Sulle ali...

Area dedicata alla discussione di argomenti di aviazione legati alle operazioni di volo. Collaborano: Aurum (Comandante MD-80 Alitalia); Davymax (Comandante B737); Airbusfamilydriver (Primo Ufficiale A320 Family); Tiennetti (Comandante A320 Family); Flyingbrandon (Primo Ufficiale A320 Family); Tartan (Aircraft Performance Supervisor); Ayrton (Comandante B747-400 - Ground Instructor); mermaid (Agente di Rampa AUA)

Moderatore: Staff md80.it

Rispondi
Avatar utente
Sissi
05000 ft
05000 ft
Messaggi: 913
Iscritto il: 31 agosto 2006, 10:38

Sulle ali...

Messaggio da Sissi »

ciao, ho fatto alcune foto alle ali del 330 che ho preso la settimana scorsa, e mi chiedevo a cosa servono questi "oggetti":
Non hai i permessi necessari per visualizzare i file allegati in questo messaggio.
Avatar utente
ixel
02000 ft
02000 ft
Messaggi: 285
Iscritto il: 4 novembre 2005, 9:49
Località: Treviso LIPH / TSF

Messaggio da ixel »

Ciao,

ti parlo da poco competente di aeronautica, ma da perito elettrotecnico, mi sono chiesto anch'io cosa fossero quei fili metallici (simili a fili elettrici senza guaina) che sporgono in fila dalle estremita alari e ne deduco che potrebbero essere quelli che detereminano lo "scaricamento" dell'elettricità statica accumulata dall'aereo (ad esempio dopo essere stato colpito da un fulmine)...ma interessa anche a me la risposta di qualcuno più competente...
[font=Comic Sans MS]PPL in progress...[/font]

IN TUTTE LE PIAZZE D'ITALIA:
http://www.beppegrillo.it/vaffanculoday/
Immagine

Per info: http://www.md80.it/bbforum/viewtopic.php?t=15615
Avatar utente
Sissi
05000 ft
05000 ft
Messaggi: 913
Iscritto il: 31 agosto 2006, 10:38

Messaggio da Sissi »

ixel ha scritto:Ciao,

ti parlo da poco competente di aeronautica, ma da perito elettrotecnico, mi sono chiesto anch'io cosa fossero quei fili metallici (simili a fili elettrici senza guaina) che sporgono in fila dalle estremita alari e ne deduco che potrebbero essere quelli che detereminano lo "scaricamento" dell'elettricità statica accumulata dall'aereo (ad esempio dopo essere stato colpito da un fulmine)...ma interessa anche a me la risposta di qualcuno più competente...
hai ragione, ma aspettiamo il parere di chi se ne intende, io mi sa che ho scritto una cavolata...!! bella la foto del micio bianco, visto che io ho una gatta nera (vedi sopra). ciao
Avatar utente
beluga
FL 150
FL 150
Messaggi: 1611
Iscritto il: 29 aprile 2006, 18:37
Località: LIQB

Messaggio da beluga »

Sissi, anche se non rientro tra le schiere dei competenti:

- "l'oggetto" della prima foto è lo scarico di emergenza del carburante (fuel dumping) che serve a scaricare il jet-fuel in caso di emergenza (ed in particolare dopo il decollo e garantire un atterraggio di emergenza al di sotto del peso massimo consentito (MLW credo che sia l'acronimo), dato che il peso massimo al decollo è (o può essere) maggiore del peso massimo consentito per l'atterraggio.

