Educazione ad alta quota
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Educazione ad alta quota
Tempi moderni
Cristopher Middleton
Educazione ad alta quota
C'è un momento orribile in ogni viaggio aereo, ed è quando la persona che
avete di fronte improvvisamente vi rovescia il sedile in faccia. Allacciate
le cinture di sicurezza: a ventimila metri di altitudine la prima cosa che
vola fuori dal finestrino è la buona educazione. Alcuni lo fanno nel
momento esatto in cui il capitano spegne il segnale luminoso delle cinture.
Altri hanno la gentilezza di aspettare che venga servito il primo pasto. In
quel caso la collisione con il sedile davanti sarà così devastante che,
giorni dopo, troverete ancora i resti di uova rinsecchite nel risvolto dei
pantaloni.
Secondo me questa invasione del nostro, già limitatissimo, spazio aereo è
la quintessenza della maleducazione. E soprattutto non c'è modo di
prevederla: siete lì che osservate il video con la rotta del volo e
improvvisamente vi ritrovate con la faccia spalmata sullo schermo.
Protestare con il personale di bordo è perfettamente inutile. Nonostante le
norme di sicurezza che vietano di tutto, dal fumare al telefonare, non c'è
nessuna regola contro l'atto che più di tutti provoca stress e rabbia in
chi lo subisce. L'unica risorsa che rimane al povero malcapitato è la
vendetta. La reazione più immediata è propagare lo stesso senso
d'ingiustizia lungo tutto l'aereo, sbattendo il sedile in faccia a chi ci
sta dietro. Ma un passeggero beneducato deve cercare di essere superiore e
non abbandonarsi a un comportamento così incivile. Affrontare a viso aperto
il villano seduto davanti a voi non è consigliabile. Come è
controproducente presentarsi furiosi alla porta di un vicino
rumoroso, allo stesso modo non è saggio infastidire chi, semplicemente
sdraiandosi con forza, può torturarvi da Londra a Hong Kong. Ma ci sono
altri modi per far percepire la vostra presenza. È incredibile quanto possa
essere eloquente una bella mela infilata nella tasca porta riviste davanti
a voi. Anche soffiare impercettibilmente sulla testa di chi vi sta davanti
può rivelarsi fruttuoso. Insistendo, vedrete il poveretto affannarsi per
chiudere, invano, le bocchette dell'aria. E, per finire, ogni volta che vi
alzate per sgranchirvi le gambe siate certi di aggrapparvi con forza allo
schienale che vi sta davanti, in modo da compromettere irrimediabilmente il
sonno del bieco dirimpettaio.
C'è un'altra questione, poi, da tenere a mente: attaccare discorso con chi
vi siede accanto può essere rischioso.
Niente in contrario a un rapido "buongiorno" all'inizio del volo, ma il
buon senso suggerisce di evitare il classico: "E lei dove sta andando di
bello?", prima che siano trascorsi almeno tre quarti del viaggio.
Ricordate: per quanto possiate diventare intimi con il vicino di posto, le
vostre strade si separeranno inesorabilmente appena l'aereo si preparerà
all'atterraggio. Soprattutto se lui sta tornando nel suo paese e voi
arrivate lì da stranieri. Se queste regole venissero spiegate all'inizio
del volo invece di quella lezioncina sulla sicurezza che nessuno ascolta
più, i passeggeri ne trarrebbero grande giovamento. Il viaggio aereo in sé
è una cosa piuttosto barbara, ma almenomentre stiamo lassù tra gli uccelli
cerchiamo di non comportarci come animali. dc
Christopher Middleton scrive questa rubrica per il Daily Telegraph
Cristopher Middleton
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C'è un momento orribile in ogni viaggio aereo, ed è quando la persona che
avete di fronte improvvisamente vi rovescia il sedile in faccia. Allacciate
