libelle ha scritto: Ti stai sbagliano sull'affermazione acrobazia disciplina seria che richiede piloti seri.
Secondo te avrei dovuto scrivere “discipina circense che richiede persone irresponsabili?(con buona pace dei circensi!)
Non pretendo di avere il dono dell'infallibilita' ma parlo con l'esperienza di circa 12000 ore di volo effettuate su tutti i tipi di velivoli(militari,civili,AG,Vds e aliante compreso) di cui piu' di mille istruzionali.
Se qualcuno mi dice che "sbaglio" lo accetto ma mi aspetto che abbia un esperienza superiore alla mia,altrimenti dovrebbe solo dire "non la penso come te"(scusami questo piccolo atto di dovuta presunzione da una persona molto umile,ma una volta che ho detto ad un pilota piu' esperto di me che stava sbagliando,ho fatto solo una figura di m***a).Tu quante ore di volo hai?Comunque sono sempre pronto a ricevere suggerimenti di qualunque natura.
Il mio pensiero probabilmente non e' in linea con il tuo ma corrisponde alle idee che attualmente stanno emergendo in una commissione di sicurezza volo dell'EASA
nella quale il piu' "inesperto" dei componenti che conosco (tra piloti,ingegneri e psicologi) ha almeno 15 anni di esperienza diretta nel settore.
Questa commissione ha il compito ,tra le altre cose, di rielaborare a livello europeo i nuovi programmi addestrativi in ambito civile.Questi prevederanno tra l'altro ,assetti inusuali e manovre semiacrobatche oltre a nozioni di human factor direttamente orientate alla gestione di simili eventi.Per questo motivo ci si e’ avvalsi anche dei consigli di alcuni famosi piloti acrobatici(guarda un po !).L'EASA ha un ordinamento piuttosto democratico e attraverso appositi strumenti (Npa) e possibile esprimere la propria opinione.Manda anche la tua.
libelle ha scritto: Sul fatto che l'acrobazia sia una cosa seria siamo perfettamente daccordo ed è un fatto innegabile. Anche sul fatto conseguente che i piloti che la pratichino siano seri è fuori discussione. Quello che intendo dire io è se veramente la tanto decantata serietà serva davvero ad evitare di commettere errori più o meno gravi durante manovre acrobatiche.
SI,la serieta' serve a questo altrimenti e' un pilota che non ha coscienza dei suoi limiti.Ho visto piloti che non sapevano fare neanche un looping,ammazzarsi in una semplice virata base.Ed erano piloti ritenuti "esperti".( ma gli ha mai parlato nessuno del fattore di carico in virata?)
Il limite dell'uomo non dipende dal fatto che sia un acrobata o meno ma,lo ripeto, dal suo addestramento(anche mentale) oltre che dalla sua attitudine.
libelle ha scritto:Siamo daccordo che un pilota non si deve ammazzare; siamo pure daccordo sul fatto che un pilota pericoloso per sè o per gli altri non dovrebbe avvicinarsi nemmeno ad un aeroplano. Molto bene, sei un vero idealista, ma così non è.
No non sono un idealista ma solo una persona che crede nella sicurezza del volo e in tutti gli strumenti atti a perseguirla e lavora per poter incrementare la qualita' degli stessi.
libelle ha scritto:In definitiva ti stai sbagliando, e di grosso, sul fatto che ogni pilota (acrobatico) ha la conoscenza piena del suo aereo, del suo comportamento e dei suoi limiti.
E qui ti sbagli tu! Un pilota che conosce i limiti del mezzo ha semplicemente piu' esperienza e maggiore cognizione di uno che non li conosce!(per il resto vedi sopra alla voce :sbagli).La fallibilita' e' inversamente proporzionale alle proprie conoscenze .
libelle ha scritto:Visto che sei stato tu per primo a dire che statisticamente i piloti acrobatici si ammazzano meno di quelli non acrobatici allora invito prima tu a dimostrare le tue affermazioni con i numeri, poi ne potremo discutere.
Le statistiche purtroppo per te parlano chiaro.Il documento da cui ho desunto i miei dati si chiama "World accident reports 2004- 2006"(e' appena stata pubblicata) ed e' una pubblicazione curata dai maggiori organismi di sicurezza aerea rappresentanti il 90% delle nazioni e riservata agli operatori del settore.
Per motivi che puoi immaginare non posso postare alcuna pagina ma magari se fai una ricerca in internet trovi moltissimo materiale.
Da un rapido conto a "spanne" ho individuato sotto la voce "air display"e "air contest" un numero di incidenti che e' circa lo 0,3 % del totale degli incidenti di AG (sono esclusi i velivoli militari ma in questo caso la percentuale e' irrisoria).Comunque ti ricordo che oltre alla statistica ,l’analisi degli incidenti si basa anche su una visione a 360° dell’ambiente e del “sistema” uomo-macchina.L’unico presupposto da cui si parte e’ quello di non cercare colpe ma “cause”.
E adesso mandami le tue.
libelle ha scritto: Come gli educhiamo questi? Facciamo propaganda in ogni singola aviosuperficie di Italia? Gli aerei, finchè si chiameranno tali, avranno sempre alettoni, flap ed equilibratori. Purtroppo non sempre ci sarà qualcuno che saprà usarli nel migliore dei modi.
Hai mai detto a qualcuno del tuo aeroclub che fa i passaggi bassi e le sfocate a fine pista che e' un imbecille? Io si.La cultura della sicurezza parte da noi stessi e la trasmissione della cultura si fa anche cosi'!La maniera corretta di usare i comandi si chiama "coordinazione"e "manualita'".L'acrobazia (e non lo dico io) affina queste capacita'.
libelle ha scritto: Io non ho mai detto che l'acrobazia è pericolosa.
Da quello che hai scritto non si direbbe
libelle ha scritto:Fior di piloti perfettamente addestrati e con una conoscenza profonda del loro mezzo si sono uccisi durante l'acrobazia (l'ultima vittima è proprio un "Blue Angel" e non credo fosse un novellino).
Potrei citarti decine e decine di incidenti avvenuti in acrobazia per errori compiuti da professionisti del ramo
.
Ti rimando sempre alle statistiche.D'altronde l'hai detto tu che il pericolo e' insito nell'attivita' volatoria.
libelle ha scritto:L'acrobazia condotta specialmente a livello didattico è assolutamente indispensabile nella formazione di un pilota, specialmente per quanto riguarda gli assetti inusuali. Mi stupisco infatti che nel corso PPL non si faccia mai una bella vite (ovviamente con un aereo adeguato) o stalli in più configurazioni.
E non e' forse quello che dicevo io?
Per quanto riguarda gli alianti e la vite,se questi vi entrano e non ne escono,non dico certo che si deve proibire il volo a vela.
Se avessi letto bene il mio precedente post avresti capito che il senso del mio discorso e' proprio
conoscere le reazioni di una manovra per cercare di correggerla ed evitarla!