Perchè un aereo spicca il volo?????????

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N757GF

Messaggio da N757GF »

skylane182 ha scritto:c'entra perche' il principio di Bernoulli che si verifiva nel Venturi del carburatore e' lo stesso che si verifica sul dorso alare logicamente di un'ala in movimento
Questo non e' corretto. Ogni tanto si vedono rappresentate due ali contrapposte, con lo spiazio fra le due che forma una strozzatura e di applica il teo di bernoulli, come si fa nel carburatore. Nel carburatore va bene. sulle ali l'esemplificazione e' sbagliata. Con quella idea non si riesce a calcoalre la circuitazione del flusso intorno al profilo, che e' quello che crea la portanza.

Purtroppo l'aerodinamica e' complicata, e non ho mai trovato nessun libro che la spiegasse bene ai piloti (forse con l'eccezione di aerodynamics for naval aviators).

Ripeto: praticamente tutte le spiegazioni che vengono date nei manuali di volo sono per lo meno non corrette, quando non sono totalmente sbagliate :).
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Re: Portanza

Messaggio da super33 »

Secondo me vi state un po' incartando...

Coanda con la portanza non c'azzecca... nel senso che -detto sinteticamente - indica l'effetto mostrato nell'es. del cucchiaio: un filetto fluido che incontra una superficie curva tende a seguirla.

Per la storia di pressione e depressione... attenti che alla fine è la stessa cosa: sta tutto nella differenza di pressione che si genera tra dorso e ventre del profilo; qui entra anche Bernoulli...

comunque alla fine - secondo me :idea: - l'aereo vola perchè è fatto apposta... non serve ad altro 8)
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Messaggio da super33 »

N757GF ha scritto: Questo non e' corretto. Ogni tanto si vedono rappresentate due ali contrapposte, con lo spiazio fra le due che forma una strozzatura e di applica il teo di bernoulli, come si fa nel carburatore. Nel carburatore va bene. sulle ali l'esemplificazione e' sbagliata. Con quella idea non si riesce a calcoalre la circuitazione del flusso intorno al profilo, che e' quello che crea la portanza.
Questo modello serve a calcolare l'effetto suolo

Purtroppo l'aerodinamica e' complicata, e non ho mai trovato nessun libro che la spiegasse bene ai piloti (forse con l'eccezione di aerodynamics for naval aviators).
Prova a cercare il testo del prof. Valentino LOSITO 'Fondamenti di Aeronautica Generale' edito per l'Accademia Aeronautica.
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Messaggio da Aldus »

Domandina interessante.
Perchè i biplani non hanno le ali allineate sul piano verticale?
http://www.airliners.net/open.file/1187464/M/
E se le avessero, cosa succederebbe?
:wink:
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Messaggio da super33 »

Aldus ha scritto:Domandina interessante.
Perchè i biplani non hanno le ali allineate sul piano verticale?
http://www.airliners.net/open.file/1187464/M/
E se le avessero, cosa succederebbe?
:wink:
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Messaggio da Flyfree »

skylane182 ha scritto:purtroppo non e' la depressione che nebulizza il carburante ma e' la pressione esterna e' un po come togliere un bicchiere d'acqua da un mare infinito ,non vedrai mai il vuoto dell'acqua che hai tolto ... ciao
Non per fossilizzarmi nell'argomento ma sono convinto che è grazie alla depressione creata nel venturi che la pressione esterna riesce a nebulizzare il carburante.
Immagina se non ci fosse la depressione nel venturi cosa potrebbe fare la pressione esterna
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Aldus
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Messaggio da Aldus »

super33 ha scritto:
Aldus ha scritto:Domandina interessante.
Perchè i biplani non hanno le ali allineate sul piano verticale?
http://www.airliners.net/open.file/1187464/M/
E se le avessero, cosa succederebbe?
:wink:
Super33 è rimasto così sconvolto che ha risposto con l'inchiostro simpatico. :lol: :lol:

Dai, la domanda era seria.
Perchè i biplani non hanno le ali una sopra l'altra perfettamente in verticale, bensì quella sotto è spostata più indietro?
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Messaggio da Flyfree »

vihai ha scritto:
libelle ha scritto: Hai ragione Flyfree, ma ho omesso questo particolare per non mettere troppa carne al fuoco. La portanza generale di un ala è costituita sempre (in percentuale più o meno alta) da un "contributo" dato dalla pressione ventrale.
<pedante>
Sarebbe più preciso parlare di sovrapressione invece che di pressione, perché fa meglio capire che si sta parlando di una differenza di pressione rispetto all'aria lontano dalla superficie.

