Incidenti a Massa
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Incidenti a Massa
Poco fa ho assistito all'ultima edizione del TG3 regionale (Toscana), durante il quale è stato trasmesso un servizio sull'aeroprto di Massa Cinquale.
In particolare, sembra che dopo i due incidenti dei giorni scorsi, un fuori pista in atterraggio ed un aborted T/O di un motoaliante (avvenuto il 27 aprile), il sindaco di Massa abbia decretato la chiusura dell’aeroporto del Cinquale.
Il servizio era incentrato sul mancato rispetto dell'ordinanza da parte del locale AeC, i cui responsabili, sempre secondo il giornalista avrebbero fatto "orecchie da mercante", adducendo la motivazione che la decisione sulla chiusura della'aeroporto è prerogativa esclusiva dell'Enac.
Avete notizie più dettagliate?
In particolare, sembra che dopo i due incidenti dei giorni scorsi, un fuori pista in atterraggio ed un aborted T/O di un motoaliante (avvenuto il 27 aprile), il sindaco di Massa abbia decretato la chiusura dell’aeroporto del Cinquale.
Il servizio era incentrato sul mancato rispetto dell'ordinanza da parte del locale AeC, i cui responsabili, sempre secondo il giornalista avrebbero fatto "orecchie da mercante", adducendo la motivazione che la decisione sulla chiusura della'aeroporto è prerogativa esclusiva dell'Enac.
Avete notizie più dettagliate?
Fabrizio
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Als ich wiederkeherte / War mein Haar noch nicht grau / Da war ich froh. Die Muhen der Gebirge liegen hinter uns / Vor uns liegen die Muhen der Ebenen
Quando ritornai / i miei capelli non erano ancora grigi / ed ero contento. Le fatiche delle montagne sono alle nostre spalle / davanti a noi le fatiche delle pianure
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Saltate pure e con coraggio di testa nel presente che non ritorna per ritrovarvi in un attimo nel cuore stesso dell'eternità...
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e inoltre, in merito alla querelle sulle competenze, chi è l'autorità che può disporre la chiusura dell'aeroporto e, qualora non si trattasse di un'unica istituzione, qual è la gerarchia?
Fabrizio
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- libelle
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Certo Beluga, conosco perfettamente le vicende di Massa Cinquale. L'Aeroclub ha perfettamente ragione: il sindaco non può chiudere nemmeno una aviosuperficie, figurati un aeroporto. Solo Enac può decretare la chiusura di una aviosuperficie o di un aeroporto. Fare orecchie da mercante però non è certo la soluzione migliore. Per gli aviatori italiani (intendo i piloti della domenica come me) combattere a spada tratta contro le amministrazioni pubbliche semplicemente per ottenere una striscia di terra su cui decollare o atterrare è una battaglia persa.
In realtà questa prassi di abuso di potere è cosa molto diffusa in Italia, non è la prima volta che succede e succederà ancora. In termini puramente legali il sindaco rischia una accusa di abuso di potere se l'aeroclub di Massa depositasse denuncia. Se poi anche Enac (cosa di cui dubito fortemente) appoggiasse legalmente l'aeroclub dichiarando l'ingerenza del sindaco in questioni su cui non ha giurisdizione allora il sindaco avrebbe davvero di che preoccuparsi. Ma queste sono questioni complicate, intricate e che puntualmente vanno a finire con il danno verso chi vola, perchè si sa chi vola è sempre considerato un pericolo nel paese in cui viviamo.
Non nascondiamoci dietro un dito, Massa Cinquale è effettivamente un aeroporto pericoloso: alberi alti in testata pista e una strada che costeggia la testata opposta proprio al margine, con solo una sottile recinzione a fare da barriera. Poche settimane fa un PA-28 ha fatto strike portandosi via trenta metri di recinzione, attraversando la strada e schiantandosi negli alberi al di là della carreggiata. E' un miracolo che non abbia preso fuoco e che il pilota si sia allontanato con le sue gambe. L'altro giorno stessa storia: un motoaliante Falke ha tirato giù la rete ed è infilato nuovamente nella strada. A che questa volta nessuno si è fatto male.
Capisco quindi le preoccupazioni degli abitanti di Massa che circolano su quella strada (peraltro molto trafficata).
Al fin della fiera però si va sempre a finire sulla solita italica questione, ovvero l'aeroporto di Massa Cinquale esiste fin dai tempi del duce. Non c'era niente intorno, poi il caos edilizio ha letteralmente circondato l'aeroporto. Chissenefrega della fascia di comporto o zona di sicurezza, cementiamo ogni cosa e costruiamo le case anche in testata pista.
Se la pubblica amministrazione è così ottusa da aprire una strada a pochi metri da una pista di atterraggio (peraltro perpendicolare all'asse pista) perlomeno abbia il coraggio di trovare una soluzione che accontenti tutti.
In realtà questa prassi di abuso di potere è cosa molto diffusa in Italia, non è la prima volta che succede e succederà ancora. In termini puramente legali il sindaco rischia una accusa di abuso di potere se l'aeroclub di Massa depositasse denuncia. Se poi anche Enac (cosa di cui dubito fortemente) appoggiasse legalmente l'aeroclub dichiarando l'ingerenza del sindaco in questioni su cui non ha giurisdizione allora il sindaco avrebbe davvero di che preoccuparsi. Ma queste sono questioni complicate, intricate e che puntualmente vanno a finire con il danno verso chi vola, perchè si sa chi vola è sempre considerato un pericolo nel paese in cui viviamo.
