Acrobazia - Pro vs Contro

Area dedicata alla discussione di qualsiasi argomento riguardante l'aviazione in generale, ma comunque attinente al mondo del volo

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MS_RE
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Messaggio da MS_RE »

Halt! Facciamo un bel reset!!
Secondo me state facendo un pochino di confusione.
La performance è la ricerca della migliore prestazione di pilotaggio rispettando tutti i canoni della sicurezza
Non è vero.
La performance sta nel cercare la perfezione di esecuzione di una manovra.
I giudici premiano chi esegue un programma nel modo migliore, non chi rischia di più la vita.
Anche nelle gare acro a motore esistono quote minime di sicurezza, al disotto delle quali si viene squalificati; Ad esempio in categoria Sport ed Intermedia la quota minima è 500m;
Inoltre esistono anche dei limiti di categoria per quanto riguarda il numero di G.
Sono quasi dieci anni che pratico questo tipo di disciplina, e con me almeno un centinaio di piloti di aeroclub diversi; gli unici incidenti seri che rammento sono accaduti fuori del contesto scuola.
C’è modo e modo di fare acrobazia
Il fai da te è vivamente sconsigliato..
Conosco moltissimi piloti che, pur non avendo mai fatto un corso acro, sono convintissimi che fare un looping sia estremamente facile, “ basta tirare la cloche”..
Personalmente, mi piace volteggiare per aria, in tutta sicurezza, e solamente per il gusto di pilotare l’aeroplano e penso che la maggior parte delle persone che conosco lo faccia per lo stesso motivo. Poi vabbè il mondo è grande e vario.
MS_RE
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Messaggio da MS_RE »

Credo che l'esibizionismo cominci dove finisce la sicurezza, cioé quando si fanno manovre oltre il (proprio) limite solo per fare vedere come sei bravo.
Ragazzi, in una scuola seria, le cose funzionano diversamente..
esistono categorie
1) Sport
2) Intermedia
3) avanzata
4) Illimitata
un pilota da sport (categoria iniziale9 non può cimentarsi con figure da intermedia etc-etc.
Si vola solamente nel Box acro, quindi sempre sotto l'occhio vigile e severo dell'istruttore.
Quindi , dopo un'eventuale bravata, bisogna fare i conti con LUI..
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libelle
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Messaggio da libelle »

quindi i piloti della P.A.N. sono esibizionisti visto che lo fanno per divertire gli altri???
Esatto, ma sono degli esibizionisti con criterio. In europa abbiamo a che fare con pattuglie acrobatiche di professionisti che svolgono programmi acrobatici spettacolari ma senza mai limare niente alla sicurezza. Oltreoceano, da quello che posso vedere in video, non mi pare la stessa cosa.
Per inciso, nessuno si è mai chiesto perchè i piloti della P.A.N. che hanno il maggior carico di lavoro (per responsabilità e stress nelle manovre) come il leader, il leader della seconda sezione e il solista vengono sostituiti dopo pochi anni e non sono mai gli stessi? La motivazione sta tutta nell'assuefazione. Dopo un lungo lasso di tempo la condotta del volo acrobatico diventa troppo familiare, il margine di sicurezza in sè stessi aumenta e viene meno il rispetto e la giusta attenzione durante le manvre più spinte.
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Flyfree
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Messaggio da Flyfree »

I PAN sono professionisti che fanno dell'acrobazia per professione e fanno esattamente le stesse cose con o senza il pubblico.
Se il fine non fosse l'esibizione non si farebbe l'acrobazia, intendo l'acrobazia da esibizione. Ma neanche la danza o altre forme di spettacolo. L'acrobazia è una forma di volo, può piacere o no. Purtroppo chi ci lascia le penne nella maggior parte dei casi è un'autodidatta. A me personalmente piace più che altro vederla, ma se vedo un'ulm col motore che tossisce fare una semplice virata sfogata a pochi metri, beh! non mi piace vedere il sangue e vado via.
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Flyfree
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Messaggio da Flyfree »

Bho! Ho scritto il precedente messaggio prima di altri quattro. Il server evidentemente fa le bizze! :)
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Messaggio da pippo682 »

Ho cancellato qualche post doppio. Se ho rimosso anche post corretti me ne scuso.
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libelle
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Messaggio da libelle »

Non posso che confermare e sottoscrivere pienamente quanto detto sopra da deltagolf.
In particolare è degno di nota il secondo punto, cioè per ognuno che si ammazza facendo il cretino infischiandosene di ogni minima regola sulla sicurezza, rende sempre più difficile a noi tutti il volo.
Pensate alla stampa che non aspetta altro per lanciare titoli catasfrofici anche quando un cessna fa un atterraggio un pò più duro del solito, o l'ottusa convinzione (purtroppo diffusa a livello europeo) che centinaia di regole, di burocrazia e di cavilli rendano il volo più sicuro.
L'aviazione dovrebbe essere gestita e regolamentata da gente che vola veramente, e non da gente che non sa nemmeno da che parte si monta su un aereo e pretende di legiferare e sostenere quale è la cosa migliore per non fare morire la gente. Questa gente, si sa bene, guarda le statistiche e basta. Fino a quando le statistiche saranno dei bollettini di guerra non potremo mai scacciare la convinzione radicata che volare è davvero sicuro e non ha bisogno nè di pregiudizi, nè di burocrazia per esistere in sicurezza.
Purtoppo l'aviazione prentenderà sempre il suo tributo di sangue perchè l'errore umano, o in minor incidenza l'avaria tecnica, saranno sempre in agguato. Perlomeno cerchiamo di evitare le stupidaggini, evitiamo di ammazzarci con le nostre stesse mani nel cercare condizioni di volo estreme o potenzialmente molto pericolose.
Ma anche su questo la vedo dura.
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aurum
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Messaggio da aurum »

libelle ha scritto:
quindi i piloti della P.A.N. sono esibizionisti visto che lo fanno per divertire gli altri???
Esatto, ma sono degli esibizionisti con criterio. In europa abbiamo a che fare con pattuglie acrobatiche di professionisti che svolgono programmi acrobatici spettacolari ma senza mai limare niente alla sicurezza. Oltreoceano, da quello che posso vedere in video, non mi pare la stessa cosa.
Per inciso, nessuno si è mai chiesto perchè i piloti della P.A.N. che hanno il maggior carico di lavoro (per responsabilità e stress nelle manovre) come il leader, il leader della seconda sezione e il solista vengono sostituiti dopo pochi anni e non sono mai gli stessi? La motivazione sta tutta nell'assuefazione. Dopo un lungo lasso di tempo la condotta del volo acrobatico diventa troppo familiare, il margine di sicurezza in sè stessi aumenta e viene meno il rispetto e la giusta attenzione durante le manvre più spinte.
Libelle,l'acrobazia e' una disciplina seria e richiede piloti seri.
Nessun pilota acrobatico(con le credenziali per poterlo essere) di mia conoscenza ha effettuato mai manovre a scopo esibizionistico(se per questo si escludono gare e manifestazioni).
Un pilota acrobatico sa esattamente quali sono i limiti del mezzo e del pilota poiche' l'addestramento all'acrobazia incomincia proprio dallo studio di questi.
Se vuoi ti potrei fare una statistica di incidenti accaduti a piloti acrobatici e quelli dei piloti non "acrobatici"(e' inutile dirti la percentuale nettamente a sfavore di questi ultimi).
Purtroppo tra questi ce ne sono diversi che si improvvisano acrobati e combinano guai proprio perche' non sanno cosa voglia dire questa "disciplina".
L'addestramento acrobatico e' tra le basi del bagaglio culturale di ogni pilota militare ed e' cosi anche presso molte scuole "ab initio" di molte compagnie civili (come era anche in AZ).
Personalmente non ho mai fatto manovre a bassa quota e so benissimo quando e' il caso di farle e quando no e se fosse per me inserirei certe manovre anche nei programmi per PPL date le caratteristiche di certi incidenti di AG che si sarebbero potuti evitare avendo una conoscenza anche marginale di certi fenomeni(leggi viti,autorotazioni,etc)

