Postate qui le vostre discussioni inerenti l'Industria Aeronautica, dall'aviazione commerciale (Boeing, Airbus, Bombardier, Antonov...) all'aviazione generale (Cessna, Piper, Beechcraft...) senza dimenticare gli elicotteri
Ho letto che su un grande aereo di linea come Airbus A340-300, lungo 63,6 metri e con un' apertura alare di 60,3 metri, corrono circa 300 Km di cavi elettrici ... e allora su un A380 ???
Secondo me (che un po' di computer me ne intendo) non è detto che debba esserci più filo. Questo, infatti, dipende da molti fattori, non dalla grandezza dell'aeromobile. Per esempio bisogna vedere quanto è stato dedicato al multiplessaggio (cioè, l'invio di più segnali lungo il medesimo cavo, per intenderci). Per farti un paragone, alcune automobili moderne tendono ad usare un solo filo per diverse utenze (es. i gruppi ottici posteriori); viste le velocità e le prestazioni degli odierni microprocessori e sistemati nei gruppi ottici dei demultiplexer (quando il costo di questi diventa inferiore al costo dei metri del rame diventa molto conveniente) nel filo non passa soltanto l'elettricità per fornire energia alla particolare lampada ma pure il segnale digitale che invita ad attivare quella particolare lampada.
In un aereomobile il fenomeno è molto più complicato perchè si tiene conto di altri fattori (per esempio quando si gira si attivano alettoni e timone insieme) in più tieni conto che occorre essere piuttosto sicuri per quanto riguarda l'affidabilità e la stabilità del sistema: per questa ragione è possibile che non si decida di "comprimere" troppo i segnali lungo un'unica via e che non si decida di utilizzare l'ultima tecnologia disponibile (anche la Soc. Autostrade utilizza tecnologia più vecchia a favore della stabilità e della sicurezza del sistema) a favore di una maggiore garanzia per il funzionamento del velivolo.
Detto questo, a grandi linee, un aereo più giovane (come progettazione) sarà comunque più aggiornato rispetto a uno più vecchio.
bè che dire a380 ottima osservazione comunque il 380 avrà molti km di cavi al suo interno non dimenticando che se non erro i sistemi all interno di quest ultimo sono in triplice copia correggetemi se sbaglio....
Solleticato dalla curiosità ho fatto una breve ricerca su internet e risulta che l'A380 abbisogna di circa 500 Km di cavi. Una quantità spropositata, superiore a quanto previsto in fase di progetto, errore dovuto anche alla volontà di Airbus di voler personalizzare al massimo ogni singolo aereo e che ha avuto come conseguenza la riprogettazione degli impianti che è la causa di uno dei due ritardi che stanno rallentando le consegne (l'altro riguardava l'ala che si è rotta in fase di collaudo).
(l'altro riguardava l'ala che si è rotta in fase di collaudo).
vuol dire che l ala non è stata progettata correttamente? possibile?
Aveva raggiunto il 97% del carico di rottura di progetto, se ricordo bene. Dal punto di vista meccanico è la stessa cosa, ma la percezione che ne possono avere i passeggeri o la dirigenza delle compagnie sarebbe probabilmente negativa, allora si è intervenuti per migliorare l'ala e avere margini più ampi.
Comunque, in fase di collaudo le ali finiscono sempre col rompersi: lo si fa deliberatamente, torcendole sempre di più con pesanti martinetti industriali, finchè, quando sono praticamente arrotolate su sè stesse, si raggiunge il limite di resistenza e si rompono.
No, no, temo che sia proprio costoso e pesante rame (al limite, alluminio). 500 Km non sono pochi, non tanto in termini di costi quanto di peso!!
caspita pazzesco io avrei scommesso fossero cavi in fibra ottica invece sono in semplice rame (in alluminio ne dubbito fortemente.....) con tutta la tecnologia a bordo di queste "macchine perfette" ancora si usa il rame....mah.... grazie per l info A380
No, no, temo che sia proprio costoso e pesante rame (al limite, alluminio). 500 Km non sono pochi, non tanto in termini di costi quanto di peso!!
caspita pazzesco io avrei scommesso fossero cavi in fibra ottica invece sono in semplice rame (in alluminio ne dubbito fortemente.....) con tutta la tecnologia a bordo di queste "macchine perfette" ancora si usa il rame....mah.... grazie per l info A380
Se non sbaglio la fibra ottica è utile solo per trasmettere dati, non alimentazioni di potenza.
E comunque dovrebbe lo stesso essere fornita di potenza almeno in testa e in coda alla linea.
Per questo c'è solo il metallo, o le microwaves, ma con noti problemi di cottura...
Se non sbaglio la fibra ottica è utile solo per trasmettere dati, non alimentazioni di potenza.
E comunque dovrebbe lo stesso essere fornita di potenza almeno in testa e in coda alla linea.
Per questo c'è solo il metallo, o le microwaves, ma con noti problemi di cottura...
Correggetemi eventuali errori.