Non nascondiamoci dietro un dito, Massa Cinquale è effettivamente un aeroporto pericoloso: alberi alti in testata pista e una strada che costeggia la testata opposta proprio al margine, con solo una sottile recinzione a fare da barriera. Poche settimane fa un PA-28 ha fatto strike portandosi via trenta metri di recinzione, attraversando la strada e schiantandosi negli alberi al di là della carreggiata. E' un miracolo che non abbia preso fuoco e che il pilota si sia allontanato con le sue gambe. L'altro giorno stessa storia: un motoaliante Falke ha tirato giù la rete ed è infilato nuovamente nella strada. A che questa volta nessuno si è fatto male.
Capisco quindi le preoccupazioni degli abitanti di Massa che circolano su quella strada (peraltro molto trafficata).
Al fin della fiera però si va sempre a finire sulla solita italica questione, ovvero l'aeroporto di Massa Cinquale esiste fin dai tempi del duce. Non c'era niente intorno, poi il caos edilizio ha letteralmente circondato l'aeroporto. Chissenefrega della fascia di comporto o zona di sicurezza, cementiamo ogni cosa e costruiamo le case anche in testata pista.
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- beluga
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Si concordo, il problema è sempre il solito, l'urbanizzazione senza criterio, tra condoni, incomptenze, scarsa lungimiranza politica...conosco da vicino il probelma, mutuato sui grandi insediamenti industriali...libelle ha scritto:Certo Beluga, conosco perfettamente le vicende di Massa Cinquale. L'Aeroclub ha perfettamente ragione: il sindaco non può chiudere nemmeno una aviosuperficie, figurati un aeroporto. Solo Enac può decretare la chiusura di una aviosuperficie o di un aeroporto. Fare orecchie da mercante però non è certo la soluzione migliore. Per gli aviatori italiani (intendo i piloti della domenica come me) combattere a spada tratta contro le amministrazioni pubbliche semplicemente per ottenere una striscia di terra su cui decollare o atterrare è una battaglia persa.
In realtà questa prassi di abuso di potere è cosa molto diffusa in Italia, non è la prima volta che succede e succederà ancora. In termini puramente legali il sindaco rischia una accusa di abuso di potere se l'aeroclub di Massa depositasse denuncia. Se poi anche Enac (cosa di cui dubito fortemente) appoggiasse legalmente l'aeroclub dichiarando l'ingerenza del sindaco in questioni su cui non ha giurisdizione allora il sindaco avrebbe davvero di che preoccuparsi. Ma queste sono questioni complicate, intricate e che puntualmente vanno a finire con il danno verso chi vola, perchè si sa chi vola è sempre considerato un pericolo nel paese in cui viviamo.
Non nascondiamoci dietro un dito, Massa Cinquale è effettivamente un aeroporto pericoloso: alberi alti in testata pista e una strada che costeggia la testata opposta proprio al margine, con solo una sottile recinzione a fare da barriera. Poche settimane fa un PA-28 ha fatto strike portandosi via trenta metri di recinzione, attraversando la strada e schiantandosi negli alberi al di là della carreggiata. E' un miracolo che non abbia preso fuoco e che il pilota si sia allontanato con le sue gambe. L'altro giorno stessa storia: un motoaliante Falke ha tirato giù la rete ed è infilato nuovamente nella strada. A che questa volta nessuno si è fatto male.
Capisco quindi le preoccupazioni degli abitanti di Massa che circolano su quella strada (peraltro molto trafficata).
Al fin della fiera però si va sempre a finire sulla solita italica questione, ovvero l'aeroporto di Massa Cinquale esiste fin dai tempi del duce. Non c'era niente intorno, poi il caos edilizio ha letteralmente circondato l'aeroporto. Chissenefrega della fascia di comporto o zona di sicurezza, cementiamo ogni cosa e costruiamo le case anche in testata pista.
Se la pubblica amministrazione è così ottusa da aprire una strada a pochi metri da una pista di atterraggio (peraltro perpendicolare all'asse pista) perlomeno abbia il coraggio di trovare una soluzione che accontenti tutti.
Per le case in testata pista la risoluzione del problema non è così facile....ma per la strada perpendicolare alla pista penso che potrebbe essere sufficiente un semaforo, azionabile dall'ATC in concomitanza con l'atterraggio ed il decollo dei velivoli...potrebbe essere fattibile in pochi mesi, considerando i tempi tecnico-burocartico e amministrativo e quelli tecnici in senso stretto.
In ogni caso quell'aeroporto è da tanto sotto i riflettori; mi ricordo che ne fu chiesta con veemenza la chiusura in occasione dell'incidente del Pilatus qualche anno fa.
Fabrizio
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- pippo682
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E adesso quelli che abitano nei pressi già si sfregano le mani. Di colpo le loro case valgono il 10, 20% in più. Per non parlare dei costruttori edili che stanno già preparando qualche bel progetto, magari per un bello stabilimento balneare. Mentre chi ha investito migliaia di euro per farsi un brevetto se lo vedrà scadere tra le mani....
