
Avaria orizzonte artificiale sul mare
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- marcoferrario
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Io di piantata ne ho vista una nella mia carriera. Carburante contaminato da acqua; forse uno spurgo dei serbatoi più accurato l'avrebbe prevenuta, chi lo sa.Non auguro niente a nessuno, ci mancherebbe. Però statisticamente parlando prima o poi deve succedere....
Comunque non si sono fatti nulla perché sono andati nell'unico prato disponibile in non so quante miglia.
D'accordo.Poi, non è che volare sulle Dolomiti sia più sicuro che sul mare, l'atterrabilità è scarsetta.... Dovremmo volare sempre in pianura, e possibilmente quando le culture non sono ancora cresciute....
A volte, volando in queste zone, o in rotte tipo la VOG-SRN, ci si domanda per cosa insegnamo le emergenze, visto che l'unica cosa che puoi scegliere è il palazzo in cui infilarti...
E le montagne non offrono di meglio.
L'acqua dà alcuni vantaggi: puoi sicuramente andare al contatto controvento, un punto vale l'altro e di certo non vai a fuoco.
Nelle mie zone non avrei dubbi: se arrivo al lago, punto lì. Porte aperte prima del contatto e vicino alla riva o a una barca.
La macchina la perdo di sicuro, ma non credo che verrebbe fuori indenne tirando a un eventuale prato, ma la pelle ho qualche chance in più di salvarla, se si conoscono le giuste tecniche di ammaraggio, si è vestiti adeguatamente per l'inverno e se qualcuno ti ripesca velocemente, ma gente sul lago ce n'è sempre, quindi quest'ultimo non dovrebbe essere un problema.
- Nicolino
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E qui ci sarebbe da discutere per ore. Sono cresciuto (?) in campo aeronautico pensandola, personalmente, esattamente come Te. Anche se tra un lago ed il mare un pò di differenze ci sono.... I miei istruttori, invece, m'hanno sempre insegnato il contrario e cercherò di seguire sempre i loro insegnamenti. Uno di questi è di non puntare mai verso il mare quando si è in emergenza. L'ammaraggio è una delle manovre più difficili e complicate da fare, non è detto che ti riesca perfettamente (e vabbè sei sempre in emergenza) e poi con un carrello fisso ti ribalti sicuramente....storicamente il club di Bari un paio di piantate concluse con ammaraggio negli anni '60 le ha avute e tutte concluse, fortunatamente, con successo per gli occupanti.
Nicolino
Per anni, direi.E qui ci sarebbe da discutere per ore.
Il lago sicuramente è più uniforme come moto ondoso, il mare no, però diamo abbastanza per scontato che se siamo fuori in VFR non c'è l'uragano.
Conoscendo le giuste tecniche di ammaraggio, come prendere l'onda, eccetera, la ribaltata è evitabile, in compenso la decelerazione è potente, perché di fatto si va in acqua a velocità da pre stallo che comunque non è poco e ci si blocca lì.
Certo, se da una parte hai il mare e dall'altra il green di un golf, o comunque un bel campo liscio, controvento e senza buchi, è un po' da scemi andare in acqua, ma se voli tra monti e città, come nelle mie zone, evviva un lago, che almeno non ti inchiodi su una parete, sia essa di una montagna o di una casa.
La campagna barese non è urbanizzata come l'hinterland milanese e quindi le filosofie di gestione delle emergenze è logico che siano diverse.
- pippo682
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- marcoferrario
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Scusa, non resisto, è una bella "perla"...deltagolf ha scritto:E qui ci sarebbe da discutere per ore.
Certo, se da una parte hai il mare e dall'altra il green di un golf, o comunque un bel campo liscio, controvento e senza buchi,
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Non ce la facevo, scusa...bella questa.