Infatti, quando si parla di cavi elettrici il miglior materiale è il rame; esso è adatto al "trasporto" dell'elettricà che assolutamente non può avvenire su o in fibra ottica. Ottimo conduttore è anche l'alluminio che pesa di meno ma stranamente a parità di peso occupa più volume...ecco perchè la soluzione vincente è il rame (in campo aeronautico dove è necessario contenere gli spazi). In ogni caso la conducibilità elettrica del rame è doppia di quella dell'alluminio...ma lasciamo ai progettisti elettrici-aeronautici l'ardua sentenza.
il miglior conduttore elettrico è l oro ma se già un aereo costa un capitale figuriamoci quanto costerà con un impianto fatto cn cavi d oro? comunque si il rame è un ottima via di mezzo.... ma quanta potenza viaggia in questi cavi? parliamo di V o KV ? e le correnti sono mA - A ?
giovanni87 ha scritto:il miglior conduttore elettrico è l oro ma se già un aereo costa un capitale figuriamoci quanto costerà con un impianto fatto cn cavi d oro? comunque si il rame è un ottima via di mezzo.... ma quanta potenza viaggia in questi cavi? parliamo di V o KV ? e le correnti sono mA - A ?
Hai dimenticato una cosa : a che frequenza sono tensione e corrente ?
non si hanno certo i 50Hz che abbiamo a casa almeno in fase di generazione, non so se poi esiste un convertitore di frequenza per abbassarla a 50 Hz. Date le elevate velocità di rotazione delle turbine si hanno anche alte frequenze ma non vorrei sbagliare forse si utilizzano cosi per limitare le correnti di corto circuito. Qui entriamo nel vivo della progettazione dei sistemi elettrici di bordo non so se ci sia qualòcuno che possa darci delucidazioni a riguardo...boh
A380 ha scritto:No, no, temo che sia proprio costoso e pesante rame (al limite, alluminio). 500 Km non sono pochi, non tanto in termini di costi quanto di peso!!
Non credo siano pochi nemmeno in termini di costi: tempo fa leggevo su "Repubblica" che la domanda di rame, specialmente da parte dei paesi in via di sviluppo, sta progressivamente crescendo, facendo quindi crescere il prezzo del Cu...
Die Warheit wird euch frei machen. (Goethe) La verità vi renderà liberi. (Goethe)
Leonardo er.tupolone@yahoo.it
lucax1x ha scritto:Date le elevate velocità di rotazione delle turbine si hanno anche alte frequenze ma non vorrei sbagliare forse si utilizzano cosi per limitare le correnti di corto circuito.
Non credo abbia a che fare con la corrente di CC, è piuttosto una scelta legata a vari fattori:
- La potenza meccanica ce l'hai ad alte velocità di rotazione; abbassarla richiede riduttori pesanti, ingombranti e inefficienti.
- Non devi trasportare l'energia per lunghe distanze quindi alte frequenze non sono un problema.
- La trasformazione a DC è più efficiente
Non credo abbia a che fare con la corrente di CC, è piuttosto una scelta legata a vari fattori:
- La potenza meccanica ce l'hai ad alte velocità di rotazione; abbassarla richiede riduttori pesanti, ingombranti e inefficienti.
- Non devi trasportare l'energia per lunghe distanze quindi alte frequenze non sono un problema.
- La trasformazione a DC è più efficiente
Lo so... la frequenza la si potrebbe abbassare solo con convertitori statici costituiti solo da componenti elettronici e da nessuna parte meccanica in movimento; come ha detto vihai, la frequenza per i circuiti in AC è 400 Hz e non viene modificata perchè comunque aiuta a ridurre le correnti di corto circuito. Tali correnti sono limitate nell'intensità soprattutto dalla lunghezza di un circuito elettrico; l'A380 ha 500Km di cavi ma purtroppo non è un unico circuito lungo 500Km ma si tratta di tanti circuiti che messi assieme arrivano a tale lunghezza; ognuno di questi potrebbe non avere lunghezza sufficiente a limitare le correnti di guasto prima citate, per cui tenere alta la frequenza dei circuit AC giova a contenere eventuali correnti di cto cto. E' una legge dell'elettrotecnica per la quale fissata la lunghezza di un circuito elettrico le correnti sono limitate dalla frequenza delle grandezze elettriche in gioco.
lucax1x ha scritto:
per cui tenere alta la frequenza dei circuit AC giova a contenere eventuali correnti di cto cto.
Non è detto che tu voglia contenere *troppo* le correnti di corto circuito. È molto più facile proteggere un circuito se il corto circuito è intenso, così ti bastano delle protezioni magnetiche meno sensibili.
E' una legge dell'elettrotecnica per la quale fissata la lunghezza di un circuito elettrico le correnti sono limitate dalla frequenza delle grandezze elettriche in gioco.
Hai per caso una stima dell'induttanza equivalente dei cavi in un impianto simile?
Non è detto che tu voglia contenere *troppo* le correnti di corto circuito. È molto più facile proteggere un circuito se il corto circuito è intenso, così ti bastano delle protezioni magnetiche meno sensibili.
Verissimo...ma poi anche le protezioni costano di più; bisogna sempre cercare il solito compromesso costi/efficienza
E' una legge dell'elettrotecnica per la quale fissata la lunghezza di un circuito elettrico le correnti sono limitate dalla frequenza delle grandezze elettriche in gioco.