E se prima di chiuderlo si faceva qualcosa per spostarlo, magari in quell'area verde che si vede sulla destra? Troppo facile da pensare?
E se prima di chiuderlo si faceva qualcosa per spostarlo, magari in quell'area verde che si vede sulla destra? Troppo facile da pensare?
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- beluga
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Parlo in generale, senza riferimento al caso specifico in quanto non ho elementi, ma purtroppo l'esperienza insegna che quando si scatenano certe campagne di linciaggio mediatico o movimenti pro o contro qualcosa, c'è spesso puzza di speculazionepippo682 ha scritto:E adesso quelli che abitano nei pressi già si sfregano le mani. Di colpo le loro case valgono il 10, 20% in più. Per non parlare dei costruttori edili che stanno già preparando qualche bel progetto, magari per un bello stabilimento balneare. Mentre chi ha investito migliaia di euro per farsi un brevetto se lo vedrà scadere tra le mani....
E se prima di chiuderlo si faceva qualcosa per spostarlo, magari in quell'area verde che si vede sulla destra? Troppo facile da pensare?

Fabrizio
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- libelle
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Anche questo è un triste risvolto che molto spesso accade in Italia. Non possiamo dire se la speculazione edilizia sta allungando i suoi artigli sul'aeroporto di Massa Cinquale. Mi sembrerebbe una affermazione azzardata e soprattutto campata in aria dato che non abbiamo alcuna prova. Certo è che in Italia tantissime volte si è cercato in tutti i modi di chiudere aeroporti (occupati unicamente da AG) o aviosuperfici esclusivamente per speculazione edilizia. Tutto questo perchè i piloti della domenica sono pochi, deboli, senza alcuna voce politica e difesi da nessuno. Mi verrebbe da lanciare tante invettive verso chi dovrebbe proteggere l'aviazione generale ma non faccio nomi e non faccio illazioni. Rimaniamo nell'ambito del Cinquale. La soluzione ci sarebbe se Comune, Aeroclub locale e perchè no anche Enac sedessero allo stesso tavolo per cercare una soluzione.Parlo in generale, senza riferimento al caso specifico in quanto non ho elementi, ma purtroppo l'esperienza insegna che quando si scatenano certe campagne di linciaggio mediatico o movimenti pro o contro qualcosa, c'è spesso puzza di speculazione
Il fatto è che il Comune vuole rassicurare i cittadini (ed elettori) i soci dell'AeC vogliono volare, ed Enac....se ne frega.
Mettere un semaforo sulla strada per bloccare il traffico ogni volta che c'è un decollo o un atterraggio è un espediente che funziona nei paesi civili, in Italia no.
Immaginatevi questa scena: decine e decine di macchine imbottigliate in un serpentone unico per andare al mare o in qualsiasi altro posto. Ad un certo punto scatta il semaforo che blocca tutti perchè un aeroplanetto deve decollare. E allora giù colpi di clacson, improperi e maledizioni nei confronti del pilota dell'aereo che si accinge a decollare e che per pochissimi minuti ha momentaneamente fermato l'esodo di automobili e la fretta di decine di automobilisti.
I politici sono contro di noi, e se ci mettiamo anche il risentimento della popolazione allora è finita! Francamente per Cinquale non so proprio come potranno mettere in sicurezza quella testata pista e figurati se il Comune spende soldi per deviare la strada!
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- beluga
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Un po' di considerazioni (anche banali, lo so) riassunte per sommi capi e a livello generale: c'è l'annoso problema di mancanza di "cultura aeronautica" (come più volte emerso anche in questo forum), con tutte le accezioni che si possono attribuire a questo termine, che crea una cesura tra chi vola ed in i residenti; a volte ho l'impressione che questa distanza si acuisca ulteriormente perchè certi AeC vivono in maniera del tutto avulsa dal mondo che li circonda (questa è, va da se, una mia impressione, non facendo parte di nessun aeroclub). Infine c'è da fare i conti con le istanze dei cittadini (elettori), proprie o indotte....
Si, è un quadro non molto promettente...c'è da rimboccarsi le maniche, su tutti i fronti, ma ciascun fronte deve avere la volontà di farlo....
ciao
Si, è un quadro non molto promettente...c'è da rimboccarsi le maniche, su tutti i fronti, ma ciascun fronte deve avere la volontà di farlo....
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Fabrizio
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- libelle
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Sono perfettamente daccordo su questa affermazione di Beluga. A mio avviso ha colto nel segno.certi AeC vivono in maniera del tutto avulsa dal mondo che li circonda
Molti aeroclub o qualsiasi altro sodalizio a carattere aeronautico è spesso (non sempre, ma spesso) in contrasto con le autorità o con le pubbliche amministrazioni. Per esperienza personale talvolta ho potuto constatare il fatto che erano proprio i piloti a fare gli arroganti e gli irrispettosi guadagnandosi unicamente il giusto risentimento da parte della pubblica amministrazione.
