Orlando Flight Training
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Orlando Flight Training
ciao a tutti,
volevo sapere se qualcuno di voi conosce questa scuola negli states più precisamente in florida, di cui ecco il link http://www.flyoft.com
se qualcuno la conosce vorrei tanto sapere com'è a livello qualitativo ed economico e se veramente dopo aver preso le licenza JAA, una volta ritornato in europa bisogna solo fare la conversione dell ' IR.
grazie
volevo sapere se qualcuno di voi conosce questa scuola negli states più precisamente in florida, di cui ecco il link http://www.flyoft.com
se qualcuno la conosce vorrei tanto sapere com'è a livello qualitativo ed economico e se veramente dopo aver preso le licenza JAA, una volta ritornato in europa bisogna solo fare la conversione dell ' IR.
grazie
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Sperfire,
io personalmente non la conosco, ma non mi dà molta affidabilità. Forse mi sbaglio, ma mi dà l'impressione di essere un "supermercato di brevetti". Negli USA vige un pò questa mentalità : tu paghi e io ti do ciò per cui tu paghi (e abituati come siamo qui in Italia questo è già tanto). Niente di meno, ma sopratutto, niente di più.
Molto del lavoro, sopratutto teorico, mi dà l'impressione che te lo devi fare da solo. Loro si occupano solo del training pratico. E se chiedi all'istruttore un consiglio è molto probabile che te lo addebiti sul tuo conto. Il loro sito internet sembra appunto più un sito di acquisti on-line che non quello di una scuola, di una istituzione (seppur a pagamento) per l'apprendimento. La sensazione che ho è quella dove non vieni guidato, o aiutato, nel percorso di apprendimento, ma ti devi adattare al percorso pre-stampato che hanno. Se ti va male, pace, eri solo uno dei tanti "customers".
Queste sono solo mie personali impressioni.
io personalmente non la conosco, ma non mi dà molta affidabilità. Forse mi sbaglio, ma mi dà l'impressione di essere un "supermercato di brevetti". Negli USA vige un pò questa mentalità : tu paghi e io ti do ciò per cui tu paghi (e abituati come siamo qui in Italia questo è già tanto). Niente di meno, ma sopratutto, niente di più.

Molto del lavoro, sopratutto teorico, mi dà l'impressione che te lo devi fare da solo. Loro si occupano solo del training pratico. E se chiedi all'istruttore un consiglio è molto probabile che te lo addebiti sul tuo conto. Il loro sito internet sembra appunto più un sito di acquisti on-line che non quello di una scuola, di una istituzione (seppur a pagamento) per l'apprendimento. La sensazione che ho è quella dove non vieni guidato, o aiutato, nel percorso di apprendimento, ma ti devi adattare al percorso pre-stampato che hanno. Se ti va male, pace, eri solo uno dei tanti "customers".
Queste sono solo mie personali impressioni.
Per come ho vissuto io l'esperienza US, non mi trovo molto d'accordo con Tex.
L'insegnamento teorico è sempre più affidato al distance learning, ma questa è anche una delle raccomandazioni della JAR.
Non a caso le nazioni che per prime hanno aderito alla JAR (Norvegia e Svizzera) sono avanzate in questo campo.
In Norvegia è già una realtà, in Svizzera stiamo per partire, con distance learning, tutor che rispondono per mail alle domande degli allievi e un paio di giorni di tutor lesson alla fine del corso per riprendere i punti critici.
Negli US, questo è un fatto consolidato da tempo ed è anche un buon metodo di screening all'esame.
Se un allievo non ha capito qualcosa il tutor può spiegarglielo tranquillamente per mail o nella tutor lesson.
Se invece si è preso il distance learning sottogamba viene bocciato e così impara che il volo si prende sul serio, soprattutto se nessuno ti guarda e ti corregge.
Peraltro il fatto che il distance learning sia iniziato per ATPL e IR e non per il PPL, la dice lunga sulla validità di questa metodica di insegnamento.
Per quanto concerne la pratica, al di là dei costi, gli States offrono condizioni che qua ce le sogniamo, come la possibilità di volare in spazi aerei trafficatissimi in VFR, farci le ossa con una fonia talvolta realmente difficile (in Florida parlano un inglese assurdo, secondo solo al texano), fare navigazione in aree dove non c'è NULLA e se non sai seguire un gyro o una radiale ti perdi per davvero, volare 24 ore al giorno e mille altre situazioni che fanno crescere davvero.