Perché altrimenti, come dicevo prima, è sempre e solo la pressione che causa la portanza.
</pedante>
Logicamente è sempre il differenziale di pressione che crea la portanza, ma si stava cercando di capire e far capire meglio perchè ci crea questa forza. Sovrapressione non mi pare il termine esato.
Ciao :)
Ultima modifica di Flyfree il 9 maggio 2007, 7:59, modificato 1 volta in totale.
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Messaggio da N757GF »

super33 ha scritto:
N757GF ha scritto: Questo non e' corretto. Ogni tanto si vedono rappresentate due ali contrapposte, con lo spiazio fra le due che forma una strozzatura e di applica il teo di bernoulli, come si fa nel carburatore. Nel carburatore va bene. sulle ali l'esemplificazione e' sbagliata. Con quella idea non si riesce a calcoalre la circuitazione del flusso intorno al profilo, che e' quello che crea la portanza.
Questo modello serve a calcolare l'effetto suolo
Lo si fa con il principio delle immagini, che pone delle condizioni al contorno (di simmetria) sul campo di velocita`. Non si usa il principio di bernoulli alla strozzatura fatta dalle due ali.
En passant vale la pena di ricordare che il teo di bernoulli non fa riferimento a una strozzatura o a una particolare geometria, e` una conservazione dell'energia e si applica a una linea di flusso.
super33 ha scritto:
N757GF ha scritto:
Purtroppo l'aerodinamica e' complicata, e non ho mai trovato nessun libro che la spiegasse bene ai piloti (forse con l'eccezione di aerodynamics for naval aviators).
Prova a cercare il testo del prof. Valentino LOSITO 'Fondamenti di Aeronautica Generale' edito per l'Accademia Aeronautica.
Grazie per la segnalazione, l'ho localizzato in una biblioteca, a breve dovrei riuscire ad averlo.
N757GF

Messaggio da N757GF »

Trovato il Losito: a una prima occhiata sembra approfondito per il pubblico cui si rivolge, ma se ben ricordo l'accademia era equiparata a ingegneria (o qualcosa del genere). Rispetto al corrispondente aerodynamics for naval aviators e` piu` teorico, riflettendo la differenza di istruzione fra italia e usa: piu` accademica la prima e piu` pragmatica la seconda. Pero` in questo caso va bene cosi` :)

Appena finisco un paio di lavori che mi stanno assillando, comincio a guardarlo in maggiore dettaglio. Grazie per al segnalazione.
Ultima modifica di N757GF il 10 maggio 2007, 13:25, modificato 1 volta in totale.
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Messaggio da AndreaGerano »

Grazie mille.......
TKO

Messaggio da TKO »

la NASA in merito semplifica il tutto in una deviazione e accelerazione del flusso d'aria che bagna la superficie alare, e poi applica la terza legge di newton.
in parole povere : se l'aria accelera e devia il suo percorso vuol dire che una forza è stata applicata. questa sarà diretta dall'alto verso il basso. newton nella sua terza legge diceva che ne dobbiamo ricevere una uguale e contraria ... forza aerodinamica risultante ... che per comodità scomponiamo in due direzioni utili ... perpendicolare al vento relativo e parallela al vento relativo.... rispettivamente portanza e resistenza.

sarà troppo facile così ?

linko al sito : http://www.grc.nasa.gov/WWW/K-12/airplane/short.html

saluti
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Messaggio da super33 »

Aldus ha scritto: Super33 è rimasto così sconvolto che ha risposto con l'inchiostro simpatico. :lol: :lol:

Dai, la domanda era seria.
Perchè i biplani non hanno le ali una sopra l'altra perfettamente in verticale, bensì quella sotto è spostata più indietro?
:oops:

Purtroppo avevo la rete decisamente scarsa e non avendo visto la foto, avevo risposto ad una interpretazione errata del quesito...
A proposito: qualcuno mi dice gentilmente come si cancella un post? :oops:
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Messaggio da TKO »

i biplani hanno le due ali disposte in quel modo per non permettere l'influenza reciproca a livello di flussi e vortici.
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Messaggio da FAS »

N757GF ha scritto:Trovato il Losito: a una prima occhiata sembra approfondito per il pubblico cui si rivolge, ma se ben ricordo l'accademia era equiparata a ingegneria (o qualcosa del genere). Rispetto al corrispondente aerodynamics for naval aviators e` piu` teorico, riflettendo la differenza di istruzione fra italia e usa: piu` accademica la prima e piu` pragmatica la seconda. Pero` in questo caso va bene cosi` :)