Cerchiamo quindi di non fare sempre di ogni erba un fascio. E' molto facile dare la colpa ai politici perchè spesso (ma non sempre) sono la causa di tutti i nostri mali. Ogni aeroclub o associazione dedita ad attività aeronautica dovrebbe dimostrare la massima apertura nei confronti dei "non addetti ai lavori" per divulgare il più possibile non la tanto decantata e mitica "cultura aeronautica" ma semplicemente un pò più di pubblicità verso il mondo dell'aviazione. E' inutile parlare di cultura generale quando ancora il pubblico profano pensa che chi vola sia pieno di quattrini (e quindi da tassare al massimo), pericoloso, e fastidioso.
Per prima cosa bisogna cercare la massima collaborazione e cercare il dialogo con costanza e decisione, ma usando i toni giusti aprendosi al mondo esterno. E questa cosa spetta unicamente ai piloti e agli aeroclub.
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- pippo682
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Il discorso è lungo ma merita qualche riga. Non per voler prendere a tutti i costi le difese dell'aeroclub al quale appartengo, ma per spiegare la difficoltà di avere a che fare con cittadini ed autorità.
Fatta la giusta premessa che l'aeroporto a Padova esiste da prima che le case costruite attorno fossero anche solo nei sogni della gente (soprattutto il quartiere costruito proprio sul finale, molto recente), l'aeroclub ha fatto molto per limitare i fastidi prodotti ai nuovi arrivati. Da anni ormai i nostri velivoli (ma non quelli delle altre società) eseguono la prova motore al parcheggio, che è più distante dalle case. Negli orari centrali, ed è diventato un notam, i bassi passaggi e le riattaccate per pista 04, che porta sopra la città, sono vietate (a parte gli ovvi motivi di sicurezza). E' stato emesso un notam che vieta l'atterraggio di velivoli superiori alle 5 tonnellate. Al nostro Stinson è stata cambiata l'elica bipala con una quadripala, meno rumorosa ma meno performante. Da poco è stato aggiunto l'avvolgicavo, così da evitare il basso passaggio per lo sgancio cavo....
Specialmente gli interventi sullo Stinson comportano costi molto elevati, che non solo sono rimasti totalmente a nostro carico, ma non bastano mai. Fatta una cosa, non è che gli attacchi si fermino, ma continuano su tutti i giornali locali.
Qualche tempo fa anche il sottoscritto si è adoperato incontrando assessori e portavoce dei comitati (più dialogo di così...) e dopo una breve tregua, gli attacchi ricominciano. E' difficile dialogare con i sordi....
Fatta la giusta premessa che l'aeroporto a Padova esiste da prima che le case costruite attorno fossero anche solo nei sogni della gente (soprattutto il quartiere costruito proprio sul finale, molto recente), l'aeroclub ha fatto molto per limitare i fastidi prodotti ai nuovi arrivati. Da anni ormai i nostri velivoli (ma non quelli delle altre società) eseguono la prova motore al parcheggio, che è più distante dalle case. Negli orari centrali, ed è diventato un notam, i bassi passaggi e le riattaccate per pista 04, che porta sopra la città, sono vietate (a parte gli ovvi motivi di sicurezza). E' stato emesso un notam che vieta l'atterraggio di velivoli superiori alle 5 tonnellate. Al nostro Stinson è stata cambiata l'elica bipala con una quadripala, meno rumorosa ma meno performante. Da poco è stato aggiunto l'avvolgicavo, così da evitare il basso passaggio per lo sgancio cavo....
Specialmente gli interventi sullo Stinson comportano costi molto elevati, che non solo sono rimasti totalmente a nostro carico, ma non bastano mai. Fatta una cosa, non è che gli attacchi si fermino, ma continuano su tutti i giornali locali.
Qualche tempo fa anche il sottoscritto si è adoperato incontrando assessori e portavoce dei comitati (più dialogo di così...) e dopo una breve tregua, gli attacchi ricominciano. E' difficile dialogare con i sordi....
- beluga
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Ed il tuo AeC, tra l'altro, promuove iniziative sociali importanti, come ho visto dal sito web, tra cui quella con i disabili, la festa annuale, i voli turistici sulla città...ciò nonostante l'associazione (e, sopratutto, la sua attività) rimane invisa a cittadini ed amministratori!pippo682 ha scritto:Il discorso è lungo ma merita qualche riga. Non per voler prendere a tutti i costi le difese dell'aeroclub al quale appartengo, ma per spiegare la difficoltà di avere a che fare con cittadini ed autorità.
Fatta la giusta premessa che l'aeroporto a Padova esiste da prima che le case costruite attorno fossero anche solo nei sogni della gente (soprattutto il quartiere costruito proprio sul finale, molto recente), l'aeroclub ha fatto molto per limitare i fastidi prodotti ai nuovi arrivati. Da anni ormai i nostri velivoli (ma non quelli delle altre società) eseguono la prova motore al parcheggio, che è più distante dalle case. Negli orari centrali, ed è diventato un notam, i bassi passaggi e le riattaccate per pista 04, che porta sopra la città, sono vietate (a parte gli ovvi motivi di sicurezza). E' stato emesso un notam che vieta l'atterraggio di velivoli superiori alle 5 tonnellate. Al nostro Stinson è stata cambiata l'elica bipala con una quadripala, meno rumorosa ma meno performante. Da poco è stato aggiunto l'avvolgicavo, così da evitare il basso passaggio per lo sgancio cavo....