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- Nicolino
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Vivo da 7 anni a stretto contatto con piloti istruttori. Sono tutti, quelli da me conosciuti, straordinari e preparatissimi. E' purtroppo solo l'opinione di un PPL con 253h ore di volo, comunque era solo una battuta per scherzare con un pilota che ne sa molto ma molto più di me e che si diverte con le tavole da surf...Argonauta ha scritto:Buon giorno sig. Nicolino,Nicolino ha scritto:E vabbè dai perdonalo....forse si sentiva più sicuro perchè era al tuo fianco e sapendo del tuo casco pensava di non correre rischiair.surfer ha scritto: @Nicolino : Essere istruttori in un aeroclub, non è sempre sinonimo di garanzia. Anzi.. L'ultimo che voleva farmi navigare on top col paperozzo, ha il setto nasale rotto. (scherzo!)
Avepoi lo sanno tutti Fede è una garanzia, specie in modalità "pic in pic"
a me hanno sempre raccontato che un istruttore di volo è una persona che ha scelto di incontrare delle altre persone "Allievi" che ne fanno di tutte i colori per rompergli l'osso del collo...
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Nicolino
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air.surfer ha scritto:Ovviamente parli a titolo personale...deltagolf ha scritto: Essere piloti in genere non è sempre sinonimo di garanzia. Siamo uomini e come tali sbagliamo.
Più si pensa di essere bravi e meno siamo sinonimo di garanzia.
Certo, lungi da me l'idea di giudicare gli altri.
Fortunatamente opero in un team di gente che si mette in discussione giorno dopo giorno e questo crea una buona mentalità operativa, anche in chi, magari un filo di esperienza ce l'avrebbe pure.
Il collega andato in pensione (per motivi di salute) due anni fa, ad esempio, aveva oltre 16000 ore esclusivamente di VFR eppure non ha mai smesso di imparare, anche dal neobrevettato, fino all'ultimo giorno.
Un maestro!
Scusa, non resisto, è una bella "perla"...
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Prometto che se riesco a fare emergenza in un golf e faccio pure buca col ruotino di prua, mi metto a fare il giocatore professionista, che mi sa che conviene pure.
El Severiano Ballestreros del VFR....

deltagolf ha scritto:Scusa, non resisto, è una bella "perla"...
Il green di un golf senza buchi!
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scusami![]()
Prometto che se riesco a fare emergenza in un golf e faccio pure buca col ruotino di prua, mi metto a fare il giocatore professionista, che mi sa che conviene pure.
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PLAUSI SCROSCIANTI (maiuscolo apposta) Per questo reperto che mi salvo subitissimopippo682 ha scritto:marcoferrario ha scritto:Statisticamente parlando è quasi ora che vi succeda, facendo le cornapippo682 ha scritto:Poi mi sono chiesto quante piantate motore ci sono state in Aeroclub da quanto sono lì io, ovvero dal 1984. Nessuna.



La classe non si sciacqua...zksimo ha scritto:PLAUSI SCROSCIANTI (maiuscolo apposta) Per questo reperto che mi salvo subitissimopippo682 ha scritto:marcoferrario ha scritto:Statisticamente parlando è quasi ora che vi succeda, facendo le cornapippo682 ha scritto:Poi mi sono chiesto quante piantate motore ci sono state in Aeroclub da quanto sono lì io, ovvero dal 1984. Nessuna.![]()
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Guardate questa foto come esempio di visibilità sul mare http://www.airliners.net/open.file/1104727/L/aurum ha scritto:Spero solo che tu non volerai mai in VFR guardando un orizzonte che se si inclina invece che di 90° di solo 10° ti porta in spirale dritto dritto!lux636 ha scritto:volando sul mare l'orizzonte si può confondere anche con dieci nm di visibilità! specie in presenza di sole (basso) quindi abbondantemente in vmc!
ovviamente se guardavo a sin e sotto il mare lo vedevo, ma non garantiva una corretta percezione dell' orientamento nello spazio! la foschia è inizianta poco prima della metà tratta, calcola che ho l'elba era in vista da dodici miglia di distanza!
Se le condizioni del volo a vista non ci sono,e ti invito a vedere sui tuoi testi come queste sono definite, semplicemente si torna indietro.
Si puo' vedere una montagna ma se tra noi e questa vi e' foschia, si torna a casa dalla mamma !
In mare si sono infilati diversi piloti con esperienza di molto superiore alla tua.In quelle condizioni e' facile perdere l'assetto soprattutto se si e' bassi
poiche' si perde il senso della profondita'.
