Formazione di ingegneri per la manutenzione

Area dedicata alla discussione di argomenti tecnici legati alla manutenzione degli aeroplani e operazioni tecniche. Quesiti e domande a cui risponderanno i Tecnici e il Personale di terra

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batman
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Formazione di ingegneri per la manutenzione

Messaggio da batman »

Scusate,sono sempre batman.Io sono iscritto all'Università La Sapienza,e frequento il corso di laurea triennale in Ingegneria aerospaziale.Volevo chiedere agli ingegneri che frequentano questo forum,poichè mi interessa lasicurezza del volo e l'attività di manutenzione,se mi conviene proseguire nella laurea specialistica in aeronautica,oppure fare qualche bel master o corso di specializzazione (si ma quali e dove?)?Infatti nel mio corso non c'è un corso che tratta appieno la manutenzione,la normativa,la logistica e l'economia del trasporto aereo (ad esempio molti dei miei colleghi non sanno cos'è uno slot oppure quanti check esistono della manutenzione);al Politecnico di Milano invece ce li hanno,che invidia!
roby555
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Messaggio da roby555 »

è strano che non c'è un esame tipo economia del trasporto aereo..
a Torino gia' 20 anni fa era presente il corso di economia del trasporto aereo.
La manutenzione comunque è un insieme di cose che si puo' apprendere anche dopo piu' dalla pratica che dalla teoria comunque in Francia conosco
1 master in manutenzione e conoscono anche 1 master in economia aerospaziale di durata biennale che non è malvagio perchè fai 3 giorni in classe 2 in azienda per i primi 6 + 6 mesi in azienda, è in lingua inglese anche perchè gran parte dei professori sono responsabili di aziende tipo boeing , airbus ecc.
Solo che è difficile entrare con 3 anni servono i 5 anni.
Se io fossi in te farei quello sulla manutenzione è un campo interessante.
ciaoooo roby
batman
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Messaggio da batman »

Grazie Roby!ma che intendi per Francia,forse l'Enac (che non và confuso con il nostro!)che è a Tolosa?Comunque la Luiss ha un master in BusinessAviation,il problema è che è di secondo livello,e quindi devo fare anche la specialistica,e poi se non hai una borsa di studio costa circa 19.000 euro,un pò caro,ma c'è di peggio (vedasi l'Mba alla Bocconi,32000 euro!)
roby555
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Messaggio da roby555 »

intendo nello stato francese...
si anche quello che accennavo io e di secondo livello ma costa 7500
non è molto caro poi ha il vantaggio che 3 gg lezione +2 in azienda + 6 mesi
in azienda non è molto pesante...
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Nicolino
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Messaggio da Nicolino »

Molto interessante. Roby555 potresti dare qualche informazione in più su questo tipo di master? Grazie in anticipo.
Nicolino
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roby555
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Messaggio da roby555 »

si tiene a bordeaux è un mba di secondo livello in management aeronautico

i corsi sono:

-direzione e strategie di impresa
-tecniche finanziarie internazionali
-logistica e sviluppo internazionale
-rick management
-diritto internazionale sugli affari
-marketing aerospaziale
-management
management di progetti
-industria aeronautica
-management d'equipe
-finanza e progetti
ecc

inizia a novembre e finisce a settembre
da novembre a fine marzo sono 3 gg per settimana lezione +2 gg lezione direttamente in impresa
da aprile a fine sett sei in stage presso industria aeronatica
a fine settembre c'è l esame finale

da diritto a 60 crediti totali a fine corso per anno di studio
lo stage se uno si mette daccordo con impresa puo' essere anche remunerato.
i corsi sono in inglese.

ciaoooo
batman
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Messaggio da batman »

grazie ancora Roby,però qualcosina in italia c'è?Possibile che l'ENAC non faccia dei corsi sulla manutenzione;poi ho sentito che alcuni anni fa nella mia Università,La Sapienza era attivo un master in "Trasporti aerei",qualcuno ne sà qualcosa,magari lo ha anche frequentato!
batman
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Messaggio da batman »