Quanto alle possibilità di lavoro dopo, credo che con i tempi che corrono nessuno sia in grado di garantire niente, ma questo è un problema ormai globale esacerbato dall'11 settembre.
Peraltro in una nazione dove il volo fa parte della cultura locale e dove al giorno di Natale il vero problema ad atterrare a Kissimmee (l'aeroporto più vicino a DisneyWorld) è quello di trovare un parcheggio per via delle famiglie che portano i bimbi al parco, al pari delle gite fuori porta in automobile da noi, forse qualche opportunità in più c'è, ma questo è da verificare.
Quanto a questo problema:
http://www.md80.it/bbforum/viewtopic.php?t=13344
rispetto a quali siano, a mio modesto parere, i vantaggi del pagare un istruttore anche quando ti assiste al suolo (cosa che peraltro fa parte del suo lavoro e quindi non capisco perché debba farlo gratis)
L'insegnamento teorico è sempre più affidato al distance learning, ma questa è anche una delle raccomandazioni della JAR.
Non a caso le nazioni che per prime hanno aderito alla JAR (Norvegia e Svizzera) sono avanzate in questo campo.
In Norvegia è già una realtà, in Svizzera stiamo per partire, con distance learning, tutor che rispondono per mail alle domande degli allievi e un paio di giorni di tutor lesson alla fine del corso per riprendere i punti critici.
Negli US, questo è un fatto consolidato da tempo ed è anche un buon metodo di screening all'esame.
Se un allievo non ha capito qualcosa il tutor può spiegarglielo tranquillamente per mail o nella tutor lesson.
Se invece si è preso il distance learning sottogamba viene bocciato e così impara che il volo si prende sul serio, soprattutto se nessuno ti guarda e ti corregge.
Peraltro il fatto che il distance learning sia iniziato per ATPL e IR e non per il PPL, la dice lunga sulla validità di questa metodica di insegnamento.
Per quanto concerne la pratica, al di là dei costi, gli States offrono condizioni che qua ce le sogniamo, come la possibilità di volare in spazi aerei trafficatissimi in VFR, farci le ossa con una fonia talvolta realmente difficile (in Florida parlano un inglese assurdo, secondo solo al texano), fare navigazione in aree dove non c'è NULLA e se non sai seguire un gyro o una radiale ti perdi per davvero, volare 24 ore al giorno e mille altre situazioni che fanno crescere davvero.
Quanto alle possibilità di lavoro dopo, credo che con i tempi che corrono nessuno sia in grado di garantire niente, ma questo è un problema ormai globale esacerbato dall'11 settembre.
Peraltro in una nazione dove il volo fa parte della cultura locale e dove al giorno di Natale il vero problema ad atterrare a Kissimmee (l'aeroporto più vicino a DisneyWorld) è quello di trovare un parcheggio per via delle famiglie che portano i bimbi al parco, al pari delle gite fuori porta in automobile da noi, forse qualche opportunità in più c'è, ma questo è da verificare.
Quanto a questo problema:
ho risposto in questo postE se chiedi all'istruttore un consiglio è molto probabile che te lo addebiti sul tuo conto.
http://www.md80.it/bbforum/viewtopic.php?t=13344
rispetto a quali siano, a mio modesto parere, i vantaggi del pagare un istruttore anche quando ti assiste al suolo (cosa che peraltro fa parte del suo lavoro e quindi non capisco perché debba farlo gratis)
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Non credo che il distance learning sia la via migliore per imparare seriamente a volare. In un mondo dove tutto sta diventando "virtuale" credo che l'approccio "umano" sia sicuramente da valorizzare :deltagolf ha scritto:Per come ho vissuto io l'esperienza US, non mi trovo molto d'accordo con Tex.
L'insegnamento teorico è sempre più affidato al distance learning, ma questa è anche una delle raccomandazioni della JAR.
Non a caso le nazioni che per prime hanno aderito alla JAR (Norvegia e Svizzera) sono avanzate in questo campo.
In Norvegia è già una realtà, in Svizzera stiamo per partire, con distance learning, tutor che rispondono per mail alle domande degli allievi e un paio di giorni di tutor lesson alla fine del corso per riprendere i punti critici.
Negli US, questo è un fatto consolidato da tempo ed è anche un buon metodo di screening all'esame.
Se un allievo non ha capito qualcosa il tutor può spiegarglielo tranquillamente per mail o nella tutor lesson.
Se invece si è preso il distance learning sottogamba viene bocciato e così impara che il volo si prende sul serio, soprattutto se nessuno ti guarda e ti corregge.