Specialmente gli interventi sullo Stinson comportano costi molto elevati, che non solo sono rimasti totalmente a nostro carico, ma non bastano mai. Fatta una cosa, non è che gli attacchi si fermino, ma continuano su tutti i giornali locali.
Qualche tempo fa anche il sottoscritto si è adoperato incontrando assessori e portavoce dei comitati (più dialogo di così...) e dopo una breve tregua, gli attacchi ricominciano. E' difficile dialogare con i sordi....
Pensa (ed erano quelle le situazioni a cui mi riferivo) a quei contesti che operano in maniera esclusivamente autoreferenziale (e questi, invece che sordi li possiamo chiamare ciechi....); con questo non voglio identificare come imputati certi AeC e lungi da me l'idea di attribuire agli AeC una valenza sociale che non gli pertiene, ma (ripeto in linea di massima), una maggiore coinvolgimento del e con il "territorio" a volte non guasterebbe.
Certo è che, per quanto riguarda l'opinione pubblica, è difficile trovare una ricetta adeguata, ed è a volte molto frustrante constatare un'avversione generalizzata e radicata verso un determinato settore (nella fattispecie il volo) ed una tolleranza spropositata verso altre cose.
Concludo ripetendo la mia considerazione che, molte volte, gli attacchi sono guidati e dietro alla presunta richiesta di sicurezza e tranquillità c'è comunque un secondo fine!
Fabrizio
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A mio parere è solo una questione di cultura.Non nascondiamoci dietro un dito, Massa Cinquale è effettivamente un aeroporto pericoloso: alberi alti in testata pista e una strada che costeggia la testata opposta proprio al margine, con solo una sottile recinzione a fare da barriera.
Cinquale ha una pista di 720 metri in erba e non ha gli ingressi a zero ed è giusto ciò che dice Libelle (che è un interlocutore molto preparato) riguardo alle recinzioni.
Beh, di aeroporti del genere in Svizzera ce ne sono dozzine; volare da campidi 500 metri in erba, a volte per nulla recintati e attraversati da strade, percorsi pedonali, d'inverno tracciati di sci di fondo eccetera è assolutamente normale.
Nessuno pensa che siano pericolosi o che la mancanza di una recinzione sia un innesco di pericolo.
Semplicemente si usa il buon senso; si pianifica per bene, si chiede ai piloti locali, si fa un passaggio a vedere che non ci siano persone in pista, cose simili, cioé non si dice "Cià che vemm al Cinquale a mangiù ul pess..." e si parte allegramente, per poi dire "non avevo considerato che la pista era in erba" quando si va fuori pista.
L'effetto frenante su erba è riportato sul manuale e si deve conoscere e sapere qual'è il punto in cui anche se inchiodi i freni non ti fermerai mai.
E poi, ripeto, è una questione di cultura.
E' troppo facile riempirsi la bocca di demagogia chiudendo aeroporti e perseguendo altre attività "minori".
Tempo fa, in Svizzera, un pilota trovò una bimba che faceva volare l'aquilone nel bel mezzo dell'aeroporto (non controllato); fece un paio di passaggi, ma la bimba era troppo impegnata a vedere volare il suo gioiello, andò all'alternato e fece una telefonata.
Il polizei andò in aeroporto e chiese alla bimba di andare a giocare qualche cinquanta metri più in là.
Da noi ne avrebbero approfittato per chiudere l'aeroporto...
- Chicco2003
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Il sindaco è la massima autorità di O.P. nell'ambito del comune, sormontata solo da Prefetto.libelle ha scritto:Certo Beluga, conosco perfettamente le vicende di Massa Cinquale. L'Aeroclub ha perfettamente ragione: il sindaco non può chiudere nemmeno una aviosuperficie, figurati un aeroporto. Solo Enac può decretare la chiusura di una aviosuperficie o di un aeroporto. Fare orecchie da mercante però non è certo la soluzione migliore. Per gli aviatori italiani (intendo i piloti della domenica come me) combattere a spada tratta contro le amministrazioni pubbliche semplicemente per ottenere una striscia di terra su cui decollare o atterrare è una battaglia persa.
In realtà questa prassi di abuso di potere è cosa molto diffusa in Italia, non è la prima volta che succede e succederà ancora. In termini puramente legali il sindaco rischia una accusa di abuso di potere se l'aeroclub di Massa depositasse denuncia. Se poi anche Enac (cosa di cui dubito fortemente) appoggiasse legalmente l'aeroclub dichiarando l'ingerenza del sindaco in questioni su cui non ha giurisdizione allora il sindaco avrebbe davvero di che preoccuparsi. Ma queste sono questioni complicate, intricate e che puntualmente vanno a finire con il danno verso chi vola, perchè si sa chi vola è sempre considerato un pericolo nel paese in cui viviamo.
Non nascondiamoci dietro un dito, Massa Cinquale è effettivamente un aeroporto pericoloso: alberi alti in testata pista e una strada che costeggia la testata opposta proprio al margine, con solo una sottile recinzione a fare da barriera. Poche settimane fa un PA-28 ha fatto strike portandosi via trenta metri di recinzione, attraversando la strada e schiantandosi negli alberi al di là della carreggiata. E' un miracolo che non abbia preso fuoco e che il pilota si sia allontanato con le sue gambe. L'altro giorno stessa storia: un motoaliante Falke ha tirato giù la rete ed è infilato nuovamente nella strada. A che questa volta nessuno si è fatto male.