le cinture di sicurezza: a ventimila metri di altitudine la prima cosa che
vola fuori dal finestrino è la buona educazione. Alcuni lo fanno nel
momento esatto in cui il capitano spegne il segnale luminoso delle cinture.
Altri hanno la gentilezza di aspettare che venga servito il primo pasto. In
quel caso la collisione con il sedile davanti sarà così devastante che,
giorni dopo, troverete ancora i resti di uova rinsecchite nel risvolto dei
pantaloni.
Secondo me questa invasione del nostro, già limitatissimo, spazio aereo è
la quintessenza della maleducazione. E soprattutto non c'è modo di
prevederla: siete lì che osservate il video con la rotta del volo e
improvvisamente vi ritrovate con la faccia spalmata sullo schermo.
Protestare con il personale di bordo è perfettamente inutile. Nonostante le
norme di sicurezza che vietano di tutto, dal fumare al telefonare, non c'è
nessuna regola contro l'atto che più di tutti provoca stress e rabbia in
chi lo subisce. L'unica risorsa che rimane al povero malcapitato è la
vendetta. La reazione più immediata è propagare lo stesso senso
d'ingiustizia lungo tutto l'aereo, sbattendo il sedile in faccia a chi ci
sta dietro. Ma un passeggero beneducato deve cercare di essere superiore e
non abbandonarsi a un comportamento così incivile. Affrontare a viso aperto
il villano seduto davanti a voi non è consigliabile. Come è
controproducente presentarsi furiosi alla porta di un vicino
rumoroso, allo stesso modo non è saggio infastidire chi, semplicemente
sdraiandosi con forza, può torturarvi da Londra a Hong Kong. Ma ci sono
altri modi per far percepire la vostra presenza. È incredibile quanto possa
essere eloquente una bella mela infilata nella tasca porta riviste davanti
a voi. Anche soffiare impercettibilmente sulla testa di chi vi sta davanti
può rivelarsi fruttuoso. Insistendo, vedrete il poveretto affannarsi per
chiudere, invano, le bocchette dell'aria. E, per finire, ogni volta che vi
alzate per sgranchirvi le gambe siate certi di aggrapparvi con forza allo
schienale che vi sta davanti, in modo da compromettere irrimediabilmente il
sonno del bieco dirimpettaio.
C'è un'altra questione, poi, da tenere a mente: attaccare discorso con chi
vi siede accanto può essere rischioso.
Niente in contrario a un rapido "buongiorno" all'inizio del volo, ma il
buon senso suggerisce di evitare il classico: "E lei dove sta andando di
bello?", prima che siano trascorsi almeno tre quarti del viaggio.
Ricordate: per quanto possiate diventare intimi con il vicino di posto, le
vostre strade si separeranno inesorabilmente appena l'aereo si preparerà
all'atterraggio. Soprattutto se lui sta tornando nel suo paese e voi
arrivate lì da stranieri. Se queste regole venissero spiegate all'inizio
del volo invece di quella lezioncina sulla sicurezza che nessuno ascolta
più, i passeggeri ne trarrebbero grande giovamento. Il viaggio aereo in sé
è una cosa piuttosto barbara, ma almenomentre stiamo lassù tra gli uccelli
cerchiamo di non comportarci come animali. dc
Christopher Middleton scrive questa rubrica per il Daily Telegraph
- Liuke
- FL 150
- Messaggi: 1546
- Iscritto il: 5 gennaio 2005, 15:56
- Località: Milano
si si è vero quella razza è molto comune, ed è anche vero che mai dire a qualcuno anche in maniera garbata che ti sta disturbando, te lo fara di più apposta.
Bisogna combatterli con le stesse armi. Purtroppo.
Per un Cor***o ci vuole un Cor***o e mezzo...se succede a me, sei FINITO, farai un viaggio Terribilissibus!!!
Bisogna combatterli con le stesse armi. Purtroppo.
Per un Cor***o ci vuole un Cor***o e mezzo...se succede a me, sei FINITO, farai un viaggio Terribilissibus!!!