Ciao
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deltagolf

Messaggio da deltagolf »

fosse per me inserirei certe manovre anche nei programmi per PPL
Sono d'accordo con Aurum. Se non erro una volta era così, poi si ritenne che gli aerei "moderni" erano fin troppo stabili e quindi era inutile insegnare certe cose, ma provare un po' di assetti inusuali farebbe bene a tutti e forse sarebbe bello anche fare il PPL su macchine non così stabili come i classici addestratori.

Ad esempio, in Francia si pensò di non usare il MS Rallye che là era diffusissimo, perché era una macchina che di fatto non stallava.
(Io ne avevo uno anni fa ed era stranissimo, perché con la cloche alla pancia sprofondava diritto col muso alto e controllabile e ricordo uno spiritoso che, con un po' di vento contro, è riuscito ad atterrare a quel modo...)
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libelle
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Messaggio da libelle »

Libelle,l'acrobazia e' una disciplina seria e richiede piloti seri.
Nessun pilota acrobatico(con le credenziali per poterlo essere) di mia conoscenza ha effettuato mai manovre a scopo esibizionistico(se per questo si escludono gare e manifestazioni).
Un pilota acrobatico sa esattamente quali sono i limiti del mezzo e del pilota poiche' l'addestramento all'acrobazia incomincia proprio dallo studio di questi.
Se vuoi ti potrei fare una statistica di incidenti accaduti a piloti acrobatici e quelli dei piloti non "acrobatici"(e' inutile dirti la percentuale nettamente a sfavore di questi ultimi).
Purtroppo tra questi ce ne sono diversi che si improvvisano acrobati e combinano guai proprio perche' non sanno cosa voglia dire questa "disciplina".
L'addestramento acrobatico e' tra le basi del bagaglio culturale di ogni pilota militare ed e' cosi anche presso molte scuole "ab initio" di molte compagnie civili (come era anche in AZ).
Personalmente non ho mai fatto manovre a bassa quota e so benissimo quando e' il caso di farle e quando no e se fosse per me inserirei certe manovre anche nei programmi per PPL date le caratteristiche di certi incidenti di AG che si sarebbero potuti evitare avendo una conoscenza anche marginale di certi fenomeni(leggi viti,autorotazioni,etc)
Ti stai sbagliano, e di grosso.
Purtroppo quello che dici non corrisponde alla realtà.
Fior di piloti perfettamente addestrati e con una conoscenza profonda del loro mezzo si sono uccisi durante l'acrobazia (l'ultima vittima è proprio un "Blue Angel" e non credo fosse un novellino).
Potrei citarti decine e decine di incidenti avvenuti in acrobazia per errori compiuti da professionisti del ramo. Ad ammazzarsi non sono solo i piloti della domenica che si improvvisano acrobati.
Non devi prendere come "oro colato" il fatto che ogni pilota, specialmente con addestramento militare e che mandi un jet da venti milioni di dollari sia un asso infallibile.
A mio avviso non esiste il pilota infallibile e tutti, prima o poi, sono naturalmente portati a sbagliare. La vera statistica sta nel vedere quando esso accade.
L'errore può essere perdonabile e insignificante, magari invisibile ai più (come un looping chiuso male) altri sono devastanti come un looping chiuso direttamente in terra (come è accaduto al leader dei jordanian falcon e non era l'ultimo dei bischeri).
Le statistiche di incidenti accaduti a piloti acrobatici e a quelli non acrobatici per me valgono quanto il due di picche se paragonate assieme. Dico questo perchè un pilota non acrobatico che si metta a fare le capriole è semplicemente un deficiente e se si ammazza cavoli suoi. E' inutile ragionarci sopra o farci disquisizioni.
Se un pilota con migliaia di ore di volo su qualsiasi cosa che abbia un paio di ali, con centinaia di ore di acrobazia su decine di aerei diversi si ammazza perchè chiude un looping sulla pista allora sì, questo è argomento di discussione perchè la domanda sorge spontanea: come è possibile che un asso del genere si ammazzi o che ammazzi altri?
Eppure è successo e succederà sempre. Tu dici che nessun pilota di tua conoscenza ha mai effettuato manovre acrobatiche per puro esibizionismo tranne che durante le manifestazioni aeree o gare. Cavolo! hai detto poco! Non per niente l'incidenza delle sciagure più gravi si ha proprio durante gli airshow
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Messaggio da aurum »

libelle ha scritto: [Ti stai sbagliano, e di grosso.

E perche?
libelle ha scritto:Purtroppo quello che dici non corrisponde alla realtà.
Dimostralo con i numeri.
libelle ha scritto:Non devi prendere come "oro colato" il fatto che ogni pilota, specialmente con addestramento militare e che mandi un jet da venti milioni di dollari sia un asso infallibile.
Fior di piloti perfettamente addestrati e con una conoscenza profonda del loro mezzo si sono uccisi durante l'acrobazia (l'ultima vittima è proprio un "Blue Angel" e non credo fosse un novellino)Potrei citarti decine e decine di incidenti avvenuti in acrobazia per errori compiuti da professionisti del ramo. Ad ammazzarsi non sono solo i piloti della domenica che si improvvisano acrobati.
Non ho detto che un pilota militare e' infallibile.Ma un pilota militare possiede questo bagaglio che e' parte integrante della sua formazione e della sua professione.
Chiedi a ZK Simo se il c**o che si e' fatto a forza di fare quadrifogli e looping gli e' servito oppure no.

