Turbolenze
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Turbolenze
Parlando di turbolenze o maltempo la sensazione della "caduta" dell'aereo è reale o è solo sensazione.
Se veramente l'aereo perde quota.
Quanta ne può perdere?
Grazie
Staff: titolo modificato perché tutto in maiuscolo (Bacione)
Se veramente l'aereo perde quota.
Quanta ne può perdere?
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- Maxx
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- Galaxy
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Dipende da quant'è forte la turbolenza...H725 ha scritto:Beh saranno passati 5 o 6 minuti eravamo in mezzo alle nuvole...
Ma lasciando perdere quel caso,in genere quanta è la quota max che un aereo può perdere?
Ma poi... se perdesse 5 metri o ne perdesse 100, a te passeggero, cosa cambia? Già che l'aereo è fatto apposta per fare questi sobbalzi?

- pippo682
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- Daniele77
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Il cosiddetto "vuoto d'aria", cioè una corrente d'aria discendente?Se invece oltre alla turbolenza hai quella spiacevole sensazione di "vuoto", allora la perdita di quota c'è.
ma le turbolenze in effetti cosa sono?
Raffiche di vento??
Se amiamo tutti gli animali perche' alcuni li chiamiamo 'amoruccio santo' e altri 'cena' ?
- Daniele77
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- pippo682
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Non è detto che siano raffiche violente, nel senso in cui le intendiamo generalmente. In genere sono zone in cui l'aria si muove, un po' in tutte le direzioni. A bassa quota, fno a circa 3000 metri, sono in genere causate da movimenti verticali dell'aria, dovuti a differenti temperature della stessa (la calda sale e la fredda scende, ovviamente).
- libelle
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Generalmente la perdita di quota è praticamente nulla, altre volte si possono incontrare zone marcate di discendenza con perdita di alcune decine di metri. I casi potenzialmente più pericolosi sono i fenomeni di windshear, cioè cambiamenti decisi nella direzione e intensità del vento (anche sul piano verticale). Sono pericolosi perchè accadono sempre a bassa quota e vanno ad interessare le delicate fasi del decollo o atterraggio. In certi casi particolarmente potenti di windsher, si può finire per terra durante la fase di decollo o atterraggio, ma tutti gli aerei moderni sono dotati di apposito radar metereologico che individua la presenza del windshear.
La turbolenza è causata da molteplici fattori. Bisogna anche pensare che il vento, così come lo intendiamo noi quando stiamo a terra è un concetto completamente relativo in aria. In volo non "soffia il vento", ma si è immersi e avvolti in una massa di aria che si sposta e si muove.
La turbolenza si incontra soprattutto a bassa quota per fenomeni di ascendenza/discendenza dovuta a correnti termiche in salita (e discesa della massa fredda) come dice giustamente pippo, ma anche per rotori o altre irregolarità degli strati di aria dovuta alla presenza dell'orografia. Quando una massa d'aria viene spinta contro una catena montuosa si generano forti ascendenze ma anche notevoli discendenze e turbolenze nella parte sottovento.
La turbolenza è causata da molteplici fattori. Bisogna anche pensare che il vento, così come lo intendiamo noi quando stiamo a terra è un concetto completamente relativo in aria. In volo non "soffia il vento", ma si è immersi e avvolti in una massa di aria che si sposta e si muove.
La turbolenza si incontra soprattutto a bassa quota per fenomeni di ascendenza/discendenza dovuta a correnti termiche in salita (e discesa della massa fredda) come dice giustamente pippo, ma anche per rotori o altre irregolarità degli strati di aria dovuta alla presenza dell'orografia. Quando una massa d'aria viene spinta contro una catena montuosa si generano forti ascendenze ma anche notevoli discendenze e turbolenze nella parte sottovento.
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- Luke3
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non a causa di turbolenza.
Si può perdere quota nell'ordine di decine o centinaia di metri se parliamo invece di Windshear, in pratica una forte raffica di vento verso il basso o verso l'alto che provocano una perdita di quota anche sostanziale. Mi è successo una volta dopo il decollo da Newark, ha perso almeno 100 piedi. E' successo invece in modo più clamoroso comportando anche la morte di alcune persone sopra il nord atlantico, dove l'aereo è stato sbalzato violentemente verso il basso e i passeggeri senza cintura si sono schiantati sul soffitto, ma sull'atlantico ci sono le Jetstream e le forze in gioco sono molto molto più forti di un volo tradizionale.
Si può perdere quota nell'ordine di decine o centinaia di metri se parliamo invece di Windshear, in pratica una forte raffica di vento verso il basso o verso l'alto che provocano una perdita di quota anche sostanziale. Mi è successo una volta dopo il decollo da Newark, ha perso almeno 100 piedi. E' successo invece in modo più clamoroso comportando anche la morte di alcune persone sopra il nord atlantico, dove l'aereo è stato sbalzato violentemente verso il basso e i passeggeri senza cintura si sono schiantati sul soffitto, ma sull'atlantico ci sono le Jetstream e le forze in gioco sono molto molto più forti di un volo tradizionale.
- Daniele77
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scusa, ma avevo letto, sul forum, che il windshear è un fenomeno non individuabile con il radar in quanto non sempre associato a fenomeni meteo evidenti e che invece si usano altri strumenti tipo doppler o qualcosa del generema tutti gli aerei moderni sono dotati di apposito radar metereologico che individua la presenza del windshear.
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- Daniele77
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scusa ma penso che si tratti comunque di turbolenze o cat (clear air turbulence) dato che il windshear è un fenomeno peculiare alle basse quoteE' successo invece in modo più clamoroso comportando anche la morte di alcune persone sopra il nord atlantico, dove l'aereo è stato sbalzato violentemente verso il basso e i passeggeri senza cintura si sono schiantati sul soffitto, ma sull'atlantico ci sono le Jetstream e le forze in gioco sono molto molto più forti di un volo tradizionale.
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- Aldus
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Personalmente ritengo che ha senso comunque.H725 ha scritto:Quindi parlare di un aereo in volo (non in salita o discesa) che perde quota, diciamo 50mt a causa di turbolenze non ha senso?
Sono solito abbinare la parola turbolenza al fatto che l'aria, tra virgolette, "non sta ferma".
A seconda di quanto l'aria sia agitata (pensa alle onde del mare) l'aereo accusa più o meno turbolenza.
Anche la Clear Air Turbolence è a tutti gli effetti una turbolenza, tanto che lo dice nel nome stesso.
Il Windshear (una massa d'aria in discendenza rapida) risponde anch'esso al medesimo fenomeno dell'aria "che non sta ferma", quindi è anch'esso se vogliamo una forma di turbolenza.
A mio parere quindi ritengo sempre giusto abbinare la parola turbolenza ad ogni scossone e improvvisa perdita di quota che abbia l'aeroplano.
E sicuramente è più giusto chiamare questi fenomeni col termine "turbolenza" che non col termine "vuoto d'aria" (il quale non esiste).

