(per chi fosse interessato al racconto, prima, seconda, terza, quarta, quinta, sesta e settima parte del racconto di viaggio).

Il volo parte alle 5.20.
Io ho scelto di non dormire nella serata precedente, visto che c'era da alzarsi all'1.30.
Perciò arrivo discretamente rimbambita all'aeroporto, e non ho fatto molte foto.
Data l'ora, c'è un'insolita animazione in sala partenze: oltre al nostro volo per Roma, ce n'è un altro poco dopo per Istanbul.
Dopo aver fatto il check-in, passiamo i controlli aeroportuali e ci avviamo in una sala deserta, a parte noi:

I negozi sono chiusi: niente acquisti duty-free, per lo sconforto di qualcuno del gruppo.
Ci chiamano all'autobus per portarci all'aereo: durante il tragitto ho fatto qualche foto, ma fra calca e sonno non sono venute un granché:


Ci imbarchiamo; e prima del push-back vedo dal mio posto - ovviamente finestrino! - Fratello Sole che sorge sugli aerei parcheggiati a Tashkent:

In volo, dopo una bella dormita di qualche ora, mi sveglio e guardo fuori. Trovo sull'ala qualcosa che mi incuriosisce: intanto faccio una foto:

Poi attivo lo zoom della mia compattina e faccio quest'altra foto:

Ma soprattutto (anche perché in volo tutte le scuse sono buone per passare il tempo) guardo bene la scritta... possibile?

Eh sì, possibile. Per capire facilmente, vi metto la foto precedente capovolta:

Eh? "Do not walk outside this aerea"?????????

Il volo procede; e si arriva infine a Fiumicino, accolti dai pini a cui manca solo il cartello "casa" e con l'ombra dell'aereo ben stampata sul suolo:


Ciao!