Scusate sono sempre io,ma che ne pensare del master in "scienze dell'aviazione-sicurezza aerea" organizzato più di un anno fa a Bologna?
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Nicolino
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Messaggio da Nicolino »

roby555 ha scritto:si tiene a bordeaux è un mba di secondo livello in management aeronautico

i corsi sono:

-direzione e strategie di impresa
-tecniche finanziarie internazionali
-logistica e sviluppo internazionale
-rick management
-diritto internazionale sugli affari
-marketing aerospaziale
-management
management di progetti
-industria aeronautica
-management d'equipe
-finanza e progetti
ecc

inizia a novembre e finisce a settembre
da novembre a fine marzo sono 3 gg per settimana lezione +2 gg lezione direttamente in impresa
da aprile a fine sett sei in stage presso industria aeronatica
a fine settembre c'è l esame finale

da diritto a 60 crediti totali a fine corso per anno di studio
lo stage se uno si mette daccordo con impresa puo' essere anche remunerato.
i corsi sono in inglese.

ciaoooo
Mi rendo conto si tratta di master ma sono accessibili anche a laureandi?
Possono seguire questi master anche i laureandi/laureati in ing. meccanica o sono riservati ad ing. aerospaziale.
Grazie molte.
Nicolino
Nicolino
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Messaggio da Snap-on »

Esistono dei un bellissimi "stage" a Merignac presso la Dassault Aviation riguardanti varie tematiche relative alla "Produzione" , "Gestione delle risorse umane"," Field Service" , e Post-Sales Engineering".

Entrando nel sito della società sono disponibili informazioni ulteriori.

Anche la Sogerma a Bordeux , organizza dei "master" riguardanti la "maintenange &modification activities".

Credo che in Italia non ci sa nulla di paragonabile.

Saluti

Steve
batman
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Messaggio da batman »

Snap-on,ti ringrazio molto!Ma tu sei un ingegnere aeronautico?Se si,volevo sapere secondo te cosa cercano le compagnie aeree in un giovane ingegnere,cioè quali conoscenze e/o abilità,e se secondo te è importante che io già sappia come si faccia almeno in teoria la manutenzione ad un aeromobile...
Snap-on

Messaggio da Snap-on »

Questa battuta girava in un noto ufficio tecnico di una grande compagnia aerea:-

Un ingegnere si presenta sul posto di lavoro. E' il suo primo giorno. Il responsabile lo accoglie, gli mette una scopa in mano e gli dice:
- "Ecco, questa e' una scopa, come prima cosa potresti dare una spazzata all'ufficio".
- "Una scopa?! Ma guardi che io sono un ingegnere!"
- "Hai ragione, scusa, vieni di là che ti faccio vedere come funziona."


Per imparare la "maintenance" non ci sono scuole....., solo hangar!

saluti

Steve
Ospite

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Snap-on ha scritto:Questa battuta girava in un noto ufficio tecnico di una grande compagnia aerea:-

Un ingegnere si presenta sul posto di lavoro. E' il suo primo giorno. Il responsabile lo accoglie, gli mette una scopa in mano e gli dice:
- "Ecco, questa e' una scopa, come prima cosa potresti dare una spazzata all'ufficio".
- "Una scopa?! Ma guardi che io sono un ingegnere!"
- "Hai ragione, scusa, vieni di là che ti faccio vedere come funziona."


Per imparare la "maintenance" non ci sono scuole....., solo hangar!

saluti

Steve
Non sei un grande sei un GRANDISSIMO!!!!!!

:lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:
Black Magic

Messaggio da Black Magic »

vecchia :P
8)
Ospite

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Snap-on ha scritto:Questa battuta girava in un noto ufficio tecnico di una grande compagnia aerea:-

Un ingegnere si presenta sul posto di lavoro. E' il suo primo giorno. Il responsabile lo accoglie, gli mette una scopa in mano e gli dice:
- "Ecco, questa e' una scopa, come prima cosa potresti dare una spazzata all'ufficio".
- "Una scopa?! Ma guardi che io sono un ingegnere!"
- "Hai ragione, scusa, vieni di là che ti faccio vedere come funziona."


