Perché? Perché si vanno a vedere posti dal nome mitico: Bukhara, Samarcanda... Perché è un pezzo della Via della Seta, quella di Marco Polo; e la Via della Seta fu per quasi un millennio l'unico canale di comunicazione commerciale e culturale fra l'Europa e l'Asia. Perché sono i luoghi di Tamerlano. Perché mi intriga vedere un pezzo di Asia centrale.
Partenza il 2 luglio, con un gruppo che si conosce da anni e ha girato mezzo mondo. L'amica con cui viaggio, che da oltre un decennio è mia compagna di scorribande in più continenti, è parente di uno del gruppo, e così hanno accettato di "accoglierci a bordo". Siamo 23: e il fatto di conoscersi già, a parte noi due, darà a tutto il viaggio un colore di familiarità estremamente gradevole.
Sapevo che avremmo volato con l'Uzbekistan Airlines: infatti, fin da metà aprile avevo chiesto informazioni.
Arriviamo al gate e ci aspetta il nostro A310, per un volo di circa sei ore:

Ci viene accordato l'upgrade in business: si fa festa all'idea, ma una volta dentro l'aereo scopriamo che la business significa solo sedili un po' più larghi. Meglio che niente, ma nulla a che vedere con le business delle grandi compagnie aeree.

Questa è la piacevole vista dal mio finestrino del 9A: il nostro vicino di gate è un Tunisair che dovrei prendere a settembre:

Push-back e taxi

Un A321 di Aeroflot al remoto

Ci avviamo verso la pista, abbiamo 50 minuti di ritardo sull'orario previsto.
Durante il taxi, il Comandante ci informa che siano decimi al decollo, un traffico degno del Raccordo Anulare!
Prima di noi decollano un A320 AZ e uno Finnair, un md80 AZ, un 737 Olympic, un A320 Vueling, un altro md80 AZ, un 737 Tarom, un A330-300 (grazie Alessandro!) US Airways,

e un 737 Aegean. Dietro abbiamo tre aerei che si avviano in testata pista: American Airlines (767), Futura (737), AZ A320:

Decollo e subito virata a sinistra. Si vede tutto l'aeroporto di Fiumicino:

A partire dalla quarta ora di volo, il panorama per un bel po' è sempre uguale. La foschia e le nuvole non aiutano la visuale, comunque ho tentato di fotografare il deserto:

Arriviamo alle 21.30 circa, ora locale (tre ore in più rispetto all'Italia), ma perdiamo un sacco di tempo sia per il controllo dei passaporti sia per il ritiro dei bagagli, nonostante l'aeroporto sia tutto sommato piccolo

e non ci sia poi così tanto traffico. Ci sono volute più di due ore per uscire, perciò andiamo rapidamente in albergo, ceniamo e subito a nanna: domattina ci dobbiamo alzare molto presto, il volo interno per Urgench parte alle 7.00.
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L'indomani mattina, arrivando in aeroporto, non è chiaro se si possono fare foto o no; chi dice sì, chi dice no... nel dubbio, ho fatto qualche scatto senza dare troppo nell'occhio. D'altra parte, non è che sia un aeroporto proprio frequentatissimo, e mi dispiaceva non portare a casa qualcosa per gli amici del forum!
Vista sul piazzale dal gate:

Durante il giro nel piazzale in bus vediamo la torre di controllo (notare lo stile orientale)

e alcuni aerei parcheggiati


Già in questa ultima foto si vede una cosa strana (poi si vedrà meglio anche nella foto successiva): diversi aerei hanno i motori coperti con i teloni, e in qualche caso, come nella foto qui sopra, anche il muso. Non ho capito perché, qualcuno me lo sa spiegare?
Questo è un Tupolev 154, parcheggiato accanto al nostro. Anche lui con i motori coperti.


Che bel profilo, questo musino mi piace proprio!
E questo è il nostro Tupolev, pure lui 154, marche UK85776:


L'imbarco è stato a dir poco caotico. Dopo essere scesi dal bus ci hanno fatto aspettare quindici minuti buoni ai piedi della scaletta, chiamando ogni tanto qualche posto delle prime file. Però in lingua locale, e la metà dei passeggeri non ci capiva niente. Poi, piano piano ci hanno fatto salire, ma sempre uno o due alla volta, senza un ordine preciso. Dopo essere stati attentissimi a file e posti, quando circa metà dei passeggeri era ancora a terra, hanno liberato il passaggio verso la scaletta dicendo "salite e sedetevi dove vi pare". Boh...
Arrivata su, scopro che le hostess non parlano inglese e che l'aereo è veramente in cattive condizioni all'interno. Le tappezzerie sono lise, i sedili mezzo sfondati. La configurazione è 3+3.


Il mio sedile non è solo sfondato, ha pure lo schienale bloccato in posizione reclinata. Al decollo, praticamente mi sono ritrovata sdraiata, pareva di stare sullo Shuttle!

Volo tranquillo, con bei panorami, talora desertici, talora di fiumi e zone coltivate

Ho notato che l'aereo in volo aveva un assetto sempre un po' cabrato, con il "naso" all'insù.
Arriviamo ad Urgench e, per la prima volta in vita mia, sono atterrata in un aeroporto dove non c'era nessun altro aereo. Impressionante davvero.
Ci fanno uscire a piedi dal piazzale, e passiamo per un cancello laterale. E i bagagli? Ce li daranno fra poco, mi spiega la guida mostrandomi i tagliandi che saggiamente s'è fatta mettere tutti insieme:

Ed ecco la più strepitosa consegna bagagli che abbia mai visto: altro che tapis roulant e saloni con monitor che indicano i voli! E' arrivato il convoglio con tre carrelli agganciati, s'è fermato vicino al cancello da cui eravamo usciti alcuni minuti prima, noi siamo rientrati e i bagagli li abbiamo ripresi così:

Per chi fosse interessato, il racconto di questo fantastico viaggio continuerà nella sezione Quattro chiacchiere: ci sono tante foto e cose da narrare, perciò preferisco suddividere in più topic, altrimenti la lettura diventa troppo lunga.
Giusto una piccola anteprima di una delle bellissime cose che abbiamo visto:

Ciao!