tiene giù il carrello, per fare "agganciare" l'aliante con l'acqua nel punto prestabilito; ribaltare è quasi impossibile perché il baricentro è basso e il braccio di leva tra carrello dell'aliante e acqua è minimo.
L'aliante invece ammara molto piatto e con un bel po' di portanza ancora nelle ali e, a causa della sua forma e della grande efficienza tende a rimbalzare sull'acqua come una pietra piatta e ad andare dove il pilota non vorrebbe.
Per questo si tiene giù il carrello, per fare "agganciare" l'aliante con l'acqua nel punto prestabilito; ribaltare è quasi impossibile perché il baricentro è basso e il braccio di leva tra carrello dell'aliante e acqua è minimo.
- blackbird
- 02000 ft
- Messaggi: 432
- Iscritto il: 23 novembre 2005, 19:01
- LS4
- 05000 ft
- Messaggi: 542
- Iscritto il: 19 luglio 2007, 14:49
- Località: LILC
Grazie deltagolf;L'aliante invece ammara molto piatto e con un bel po' di portanza ancora nelle ali e, a causa della sua forma e della grande efficienza tende a rimbalzare sull'acqua come una pietra piatta e ad andare dove il pilota non vorrebbe.
Per questo si tiene giù il carrello, per fare "agganciare" l'aliante con l'acqua nel punto prestabilito

- Jacopo
- 10000 ft
- Messaggi: 1098
- Iscritto il: 28 agosto 2006, 15:00
- Località: Tra le nuvole (di Padova)
- pippo682
- FL 450
- Messaggi: 4571
- Iscritto il: 21 ottobre 2005, 16:25
- Località: Padova (LIPU)
- Contatta:
Beh, Pippo, anche se vieni dalle mie parti la scelta è infilarsi nel lago o centrare una casa o la parete di una montagnaL'ammaraggio con l'aliante è un'esperienza che può capitare in paesi come quelli del nord europa, pieni di foreste e di laghi. La scelta è abbastanza naturale
Anche nel volo a motore le avarie simulate le proviamo sul lago (o in circuito ovviamente).
Prati ghe n'è minga!
- pippo682
- FL 450
- Messaggi: 4571
- Iscritto il: 21 ottobre 2005, 16:25
- Località: Padova (LIPU)
- Contatta:
La migliore avaria simulata che mi hanno fatto provare è stata su una aviosuperficie che non conoscevo, con il PA18. Via il motore, e l'istruttore che mi dice la solita frasetta, e aggiunge "che ne dici di quel campo laggiù?" A 500 piedi mi aspetto che mi dica di riattaccare, ma niente..... tocchiamo con le ruote e mi dice di ripartire. POI mi ha detto che si trattava di una aviosuperficie di un suo amico....
- LS4
- 05000 ft
- Messaggi: 542
- Iscritto il: 19 luglio 2007, 14:49
- Località: LILC
- pippo682
- FL 450
- Messaggi: 4571
- Iscritto il: 21 ottobre 2005, 16:25
- Località: Padova (LIPU)
- Contatta:
- blackbird
- 02000 ft
- Messaggi: 432
- Iscritto il: 23 novembre 2005, 19:01
come questo?pippo682 ha scritto:L'ammaraggio con l'aliante è un'esperienza che può capitare in paesi come quelli del nord europa, pieni di foreste e di laghi. La scelta è abbastanza naturale.
http://www.airliners.net/open.file?id=1260622&size=L
The SR71 unofficially called as "BLACKBIRD"
6 March 1990
Crew: Lt. Col. Ed Yeilding and Lt. Col. Joseph T. Vida
Speed Over a Recognized Course - St. Louis to Cincinnati (311.44 mi)
Time: 8 minutes 31.97 seconds
Average Speed: 2,189.94 mph
6 March 1990
Crew: Lt. Col. Ed Yeilding and Lt. Col. Joseph T. Vida
Speed Over a Recognized Course - St. Louis to Cincinnati (311.44 mi)
Time: 8 minutes 31.97 seconds
Average Speed: 2,189.94 mph
-
- FL 200
- Messaggi: 2286
- Iscritto il: 22 maggio 2006, 7:17
Bello scherzo eheh....pippo682 ha scritto:La migliore avaria simulata che mi hanno fatto provare è stata su una aviosuperficie che non conoscevo, con il PA18. Via il motore, e l'istruttore che mi dice la solita frasetta, e aggiunge "che ne dici di quel campo laggiù?" A 500 piedi mi aspetto che mi dica di riattaccare, ma niente..... tocchiamo con le ruote e mi dice di ripartire. POI mi ha detto che si trattava di una aviosuperficie di un suo amico....