Capisco quindi le preoccupazioni degli abitanti di Massa che circolano su quella strada (peraltro molto trafficata).
Al fin della fiera però si va sempre a finire sulla solita italica questione, ovvero l'aeroporto di Massa Cinquale esiste fin dai tempi del duce. Non c'era niente intorno, poi il caos edilizio ha letteralmente circondato l'aeroporto. Chissenefrega della fascia di comporto o zona di sicurezza, cementiamo ogni cosa e costruiamo le case anche in testata pista.
Se la pubblica amministrazione è così ottusa da aprire una strada a pochi metri da una pista di atterraggio (peraltro perpendicolare all'asse pista) perlomeno abbia il coraggio di trovare una soluzione che accontenti tutti.
L'ordinanza di chiusura di un aeroporto ritengo sia pienamente legittima se supportata dalla effettiva sussistenza di circostanze di pericolo che possa derivare ai cittadini. In caso contrario sarà il Tar competente a giudicare sulla legittimità dell'atto amministrativo in questione.
Quanto al reato di abuso di potere ..... esiste il reato di abuso d'ufficio che prevede, però, che il reo procuri a sè o ad altri un ingiusto profitto .... non mi sembra il caso.
Ciao
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No, no, gli compete. Alcuni lo dimenticano, ma nello statuto sta scritto che compito dell'aeroclub è diffondere la cultura aeronautica. Quindi è vero che non vanno giustificati ad ogni costo e che devono cercare di integrarsi con la società. E' che talvolta alla società non gliene frega niente...beluga ha scritto:... lungi da me l'idea di attribuire agli AeC una valenza sociale che non gli pertiene...

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Incidente del quale ahimè sono stato spettatore diretto.beluga ha scritto: ...In ogni caso quell'aeroporto è da tanto sotto i riflettori; mi ricordo che ne fu chiesta con veemenza la chiusura in occasione dell'incidente del Pilatus qualche anno fa...

Il pilota lo conoscevo, si chiamava Cesare Sacchi, ed era un ragazzo molto in gamba.
Quel dannato giorno di ferragosto del 2002 il suo aereo Pilatus Porter ha avuto un cedimento strutturale ad una semiala e si è schiantato a meno di 200 metri di distanza da me.

Per poco c'è mancato un pelo che ci investisse tutti durante quella terribile picchiata fuori controllo, ma il "mio amico" ha deciso di restare a bordo tentandole tutte pur di farlo precipitare in mare.
Ogni volta che sento nominare il nome "cinquale" mi riassale quella scena terribile che mai potrò scordare.
Una cosa che non avrei mai voluto vedere e che per qualche tempo mi ha fatto odiare l'aeroplano.
Come segno di rispetto a quel pilota ho poi scritto un brano musicale dal titolo "You will fly forever" stampandolo in sole due copie.
Una l'ho donata al direttore dell'aeroclub di Cinquale, e l'altra alla famiglia di Cesare.
Un piccolo e insignificante gesto......che non potevo non fare.

Quì sotto la fotocopia della copertina con dedica.

E quì, per chi volesse sentirlo, il brano.
http://www.divshare.com/download/546606-09f
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Penso che qui rientri la questione sicurezza,anche perchè l'Aeroclub di Padova ha la fortuna di avere le piazzole riservate dove dietro c'è solo erba...mentre invece le altre società utilizzano le piazzole che danno le spalle alla vicinissima taxiway...penso che non sarebbe simpatico per un pa18 o un motoaliante passare dietro a un PA28 o PA34 mentre fa la prova motore!Da anni ormai i nostri velivoli (ma non quelli delle altre società) eseguono la prova motore al parcheggio, che è più distante dalle case

oppure mettiamo che durante la prova motore scappino i freni mentre davanti gli passa un'altro a/m....si frullano per benino!
Comunque io abito sul corto finale 22 e sinceramente l'aeroporto non mi da fastidio,neanche quando decolla il citation...le cause delle proteste non le cercherei nella sicurezza...ma negli interessi di chi è propritario di campi non edificabili nei pressi dell'aeroporto...che in caso di chiusura, diventando edificabili potrebbero fruttare i loro soldi!

Jacopo
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Un pensiero al povero Cesare e un grazie ad Aldus per il suo struggente tributo....Aldus ha scritto:Incidente del quale ahimè sono stato spettatore diretto.beluga ha scritto: ...In ogni caso quell'aeroporto è da tanto sotto i riflettori; mi ricordo che ne fu chiesta con veemenza la chiusura in occasione dell'incidente del Pilatus qualche anno fa...![]()
Il pilota lo conoscevo, si chiamava Cesare Sacchi, ed era un ragazzo molto in gamba.
......
E quì, per chi volesse sentirlo, il brano.
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Fabrizio
Warnehmung / Constatazione
Als ich wiederkeherte / War mein Haar noch nicht grau / Da war ich froh. Die Muhen der Gebirge liegen hinter uns / Vor uns liegen die Muhen der Ebenen
Quando ritornai / i miei capelli non erano ancora grigi / ed ero contento. Le fatiche delle montagne sono alle nostre spalle / davanti a noi le fatiche delle pianure
Bertolt Brecht
Saltate pure e con coraggio di testa nel presente che non ritorna per ritrovarvi in un attimo nel cuore stesso dell'eternità...