libelle ha scritto: La vera statistica sta nel vedere quando esso accade.
Questa non si chiama statistica ma fattore causale ed e' un altra cosa.
libelle ha scritto: Dico questo perchè un pilota non acrobatico che si metta a fare le capriole è semplicemente un deficiente e se si ammazza cavoli suoi. E' inutile ragionarci sopra o farci disquisizioni.
Le statistiche per te non varranno ma per fortuna sono alla base dello studio degli incidenti e queste parlano chiaro.
Un pilota non si deve ammazzare.Se e' un deficiente le soluzioni sono due 1) non lo si fa volare 2) lo si addestra ad una cultura di sicurezza del volo.
L'acrobazia non e' pericolosa .La percentuale di rischio aumenta con il volo a bassa quota e quello in formazione ma ti invito nuovamente a vedere quanti incidenti accadono durante gli airshow e quelli che accadono in circostanze diverse ( e il paragone se vuoi lo puoi fare anche per ore di volo!)
libelle ha scritto:Tu dici che nessun pilota di tua conoscenza ha mai effettuato manovre acrobatiche per puro esibizionismo tranne che durante le manifestazioni aeree o gare. Cavolo! hai detto poco! Non per niente l'incidenza delle sciagure più gravi si ha proprio durante gli airshow
Se poi pensi che l'acrobazia sia solo un esercizio sterile provalo a chiedere a tutti quei piloti che sono morti per uno stallo incrociato o non sono riusciti a rimettere l'aereo da una posizione inusuale.Fino al giorno in cui gli aerei saranno governati per mezzo di alettoni,timone e elevatori,sara' bene che ogni pilota sappia bene come usarli.
Tu sei un pilota di volo a vela? allora forse non sai che molti incidenti di volo a vela (e in particolare negli ultimi tempi) sono accaduti a piloti che sono entrati in vite (sto lavorando proprio su uno di questi).
Bene tu potrai dirmi che probabilmente non ne sarebbero usciti lo stesso(pero' questo e' da dimostrare) ma se un pilota sa quale e' l'effetto di una manovra,forse evitera' di mettersi in quella condizione.
Forse nei corsi di "guida sicura" non insegnano a fare i testacoda?
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Messaggio da libelle »

Ti stai sbagliano sull'affermazione acrobazia disciplina seria che richiede piloti seri.
Sul fatto che l'acrobazia sia una cosa seria siamo perfettamente daccordo ed è un fatto innegabile. Anche sul fatto conseguente che i piloti che la pratichino siano seri è fuori discussione. Quello che intendo dire io è se veramente la tanto decantata serietà serva davvero ad evitare di commettere errori più o meno gravi durante manovre acrobatiche. Un pilota "serio", professionista, perfettamente addestrato e consapevole di quello che sta facendo non può incappare in errori da principiante? L'eccessiva confindenza nelle manovre acrobatiche (o presunte tali) in certi piloti molto navigati, unite ad una sensazione di sentirsi galvanizzato quando migliaia di persone ti guardano esibirsi può in qualche modo influenzare il pilota e distoglierlo, anche solo per un attimo, dal suo controllo mentale?
In definitiva ti stai sbagliando, e di grosso, sul fatto che ogni pilota (acrobatico) ha la conoscenza piena del suo aereo, del suo comportamento e dei suoi limiti. Come dici tu chi si avvicina all'acrobazia deve ovviamente assimilare tutto della macchina che conduce. Conoscere a memoria ogni singolo aspetto dell'aereo è necessario, ma è anche sufficiente? In realtà il pilota conosce pure sè stesso? La sua fallibilità ad esempio.
Visto che sei stato tu per primo a dire che statisticamente i piloti acrobatici si ammazzano meno di quelli non acrobatici allora invito prima tu a dimostrare le tue affermazioni con i numeri, poi ne potremo discutere. Chiamale statistiche, chiamale fattori causali o come altro modo vuoi, ma il prodotto finale è lo stesso: qualcuno si fa male e quasi sempre la colpa è di chi pilota, tale evento si manifesta in qualsiasi evento o categoria di piloti. Ci sarà una spiegazione? Siamo daccordo che un pilota non si deve ammazzare; siamo pure daccordo sul fatto che un pilota pericoloso per sè o per gli altri non dovrebbe avvicinarsi nemmeno ad un aeroplano. Molto bene, sei un vero idealista, ma così non è. Ci sono letteralmente centinaia di persone che vanno in aria senza sapere cosa vuol dire. Molte di queste si mettono pure a fare i balocchi. Ok, la soluzione è addestrargli tutti alla cultura del volo. Vuoi iniziare tu se mi dici come si fa? Con il fenomeno VDS si è permesso di volare con poco a tanta gente veramente brava, ma altrettanti sono dei veri imbecilli dell'aria. Come gli educhiamo questi? Facciamo propaganda in ogni singola aviosuperficie di Italia? Gli aerei, finchè si chiameranno tali, avranno sempre alettoni, flap ed equilibratori. Purtroppo non sempre ci sarà qualcuno che saprà usarli nel migliore dei modi.
Io non ho mai detto che l'acrobazia è pericolosa. il pericolo è insito in chi la pratica, il che è diverso. L'acrobazia condotta specialmente a livello didattico è assolutamente indispensabile nella formazione di un pilota, specialmente per quanto riguarda gli assetti inusuali. Mi stupisco infatti che nel corso PPL non si faccia mai una bella vite (ovviamente con un aereo adeguato) o stalli in più configurazioni.
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Messaggio da libelle »

E adesso veniamo agli incidenti per autorotazione negli alianti.

Il problema vite è reale, antico, e purtroppo non ancora risolto. Tutti gli alianti entrano in vite anche se quelli più moderni tendono a ridurre sensibilmente la tendenza all'autorotazione senza però annullarla completamente. Credo che non esistano alianti immuni alla vite, forse solo uno al mondo.
Gli alianti non entrano in vite da soli, sono i piloti che ce li portano. Ho sentito dire da certi piloti che gli alianti moderni non entrano in vite, quindi si può stringere la termica alla minima velocità. Uno che è convinto di ciò è già un bel pezzo avanti sulla strada per farsi male.
L'incidente è mortale quando l'aliante entra in vite. Nel momento in cui sei in vite sei già morto perchè la caduta d'ala non ti succede a duemila metri dal terreno, ti succede a venti metri dalle rocce, quando stai aggrappato ad una debole termica. In questa situazione c'è poco da studiare, se l'aliante va in vite sei morto perchè non esiste lo spazio materiale per la rimessa. La salvezza deve venire ben prima. Prima di tutto la velocità deve essere giusta, e in secondo luogo non appena l'ala ha la tendenza ha cadere recuperarla con una forte spedalata opposta e un pò di barra avanti. Può succedere anche che questa manovra di recupero in extremis non sia nemmeno valida su alianti che abbiano i ballast alari pieni. Nessun aliante è certificato per l'uscita dalla vite con acqua nelle ali. La caduta d'ala con 100 litri d'acqua nel ballast a poche decine di metri dal suolo può essere fatale.
Regola d'oro quindi, più sei vicino al suolo più l'attenzione deve essere al massimo. La prima cosa da stampare in mente è "non entrare nemmeno lontanamente" in vite poichè non ci può essere lo spazio e il tempo materiale per recuperarla in quanto con gli alianti spesso si vola molto molto bassi.
Tutti i piloti di aliante sanno cosa è una vite e come si manifesta, eppure specialmente qui in italia è una cosa fatta più volte durante la scuola e poi chissenefrega. All'estero invece la provano periodicamente per saperla riconoscere in tempo ed evitarla tempestivamente.
In questo caso parlo quindi di acrobazia sana, quella che tutti dovrebbero fare con un istruttore di tanto in tanto per tenersi in esercizio. Quindi non fisler, tonneau o looping, ma delle belle viti per saperle riconoscere e inculcare ai volovelisti come evitarla.
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Flory