Per imparare la "maintenance" non ci sono scuole....., solo hangar!

saluti

Steve
Come non darti ragione, concordo al 100% con il tuo pensiero :wink:
Non solo nell'aviaizone, ma penso in tutti i campi, la vera esperienza si fa sul campo, sbattendo la testa praticamente, tutti i giorni, con i vari problemi che si incontrano, facendo tesoro dell'esperienza acquisita giorno per giorno e osservando attentamente chi ne sa più di noi.

Un salutone
Paolo
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Messaggio da Galaxy »

JT8D ha scritto:
Snap-on ha scritto:Questa battuta girava in un noto ufficio tecnico di una grande compagnia aerea:-

Un ingegnere si presenta sul posto di lavoro. E' il suo primo giorno. Il responsabile lo accoglie, gli mette una scopa in mano e gli dice:
- "Ecco, questa e' una scopa, come prima cosa potresti dare una spazzata all'ufficio".
- "Una scopa?! Ma guardi che io sono un ingegnere!"
- "Hai ragione, scusa, vieni di là che ti faccio vedere come funziona."


Per imparare la "maintenance" non ci sono scuole....., solo hangar!

saluti

Steve
Come non darti ragione, concordo al 100% con il tuo pensiero :wink:
Non solo nell'aviaizone, ma penso in tutti i campi, la vera esperienza si fa sul campo, sbattendo la testa praticamente, tutti i giorni, con i vari problemi che si incontrano, facendo tesoro dell'esperienza acquisita giorno per giorno e osservando attentamente chi ne sa più di noi.

Un salutone
Paolo
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Federico
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Messaggio da Nicolino »

Eretiko ha scritto:
Snap-on ha scritto:Questa battuta girava in un noto ufficio tecnico di una grande compagnia aerea:-

Un ingegnere si presenta sul posto di lavoro. E' il suo primo giorno. Il responsabile lo accoglie, gli mette una scopa in mano e gli dice:
- "Ecco, questa e' una scopa, come prima cosa potresti dare una spazzata all'ufficio".
- "Una scopa?! Ma guardi che io sono un ingegnere!"
- "Hai ragione, scusa, vieni di là che ti faccio vedere come funziona."


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saluti

Steve
Non sei un grande sei un GRANDISSIMO!!!!!!

:lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:

Bellissima.... :lol:
Arrivo!!!!!!!! in hangar e con la scopa già in mano...perchè non sono ancora ingegnere...
Nicolino
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Messaggio da francesco.mi »

Snap-on ha scritto:Questa battuta girava in un noto ufficio tecnico di una grande compagnia aerea:-

Un ingegnere si presenta sul posto di lavoro. E' il suo primo giorno. Il responsabile lo accoglie, gli mette una scopa in mano e gli dice:
- "Ecco, questa e' una scopa, come prima cosa potresti dare una spazzata all'ufficio".
- "Una scopa?! Ma guardi che io sono un ingegnere!"
- "Hai ragione, scusa, vieni di là che ti faccio vedere come funziona."


Per imparare la "maintenance" non ci sono scuole....., solo hangar!

saluti

Steve


[smilie=to funny.gif] [smilie=to funny.gif]

Vero comunque...
Considerate la vostra semenza:
fatti non foste a viver come bruti,
ma per seguir virtute e canoscenza
Snap-on

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Nicolino ha scritto:
Eretiko ha scritto:
Snap-on ha scritto:Questa battuta girava in un noto ufficio tecnico di una grande compagnia aerea:-

Un ingegnere si presenta sul posto di lavoro. E' il suo primo giorno. Il responsabile lo accoglie, gli mette una scopa in mano e gli dice:
- "Ecco, questa e' una scopa, come prima cosa potresti dare una spazzata all'ufficio".
- "Una scopa?! Ma guardi che io sono un ingegnere!"
- "Hai ragione, scusa, vieni di là che ti faccio vedere come funziona."


Per imparare la "maintenance" non ci sono scuole....., solo hangar!

saluti

Steve
Non sei un grande sei un GRANDISSIMO!!!!!!

:lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:

Bellissima.... :lol:
Arrivo!!!!!!!! in hangar e con la scopa già in mano...perchè non sono ancora ingegnere...
Beh, almeno sai già cos'è una scopa e a cosa serve!

Saluti

Steve 8)
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Messaggio da Nicolino »

Martedì mattina!!
Nicolino
batman
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Messaggio da batman »

Ragazzi,a parte gli scherzi e le battute che ci stanno sempre bene,non credo che oggi basti "imparare"sul campo,ma ci voglio dei corsi e una competenza soloda a livello teorico,per poi passare al pratico!
Ospite

Messaggio da Ospite »

batman ha scritto:Ragazzi,a parte gli scherzi e le battute che ci stanno sempre bene,non credo che oggi basti "imparare"sul campo,ma ci voglio dei corsi e una competenza soloda a livello teorico,per poi passare al pratico!
Sì e no. Ci vuole una cosa sola e fondamentale, che spesso i neolaureati non hanno: l'UMILTA' .
Le basi teoriche sono importanti ma, anche se non ingegnere te lo dico da laureato, purtroppo la nostra università fornisce scarse o nulle attitudini al lavoro pratico che poi uno andrà a fare. Poi naturalmente ci sono le eccezioni, ma rispetto all'estero, in questo senso, siamo indietro anni luce. Uno esce con delle basi teoriche, alcune gli serviranno, alcune non le utilizzerà mai, ma con scarsissime idee del mondo e delle procedure che si troverà davanti sul lavoro. Ho conosciuto ingegneri che sono arrivati in azienda pieni di se, vantando il loro titolo di ing. e pretendendo di insegnare a gente magari non laureata ma con 30 anni di esperienza: fortunatamente hanno fatto una fine ingloriosa, se la sono cercata. Altri invece si sono impegnati, con profonda umiltà hanno imparato praticamente il lavoro, basandosi anche sui loro studi, ci mancherebbe, ma anche sulla fruttuosa collaborazione con chi aveva più esperienza pratica di loro. E questi pian piano hanno ottenuto molto e sono stimati e rispettati da tutti.
Questo vale in tutti i campi, ma in particolare nell'aviazione, dove a causa dell'importanza, complessità e delicatezza dei lavori che si sono chiamati a fare, è fondamentale fare le cose per bene e seguire determinate regole e procedure.
Quindi studia e fatti delle buone basi, ma quando ti affaccerai al mondo del lavoro, fallo con estrema umiltà e voglia di imparare, da tutti e soprattutto da chi ha molta più esperienza di te, ing. o non ing. Tutti ti possono insegnare qualcosa di utile.

Paolo
Snap-on

Messaggio da Snap-on »

Nessuno mette in dubbio il fatto che se non esiste un background teorico, quello pratico è inutile!
Ma proprio perchè il settore della manutenzione è uno dei pochi settori che nasce e muore con un velivolo, l'apprendimento di tecniche e soluzioni è progressivo e costante e ben difficilmente è riassumibile in un corso di studi teorico.

Il fatto che la manutenzione abbracci quasi tutti i settori dell'ingegneria, rende impossibile trovare un corso di studi che faccia altrettanto. L'esperienza pratica è quella che poi permette ai costruttori di modificare e correggere determinati "errori" progettuali, modificare o implementare caratteristiche di volo o di comportamento, rendere più efficace e diminuire i costi di esercizio.

Chi ti ha detto che chi lavora in hangar non studia? Solo seguire il "continuos airwothness" di una macchina o di un motore, implica una conoscenza basata su corsi e "recurrent training" costante e impegantivo.
Oltre al fatto di dover risolvere molte volte avarie e problemi che in molte occasioni nei manuali non sono riportati, ed è appunto l'esperienza che ti permette di sopperire a quelle lacune.

E tutto questo non è mai frutto di percorsi individuali, ma è sempre coordinato e regolamentato da normative ed enti che in molti casi, ma non sempre, hanno una competenza estremamente elevata.