Appena finisco un paio di lavori che mi stanno assillando, comincio a guardarlo in maggiore dettaglio. Grazie per al segnalazione.
si! ai nostri tempi si studiava da ingegnere.... :wink:
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Messaggio da super33 »

N757GF ha scritto:Trovato il Losito: a una prima occhiata sembra approfondito per il pubblico cui si rivolge, ma se ben ricordo l'accademia era equiparata a ingegneria (o qualcosa del genere). Rispetto al corrispondente aerodynamics for naval aviators e` piu` teorico, riflettendo la differenza di istruzione fra italia e usa: piu` accademica la prima e piu` pragmatica la seconda. Pero` in questo caso va bene cosi` :)

Appena finisco un paio di lavori che mi stanno assillando, comincio a guardarlo in maggiore dettaglio. Grazie per al segnalazione.
Il libro è una versione meno approfondita - dal punto di vista "teorico" - degli appunti del corso; aeronautica generale è stato rinominato aerodinamica applicata. comunque in accademia serviva come testo per i piloti (ma non so fino a che punto entravano nei dettagli); si affiancava agli appunti delle lezioni per noi di ing.
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Messaggio da super33 »

TKO ha scritto:la NASA in merito semplifica il tutto in una deviazione e accelerazione del flusso d'aria che bagna la superficie alare, e poi applica la terza legge di newton.
in parole povere : se l'aria accelera e devia il suo percorso vuol dire che una forza è stata applicata. questa sarà diretta dall'alto verso il basso. newton nella sua terza legge diceva che ne dobbiamo ricevere una uguale e contraria ... forza aerodinamica risultante ... che per comodità scomponiamo in due direzioni utili ... perpendicolare al vento relativo e parallela al vento relativo.... rispettivamente portanza e resistenza.

sarà troppo facile così ?

linko al sito : http://www.grc.nasa.gov/WWW/K-12/airplane/short.html

saluti
NO non è troppo facile, è così.
La complicazione arriva appena ti chiedi perchè ciò avviene
Ultima modifica di super33 il 10 maggio 2007, 14:17, modificato 1 volta in totale.
Black Magic

Messaggio da Black Magic »

N757GF ha scritto: Lo si fa con il principio delle immagini, che pone delle condizioni al contorno (di simmetria) sul campo di velocita`. Non si usa il principio di bernoulli alla strozzatura fatta dalle due ali.
En passant vale la pena di ricordare che il teo di bernoulli non fa riferimento a una strozzatura o a una particolare geometria, e` una conservazione dell'energia e si applica a una linea di flusso.
Anche alla teoria alare dell schiera di palettature, in prima istanza, si applica la conservazione dell'energia sulla linea di flusso, con le opportune condizioni al contorno sul campo di velocità.
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Messaggio da super33 »

N757GF ha scritto:
super33 ha scritto:
N757GF ha scritto: Questo non e' corretto. Ogni tanto si vedono rappresentate due ali contrapposte...
Questo modello serve a calcolare l'effetto suolo
Lo si fa con il principio delle immagini, che pone delle condizioni al contorno (di simmetria) sul campo di velocita`. Non si usa il principio di bernoulli alla strozzatura fatta dalle due ali.
En passant vale la pena di ricordare che il teo di bernoulli non fa riferimento a una strozzatura o a una particolare geometria, e` una conservazione dell'energia e si applica a una linea di flusso.
Si, sono stato telegrafico, ma non mi riferivo a Bernoulli, solo al modello che permette il calcolo dell'effetto suolo: l'interferenza tra le due ali simmetriche ne è equivalente
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Messaggio da FAS »

vogliamo parlare di ala o di velivolo completo?
parliamo in termini di velocitá o di pressione?

ragazzi la domanda non é stupida... !!! e tantomeno le risposte lo saranno, tranne in alcuni casi....

mi associo a N757GF nel dire che si possono trovare differenti definizioni che in alcuni trasurano determinati fattori... (@ N757GF che ne pensi dell'Anderson?)

io ad esempio vedo l'ala una macchina a fluido!
....altri potrebbero non fare la differenza sul coefficiente di viscositá ect ect..

quindi fissiamo le condizioni al contorno e cerchiamo di scrivere piu informazioni possibili, cercanod poi di far collimare i vari concetti...