Inoltre se continuerai con il CPL ti renderai conto che per fare il volo dstrumntale non basta certo un orizzonte artificiale e un virosbandometro,ma sono necessarie molte ore di addestramento in diverse condizioni!
La visibilità orizzontale c'è sfruttando il riferimento della penisola,ma appena si sposta lo sguardo sul mare, non si capisce più come sia l'orizzonte. Anch'io mi ci sono trovato 2 o 3 volte in situazioni simili, e per provare, (con l'istruttore accanto) ho cercato di guardare fuori e non dentro. Succedeva che dopo pochi secondi l'aereo me lo ritrovavo inclinato con un bank di ben oltre 30 gradi e con la heading variata di più di 45 gradi: è il classico disorientamento spaziale. Ecco quindi che l'orizzonte artificiale diventa indispensabile. Forse alle quote di crociera dei liner la visibilità è maggiore e non c'è la foschia, ma vi garantisco che quasi sempre a quote basse tipo 5000 6000 ft sul mare non si va tanto in la senza orizzonte artificiale.
"Se credi veramente ai tuoi sogni, li realizzerai....."


- aurum
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Ma e' cosi difficile capire che se non ci sono le condizioni (e se tu mi dici che l'aereo ti si inclinava di30°vuol dire che le condizioni non c'erano) non si e' piu' in VFR?alebest ha scritto:La visibilità orizzontale c'è sfruttando il riferimento della penisola,ma appena si sposta lo sguardo sul mare, non si capisce più come sia l'orizzonte. Anch'io mi ci sono trovato 2 o 3 volte in situazioni simili, e per provare, (con l'istruttore accanto) ho cercato di guardare fuori e non dentro. Succedeva che dopo pochi secondi l'aereo me lo ritrovavo inclinato con un bank di ben oltre 30 gradi e con la heading variata di più di 45 gradi: è il classico disorientamento spaziale. Ecco quindi che l'orizzonte artificiale diventa indispensabile. Forse alle quote di crociera dei liner la visibilità è maggiore e non c'è la foschia, ma vi garantisco che quasi sempre a quote basse tipo 5000 6000 ft sul mare non si va tanto in la senza orizzonte artificiale.
Ma chi te lo fa fare?E se l'orizzonte artificiale precessiona?(per come funziona un orizzonte di quel genere!)o si rompe del tutto?E sei sicuro che un orizzonte ti basti per fare l'IFR casereccio?
E l'istruttore che ti e' accanto a cosa ti serve? Forse lui ha un giroscopio al posto del cervello e una bolla al posto della lingua e non soffre di disorientamento perche' e' un Cyborg di nome ADI?
L'incidente di John Kennedy jr (tanto per citarne uno famoso ma ti assicuro che ce ne sono centinaia di simili!) e' avvenuto proprio sul mare in condizioni di visibilita' piu' che buona (almeno da terra!)
Trovarono ancora le mani attaccate al volantino! (ma solo quelle)
Ho scritto due righe su quell'incidente e sul disorientamento spaziale in genere su una delle riviste mediche che dirigevo qualche anno fa. Se a qualcuno interessa, trovate l'articolo qui.L'incidente di John Kennedy jr (tanto per citarne uno famoso ma ti assicuro che ce ne sono centinaia di simili!) e' avvenuto proprio sul mare in condizioni di visibilita' piu' che buona (almeno da terra!)
Trovarono ancora le mani attaccate al volantino! (ma solo quelle)
http://www.deltagolf.net/Disorientamentospaziale.htm
A mio modestissimo parere il problema va oltre alla "legalità".Non vorrei sbagliarmi ma il problema esposto sarebbe, ci sono le minime per il VFR ma è indistinguibile la linea di riferimento dell'orizzonte.
Se ci sono difficoltà a mantenere l'assetto e si dipende da uno strumento per stare livellati, il (mio) buonsenso mi dice "a casa!".
Morire legalmente non mi dà un'enorme soddisfazione...
- Flyfree
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Infatti, il senso del problema sarebbe questo.deltagolf ha scritto:A mio modestissimo parere il problema va oltre alla "legalità".Non vorrei sbagliarmi ma il problema esposto sarebbe, ci sono le minime per il VFR ma è indistinguibile la linea di riferimento dell'orizzonte.