Messaggio da Flory »

Vorrei chiedervi una cosa:ma i malesseri legati al volo acrobatico vengono avvertiti solo dal passeggero? In parole povere...soffro il mal di macchina, ma se guido io non l'avverto...succede anche in aereo?E perchè?
deltagolf

Messaggio da deltagolf »

La chinetosi, così si chiama il mal d'aria o mal di mare o mal d'auto, è causata dall'ipersollecitazione del vestibolo e dei canali semicircolari presso il quale ha sede il senso dell'equilibrio, che ci consente di percepire la nostra posizione spaziale nonché le accelerazioni.
Un fluido viscoso e dei minuscolo cristalli di carbonato di calcio, gli otoliti, contribuiscono al corretto funzionamento del sistema, muovendosi all'interno dei canali semicircolari (il liquido) o sollecitando le pareti del vestibolo a cui sono adesi (gli otoliti).
Ovvio che in corso di accelerazioni o di cambiamenti d'assetto, gli otoliti ed il liquido di pilota e passeggero si muovono alla stessa maniera e quindi, in teoria, le sensazioni percepite dovrebbero essere le stesse.
Tuttavia l'addestramento gioca un fattore chiave in questo sistema, insieme ad altri fattori (tatto, vista) e pertanto un soggetto addestrato o semplicemente abituato, sortisce minori effetti dagli scossono che i lsistema vestibolare prende.
Un caso classico è il marinaio che mangia tranquillo mentre i passeggeri vomitano l'anima.
La concentrazione dovuta alla guida dell'auto o al pilotaggio dell'aereo contribuisce ad attenuare le sensazioni sgradevoli, per cui è difficile che chi è ai comandi soffra di chinetosi.
Oltre a questo, ovviamente, il pilota sa cosa sta facendo e quindi è preparato alle accelerazioni che verranno, mentr eil passeggero le subisce più passivamente e le avverte maggiormente.
deltagolf

Messaggio da deltagolf »

Secondo me hanno ragione sia Libelle che Aurum.

E' a mio modesto parere giusto ciò che dice Aurum, cioé il valore intrinseco dell'acrobazia come Scuola con la esse maiuscola, che, come ho già detto sopra, sarebbe bello se tornasse nel programma PPL.

Ha ragione, sempre a mio modesto parere anche Libelle, quando dice che piloti infallibili non ce ne sono, che anche il bravissimo acrobata può commettere errori e che la confidenza è la madre di tante sventure.
Sono d'accordo con lui anche quando dice che buona parte dei piloti non conosce a fondo il proprio aereo ed i suoi limiti.
Certo, per i militari e i professionisti la faccenda è diversa, perché hanno la possibilità di spendere l'intera esistenza in una attività che per il 90 per cento dei piloti è relegata a qualche ora nel WE.


Se posso vedere una criticità è questa: ammesso di avere per le mani un pilota esuberante, è probabilmente più facile che un soggetto simile si iscriva a un corso di acrobazia, piuttosto che a uno di navigazione, perché ha voglia di smanettare e non di arrivare su un fix preciso al secondo.
Allora, tra chissà quanti acrobati seri è possibile trovare anche il superficiale che prima o poi si ammazza facendo una stupidata.
Quindi gli istruttori di acrobazia hanno un compito più difficile, perché devono selezionare e portare avanti i piloti seri che amano fare dell'acrobazia come si deve e frenare chi invece la vuole praticare per fare il di più, cosa che dice anche Aurum:
Se e' un deficiente le soluzioni sono due 1) non lo si fa volare 2) lo si addestra ad una cultura di sicurezza del volo.

Peraltro, l'esuberanza la si vede ogni domenica anche presso gli aeroclub da parte di tanti piloti che a fare acrobazia non ci pensano neppure, ma dimostrano la loro "superiorità" volando quando altri non lo fanno perché la meteo è brutta, o decollano per un volo di mezz'ora con trentuno minuti di carburante perché loro non perdono tempo a fare il pieno, quindi il problema non è limitato agli acrobati.

Volare, come sempre, è primariamente una faccenda di cultura.
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aurum
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Messaggio da aurum »