se siete d'accordo 8)

per esempio iniziamo a fissare il Reynolds....

vogliamo parlare direttamente di ala oppure passiamo per il cilindro fermo, rotante, sfera bla bla?


per esempio vediamo la forza risultante su un corpo investito da una corrente. (stazionaria non viscosa incompressibile)....
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Messaggio da TKO »

super33 ha scritto:
TKO ha scritto:la NASA in merito semplifica il tutto in una deviazione e accelerazione del flusso d'aria che bagna la superficie alare, e poi applica la terza legge di newton.
in parole povere : se l'aria accelera e devia il suo percorso vuol dire che una forza è stata applicata. questa sarà diretta dall'alto verso il basso. newton nella sua terza legge diceva che ne dobbiamo ricevere una uguale e contraria ... forza aerodinamica risultante ... che per comodità scomponiamo in due direzioni utili ... perpendicolare al vento relativo e parallela al vento relativo.... rispettivamente portanza e resistenza.

sarà troppo facile così ?

linko al sito : http://www.grc.nasa.gov/WWW/K-12/airplane/short.html

saluti
NO... è così.
La complicazione arriva appena ti chiedi perchè ciò avviene
aaaaah ok ok ... come il sangue di SanGennaro ... è così, ma non si capisce come è.

speriamo che gli aeroplani non comincino a leggere i forum ... dovessero spaventarsi.
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Messaggio da FAS »

poi se vogliamo parlare di ala..carico alare...coefficiente di portanza Cl

cCl/2b ?? ? ???
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Messaggio da super33 »

TKO ha scritto:
aaaaah ok ok ... come il sangue di SanGennaro ... è così, ma non si capisce come è.

speriamo che gli aeroplani non comincino a leggere i forum ... dovessero spaventarsi.

:?: :?: :?: :?: :?:

Io ho detto che è complicato il perchè accade,
non ho mai detto che non si capisce...
TKO

Messaggio da TKO »

ma come è allora che ognuno c'ha la sua teoria ?
deve essere una cosa nn così certa ... è come un atto di fede !
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Messaggio da super33 »

TKO ha scritto:ma come è allora che ognuno c'ha la sua teoria ?
deve essere una cosa nn così certa ... è come un atto di fede !
Sono solo modi diversi di vedere le stesse cose; ovviamente con approssimazioni diverse... niente fede solo equazioni
TKO

Messaggio da TKO »

quindi, tutte le equazioni portano allo stesso risultato ? otteniamo lo stesso numero di newton di portanza calcolandolo con tutte le diverse "visioni" del fenomeno ?
Black Magic

Messaggio da Black Magic »

super33 ha scritto:
TKO ha scritto:ma come è allora che ognuno c'ha la sua teoria ?
deve essere una cosa nn così certa ... è come un atto di fede !
Sono solo modi diversi di vedere le stesse cose; ovviamente con approssimazioni diverse... niente fede solo equazioni
il motivo è semplice da capire, ma difficile da spiegare a chi è estraneo al mondo scientifico.

la scienza fornisce modelli matematici della realtà.
si tratta della traduzione in forma logica di fenomeni naturali.
il suo scopo è la previsione degli effetti, tramite un legame causa-effetto.

il modello non è assimilabile alla realtà naturale (come una mappa non lo è al territorio che rappresenta); fornisce solo un mezzo di previsione, più o meno rispondente a seconda della sua precisione e della rispondenza del contesto in cui è applicato alle condizioni per cui è stato sviluppato.

ad esempio; nessuno ci impedrebbe di usare la teoria aristotelica (geocentrica) nei calcoli planetari, MA con l'eliocentrica le equazioni sono più semplici e i risultati sono più accurati. questa è la forza della teoria copernicana.

ogni teoria va contestualizata nel dominio in cui viene applicata e alla finezza dei risultati che si vogliono ottenere.
Nei nostri calcoli sulle schiere di turbomacchine, non ho esperienza di progettazione alare, ma penso sia simile anche per loro, non si applica mai la famosa equazione della lift L=Cp....etc..
non perchè sia sagliata, ma perchè nel contesto in cui operiamo non fornisce delle previsioni con la necessaria accuratezza.
si preferisce risolvere le equazioni dei fluidi in forma numerica, con le appropriate chiusure e condizioni al bordo, che assicurano un dettaglio maggiore.
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Messaggio da super33 »

TKO ha scritto:quindi, tutte le equazioni portano allo stesso risultato ?
Le equazioni cui si arriva non sempre sono risolvibili, e per avere delle formule utilizzabili nei calcoli si esamina il campo di applicazione in modo da poter trascurare alcuni termini. Per fare un esempio pratico, l'aria si modella come fluido incomprimibile fino a M=0,3 - 0,35 perchè il contributo dato dalla compressibilità è trascurabile fino a quella velocità; è ovvio che tali formule non si possono usare per progettare ali che superano tali velocità perchè si avrebbero errori inaccettabili.