Se ci sono difficoltà a mantenere l'assetto e si dipende da uno strumento per stare livellati, il (mio) buonsenso mi dice "a casa!".
Morire legalmente non mi dà un'enorme soddisfazione...
- Flyfree
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- Iscritto il: 17 gennaio 2007, 18:41
ok DG, ma come si dovrebbe fare se le condizioni cambiano durante il volo quindi in condizioni accidentali di volo IMC? Immagino si debba pianificare la MSA o MEA, comunque volerebbe con mancanza di riferimenti orografici.
Poi un'altra domanda, quando un pilota abilitato vola su un piccolo aereo in IFR, come potrebbe non fidarsi e dipendere da uno strumento?
Ciao.
Poi un'altra domanda, quando un pilota abilitato vola su un piccolo aereo in IFR, come potrebbe non fidarsi e dipendere da uno strumento?
Ciao.
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- Iscritto il: 8 aprile 2007, 22:21
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Infatti: le due volte che mi sono ritrovato in quelle condizioni (andata e ritorno) sono "quasi stato costretto" per le solite esigenze di tempo e denaro. Dato che era la prima volta non ero ancora coscente della gravità del problema, sono andato pensandoci non troppo (un pò però si dato che era la mia prima volta sul mare) ma adesso ho imparato questa piccola lezione, e cercherò in tutti i modi di evitare che mi ricapitino situazioni simili: se non si vede, si torna a casa, così come se non si è sicuri al 100% del buon esito di un volo. Certo che rimane difficile dire NO al tuo istruttore, a quello che ti ha messo le ali e che ha molta più esperienza di te, ma qui bisognerebbe aprire un altro topic, perchè questo è un'altro fattore importantissimo che ha causato gravi incidenti (vedi in primis quello di Tenerife (ma era solo l'ultimo anello della catena)).La soluzione?
Mah... forse fare capire che ci vuole più coraggio a dire davanti a tutti "non vado" piuttosto che andare sempre e comunque?
"Se credi veramente ai tuoi sogni, li realizzerai....."


Se una macchina è abilitata all'IFR ha evidentemente strumentazione adatta; non so che succede se in IFR si guasta l'orizzonte.Poi un'altra domanda, quando un pilota abilitato vola su un piccolo aereo in IFR, come potrebbe non fidarsi e dipendere da uno strumento?
Aiuto, chi lo sa?
Quanto al trovarsi accidentalmente in IMC, questa è la prima causa di incidenti nell'AG.
E' una cosa da evitare come la peste e si può fare soprattutto pianificando con accuratezza e considerando sempre i bollettini meteo come la situazione MIGLIORE che si possa incontrare, cioé essendo pronti a qualunque situazione dal tempo che dicono METAR e TAF in peggio.
Inoltre se si vola in ambienti a cui non si è abituati (mare, montagna, cose simili), non guardare solo METAR, TAF e cose simili, che sono solo fredde cifre e sigle, ma sentire gli istruttori locali che hanno esperienza di quel particolare microclima.
Io ad esempio volo in montagna e so bene che ci sono giornate con bollettini meteo ottimi (per volare in pianura, ad esempio), in cui tuttavia non mi sognerei neanche di affrontare le Alpi.
Non preoccuparti che se lui è uno che sa fare il suo mestiere, apprezzerà il tuo NO, se le condizioni non ti piacciono, molto di più di un tre e sessanta con 60° di bank senza perdere un piede di quota.Certo che rimane difficile dire NO al tuo istruttore
Il Kapo in volo sei tu: lui serve solo a non farti ammazzare se sbagli e a spiegarti l'errore.
Pianifica sempre secondo la TUA volontà e se l'istruttore insiste a farti fare cose che a te sembra che non vadano bene, i casi sono due:
1) Lui ti spiega perché stai sbagliando, ti fa capire l'errore e quindi tu capisci che aveva ragione lui.
2) Lui non si comporta così, fa valere i suoi gradi e allora tu cambi istruttore. E in fretta, anche.