Peraltro il fatto che il distance learning sia iniziato per ATPL e IR e non per il PPL, la dice lunga sulla validità di questa metodica di insegnamento.
- Inanzitutto un istruttore può "stressare" più alcuni punti durante l'apprendimento teorico. Punti che nella pratica del volo ritorneranno più utili di altri. E questo, quando si studia a casa non lo si sa a priori.
- Inoltre l'interazione diretta permette di cogliere alcune sfumature importanti che un libro non trasmette. L'istruttore molto spesso potrà esserci d'aiuto per sapere quali sono le domande d'esame più frequenti.
- Da non trascurare poi che quando qualcosa non è chiaro passerà del tempo prima che la cosa venga chiarita dall'istruttore tramite mail o chat che sia : così si perde tempo prezioso senza poter procedere con l'apprendimento teorico. In aula è un'altra cosa.
- L'aula poi permette inoltre il confronto diretto con altri allievi che possono sollevare questioni d'interesse per tutti. Cosa che stando davanti ad un libro non si ha.
Se il distance learning è così valdio c'è da chiedersi come mai sia limitato solo all'apprendimento per i corsi di volo e non anche alle scuole dell'obbligo.
A mio avviso il distance learning è stato promosso semplicemente per tagliare i costi e rendere così più appetibili i prezzi dei brevetti. Un'istruttore costa. Inoltre la responsabilità della scuola sulla percentuale di studenti bocciati agli esami pende solamente sulle spalle degli studenti stessi che a ragione possono avere a seconda dei casi più difficoltà nell'apprendimento di certe materie. In questo senso la scuola si libera di un problema, taglia i costi e può piazzare su internet banner del tipo "PPL as low as Euro 3200 ! 98% pass rate guaranteed !".
deltagolf ha scritto: Per quanto concerne la pratica, al di là dei costi, gli States offrono condizioni che qua ce le sogniamo, come la possibilità di volare in spazi aerei trafficatissimi in VFR, farci le ossa con una fonia talvolta realmente difficile (in Florida parlano un inglese assurdo, secondo solo al texano), fare navigazione in aree dove non c'è NULLA e se non sai seguire un gyro o una radiale ti perdi per davvero, volare 24 ore al giorno e mille altre situazioni che fanno crescere davvero.
Qui mi trovo perfettamente d'accordo con deltagolf. Ho volato l'agosto scorso con un 172 sopra Manhattan (dove qui in Italia non possiamo nemmeno volare sopra Venezia) con heavy traffic tutt'intorno e circondato da 2 aeroporti intercontinentali e 1 internazionale. Senza nessun problema. Cose che qui in Italia ce le sognamo.
Negli USA si vola per davvero. E con estrema facilità. Ragazzini che a 20 anni fanno i "cross country" come qui si va in vacanza con gli amici dopo l'esame di maturità. Per chi è abituato a volare qui in Italia è un vero sogno.
A mio avviso ci sono davvero *molte* opportunità in più. Negli USA ci sipuò re-inventare una carriera anche a 40 anni, questo è garantito. L'altro lato della medaglia è che si è distanti da "casa" e gli Stati Uniti a mio modo di vedere sono una civiltà un pò "disumanizzante".deltagolf ha scritto: Quanto alle possibilità di lavoro dopo, credo che con i tempi che corrono nessuno sia in grado di garantire niente, ma questo è un problema ormai globale esacerbato dall'11 settembre.
Peraltro in una nazione dove il volo fa parte della cultura locale e dove al giorno di Natale il vero problema ad atterrare a Kissimmee (l'aeroporto più vicino a DisneyWorld) è quello di trovare un parcheggio per via delle famiglie che portano i bimbi al parco, al pari delle gite fuori porta in automobile da noi, forse qualche opportunità in più c'è, ma questo è da verificare.
Sono d'accordo, ma molte scuole ne approfittano in modo scandaloso. L'istruttore dice "a" e ti ritrovi 50 euro in meno in scheda. A conti fatti molte scuole che offrono corsi a basso costo puntano proprio su questo.deltagolf ha scritto: rispetto a quali siano, a mio modesto parere, i vantaggi del pagare un istruttore anche quando ti assiste al suolo (cosa che peraltro fa parte del suo lavoro e quindi non capisco perché debba farlo gratis)
Ciao
Giusto Tex.Sono d'accordo, ma molte scuole ne approfittano in modo scandaloso. L'istruttore dice "a" e ti ritrovi 50 euro in meno in scheda. A conti fatti molte scuole che offrono corsi a basso costo puntano proprio su questo.