Bohumil Hrabal (Brno 1914, Praha 1997)

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- pippo682
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Era solo per dire che spesso manca un coordinamento o un modo di agire univoco, e quando si agisce ognuno per conto proprio magari non si riescono ad ottenere buoni risultati. E subito qualcuno ne approfitta per gettare fango su tutti. Quanto al fastidio del rumore, ad esempio gli elicotteri sono peggio degli aerei, se consideriamo che in atterraggio non hanno la manetta in idle o quasi. Ma ci sono anche loro, e correttamente usano un aeroporto per le loro attività. Ma non può essere sempre tutto a carico di chi vola.Jacopo ha scritto:Penso che qui rientri la questione sicurezza,anche perchè l'Aeroclub di Padova ha la fortuna di avere le piazzole riservate dove dietro c'è solo erba...mentre invece le altre società utilizzano le piazzole che danno le spalle alla vicinissima taxiway...Da anni ormai i nostri velivoli (ma non quelli delle altre società) eseguono la prova motore al parcheggio, che è più distante dalle case
Un pensiero a Cesare ed ai suoi familiari anche da parte mia
- pippo682
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Sta qui il problema. Dubito che il sindaco abbia la competenza necessaria a stabilire questo, o che la chiusura sia stata decisa a fronte di una analisi tecnica indipendente fatta da esperti del settore. Se qualcuno ha informazioni diverse sono molto interessato a conoscerle.Chicco2003 ha scritto: L'ordinanza di chiusura di un aeroporto ritengo sia pienamente legittima se supportata dalla effettiva sussistenza di circostanze di pericolo che possa derivare ai cittadini.
Ormai in Italia ognuno diventa esperto di ogni cosa, poi la scusa per ogni decisione è sempre la stessa.... la sicurezza. E così ogni baggianata diventa possibile, se porta consenso. E non mi riferisco solo all'aviazione.
- Chicco2003
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Secondo l'art. 54 del D.Lgs. 267/2000 il prefetto ha il potere di adottare, con atto motivato e nel rispetto dei principi generali dell'ordinamento giuridico, provvedimenti contingibili e urgenti (detti ordinanze contingibili ed urgenti) al fine di prevenire ed eliminare gravi pericoli che minacciano l'incolumità dei cittadini, ove non vi provveda il sindaco. Analoghi provvedimenti possono essere adottati dal prefetto, in caso di urgenza o grave necessità pubblica, se indispensabili per la tutela dell'ordine pubblico e della sicurezza pubblica (art. 2 del R.D. 733/1931, di approvazione del Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza).
Ciao
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- pippo682
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Sinceramente, non ho la competenza per dire che un muro è pericolante. Sono un ragioniere. Magari chiamo i vigili. Il sindaco lo ha fatto? Se ha avuto un parere tecnico che diceva che l'aeroporto è pericoloso ha fatto bene, altrimenti direi di no.Se non sei geometra ma vedi un muro pericolante in casa che fai
Quanto mi riporti conferma quello che dico io, ovvero che "nascondendosi" dietro una generica sicurezza è possibile fare qualunque cosa. Se in realtà leggiamo bene si parla di atto motivato. Ora, secondo voi, due incidenti su un aeroporto sono un grave pericolo che minaccia l'incolumità dei cittadini? E' una giustificazione sufficiente, o è necessario motivare con una perizia tecnica la "pericolosità" dell'aeroporto? Ripeto, se la perizia c'è stata sono il primo a tirami da parte, altrimenti ritengo sia stato un provvedimento illegale.Secondo l'art. 54 del D.Lgs. 267/2000 il prefetto ha il potere di adottare, con atto motivato e nel rispetto dei principi generali dell'ordinamento giuridico, provvedimenti contingibili e urgenti (detti ordinanze contingibili ed urgenti) al fine di prevenire ed eliminare gravi pericoli che minacciano l'incolumità dei cittadini, ove non vi provveda il sindaco. Analoghi provvedimenti possono essere adottati dal prefetto, in caso di urgenza o grave necessità pubblica, se indispensabili per la tutela dell'ordine pubblico e della sicurezza pubblica (art. 2 del R.D. 733/1931, di approvazione del Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza).
Quanto spesso sentiamo parlare di particolari tratti di strade pericolose, ma mai nessuno si sogna di chiuderle nonostante i gravi incidenti che avvengono? Forse non porterebbe visibilità al sindaco, ma solo critiche? Invece se chiudi un piccolo aeroporto scontenti un centinaio di persone sì o no, ne accontenti un numero 10 volte superiore che vivono nelle vicinanze, e a tutti gli altri non gliene frega niente. Fatti i dovuti conti, politicamente conviene.
- Flyfree
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Se noto un muro pericolante mi sposto e lo transenno.pippo682 ha scritto: Sinceramente, non ho la competenza per dire che un muro è pericolante. Sono un ragioniere. Magari chiamo i vigili. Il sindaco lo ha fatto? Se ha avuto un parere tecnico che diceva che l'aeroporto è pericoloso ha fatto bene, altrimenti direi di no.