Solo per curiosità, vai a leggerti la circolare 68B dell'ENAC italiano per la certificazione di base di un tecnico di manutenzione. Riflettici sopra e poi mi saprai dire!

saluti

Steve
batman
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Messaggio da batman »

Scusate,ma per diventare ispettori di volo all'ENAC che bisogna fare?
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FAS
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Messaggio da FAS »

posso dire la mia?


learning by doing....


dopo aver imparato línglese... :wink:

comunque i corsi non aiutano nemmeno a familiarizzare con manuali tipo srm tsm ipc amm ect ect, per non parlare dei technical order in campo militare oppure i tcto

ci vuole esperienza ed in molti casi un buon maestro puó aiutare

comunque non si finisce mai di imparare.
Ogni giorno nuove lezioni, ad esempio oggi ho imparato che sui velivoli Boeing é inutile fare il flap peening per spessori minori di 0.9 in.


In Airbus é sempre consigliato indipendentemente dallo spessore.


apriró appena possibile una discussione sul tema...trattamenti superficiali dopo il rework
"Il buon senso c'era; ma se ne stava nascosto, per paura del senso comune" (Alessandro Manzoni)
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bluesky77
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Messaggio da bluesky77 »

Non si può boicottare questo post,è inquietante..
Dai,scherzo!!!!!!
Snap-on

Messaggio da Snap-on »

Magari poi qualche lettore del forum diventa davvero ingegnere e quando progetterà qualcosa , si ricorderà che c'è anche qualcuno che poi le "manine " le deve mettere per sostituire o riparare qualcosa.

La generazione di tecnici con le "manine di gomma "stile Fantastici 4" non è ancora nata!

(però ci sono i cinesi che hanno le mani piccole!) ( con una bella AML "taroccata made in China", magari !!!!!)

Che tristezza!

Saluti

Steve
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mitchell
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Messaggio da mitchell »

JT8D ha scritto:
batman ha scritto:Ragazzi,a parte gli scherzi e le battute che ci stanno sempre bene,non credo che oggi basti "imparare"sul campo,ma ci voglio dei corsi e una competenza soloda a livello teorico,per poi passare al pratico!
Sì e no. Ci vuole una cosa sola e fondamentale, che spesso i neolaureati non hanno: l'UMILTA' .
Le basi teoriche sono importanti ma, anche se non ingegnere te lo dico da laureato, purtroppo la nostra università fornisce scarse o nulle attitudini al lavoro pratico che poi uno andrà a fare. Poi naturalmente ci sono le eccezioni, ma rispetto all'estero, in questo senso, siamo indietro anni luce. Uno esce con delle basi teoriche, alcune gli serviranno, alcune non le utilizzerà mai, ma con scarsissime idee del mondo e delle procedure che si troverà davanti sul lavoro. Ho conosciuto ingegneri che sono arrivati in azienda pieni di se, vantando il loro titolo di ing. e pretendendo di insegnare a gente magari non laureata ma con 30 anni di esperienza: fortunatamente hanno fatto una fine ingloriosa, se la sono cercata. Altri invece si sono impegnati, con profonda umiltà hanno imparato praticamente il lavoro, basandosi anche sui loro studi, ci mancherebbe, ma anche sulla fruttuosa collaborazione con chi aveva più esperienza pratica di loro. E questi pian piano hanno ottenuto molto e sono stimati e rispettati da tutti.
Questo vale in tutti i campi, ma in particolare nell'aviazione, dove a causa dell'importanza, complessità e delicatezza dei lavori che si sono chiamati a fare, è fondamentale fare le cose per bene e seguire determinate regole e procedure.
Quindi studia e fatti delle buone basi, ma quando ti affaccerai al mondo del lavoro, fallo con estrema umiltà e voglia di imparare, da tutti e soprattutto da chi ha molta più esperienza di te, ing. o non ing. Tutti ti possono insegnare qualcosa di utile.

Paolo
Quoto e straquoto, grazie Paolo per aver espresso un pensiero che condivido appieno.
E che può sembrare un'ovvietà o qualcosa di talmente detto e ridetto che è inutile ripetere. Eppure quanto è difficile!
Ammetto in tutta franchezza, anche io non da ingegnere ma da laureato, di essere caduto in questa sorta di illusione in cui il laureato, proprio in quanto tale, rischia sempre di cadere, soprattutto qui in Italia.