libelle ha scritto: Ti stai sbagliano sull'affermazione acrobazia disciplina seria che richiede piloti seri.
Secondo te avrei dovuto scrivere “discipina circense che richiede persone irresponsabili?(con buona pace dei circensi!)
Non pretendo di avere il dono dell'infallibilita' ma parlo con l'esperienza di circa 12000 ore di volo effettuate su tutti i tipi di velivoli(militari,civili,AG,Vds e aliante compreso) di cui piu' di mille istruzionali.
Se qualcuno mi dice che "sbaglio" lo accetto ma mi aspetto che abbia un esperienza superiore alla mia,altrimenti dovrebbe solo dire "non la penso come te"(scusami questo piccolo atto di dovuta presunzione da una persona molto umile,ma una volta che ho detto ad un pilota piu' esperto di me che stava sbagliando,ho fatto solo una figura di m***a).Tu quante ore di volo hai?Comunque sono sempre pronto a ricevere suggerimenti di qualunque natura.
Il mio pensiero probabilmente non e' in linea con il tuo ma corrisponde alle idee che attualmente stanno emergendo in una commissione di sicurezza volo dell'EASA
nella quale il piu' "inesperto" dei componenti che conosco (tra piloti,ingegneri e psicologi) ha almeno 15 anni di esperienza diretta nel settore.
Questa commissione ha il compito ,tra le altre cose, di rielaborare a livello europeo i nuovi programmi addestrativi in ambito civile.Questi prevederanno tra l'altro ,assetti inusuali e manovre semiacrobatche oltre a nozioni di human factor direttamente orientate alla gestione di simili eventi.Per questo motivo ci si e’ avvalsi anche dei consigli di alcuni famosi piloti acrobatici(guarda un po !).L'EASA ha un ordinamento piuttosto democratico e attraverso appositi strumenti (Npa) e possibile esprimere la propria opinione.Manda anche la tua.
libelle ha scritto: Sul fatto che l'acrobazia sia una cosa seria siamo perfettamente daccordo ed è un fatto innegabile. Anche sul fatto conseguente che i piloti che la pratichino siano seri è fuori discussione. Quello che intendo dire io è se veramente la tanto decantata serietà serva davvero ad evitare di commettere errori più o meno gravi durante manovre acrobatiche.
SI,la serieta' serve a questo altrimenti e' un pilota che non ha coscienza dei suoi limiti.Ho visto piloti che non sapevano fare neanche un looping,ammazzarsi in una semplice virata base.Ed erano piloti ritenuti "esperti".( ma gli ha mai parlato nessuno del fattore di carico in virata?)
Il limite dell'uomo non dipende dal fatto che sia un acrobata o meno ma,lo ripeto, dal suo addestramento(anche mentale) oltre che dalla sua attitudine.
libelle ha scritto:Siamo daccordo che un pilota non si deve ammazzare; siamo pure daccordo sul fatto che un pilota pericoloso per sè o per gli altri non dovrebbe avvicinarsi nemmeno ad un aeroplano. Molto bene, sei un vero idealista, ma così non è.
No non sono un idealista ma solo una persona che crede nella sicurezza del volo e in tutti gli strumenti atti a perseguirla e lavora per poter incrementare la qualita' degli stessi.
libelle ha scritto:In definitiva ti stai sbagliando, e di grosso, sul fatto che ogni pilota (acrobatico) ha la conoscenza piena del suo aereo, del suo comportamento e dei suoi limiti.
E qui ti sbagli tu! Un pilota che conosce i limiti del mezzo ha semplicemente piu' esperienza e maggiore cognizione di uno che non li conosce!(per il resto vedi sopra alla voce :sbagli).La fallibilita' e' inversamente proporzionale alle proprie conoscenze .
libelle ha scritto:Visto che sei stato tu per primo a dire che statisticamente i piloti acrobatici si ammazzano meno di quelli non acrobatici allora invito prima tu a dimostrare le tue affermazioni con i numeri, poi ne potremo discutere.
Le statistiche purtroppo per te parlano chiaro.Il documento da cui ho desunto i miei dati si chiama "World accident reports 2004- 2006"(e' appena stata pubblicata) ed e' una pubblicazione curata dai maggiori organismi di sicurezza aerea rappresentanti il 90% delle nazioni e riservata agli operatori del settore.
Per motivi che puoi immaginare non posso postare alcuna pagina ma magari se fai una ricerca in internet trovi moltissimo materiale.
Da un rapido conto a "spanne" ho individuato sotto la voce "air display"e "air contest" un numero di incidenti che e' circa lo 0,3 % del totale degli incidenti di AG (sono esclusi i velivoli militari ma in questo caso la percentuale e' irrisoria).Comunque ti ricordo che oltre alla statistica ,l’analisi degli incidenti si basa anche su una visione a 360° dell’ambiente e del “sistema” uomo-macchina.L’unico presupposto da cui si parte e’ quello di non cercare colpe ma “cause”.
E adesso mandami le tue.
libelle ha scritto: Come gli educhiamo questi? Facciamo propaganda in ogni singola aviosuperficie di Italia? Gli aerei, finchè si chiameranno tali, avranno sempre alettoni, flap ed equilibratori. Purtroppo non sempre ci sarà qualcuno che saprà usarli nel migliore dei modi.
Hai mai detto a qualcuno del tuo aeroclub che fa i passaggi bassi e le sfocate a fine pista che e' un imbecille? Io si.La cultura della sicurezza parte da noi stessi e la trasmissione della cultura si fa anche cosi'!La maniera corretta di usare i comandi si chiama "coordinazione"e "manualita'".L'acrobazia (e non lo dico io) affina queste capacita'.
libelle ha scritto: Io non ho mai detto che l'acrobazia è pericolosa.
Da quello che hai scritto non si direbbe
libelle ha scritto:Fior di piloti perfettamente addestrati e con una conoscenza profonda del loro mezzo si sono uccisi durante l'acrobazia (l'ultima vittima è proprio un "Blue Angel" e non credo fosse un novellino).
Potrei citarti decine e decine di incidenti avvenuti in acrobazia per errori compiuti da professionisti del ramo
.
Ti rimando sempre alle statistiche.D'altronde l'hai detto tu che il pericolo e' insito nell'attivita' volatoria.
libelle ha scritto:L'acrobazia condotta specialmente a livello didattico è assolutamente indispensabile nella formazione di un pilota, specialmente per quanto riguarda gli assetti inusuali. Mi stupisco infatti che nel corso PPL non si faccia mai una bella vite (ovviamente con un aereo adeguato) o stalli in più configurazioni.
E non e' forse quello che dicevo io?
Per quanto riguarda gli alianti e la vite,se questi vi entrano e non ne escono,non dico certo che si deve proibire il volo a vela.
Se avessi letto bene il mio precedente post avresti capito che il senso del mio discorso e' proprio conoscere le reazioni di una manovra per cercare di correggerla ed evitarla!
Ultima modifica di aurum il 10 maggio 2007, 0:23, modificato 1 volta in totale.
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Flory

Messaggio da Flory »

Mille grazie a George (non so...mi piace di più chiamarlo così...per via del vicino, sapete... :wink: ) per l'impeccabile spiegazione della chinetosi.
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Per un problema al server è scomparso tutto il messaggio di risposta ad Aurum che stavo finendo di scrivere. Adesso mi scoccia un pò ricominciare da capo, vedo di rispondere domani.
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deltagolf

Messaggio da deltagolf »

Mille grazie a George (non so...mi piace di più chiamarlo così...per via del vicino, sapete... ) per l'impeccabile spiegazione della chinetosi.
Ci confondono così spesso... :oops:
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Annalisa
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Messaggio da Annalisa »

flory ha scritto:Mille grazie a George (non so...mi piace di più chiamarlo così...per via del vicino, sapete... :wink: ) per l'impeccabile spiegazione della chinetosi.
esatto flory, molto interessante.

Grazie Delta!
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Messaggio da MS_RE »

deltagolf ha scritto: Peraltro, l'esuberanza la si vede ogni domenica anche presso gli aeroclub da parte di tanti piloti che a fare acrobazia non ci pensano neppure, ma dimostrano la loro "superiorità" volando quando altri non lo fanno perché la meteo è brutta, o decollano per un volo di mezz'ora con trentuno minuti di carburante perché loro non perdono tempo a fare il pieno, quindi il problema non è limitato agli acrobati.
Bravissimo..
Cercare di fare i FENOMENI in una scuola acrobatica è poco raccomandabile, perchè devi fare sempre i conti con il tuo istruttore..
Come funzionano le cose in una scuola acro seria, l'ho scritto qualche post fa, ma noto con piacere che pochissimi l'hanno letto.. :cry:
deltagolf ha scritto: Certo, per i militari e i professionisti la faccenda è diversa, perché hanno la possibilità di spendere l'intera esistenza in una attività che per il 90 per cento dei piloti è relegata a qualche ora nel WE.
E' relativamente Vero...
Paradossalmente molti piloti, che come me, mantengono il brevetto facendo solamente acrobazia finiscono per essere più allenati di un pilota che di professione fa tutt'altro.(come tipologia di volo ovvio che non mi riferisco ai piloti P.A.N etc etc)
Daltronde se suddividi le quasi 20 ore annue in missioni di 20 - 25 min,
(decolli, entri nel Box acro a ridosso della pista, raggiungi i 1000 m, inizi il programma imposto di figure, rifai quota ripeti il programma, lasci il box, e atterri.)
Ottieni una media di un volo a settimana.
Per un pilota privato da aeroclub, non mi sembra poco..
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Nicolino
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Messaggio da Nicolino »