Hai per caso una stima dell'induttanza equivalente dei cavi in un impianto simile?
Magari la avessi...purtroppo non mi occupo del settore nello specifico, posso provare a ottenere informazioni da chi ci lavora a capofitto. Ci vorrà un pò di tempo ma se riuscirò ad avere tutte ste belle informazioni non esiterò a postarle.
Verissimo...ma poi anche le protezioni costano di più; bisogna sempre cercare il solito compromesso costi/efficienza)
mi sa che qui ho detto una cavolata ... ho interpretato male, semmai costano di meno dovendo essere meno sensibili. Comunque sti discorsi valgono in linea di principio anche perchè trattandosi di impianti di bordo ci vuole una progettazione più specifica e soprattutto che tenga conto di ulteriori necessità che non si riscontri tradzionaliimpti ettrici.
Io ho i valori delle induttanze per metro lineare di un singolo cavo e anche i valori di resistività del rame e dell'argento, che essendo il migliore conduttore, una volta che il rame costa troppo, può anche essere preso in considerazione. Tenete presente però che non è poi un così grande vantaggio. In ogni caso la via per "alleggerire" ogni tipo di veicolo (terrestre, marino o aereo) è quella del multiplessaggio, specie in corrente continua e, in alternata, eventualmente i sistemi polifase. Il fatto di "proteggere" dagli eventuali corto circuiti l'impianto alzando la frequenza di esercizio è una soluzione corretta sotto il profilo ingegneristico perchè l'induttanza si oppone in modo più pesante al passaggio di una corrente ad elevata frequenza rispetto a una a bassa frequenza. E' un sistema per rendere più sicuro l'aeromobile. A presto col mio prossimo post dei valori di "ro" (resistività) e "l" (induttanza).
A380 ha scritto:Io ho i valori delle induttanze per metro lineare di un singolo cavo e anche i valori di resistività del rame e dell'argento, che essendo il migliore conduttore, una volta che il rame costa troppo, può anche essere preso in considerazione. Tenete presente però che non è poi un così grande vantaggio. In ogni caso la via per "alleggerire" ogni tipo di veicolo (terrestre, marino o aereo) è quella del multiplessaggio, specie in corrente continua e, in alternata, eventualmente i sistemi polifase. Il fatto di "proteggere" dagli eventuali corto circuiti l'impianto alzando la frequenza di esercizio è una soluzione corretta sotto il profilo ingegneristico perchè l'induttanza si oppone in modo più pesante al passaggio di una corrente ad elevata frequenza rispetto a una a bassa frequenza. E' un sistema per rendere più sicuro l'aeromobile. A presto col mio prossimo post dei valori di "ro" (resistività) e "l" (induttanza).
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ottimo !!! infatti la grandezza che limita le correnti d guasto è la reattanza X=2*3,14*f. se aumenta f aumenta X ed essendo Icc=V/X, I diminuisce.
ragazzi mamma mia in questo forum siete preparatissimi vi faccio a tutti voi i miei più sinceri complimenti... e grazie per le lucidazioni .... grazie mille ... ma qual è il sistema in cui passa più corrente in un aeroplano?
lucax1x ha scritto:
mi sa che qui ho detto una cavolata ... ho interpretato male, semmai costano di meno dovendo essere meno sensibili.
Uhm... no, il fatto di essere meno sensibili non li rende meno costosi, anzi, il dover avere un potere di interruzione maggiore li rende più costosi, il vantaggio è che riduci la possibilità di scatti intempestivi.
giovanni87 ha scritto:ragazzi mamma mia in questo forum siete preparatissimi vi faccio a tutti voi i miei più sinceri complimenti... e grazie per le lucidazioni .... grazie mille ... ma qual è il sistema in cui passa più corrente in un aeroplano?
sai com'è dopo tanti anni di studi di ingegneria...
giovanni87 ha scritto:ragazzi mamma mia in questo forum siete preparatissimi vi faccio a tutti voi i miei più sinceri complimenti... e grazie per le lucidazioni .... grazie mille ... ma qual è il sistema in cui passa più corrente in un aeroplano?
Che vuoi dire con il sistema in cui passa più corrente in un aeroplano ? puoi formulare la domanda in altra maniera ?
lucax1x ha scritto:
mi sa che qui ho detto una cavolata ... ho interpretato male, semmai costano di meno dovendo essere meno sensibili.
Uhm... no, il fatto di essere meno sensibili non li rende meno costosi, anzi, il dover avere un potere di interruzione maggiore li rende più costosi, il vantaggio è che riduci la possibilità di scatti intempestivi.
Ciao,
E si...per garantire la sicurezza ed il corretto funzionamento dell'impianto elettrico di un aereo occorre che sia soddisfatta la relazione Iguasto (Ig) <= Pi (Potere di interruzione). Se Ig è elevata lo deve essere anche Pi e quindi l'interruttore costa in proporzione a Pi.
Ecco perchè alla fine conviene limitare la Ig con f grandi cosi gli interruttori costano meno.