Quello di essere a priori su un gradino più in alto di chi, magari, non è laureato all'università, ma che ha conseguito una laurea "in esperienza" pratica, a farsi un mazzo così a sudare in hangar o in officina, che a mio parere vale tante volte di più.
E da questa sorta di illusione mi sono ripreso prendendo delle "sveglie" dai colleghi più esperti che mi han fatto tornare subito subito al piano terra per cominciare una sana e salutare gavetta ...
Sono state botte per mio orgoglio, ma oggi posso dire che sono servite, e tanto, per imparare a stare al mondo.

Al tempo stesso, tuttavia, concordo anche io sul fatto che la laurea sia importante e che, come nel caso di questa discussione, essere ingegneri - o comunque laureati - rappresenti una bella base su cui costruire in modo serio la propria carriera.
Chiaramente, come detto, con la giusta attitudine...

un saluto

Andrea
Ospite

Messaggio da Ospite »

Snap-on ha scritto:Questa battuta girava in un noto ufficio tecnico di una grande compagnia aerea:-

Un ingegnere si presenta sul posto di lavoro. E' il suo primo giorno. Il responsabile lo accoglie, gli mette una scopa in mano e gli dice:
- "Ecco, questa e' una scopa, come prima cosa potresti dare una spazzata all'ufficio".
- "Una scopa?! Ma guardi che io sono un ingegnere!"
- "Hai ragione, scusa, vieni di là che ti faccio vedere come funziona."


Per imparare la "maintenance" non ci sono scuole....., solo hangar!

saluti

Steve
Il problema è quando un'azienda assume un ingegnere solo per dargli la scopa in mano.
Io credo che un laureato, per l'impegno che ha profuso nello studio, abbia piacere che questo impegno venga riconosciuto NON affidandogli subito ruoli di responsabilità perché si brucerebbe subito (tranne l'imbecille convinto di sapere tutto) ma dandogli la possibilità di crescere, imparare, fare esperienza. E' peraltro uno spreco assumere un laureato per ruoli non consoni. Sarebbe come assumere un medico per fare (con tutto il rispetto) l'infermiere.
Parlo con cognizione di causa. Oggi, aziende che "investono" nella formazione aziendale del neolaureato ce ne sono molto poche.
Poi il campo della manutenzione è molto delicato, non esistono regole scritte, la soluzione dei problemi non si trova nei libri, ma nella pratica quotidiana. Lo dice uno che si è trovato a gestire squadre di manutentori con anni di esperienza e pelo sullo stomaco.
Black Magic

Messaggio da Black Magic »

Lucky Luke ha scritto: Il problema è quando un'azienda assume un ingegnere solo per dargli la scopa in mano.
Io credo che un laureato, per l'impegno che ha profuso nello studio, abbia piacere che questo impegno venga riconosciuto NON affidandogli subito ruoli di responsabilità perché si brucerebbe subito (tranne l'imbecille convinto di sapere tutto) ma dandogli la possibilità di crescere, imparare, fare esperienza. E' peraltro uno spreco assumere un laureato per ruoli non consoni. Sarebbe come assumere un medico per fare (con tutto il rispetto) l'infermiere.
Parlo con cognizione di causa. Oggi, aziende che "investono" nella formazione aziendale del neolaureato ce ne sono molto poche.
Poi il campo della manutenzione è molto delicato, non esistono regole scritte, la soluzione dei problemi non si trova nei libri, ma nella pratica quotidiana. Lo dice uno che si è trovato a gestire squadre di manutentori con anni di esperienza e pelo sullo stomaco.
Fortunatamente, o sfortunatamente che dir si voglia, non ho mai lavorato in Italia; se non per brevi e sporadiche esperienze.
Posso testimoniare, però, quelle dei miei amici: ex compagni di università.
Ovviamente una minima parte lavora per l'industria aeronautica nazionale, gli altri formano un bel campionario della realtà industriale del paese.

Purtroppo non posso che quotare quello che Luke ha scritto, anche in toni molto moderati, a mio avviso, rispetto alla frustrante realtà che si trova nella maggior parte dei casi.
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