Ho letto di alcuni incidenti con aerei finiti sulla strada pubblica.
Ciao!
- pippo682
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Il problema è che io di muri ne capisco una cippa, e quindi non posso notarlo, non posso spostarmi, e non posso transennarlo. E' qui il succo della questione.Flyfree ha scritto: Se noto un muro pericolante mi sposto e lo transenno.
Alcuni? Io al momento ne ho sentito uno a Massa, e tantissimi altri nel resto del mondo. tanto per dirne una, quando il Concorde è caduto su un albergo, nessuno si è sognato chiudere l'aeroporto dal quale era decollato.Flyfree ha scritto:Ho letto di alcuni incidenti con aerei finiti sulla strada pubblica.
Comunque vediamo se riesco a spiegare quello che penso. Esistono un aeroporto ed una strada. Uno dei due è arrivato per secondo, e la responsabilità di aver fatto uno o l'altro è sempre del comune. e questo succede ovunque in Italia. Se hai permesso la costruzione di entrambi, avrai valutato che si poteva fare. Perchè ora, dovendo, anzi, volendo scegliere, si sceglie sempre di dare addosso all'aeroporto? E ti assicuro che è sempre così! E mi sono un po' rotto!
CiaoFlyfree ha scritto:Ciao!

Forse era il caso anche che qualcuno specificasse perché sono finiti sulla strada pubblica, senza bisogno che intervenisse il pilota a dire "mi ero scordato che la pista era in erba" e facendo fare la figura degli avventurosi, esuberanti, sconsiderati e improvvisati a tutti i piloti di AG.Ho letto di alcuni incidenti con aerei finiti sulla strada pubblica.
Tanto questo è già quello che pensano di noi, senza bisogno che nessuno lo confermi.
Se chiudessero ogni autostrada per ogni automobilista idiota che circola, andremmo tutti in calesse, ma quanto si bea un sindaco che finalmente può chiudere un pericoloso, inquinante, puzzolente, aeroporto frequentato solo da ricchi giovanotti che hanno soldi da buttare e prendere più voti alle prossime elezioni e dare un po' di licenze edilizie in più?
Dobbiamo capire che siamo una minoranza, mal vista e peggio considerata. O impariamo a comportarci da professionisti o ci chiuderanno gli aeroporti sotto il naso uno via l'altro e, mi spiace dirlo, io di professionisti nel mondo di AG ne vedo pochi, ma molto pochi. (E con questo nojn dico di esserlo io).
Ogni WE passo mezz'ore intere a dire giaculatorie e sperare che chi sta decollando con questa meteo, con quei check, con quella pianificazione, stasera torni a casa, ma è meglio che non vada avanti perché mi hanno già detto che faccio della tragedia greca.
Chiuso, mi sono incacchiato abbastanza.
- Chicco2003
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"Quanto mi riporti conferma quello che dico io, ovvero che "nascondendosi" dietro una generica sicurezza è possibile fare qualunque cosa. Se in realtà leggiamo bene si parla di atto motivato. Ora, secondo voi, due incidenti su un aeroporto sono un grave pericolo che minaccia l'incolumità dei cittadini? E' una giustificazione sufficiente, o è necessario motivare con una perizia tecnica la "pericolosità" dell'aeroporto? Ripeto, se la perizia c'è stata sono il primo a tirami da parte, altrimenti ritengo sia stato un provvedimento illegale. "
Se l'ordinanza non corrisponderà ai criteri di legge (incompetenza, eccesso di potere, carenza di motivazione) gli interessati faranno ricorso al TAR competente.
Credo che, al di là di tanti sproloqui, sia molto italiano piangere sul latte versato o, se preferite, chiudere la stalla quando i buoi sono scappati.
Meglio un eccesso di zelo che un morto.
Se no poi la dietrologia si spreca.
Ciao
Se l'ordinanza non corrisponderà ai criteri di legge (incompetenza, eccesso di potere, carenza di motivazione) gli interessati faranno ricorso al TAR competente.
Credo che, al di là di tanti sproloqui, sia molto italiano piangere sul latte versato o, se preferite, chiudere la stalla quando i buoi sono scappati.
Meglio un eccesso di zelo che un morto.
Se no poi la dietrologia si spreca.
Ciao
- Flyfree
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Ho cercato di esprimere serenamente la mia opinione, per quanto possa contare, che l’ordinanza del sindaco possa valere in quanto tutore della sicurezza pubblica (una parolaccia?), poi eventualmente sarà il TAR a valutare se c’è stato abuso d’ufficio o meno. Ogni considerazione su presunte speculazioni portano inevitabilmente a supporre la malafede di qualcuno, e questa deve essere provata, comunque porta inevitabilmente a un ritorno negativo sulla reciproca collaborazione. Dire che le case circostanti aumenterebbero di valore o che gli imprenditore farebbero l’affare, cosa ovvia, non sposta il vostro problema che è quello di avere l’aeroporto nel centro abitato, e se ci rimane, di mantenere buoni raporti. Vi auguro che troviate un accordo e magari la concessione di un terreno distante dal centro abitato dove allestire una nuova aviosuperficie senza problemi di vicinato.