Antitrust apre istruttoria su ADR e SEA

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MiamiVice

Antitrust apre istruttoria su ADR e SEA

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L'Antitrust ha avviato due diverse istruttorie, sulle societa' Adr, aeroporti di Roma, e Sea, aeroporti di Milano, per possibile abuso di posizione dominante. L'Autorita' contesta il mancato adeguamento ad una delibera del Cipe del 2001. Pur operando in una posizione di ''monopolio legale'', le due societa' ''avrebbero abusato di tale posizione dominante dal 2001 continuando a praticare, in difformita' dalle previsioni regolamentari, corrispettivi secondo criteri unilateralmente determinati in modo non trasparente ne' verificabile, con l'obiettivo di realizzare una rendita di monopolio in misura eccedente rispetto alla normale remunerazione dei costi''. Il termine per la chiusura delle istruttorie e' stato fissato al 31 gennaio 2008. Adr e Sea, rileva l'Autorita' Antitrust, ''avrebbero applicato condizioni non trasparenti e eccessivamente onerosi per l'accesso alle infrastrutture aeroportuali'' Nei confronti di Adr ''l'istruttoria riguarda anche un abuso di posizione dominante nei servizi di assistenza merci''. Le istruttorie ''nascono dalle segnalazioni di Ibar, l'associazione che rappresenta circa 80 vettori aerei, di cui alcuni nazionali e la gran parte stranieri, operanti in Italia, e da operatori nel settore cargo e da loro associazioni'', e riguardano ''il mancato rispetto delle norme pro concorrenziali, stabilite dal decreto legislativo n. 18/99 e dalla successiva delibera cipe n. 86/2000, volte a regolare i corrispettivi tariffari del soggetto monopolista''. Norme che, spiega l'Antitrust, impongono corrispettivi orientati ai costi ed i parametri per calcolarli, criteri di separazione contabile per le attivita' svolte in regime di monopolio, la predisposizione di una contabilita' analiticamente organizzata per centro di costo e di ricavo con un obbligo di certificazione da parte di una societa' di revisione. Per l'Antitrust, ''i corrispettivi per l'utilizzo di spazi ed infrastrutture aeroportuali strumentali alla fornitura dei servizi di handling continuano ad essere definiti in via unilaterale dai gestori aeroportuali, senza essere orientati ai costi'', e ''si tratta di livelli che, in base ad uno studio di Assaeroporti, sono notevolmente superiori, sino a 5-10 volte, a quelli riscontrati in altri Paesi europei'' In particolare, i comportamenti contestati ad AdR e SEA dal 2001 riguardano ''corrispettivi eccessivamente onerosi'' per l'utilizzo delle infrastrutture aeroportuali centralizzate, la fornitura di carburante, l'accesso ai beni di uso comune per attivita' come il catering e la sicurezza, la sub-concessione di spazi ad uso ufficio. Per Adr, l'Antitrust ha anche ''individuato un possibile comportamento anticoncorrenziale costituito dall'applicazione di prezzi di accesso alla ''cargo city'', l'area e le infrastrutture attrezzate per l'allestimento e la movimentazione delle merci destinate all'esportazione o all'importazione per via aerea, che sarebbero infatti idonei a rendere non competitiva l'offerta di handler concorrenti''. (ANSA).
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