Non confondiamo infatti il basso costo dell'ora di volo, con il basso costo totale di una licenza.
Il basso costo dell'ora di volo è troppo spesso lo specchietto per le allodole per attirare gente perché spesso è l'unico parametro che si guarda.
Dove volo io abbiamo probabilmente l'ora di volo più cara della nazione, ma alla fine una licenza costa uguale che da altre parti.
Sempre nel post che ho citato sopra, http://www.md80.it/bbforum/viewtopic.php?t=13344 si possono trovare diverse voci che concorrono a comporre il costo totale di un corso di volo.
Io sono da 2 anni che studio negli stati uniti ma di distance learning FAA non ne ho mai sentiti. Forse qualche scuola certificata JAR ma non mi pare si possa fare un CPL/ME/IR FAA distance learning negli stati uniti. Forse ti stai sbagliando DG...
La zona sopra Manhattan è zona proibita/restricted dopo il 9/11. Dubito che tu possa aver fatto un volo con un 172 in vfr a menochè non eri sotto permesso speciale.Tex® ha scritto: Qui mi trovo perfettamente d'accordo con deltagolf. Ho volato l'agosto scorso con un 172 sopra Manhattan [...] con heavy traffic tutt'intorno e circondato da 2 aeroporti intercontinentali e 1 internazionale. Senza nessun problema. Cose che qui in Italia ce le sognamo.
raoul80 ha scritto:Addirittura disumanizzante? Perche?deltagolf ha scritto:
L'altro lato della medaglia è che si è distanti da "casa" e gli Stati Uniti a mio modo di vedere sono una civiltà un pò "disumanizzante".
Giusto per puntualizzare, non l'ho detto io che gli States sono disumanizzanti; è un'affermazione di Tex che avrà cartamente i suoi buoni motivi per dirlo.
Per ciò che ho visto io, ho sempre giudicato gli States molto vivibili dal punto di vista umano, sia nella provincia che nelle grandi città.
Ovviamente non ho girato "tutti" gli States e quindi è possibile che dove è stato Tex le cose siano diverse.
Io conosco una scuola a Phoenix (Arizona) e una a Naples (Florida) dove si può fare ATPL e IR in distance learning e so che fanno parte di una rete di scuole che svolgono questo tipo di attività.Io sono da 2 anni che studio negli stati uniti ma di distance learning FAA non ne ho mai sentiti. Forse qualche scuola certificata JAR ma non mi pare si possa fare un CPL/ME/IR FAA distance learning negli stati uniti. Forse ti stai sbagliando DG...
Altre scuole in Europa fanno corsi JAA in distance learning; so che ce n'è una a Dublino e una a Bristol.
Tuttavia, visto che sei da quelle parti adesso, Marco, non è assolutamente impossibile che abbia ragione tu.
Nal caso, chiedo scusa se ho scritto delle cose non corrette e complimenti a Marco per la lunga serie di licenze e abilitazioni che riporta in firma ad un'età assolutamente giovanissima.
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raoul80 ha scritto:
Addirittura disumanizzante? Perche?
Il mio è un punto di vista puramente personale. Sono andato negli USA tantissime volte, e sebbene all'inizio la cosa sia eccitante (le opportunità, rispetto a quelle in Italia, sono esponenziali), ci si rende conto con il tempo che "l'americano tipo" è un pò grezzo e superficiale. "Arriva fino a là" perchè quello è quello che gli hanno insegnato. E' amico di tutti e per questo amico di nessuno. Piano piano il mondo che ti sta attorno e che fino a ieri costituiva un motivo di curiosità e di motivazione comincia a sembrarti un pò fatto di plastica. E' un fatto puramente culturale, niente di più, non glie ne sto facendo certo una colpa. Poi molto dipende anche dalla sensibilità personale. C'è chi si trova bene con quella mentalità e non glie ne frega niente di ciò che gli sta attorno, e chi invece, come me, ha bisogno di un apporccio un pò più "vero e umano".