- i "filetti" alle estremità sono dispersori di cariche elettrostatiche (come specificato da ixel)
Fabrizio

Warnehmung / Constatazione
Als ich wiederkeherte / War mein Haar noch nicht grau / Da war ich froh. Die Muhen der Gebirge liegen hinter uns / Vor uns liegen die Muhen der Ebenen
Quando ritornai / i miei capelli non erano ancora grigi / ed ero contento. Le fatiche delle montagne sono alle nostre spalle / davanti a noi le fatiche delle pianure
Bertolt Brecht


Saltate pure e con coraggio di testa nel presente che non ritorna per ritrovarvi in un attimo nel cuore stesso dell'eternità...
Bohumil Hrabal (Brno 1914, Praha 1997)


Immagine
Avatar utente
AlphaSierra
FL 150
FL 150
Messaggi: 1716
Iscritto il: 13 settembre 2006, 18:19
Località: Poitiers PIS

Messaggio da AlphaSierra »

il primo è il fuel jettison, ossia una "valvola di scarico" di carburante nel caso in cui sia necessario eliminare un quantitativo di carburante prima di riatterrare in situazione di emergenza.
Il pezzo nero è un terminale in gomma per evitare che in caso contatto tra carburante e struttura si scaturisca una tragica differenzia di ponteziale.
I secondi sono dispersori di elettricità statica, che si accumula durante il volo per vari fenomeni. Sono localizzati in fondo all'ala in modo prioritario perchè sono presenti dei bordi accuminati. Per il fenomeno di punta, che tende ad accumulare la differenza di ponteziale, questi punti sarebbero maggiormente sensibili al fenomeno. Per questo vengono messi questi scaricatori, a loro volta a forma di "cilindro" per facilitare il convogliamento dell'elettricità verso questi oggetti.
Sono creati a intreccio di fibre di carbonio che terminano a loro volta a forma di "punta" per creare un gradiente maggiore e facilitare il flusso verso la parte terminale dell'oggetto.
Avatar utente
Sissi
05000 ft
05000 ft
Messaggi: 913
Iscritto il: 31 agosto 2006, 10:38

Messaggio da Sissi »

grazie a tutti per le risposte, adesso so cosa starò guardando dal prossimo finestrino su un aereo....! Col tubo del cherosene c'ero andata vicina....solo che era per fare la cosa opposta :lol:

ciao
Ospite

Messaggio da Ospite »

AlphaSierra ha scritto: Sono localizzati in fondo all'ala in modo prioritario perchè sono presenti dei bordi accuminati. Per il fenomeno di punta, che tende ad accumulare la differenza di ponteziale,
e` il campo ad essere piu` elevato, il potenziale e` lo stesso su tutto l'aereo. Sono messi sul bordo di uscita perche' e` piu` facile montarli li` dal punto di vista aerodinamico.

Per ixel: scaricare l'elettricita` statica dopo un fulmine e` l'ultima preoccupazione: l'aereo si carica costantemente mentre vola, sia a causa dello sfregamento dell'aria, che dei gas in parte ionizzati che escono dal motore.
Giacomo
01000 ft
01000 ft
Messaggi: 192
Iscritto il: 1 maggio 2006, 11:18
Località: Bergamo

Messaggio da Giacomo »

Gli scaricatori statici (così sono chiamati tecnicamente) sono montati vicino alle tip perchè l'eletriccità statica si concentra maggiormente in quelle zone e servono per evitare i disturbi nelle comunicazioni radio causate appunto dall'elettricità statica.
saluti
Giacomo
Ospite

Messaggio da Ospite »

Giacomo ha scritto:Gli scaricatori statici (così sono chiamati tecnicamente) sono montati vicino alle tip perchè l'eletriccità statica si concentra maggiormente in quelle zone e servono per evitare i disturbi nelle comunicazioni radio causate appunto dall'elettricità statica.
saluti
E` il campo a essere piu` alto, non la carica o il potenziale. Gli scaricatori potrebbero essere messi ovunque, per la statica tutto l'aereo e` praticamente isopotenziale.
Avatar utente
ixel
02000 ft
02000 ft
Messaggi: 285
Iscritto il: 4 novembre 2005, 9:49
Località: Treviso LIPH / TSF

Messaggio da ixel »

Grazie a tutti per le risposte...siete Gentilissimi come sempre! la mia "fame di informazioni" è stata placata... per ora! :lol:

Stasera inizio le lezioni per il PPL , e spero di diventare un pelo più competente!, non vedo l'ora! :P

per Sissi: peccato che il micio del mio avatar l'abbia "raccattato" in rete...sarebbe il mio mito un micio così svaccato! :lol: :lol:

Ciaoo a tutti!
[font=Comic Sans MS]PPL in progress...[/font]

IN TUTTE LE PIAZZE D'ITALIA:
http://www.beppegrillo.it/vaffanculoday/
Immagine

Per info: http://www.md80.it/bbforum/viewtopic.php?t=15615
Avatar utente
FAS
Technical Airworthiness Authority
Technical Airworthiness Authority
Messaggi: 5855
Iscritto il: 12 maggio 2006, 7:20

Messaggio da FAS »

gli scaricatori statici hanno il cuore in tungsteno e sono ricoperti da materiale dieletrico
"Il buon senso c'era; ma se ne stava nascosto, per paura del senso comune" (Alessandro Manzoni)
Avatar utente
MR
02000 ft
02000 ft
Messaggi: 321
Iscritto il: 17 aprile 2007, 0:33
Località: La Spezia

Messaggio da MR »

Esperienza personale, avendo volato per lavoro con elicotteri AB212 e SH3D della Marina Militare: gli elicotteri non hanno gli "scarichi" dell'elettricità statica e quando si scende con l'elicottero in hovering, può capitare su terreni scoscesi, bisogna saltare a piè pari senza toccare il mezzo, altrimenti si prende una scossa tremenda (tipo quando si scende dalla macchina in giornate secche).
Si intende che è sì una scossa di decine di migliaia di volt, anche 300.000, ma di amperaggio praticamente nullo, quindi innocua (andate in qualche museo della scienza e provate le macchine elettrostatiche del 1800).
Una volta c'era chi metteva lo scarico della corrente anche nelle macchine, con un'appendice fissata dietro che strusciava sul terreno, forse qualcuno lo ricorda.
Avatar utente
vihai
10000 ft
10000 ft
Messaggi: 1163
Iscritto il: 9 ottobre 2006, 14:48

Messaggio da vihai »

MR ha scritto: Si intende che è sì una scossa di decine di migliaia di volt, anche 300.000, ma di amperaggio praticamente nullo, quindi innocua
Questa leggenda metropolitana è durissima a morire :)

Non ha senso dire tensione elevata ma corrente bassa... visto che il corpo umano ha una resistenza piuttosto bassa.

Tu hai una tensione elevata e la resistenza del tuo corpo varia tra 10 kΩ e 1 kΩ, ne consegue che la corrente deve essere elevata. Almeno qualitativamente te lo dice la legge di Ohm.

In realtà non puoi fare 300 kV / 10 kΩ = 30 A, perché in un transitorio così veloce gli effendi induttivi e capacitivi del corpo e delle strutture diventano importanti.

Quello che conta, comunque, è l'ordine di grandezza. Le correnti che scorrono sono MOLTO intense; di gran lunga superiori a quelle sufficienti ad uccidere un uomo, se fatte scorrere per un secondo o due.

Eh sì, perché il fattore chiave non è l'intensità della corrente, bensì il TEMPO per cui scorre e la sua FORMA D'ONDA.

Un impulso brevissimo, seppur intenso, non è letale.
Una volta c'era chi metteva lo scarico della corrente anche nelle macchine, con un'appendice fissata dietro che strusciava sul terreno, forse qualcuno lo ricorda.
Già, altra leggenda metropolitana, infatti a caricarsi non è l'auto, bensì il passeggero quando si alza dal sedile.

Ecco gli effetti:



Notare che la pistola della pompa di benzina è collegata a terra e quindi per tutto il tempo la macchina è sicuramente scarica.