- Daniele77
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- Luke3
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- libelle
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A mio avviso non definirei "turbolenza" qualsiasi movimento dell'aria.
Il paragone con le onde del mare o con una massa d'acqua è giusto, ma la turbolenza propriamente tale non coincide con qualsiasi movimento dell'aria.
Rimanendo nel termine stretto stretto l'aria (ma anche l'acqua) assume lo stato turbolento quando si ha un vero e proprio moto vorticoso nel fluido.
I filetti fluidi che si distaccano dall'ala assumono una forma turbolenta e quindi un moto rotatorio che comporta il rimescolamento vario dei filetti.
In aria, al di fuori di qualsiai processo o superficie aerodinamica, può accadere lo stesso, si hanno fasci fluidi perfettamente lisci e laminari (volarci è come stare seduti in poltrona tanta è la calma assoluta) ma anche turbolenti e quindi vorticosi. Tali moti vorticosi possono generare ascendenze e repentine discendenze. Una pedita di quota netta dovuta a venti di caduta non è una turbolenza, anche se tali fenomeni sono ovviamente percepiti come fastidio da parte dei passeggeri e ritenuti genericamente "turbolenza".
Il paragone con le onde del mare o con una massa d'acqua è giusto, ma la turbolenza propriamente tale non coincide con qualsiasi movimento dell'aria.
Rimanendo nel termine stretto stretto l'aria (ma anche l'acqua) assume lo stato turbolento quando si ha un vero e proprio moto vorticoso nel fluido.
I filetti fluidi che si distaccano dall'ala assumono una forma turbolenta e quindi un moto rotatorio che comporta il rimescolamento vario dei filetti.
In aria, al di fuori di qualsiai processo o superficie aerodinamica, può accadere lo stesso, si hanno fasci fluidi perfettamente lisci e laminari (volarci è come stare seduti in poltrona tanta è la calma assoluta) ma anche turbolenti e quindi vorticosi. Tali moti vorticosi possono generare ascendenze e repentine discendenze. Una pedita di quota netta dovuta a venti di caduta non è una turbolenza, anche se tali fenomeni sono ovviamente percepiti come fastidio da parte dei passeggeri e ritenuti genericamente "turbolenza".
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Giusto!Daniele77 ha scritto:adeeso si che posso dire di avere le ideeo più chiare...
Ragazzi questa non è una sezione "da esperti"!
Magari uno sforzo in più per rendere i contenuti "più divulgativi" non guasterebbe.
Grazie della collaborazione.

Luca
Luca Evangelisti
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Sito ufficiale "Voglia di volare".
VADO VIA DAL FORUM
evangelisti.luca@alitalia.it
Chi vuole sul serio qualcosa trova una strada, gli altri una scusa.
Proverbio africano
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scusate....
....la risposta alle vostre domande si trova nelle decision relative alle specifiche di certificazione, codici di aeronavigabilitá e conformitá for large airplane (CS-25) dell´European Aviation Safety Agency
il sunto del documento in tema di turbolenza dice
il velivolo deve resistere strutturalmente alle gust verticali e laterali che si generano in caso di loads asimmetrici...
!!!....attenzione non si parla mai di turbolenza....ma di gust (raffiche)!!!
....la risposta alle vostre domande si trova nelle decision relative alle specifiche di certificazione, codici di aeronavigabilitá e conformitá for large airplane (CS-25) dell´European Aviation Safety Agency
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"Il buon senso c'era; ma se ne stava nascosto, per paura del senso comune" (Alessandro Manzoni)
- Daniele77
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