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La supposizione è la madre di tutte le ca**ate!
La fortuna favorisce le menti preparate!
- I-FORD
- B777 Captain
- Messaggi: 547
- Iscritto il: 11 luglio 2006, 1:43
I sedili degli aerei sono stati costruiti in modo da consentire a chi ci si siede di poter riposare durante il volo.
Sono anche piuttosto costosi, proprio per queste caratteristiche di "manovrabilità" pur mantenendo la leggerezza e robustezza necessarie.
Anche la manutenzione dei meccanismi richiede tempo e risorse.
La soluzione ai problemi di Middleton (il blocco degli schienali) sarebbe molto gradita alle compagnie perchè comporterebbe un drastico abbassamento dei costi.
Purtroppo, non tutti i passeggeri la pensano così, dato che tutte le volte che ho volato con un sedile con lo schienale bloccato, il suo occupante, invece di essere felice di non disturbare chi era seduto dietro di lui, ha sempre strillato come un'aquila, chiedendo rimborsi integrali del biglietto, upgrading in classe superiore o omaggi merceologici e scuse abbiette.
Anche l'idea che lo "spazio aereo" sia personale non è proprio esatta, l'aereo è un "condominio" dove lo spazio è tutto di tutti, mi sembra di vedere quei passeggeri imbufaliti perchè qualcuno ha occupato la "loro" cappelliera!
Se Middleton considera troppo limitato lo spazio a disposizione (soprattutto se anche occupato dal passeggero di fronte che esercita il suo sacrosanto diritto a reclinare lo schienale e dormire) può sempre pagarsi un biglietto di Magnifica, dove lo schienale di fronte non disturba affatto, oppure noleggiarsi un bel Gulfstream IV così ha tutto lo spazio che vuole.
Per finire, se qualcuno, mentre io sto dormendo, applica su di me i suggerimenti di Middleton io, che non sono un gentiluomo anglosassone, dopo un po' mi alzo e lo picchio
Sono anche piuttosto costosi, proprio per queste caratteristiche di "manovrabilità" pur mantenendo la leggerezza e robustezza necessarie.
Anche la manutenzione dei meccanismi richiede tempo e risorse.
La soluzione ai problemi di Middleton (il blocco degli schienali) sarebbe molto gradita alle compagnie perchè comporterebbe un drastico abbassamento dei costi.
Purtroppo, non tutti i passeggeri la pensano così, dato che tutte le volte che ho volato con un sedile con lo schienale bloccato, il suo occupante, invece di essere felice di non disturbare chi era seduto dietro di lui, ha sempre strillato come un'aquila, chiedendo rimborsi integrali del biglietto, upgrading in classe superiore o omaggi merceologici e scuse abbiette.
Anche l'idea che lo "spazio aereo" sia personale non è proprio esatta, l'aereo è un "condominio" dove lo spazio è tutto di tutti, mi sembra di vedere quei passeggeri imbufaliti perchè qualcuno ha occupato la "loro" cappelliera!
Se Middleton considera troppo limitato lo spazio a disposizione (soprattutto se anche occupato dal passeggero di fronte che esercita il suo sacrosanto diritto a reclinare lo schienale e dormire) può sempre pagarsi un biglietto di Magnifica, dove lo schienale di fronte non disturba affatto, oppure noleggiarsi un bel Gulfstream IV così ha tutto lo spazio che vuole.
Per finire, se qualcuno, mentre io sto dormendo, applica su di me i suggerimenti di Middleton io, che non sono un gentiluomo anglosassone, dopo un po' mi alzo e lo picchio

- Slowly
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Re: Educazione ad alta quota
.....darth.miyomo ha scritto:Tempi moderni
Cristopher Middleton
Educazione ad alta quota
C'è un momento orribile in ogni viaggio aereo, ed è quando la persona che avete di fronte improvvisamente vi rovescia il sedile in faccia. Allacciate
le cinture di sicurezza: a ventimila metri di altitudine
?!? concordo sul fatto che trovarsi il sedile in faccia non sia piacevole, ma i 20.000 metri di altitudine?!?

Andrea
Dilige et quod vis fac
Sant'Agostino
La libertà è una forma di disciplina
C.S.I.
Chi parla male, pensa male e vive male. Bisogna trovare le parole giuste: le parole sono importanti
Nanni Moretti (in Palombella rossa)
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Il racconto è ambientato su un Concorde.
Un pò di logica no????

Un pò di logica no????

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Slo', per me è semplicemente l'autore che ha fatto casino con le cifre!Slowly ha scritto:Il racconto è ambientato su un Concorde.
Un pò di logica no????

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