Ahi ahi ahi, forum bacato, le entities vengono convertite male: "Ω"
Avatar utente
FAS
Technical Airworthiness Authority
Technical Airworthiness Authority
Messaggi: 5855
Iscritto il: 12 maggio 2006, 7:20

Messaggio da FAS »

small clarification….
….a proposito di "static discharger"….ata 23

la funzione degli scaricatori statici é quella di preservare i ricevitori radio dalle interferenze causate dall´accumulo di energia elettrostatica sul velivolo (…causata dalla frizione tra l´area e l´aereo…bla bla).
Vengono posizionati sulle estremitá delle wing e del tail perché sono le location piú lontane dai radio receiver e dalle antenne che sono posizionate sulla fusoliera…
"Il buon senso c'era; ma se ne stava nascosto, per paura del senso comune" (Alessandro Manzoni)
Avatar utente
MR
02000 ft
02000 ft
Messaggi: 321
Iscritto il: 17 aprile 2007, 0:33
Località: La Spezia

Messaggio da MR »

Forse mi ricordo male la teoria, ma questo l'ho tratto da miei vecchi appunti di fisica 2, nella parte storica.
Una macchina elettrostatica a induzione, utilizzata fino agli anni '30 dava potenziali dell'ordine dei 100 kV.
Una macchina di Holz con due dischi da 55 cm di diametro produceva scintille di circa 20 cm di lunghezza e una intensità di corrente di picco dell'ordine di 50 microampere, una macchina di Wommelsdorf a 5 dischi delle stesse dimensioni poteva già produrre scintille di circa 35 cm e un'intensità di corrente di picco dell'ordine del milliampere.
Io intendevo questo.
Avatar utente
vihai
10000 ft
10000 ft
Messaggi: 1163
Iscritto il: 9 ottobre 2006, 14:48

Messaggio da vihai »

MR ha scritto: Una macchina di Holz con due dischi da 55 cm di diametro produceva scintille di circa 20 cm di lunghezza e una intensità di corrente di picco dell'ordine di 50 microampere
Come veniva misurato il picco?

Perché se supponiamo che la macchina avesse una capacità di 10 pF (credo che sia sufficientemente conservativo come valore) a 100 kV, significa che anche scaricandosi sempre alla corrente di 50 mA ogni scarica durerebbe almeno 20 ms che mi sembra oggettivamente tanto...

L'impulso standard per i test ESD dura meno di 100 ns

http://media.maxim-ic.com/images/appnot ... 5Fig04.gif

Se poi quella macchina aveva pure delle sane bottiglie di Leyda, allora non ci siamo proprio...

Tra l'altro per avere una corrente così piccola devi avere resistenze dell'ordine dei gigaohm...
Avatar utente
MR
02000 ft
02000 ft
Messaggi: 321
Iscritto il: 17 aprile 2007, 0:33
Località: La Spezia

Messaggio da MR »

Sono ricordi del lontaaaano 1984... è una sfida alla mia memoria, anche perché sono studi che ho dovuto lasciare. Andrò a frugare sui miei vecchi testi. Si trattava di macchine elettrostatiche a induzione, sempre a dischi rotanti, che creavano la scarica tra due sfere, mi sembra senza "bottiglia", ma non ricordo la differenza con le macchine elettrostatiche tradizionali che si vedono nei musei (esempio museo di storia della scienza di Firenze) e che danno la "scossa" toccando le sferette terminali persché ci si carica camminando sulla moquette.
Al laboratorio dell'Osservatorio di Arcetri (sempre anni '80) c'era una macchina per creare gli spettri di confronto per la spettrografia del sole che aveva un condensatore di dimensione circa 4x4x4m!!! il collegamento all'impianto di terra era un profilato di rame di 10-15 cm quadrati di sezione...
E' incredibile però come l'elettricità statica sia un problema dovunque: anni fa ci fu un problema di elettricità statica in uno strumento astronomico su un satellite e girarono mail tra le università per capire come scaricare... nello spazio! non ricordo però la soluzione adottata.
Però mi sa che stiamo uscendo di... topic
Rispondi