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Era VFR notturno per la precisione. Decollati dal NJ (Essex County), in direzione Teterboro, poi sopra l'Hudson, tagliamo Central Park, poi sopra l'East, statua della libertà, Magellan bridge e rientro. In effetti non era "sopra" Mahnattan, ma l'abbiamo percorsa in lungo sia dall'uno che dall'altro lato volando sopra i fiumi che la circondano. Inutile dire che era come esserci sopra.MarcoAER ha scritto: La zona sopra Manhattan è zona proibita/restricted dopo il 9/11. Dubito che tu possa aver fatto un volo con un 172 in vfr a menochè non eri sotto permesso speciale.
deltagolf ha scritto:Io conosco una scuola a Phoenix (Arizona) e una a Naples (Florida) dove si può fare ATPL e IR in distance learning e so che fanno parte di una rete di scuole che svolgono questo tipo di attività.Io sono da 2 anni che studio negli stati uniti ma di distance learning FAA non ne ho mai sentiti. Forse qualche scuola certificata JAR ma non mi pare si possa fare un CPL/ME/IR FAA distance learning negli stati uniti. Forse ti stai sbagliando DG...
Altre scuole in Europa fanno corsi JAA in distance learning; so che ce n'è una a Dublino e una a Bristol.
Tuttavia, visto che sei da quelle parti adesso, Marco, non è assolutamente impossibile che abbia ragione tu.
Nal caso, chiedo scusa se ho scritto delle cose non corrette e complimenti a Marco per la lunga serie di licenze e abilitazioni che riporta in firma ad un'età assolutamente giovanissima.
La Naples fà appunto corsi JAA approvati come l'ATPL Distance Learning...ma i corsi FAA devono essere per forza fatti alla scuola.
Io intendo dire che il "distance learning" è soltanto implementato sulle licenze JAA (e più precisamente sull'ATPL Frozen) e non è applicabile alle licenze FAA.
Tuttavia, come hai detto tu, esistono numerose scuole in USA certificate JAA che svolgono corsi Distance Learning.
Ti ringrazio per i complimenti. Come sappiamo la passione nasce da piccoli. Fortunatamente ho avuto i genitori che mi hanno supportato sin dall'inizio e ho potuto iniziare a volare molto presto (17anni).
A breve spero di aggiungere il CFI (detto F.I. in ambito JAA)..ho l'esame a giorni

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Perchè ti sembra un mondo di plastica? Dai raccontami un po' la tua impressione sugli Usa, dato che nn ci sono mai stato da quelle parti...Tex® ha scritto:raoul80 ha scritto:
Addirittura disumanizzante? Perche?
Il mio è un punto di vista puramente personale. Sono andato negli USA tantissime volte, e sebbene all'inizio la cosa sia eccitante (le opportunità, rispetto a quelle in Italia, sono esponenziali), ci si rende conto con il tempo che "l'americano tipo" è un pò grezzo e superficiale. "Arriva fino a là" perchè quello è quello che gli hanno insegnato. E' amico di tutti e per questo amico di nessuno. Piano piano il mondo che ti sta attorno e che fino a ieri costituiva un motivo di curiosità e di motivazione comincia a sembrarti un pò fatto di plastica. E' un fatto puramente culturale, niente di più, non glie ne sto facendo certo una colpa. Poi molto dipende anche dalla sensibilità personale. C'è chi si trova bene con quella mentalità e non glie ne frega niente di ciò che gli sta attorno, e chi invece, come me, ha bisogno di un apporccio un pò più "vero e umano".
Sono alla Skymates ad Arlington, Texas (vicino Dallas)deltagolf ha scritto:In "biiiiiiiip" alla balena, collega!!
(Ah, scusa, giusto perché sono curioso come una serpe, dove stai studiando in US?)

Flyfree ha scritto:Secondo me ha confuso con Disney World a Fantasyland.
Mi hai fatto sorridere di prima mattina...ti rigrazio

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Secondo me, da come scrivi, non hai nemmeno la terza media. Studia va....Meglio tardi che mai....Flyfree ha scritto:Secondo me ha confuso con Disney World a Fantasyland.
Avrei tante, tantissime cose, impressioni, da raccontarti (se vuoi mandami un PV), ma è un'esperienza del tutto personale. Il mio vissuto non necessariamente può corrispondere a quello di altri. Devi provare personalmente quello che ti dà una civiltà, non posso spiegartelo io. Quei pochi elementi che ho citato sono sufficienti per descrivere a grandi linee quali sono secondo me le caratteristiche dell'americano "tipo". Aggiungo, semplificando un pò : l'Italia sta al piccolo negozio di alimentari a gestione familiare come gli Usa stanno al mega-centro commerciale. Ogni paese ha i suoi pregi e i suoi difetti. Devi scoprire quale si adatta meglio al tuo modo di essere, secondo gli obbiettivi che vuoi raggiungere.raoul80 ha scritto: Perchè ti sembra un mondo di plastica? Dai raccontami un po' la tua impressione sugli Usa, dato che nn ci sono mai stato da quelle parti...