Altro esempio: non puoi usare le formule per calcolare la variazione di T con la velocità senza tenere conto delle approssimazioni fatte per ottenerle; per il volo ipersonico devi considerare l'evoluzione chimica dei gas che porta a strutture dell'onda d'urto diverse da quelle del volo supersonico
otteniamo lo stesso numero di newton di portanza calcolandolo con tutte le diverse "visioni" del fenomeno ?
Nell'ambito di applicabilità delle formule si.
Anche se in generale la portanza è il dato di partenza e la geometria è quella che si calcola.
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Messaggio da super33 »

Black Magic ha scritto:
il motivo è semplice da capire, ma difficile da spiegare a chi è estraneo al mondo scientifico.

la scienza fornisce modelli matematici della realtà.
si tratta della traduzione in forma logica di fenomeni naturali.
il suo scopo è la previsione degli effetti, tramite un legame causa-effetto.

il modello non è assimilabile alla realtà naturale (come una mappa non lo è al territorio che rappresenta); fornisce solo un mezzo di previsione, più o meno rispondente a seconda della sua precisione e della rispondenza del contesto in cui è applicato alle condizioni per cui è stato sviluppato.

...
Poi qualcuno dimentica che sono modelli, magari applica le equazioni anche nei punti di singolarità e tira fuori i viaggi indietro nel tempo 8)
N757GF

Messaggio da N757GF »

TKO ha scritto:la NASA in merito semplifica il tutto in una deviazione e accelerazione del flusso d'aria che bagna la superficie alare, e poi applica la terza legge di newton.

sarà troppo facile così ?
Non e` troppo facile, ma guarda anche il caveat di super33.
A me spiegata cosi` non piace perche` da' l'impressione che la forza venga calcolata con l'effetto coanda.

Poi, come dicono balck magic, super33, sono solo diverse descrizioni dello stesso fenomeno, che portano agli stessi risultati (circa, dipende dalle approssimazioni). Puoi pensare alla variazione della quantita` di moto dell'aria (newton), oppure alla circolazione intorno all'ala e alle differenze di pressione: sono analisi diverse che mettono in evidenza un aspetto o l'altro.

Per FAS: non ho mai studiato sull'anderson (penso che ti riferisca a fundamentals of...), l'ho solo visto di corsa alcuni anni fa. Mi pare che recentemente sia uscita una nuova edizione. Posso sempre prenderlo in bilbioteca :)

Per i curiosi, segnalo un libro di anderson sulla storia dell'aerodinamica. Invece understanding flight non mi piace.
N757GF

Messaggio da N757GF »

super33 ha scritto: Poi qualcuno dimentica che sono modelli, magari applica le equazioni anche nei punti di singolarità e tira fuori i viaggi indietro nel tempo 8)
Dimenticare la differenza fra un modello e la realta` equivale ad andare al ristorante e mangiare il menu` al posto del cibo :)
Black Magic

Messaggio da Black Magic »

N757GF ha scritto:
super33 ha scritto: Poi qualcuno dimentica che sono modelli, magari applica le equazioni anche nei punti di singolarità e tira fuori i viaggi indietro nel tempo 8)
Dimenticare la differenza fra un modello e la realta` equivale ad andare al ristorante e mangiare il menu` al posto del cibo :)
:lol:
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Messaggio da tristar »

TKO ha scritto:i biplani hanno le due ali disposte in quel modo per non permettere l'influenza reciproca a livello di flussi e vortici.
più che altro è per rimediare all'influenza reciproca, che obbliga a dare ai due piani incidenze diverse affinchè sia uguale l'incidenza aerodinamica, proprio perchè un'ala devia il flusso sull'altra.
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Messaggio da Lesier »

Wow, simpatico il fatto che AndreaGerano con i suoi 16777125 messaggi abbia postato il 100 % dei mex sul forum.
zksimo
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Messaggio da zksimo »

Lesier ha scritto:Wow, simpatico il fatto che AndreaGerano con i suoi 16777125 messaggi abbia postato il 100 % dei mex sul forum.
è vero..ma com'è ?
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