Se posso esprimere il mio modestissimo parere, ritengo l'acrobazia aerea una parte importante dell'addestramento di un pilota. Non fraintendetemi. Prendete un pilota privato della mia età, prendete me. Io ho iniziato a volare il 18/08/2000. Ho accumulato da allora una frazione di ore di volo esponenzialmente distanti dalle 12000 ore del comandante aurum. Ho girato un pò tutta l'Italia, da Milano a Roma, da Roma a Reggio Calabria ed anche un pò l'estero, avendo la fonia inglese e parlando anche discretamente questa lingua. Eppure non sono un pilota completo. Perchè? Per tantissimi motivi però tra i tanti ci metto che non ho mai fatto acrobazia aerea ed io ritengo l'acrobazia una forma di completamento del pilota, che consente di acquisire una maggiore padronanza del mezzo, che permette di conoscere manovre che possono aiutare un pilota in difficoltà...non voglio dire che se devo evitare un fenomeno meteo avverso mi esibisco in un otto cubano o in una scampanata alla "solo" delle frecce ma certo può aiutarmi l'addestramento continuo teso ad evitare di avvicinarmi a condizioni tali da innescare una vite, oltre che addestrarmi costantemente ad uscirne dalla vite...ma non solo della vite si deve parlare. Come tutte le discipline aeronautiche, l'acrobazia deve essere affrontata con serietà e rigore. Era questo il mio obiettivo, era per questo che qualche anno fa ho viaggiato tante volte tra Bari e Via di Villa Ricotti a Roma. Istituire un box acrobatico a Bari e con il mio istruttore (che è anche istruttore Acro) cercare di completare il mio addestramento e non solo il mio. Purtroppo il box l'ho ottenuto ma il mio istruttore/amico si è spostato a Verona per lavorare...addio alla mia speranza di crescere. Non confondete l'acrobazia con le tragedie, con la possibilità di fare errori, oppure con la spacconeria. Sono tutte sfumature di uno stesso aspetto ma questo vale in tutti gli aspetti della vita non solo nell'acrobazia aerea.
ps Libelle, ti sei risposto da solo sull'argomento vite: in Italia tantissimi AeC, tra i quali il mio, volano con aa/mm EADS SOCATA TB9 e TB10...prova a leggere cosa dice il manuale di volo a proposito della vite. Prova a chiedere a qualche ispettore ENAC cosa ne pensa della necessità di compiere la vite in addestramento...ti risponderanno tutti che è fondamentale e che si DEVE fare in addestramento ed anch'io lo penso. Poi, però, guarda in faccia (meglio, nelle palle degli occhi....) deltagolf e chiedigli se se la sente di fare il pilota collaudatore sul TB9....non vorrei sbagliarmi ma mi sa che la sua risposta sarà: manco per tutto l'oro del mondo....
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Messaggio da libelle »

ps Libelle, ti sei risposto da solo sull'argomento vite: in Italia tantissimi AeC, tra i quali il mio, volano con aa/mm EADS SOCATA TB9 e TB10...prova a leggere cosa dice il manuale di volo a proposito della vite. Prova a chiedere a qualche ispettore ENAC cosa ne pensa della necessità di compiere la vite in addestramento...ti risponderanno tutti che è fondamentale e che si DEVE fare in addestramento ed anch'io lo penso. Poi, però, guarda in faccia (meglio, nelle palle degli occhi....) deltagolf e chiedigli se se la sente di fare il pilota collaudatore sul TB9....non vorrei sbagliarmi ma mi sa che la sua risposta sarà: manco per tutto l'oro del mondo....
Non ho detto che la vite si deve fare con un normale aereo scuola come il tampico. Sarebbe assurdo. Se vedi bene ho precisato che essa deve essere eseguita su aerei adatti per farla in tutta tranquillità.
Un aereo adatto, tanto per citarne uno classico, potrebbe essere il cap 10, un buon "padre di famiglia". E' assurdo mettersi in vite intenzionale con un TB 9 !
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Non pretendo di avere il dono dell'infallibilita' ma parlo con l'esperienza di circa 12000 ore di volo effettuate su tutti i tipi di velivoli(militari,civili,AG,Vds e aliante compreso) di cui piu' di mille istruzionali.
Se qualcuno mi dice che "sbaglio" lo accetto ma mi aspetto che abbia un esperienza superiore alla mia,altrimenti dovrebbe solo dire "non la penso come te"(scusami questo piccolo atto di dovuta presunzione da una persona molto umile,ma una volta che ho detto ad un pilota piu' esperto di me che stava sbagliando,ho fatto solo una figura di m***a).Tu quante ore di volo hai?