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Ho forti dubbi che tu possa giudicarmi Tex, per risponderti può anche darsi che dia più importanza al pragmatismo che all'ortografia, non sono perfetto, se poi dalla scuola alcuni dell'ortografia ne hanno tratto un’insolente ostentazione di superiorità o un'esagerata opinione di se, secondo me sintomo di debolezza non esente da pericolosi “contraccolpi”, ci sarebbe da tener presente che saranno sempre gli altri a giudicare sul contenuto a prescindere dal titolo accademico.Tex® ha scritto:Secondo me, da come scrivi, non hai nemmeno la terza media. Studia va....Meglio tardi che mai....Flyfree ha scritto:Secondo me ha confuso con Disney World a Fantasyland.
E' anche vero che spesso, pur essendo molto scolarizzati e scrivendo ortograficamente in modo corretto(questo può ingannare quando c'è più tecnica che contenuto), si può essere comunque fondamentalmente ignoranti anche nel sapersi rapportare.
Ti assicuro che personalmente non mi lamento e posso ritenermi soddisfatto delle mie capacità di capire ciò che mi sta attorno; questo mi basta.
Ti ringrazio del consiglio, non sento il bisogno di far carriera, non ti preoccupare!

_________________________________________________
Mi scuso con gli altri per questa discussione con il Sig. Tex..
è palese che sia stata cercata, comunque avrei terminato

Visto che giustamente badi all'ortografia, sognIamo richiede la I (per ovvie ragioni)Tex® ha scritto: Cose che qui in Italia ce le sognamo.

Completamente d'accordo circa la facilita` e le possibilita` di volo in usa.
Per quanto tempo hai vissuto in usa e dove? Ho detto vissuto, non stato per periodi brevi. E` diverso stare un mese, ospite da qualcuno o in albergo, o vivere stabilmente, con un lavoro, andando a far la spesa...Tex® ha scritto:
L'altro lato della medaglia è che si è distanti da "casa" e gli Stati Uniti a mio modo di vedere sono una civiltà un pò "disumanizzante".
- Tex®
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Certo, "ovvie ragioni" : apri il dizionario...N757GF ha scritto: Visto che giustamente badi all'ortografia, sognIamo richiede la I (per ovvie ragioni)![]()

Ho girato gli USA in lungo e in largo, senza mai abitarci stabilmente. Ho fatto sempre periodi di 1, 2 mesi, fisso in una città, specialmente nella costa ovest, ma anche, meno frequentemente, in quella est.N757GF ha scritto: Per quanto tempo hai vissuto in usa e dove? Ho detto vissuto, non stato per periodi brevi. E` diverso stare un mese, ospite da qualcuno o in albergo, o vivere stabilmente, con un lavoro, andando a far la spesa...
Può essere che tu abbia ragione e che sia reale la differenza che c'è tra l'andarci a passare un periodo di tempo (seppur lungo) e viverci stabilmente. Come reali sono le sensazioni che mi hanno dato gli americani, per quello che li posso aver frequentati io e per la mia esperienza.
Tu che esperienza hai avuto a proposito ?
Mi indichi quale dizionario? Le mie ovvie ragioni sono sogn- tema verbale, -iamo desinenza (dici laviamo, non lavamo). Davvero non lo sapevi? Sta prendendo piede la forma senza i, ma e` un registro linguistico basso, da chiaccherata informale. Hai anche infilato un "c'hai" e un "pò" con l'accento, sempre da registro basso!Tex® ha scritto:
Certo, "ovvie ragioni" : apri il dizionario...Mi fermo va.
Che lo spirito umano e` essenzialmente ergodico, e quindi rimane lo stesso nel tempo e nello spazioTex® ha scritto: Tu che esperienza hai avuto a proposito ?

Ultima modifica di Ospite il 18 giugno 2007, 3:39, modificato 2 volte in totale.
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Non ti preoccupare Marco, piuttosto che in un forum sarebbe troppo divertente conoscerli a quattr'occhi certi soggetti.MarcoAER ha scritto:Allora, o ci blocchiamo con questi litigi bambineschi o blocco il thread? ci siamo capiti?![]()
Con calma si discute. E gentilmente torniamo On Topic - si parlava della OFT qui.
Ciao.
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