Ne ho circa 120, unicamente su aliante. E con questo? Possedere migliaia di ore di volo praticamente su qualsiasi cosa che abbia due ali vuol dire anche conoscere in maniera approfondita e minuziosa ogni caratteristica e tipologia di volo?
Nel mio piccolo io posso affermare di saper portare unicamente un aliante e forse qualche semplice monomotore a pistoni (con questo intendo dire che forse riesco a riportarlo a terra senza sfasciarlo).
Se ti ho detto che sbagli non è per confutare la tua personale esperienza che è senz'altro rispettabilissima, ma solo per correggere inevitabili miopie che vengono fuori proprio in coloro che volano troppo alto rispetto a noi piloti della domenica.
Cosa è mai questa miopia? E' una miopia che sostanzialmente si scolla dalla realtà dei fatti.
Rimaniamo in ambito AG perchè è quello che frequento in prima persona da cui ottengo le mie personali considerazioni (di altri settori non mi pronuncio)
Probabilmente parliamo due lingue diverse ma cerchiamo di essere chiari. L'acrobazia a scopi didattici è fondamentale e necessaria. Io stesso non posso negarlo perchè l'ho provato (continuando vedrai perchè)
Tutte queste commissioni EASA presidiate da ingegneri, piloti, e psicologi hanno lo scopo di analizzare le statistiche e cercare di elaborare nuovi programmi di istruzione. E qui arriviamo al concetto di "miopia" di cui parlavo poc'anzi.
Tutte queste commissioni, tutte queste alte personalità conoscono veramente a menadito la realtà dell'AG? No, ne sono lontanissimi e ne capiscano molto poco come mi pare di evincere.
Qui si parla tanto di acrobazia didattica e della sua utilità (vero) e di come inserirla nei programmi di addestramento (benissimo) di come la conoscenza della macchina anche negli assetti inusuali serva a dare maggiore sicurezza (sacrosanto). Tuttavia, in mezzo a tanti aspetti tecnici e statistici è proprio l'aspetto psicologico che viene perso di vista per non parlare poi della effettiva realtà dei fatti.
Quando qualcuno che fa parte di una commissione EASA mi viene a dire che si stanno rielaborando i programmi scuola per inserire manovre acrobatiche di base (ad esempio la tanto decantata vite) perchè cosi il volo sarà più sicuro rimango sinceramente perplesso e se devo dire la verità me la rido pure.
Da anni e anni lo studio APPROFONDITO della vite in tutti gli assetti possibili e in tutte le configurazioni possibili è la parte sacra del corso per pilotaggio alianti. Tutti i piloti di aliante, specialmente quelli più giovani sono stati letteralmente martoriati dalla vite. Gli esaminatori enac stessi pretendono che l'allievo entri in vite da solo e ovviamente faccia pure la rimessa. Personalmente ho fatto tante viti che ancora la testa mi gira con caduta d'ala a bassa velocità, con comandi incrociati e in virata.
Mi sono poi beccato tanta di quella teoria sulla vite che potrei scriverci un trattato. Per quanto riguarda il programma richiesto da Enac per la licenza di pilota di aliante (GPL) la vite c'è da secoli e ti posso assicurare che è studiata in ogni minimo dettaglio in tutte le scuole. Questo è solo quello che riguarda la vite, poi c'è la parte stallo e attacco obliquo ma te la risparmio.
All'estero poi fanno ancora meglio perchè sono ancora più scrupolosi.
Bene, e i risultati sulla sicurezza del volo a vela? Il risultato è che ancora la gente si stampa in terra per autorotazioni a bassa quota nè più nè meno di come accadeva prima. Tu stesso hai detto di far parte di un qualcosa che studia proprio i recenti incidenti per autorotazione nel volo a vela?
Ma adesso che si fa?
Se da ora in poi introduciamo la vite anche nel PPL e magari anche nel VDS nessuno si ammazzerà più per stalli a bassa quota? No?
Forse non è stato preso in considerazione qualcosa? Si, non è stato preso in cosiderazione l'elemento psicologico, quello che non si può valutare mai bene, quello che frega anche i piloti migliori. Per questo parliamo due lingue diverse e non ci capiamo. Tu mi parli di statistiche, di ore di volo, di commissioni EASA, ma intanto nessuno sa ancora bene cosa passa per la testa ad un pilota che si diverte a fare le sfocate a bassa quota. E' questa la dura realtà e io, nel mio piccolo, non so proprio dare delle risposte a questo.
Le statistiche purtroppo per te parlano chiaro.Il documento da cui ho desunto i miei dati si chiama "World accident reports 2004- 2006"(e' appena stata pubblicata) ed e' una pubblicazione curata dai maggiori organismi di sicurezza aerea rappresentanti il 90% delle nazioni e riservata agli operatori del settore.
Per motivi che puoi immaginare non posso postare alcuna pagina ma magari se fai una ricerca in internet trovi moltissimo materiale.
No, non riesco ad immaginare. Tali ricerche, che guardacaso riguardano proprio noi piloti devono essere riservate solo ad addetti del settore? Perchè questa segretezza? Noi piloti della domenica siamo troppo scemi per leggercele da sole?
Se avessi letto bene il mio precedente post avresti capito che il senso del mio discorso e' proprio conoscere le reazioni di una manovra per cercare di correggerla ed evitarla!
E se leggerai bene quanto sopra ho scritto vedrai che ancora oggi conoscere le reazioni di una manovra non sempre permette di evitare i suoi effetti più indesiderati e sgradevoli.
"think positive, flaps negative!"
Flory

Messaggio da Flory »

[quote="libelle"]


Tutte queste commissioni EASA presidiate da ingegneri, piloti, e psicologi hanno lo scopo di analizzare le statistiche e cercare di elaborare nuovi programmi di istruzione. E qui arriviamo al concetto di "miopia" di cui parlavo poc'anzi.
Tutte queste commissioni, tutte queste alte personalità conoscono veramente a menadito la realtà dell'AG? No, ne sono lontanissimi e ne capiscano molto poco come mi pare di evincere. ]

Scusami, Libelle, se mi intrometto...Ma credo che la tua frase sia piuttosto infelice ed azzardata... :wink:

Con riferimento all'affermazione che fai in coda, riguardo la scarsa considerazione dell'elemento psicologico, non credo sia stato sottovalutato ne da Aurum, ne da Deltagolf, ne da chiunque altro...Perlomeno è questo che io, leggendo questo thread, ho capito...
Un saluto
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Flyfree
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Messaggio da Flyfree »

Vorrei chiedere agli esperti, praticamente quali sono le condizioni che a un pilota possa tornare utile l’apprendimento del recupero dalla vite. In crociera non riesco a capire come si possa entrare in stallo, immagino possa capitare durante le virate in circuito o in finale, comunque a bassa quota. E’ questo che mi lascia un tantino perplesso.
Ultima modifica di Flyfree il 11 maggio 2007, 8:18, modificato 1 volta in totale.
deltagolf

Messaggio da deltagolf »

Per un pilota privato da aeroclub, non mi sembra poco..
No, non è assolutamente poco.
Piloti sportivi che volano ogni settimana ce ne sono pochi.

Devo anche dire, ad onor del vero, che anche quelli che volano spesso e che quindi hanno la"mano" più allenata, in genere l'ultima volta che hanno preso in mano il manuale della macchina è stato da allievi e per conoscenza dell'aereo intendevo anche quello, non solo la manualità che indubbiamente un acrobata ha molto ben sviluppata.

E' auspicabile che tutti gli istruttori, e particolarmente quelli di acrobazia, facciano il loro lavoro che è quello di rompere i co..... ai piloti dietro lauto compenso e facciano interventi a sorpresa anche sui già brevettati, chiedendo, vagliando, interrogando, sondando.

Non ci vuole molto: se chiedi al pilota da aeroclub medio "qual'è la Vu yankee dell'aereo sul quale vai adesso?" avrai come risposta mediamente: se il pilota è neobrevettato la risposta giusta, se è un po' vecchio di brevetto una risposta a spannimetro, ma più o meno tra i dieci nodi sotto e i dieci nodi sopra, (che non è che siano pochi... le tolleranze sono meno zero-più cinque per gli allievi imbranati e se tieni più cinque che vu yankee è??) se è un vecchio praticone ti sentirai dire "cus'è che l'è sta vu ienchi??? Ai me temp la gh'era minga!" :D :D
deltagolf

Messaggio da deltagolf »

Poi, però, guarda in faccia (meglio, nelle palle degli occhi....) deltagolf e chiedigli se se la sente di fare il pilota collaudatore sul TB9
TB9 e TB10, reduci dalla scuola francese, fanno fatica persino a stallare, ma se ci smanetti bene e provi uno stallo, spece col Tobago che è più pesantino ti accorgi come una macchina lenta e paciosa se si incacchia e stalla, stalla di brutto e non va giù dritto manco a pagarlo.

Grazie, il collaudatore lascialo fare a chi fa questo lavoro e lo sa fare. Io tengo famiglia...
non voglio dire che se devo evitare un fenomeno meteo avverso mi esibisco in un otto cubano o in una scampanata
se voli tra le montagne e commetti una sequela di scemenze, puoi finire in una valle chiusa, senza avere quota per scollinare o potenza per farlo e senza che la valle sia larga abbastanza per una virata di scampo.
E' una cavolata assurda, ma qualcuno ci ha lasciato la pelle.
Allora la via di uscita è una spece di fieseler (che col cessnino ti lascio immaginare come viene)
Comunque, si butta giù il muso fino al limite dell'arco giallo, poi si tira progressivamente e quando si hanno circa 60° di muso alto e pieno motore e più o meno si sta entrando in arco bianco si da volantino e piede; appena girati e muso basso via motore se no, basta un po' di turbolenza e il cassone sbraga.
Però sei girato e esci dalla valle.

Lo si dimostra, lo si fa provare e lo si fa chiudere in un cassettino come extrema ratio. Se becchiamo uno che lo fa per sport gli affettiamo le biiip e le serviamo condite col prezzemolo.

Però ha salvato qualche vita.

Un po' d'acrobazia bisognerebbe conoscerla...
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Nicolino
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Messaggio da Nicolino »

libelle ha scritto:
ps Libelle, ti sei risposto da solo sull'argomento vite: in Italia tantissimi AeC, tra i quali il mio, volano con aa/mm EADS SOCATA TB9 e TB10...prova a leggere cosa dice il manuale di volo a proposito della vite. Prova a chiedere a qualche ispettore ENAC cosa ne pensa della necessità di compiere la vite in addestramento...ti risponderanno tutti che è fondamentale e che si DEVE fare in addestramento ed anch'io lo penso. Poi, però, guarda in faccia (meglio, nelle palle degli occhi....) deltagolf e chiedigli se se la sente di fare il pilota collaudatore sul TB9....non vorrei sbagliarmi ma mi sa che la sua risposta sarà: manco per tutto l'oro del mondo....
Non ho detto che la vite si deve fare con un normale aereo scuola come il tampico. Sarebbe assurdo. Se vedi bene ho precisato che essa deve essere eseguita su aerei adatti per farla in tutta tranquillità.
Un aereo adatto, tanto per citarne uno classico, potrebbe essere il cap 10, un buon "padre di famiglia". E' assurdo mettersi in vite intenzionale con un TB 9 !
Ma infatti ti ho detto che ti eri risposto da solo....non tutti gli AeC hanno la possibilità di avere un Cap 10. Il mio istruttore/amico possedeva proprio un Cap 10 ed è con quello che avrei affrontato il corso. Lui è andato via e con lui il Cap 10. Nel mio AeC abbiamo TB9 e TB10. Confermo in pieno le impressioni di Deltagolf sul TB10. Però adesso ti rispondo sul discorso "normale aereo scuola". Tutta la serie TB non è nata per fare scuola ma per altri scopi, sono macchine comode, facili da pilotare e da gestire. Questo però agli esaminatori ENAC non interessa...loro vogliono vedere se un allievo è in grado di pilotare la sua macchina. Loro richiedono che la vite sia compresa nel programma di addestramento, la vite come altre manovre....Chi lo spiega a loro che col TB9 e con il TB10 (anche se usato da pochi allievi) non puoi fare la vite?
Per questo condivido in pieno l'ultima frase di Deltagolf. Tutti gli AeC d'Italia dovrebbero avere un aeromobile in grado di compiere manovre acrobatiche questo non perchè gli esaminatori lo richiedono perchè sta scritto nelle norme ma perchè un pò di acrobazia si dovrebbe conoscere per essere piloti più completi.
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Messaggio da deltagolf »

Scusate ma sono io che sono scemo e ho scritto "spece" due volte senza la "I" o è Slowly che mi fa gli scherzi??? :oops:
Ultima modifica di deltagolf il 11 maggio 2007, 11:48, modificato 1 volta in totale.
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Messaggio da pippo682 »

Magari sbaglio, ma conoscevo un istruttore che volando con un SF260 ha pensato bene di chiudere un tonneau su un prato, a rovescio. Era un 260 dell'aeroclub. Forse è per questo che sono un po' dubbioso sulla presenza in un club di aerei acrobatici... mi è rimasta dentro questa cosa.
deltagolf

Messaggio da deltagolf »

Dipende: se non era abilitato all'acrobazia o se non ne faceva da chissà quando, ha sbagliato (e immagino che abbia pagato caro :( )
Un istruttore è un pilota qualunque, solo che è abilitato a insegnare, ma sbaglia come tutti gli esseri umani, con l'aggravante che talvolta è "il più alto in grado" sul campo e nessuno gli tira mai le orecchie.

Dove volo io, c'è un solo istruttore abilitato a insegnare acrobazia. Tutti gli altri se ne guardano bene dal fare manovre acrobatiche.
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Messaggio da pippo682 »

Il problema è che un aereo come un 260, ad esempio, può essere usato anche solo per crociera. Come puoi controllare che una volta in volo un pilota qualunque non si inventi di fare manovre azzardate? E' qui il mio dubbio. Prima o poi quello che si crede un Top Gun farà qualcosa, e magari gli andrà bene, ma per quanto?

La soluzione sarebbe quella di avere un aereo solo per acrobazia, e si vola solo con l'istruttore, o solo dopo aver ottenuto l'abilitazione. Ma credo siano pochi i club a potersi permettere un aereo così.
deltagolf

Messaggio da deltagolf »

Come puoi controllare che una volta in volo un pilota qualunque non si inventi di fare manovre azzardate?
Questo è il vero problema; appena girato l'angolo uno può fare quello che vuole. Però credo che se uno è stupido allora farà stupidaggini anche col cessnino.
Una volta un ragazzo mi domandò: perché mi dite che devo decollare entro le 10 ore e poi devo farne 45 per essere presentato all'esame?
Ovviamente nelle 35 ore residue ci sono un milione di cose da fare, ma la risposta che mi è venuta (e mi è anche piaciuta - chi si loda si imbroda) è stata: 10 ore servono a te per imparare a pilotare; 45 ore servono a me per farmi capire se hai acquisito la mentalità del pilota e posso slegarti il guinzaglio.
Volare non è una disciplina. Volare E' disciplina, un modo di vivere, un modo di pensare.
quello che si crede un Top Gun farà qualcosa, e magari gli andrà
bene, ma per quanto
Sai di chi è la colpa se il Top Gun si fa male? Mia!
Quello bisognava capirlo prima che andava fermato, o formato.
E non sempre è facile, soprattutto in questa congiuntura in cui l'allievo vale oro e il pilota con licenza che vola le macchine vale platino.
Fermare uno che magari ti farebbe 50 ore in un anno non è facile, ma è doveroso.
Ci sforziamo di farlo; non sempre ci si riesce, lo ammetto.
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