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quando non c'era il gps.....domanda
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Re: quando non c'era il gps.....domanda
Azzardo?
Io direi bussola e osservazione stellare. E tanto, tanto qlo....
Spiridione.
Ho volato su un MD80 così vecchio, che sulla porta di una toilette c'era scritto ORVILLE
e sulla porta dell'altra WILBUR....
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- AirGek
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Re: quando non c'era il gps.....domanda
Magari saltava da nave a nave...
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Re: quando non c'era il gps.....domanda
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Re: quando non c'era il gps.....domanda
Tanta robba!air.surfer ha scritto: ↑21 agosto 2020, 15:32https://timeandnavigation.si.edu/multim ... or-compass
Ale
- sardinian aviator
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Re: quando non c'era il gps.....domanda
Veramente Lindbergh fu solo il primo ad attraversare l'Atlantico in solitaria. In due l'avevano già fatto Alcock e Brown nel 1919
È meglio rimanere in silenzio ed essere considerati imbecilli piuttosto che aprire bocca e togliere ogni dubbio
Re: quando non c'era il gps.....domanda
... e gli stava per costare la vita!sardinian aviator ha scritto: ↑22 agosto 2020, 8:51Veramente Lindbergh fu solo il primo ad attraversare l'Atlantico in solitaria. In due l'avevano già fatto Alcock e Brown nel 1919
Il problema non era tanto il meteo, avevano delle navi che riportavano la situazione, ma la rottura del motore, con conseguente ammaraggio chissà dove e il sonno. Lindbergh non dormì quasi nulla la notte precedente il volo ed ebbe dei colpi di sonno durante la traversata, in due si potevano dare il cambio. Le trasvolate atlantiche di Balbo, la prima per il Brasile fatta seguendo la stessa rotta che si fa ancora oggi, causò, oltre alla perdita di due velivoli nel decollo da Bolama, l'ammaraggio di due idrovolanti di cui uno poi ripartì mentre l'altro fu disperso.
Quello di Lindbergh non era un idrovolante...
Nella seconda trasvolata, 3 anni dopo, fu perso un idrovolante alle Azzorre. Insomma, era quasi una pazzia sorvolare l'Atlantico allora.
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Re: quando non c'era il gps.....domanda
Se ti interessano le questioni sulla navigazione, potresti trovare interessante la storia della longitudine. Sebbene fosse relativamente facile calcolare la latitudine, fino ai primi anni del 1700 era impossibile calcolare la longitudine. I comandanti di allora navigavano sotto costa oppure facendo affidamento all'ultima posizione a loro nota (Dead Reckoning). Ciò ovviamente fu causa di tanti naufragi. Sebbene fosse noto che la terra compie 360°gradi di rotazione in 24 ore, ovvero 15°/H, era impossibile per i marinai dell'epoca stabilire con precisione l'ora a Londra, la cui differenza con l'ora di bordo avrebbe permesso di calcolare esattamente la posizione della nave rispetto al meridiano di Greenwich. Per questo il parlamento inglese nel 1714, indisse una specie di gara con una ricompensa pari a 10 milioni di euro di oggi a chi avesse trovato una soluzione pratica per calcolare la longitudine. Una pletora di ciarlatani cercò di convincere la commissione che fosse possibile calcolare la long con i più strampalati metodi. Tipo la polvere di Sir Digby, una polvere miracolosa e magica che sarebbe dovuta servire a guarire le ferite ma che faceva saltare i pazienti dal dolore. L'idea era quella di ferire un povero cane e curarlo con bende imbevute di questa polvere e poi imbarcarlo. Ogni giorno a mezzogiorno a greenwich un tizio avrebbe dovuto immergere le bende di questo sventurato cane in una soluzione di questa polvere che avrebbe latrato dal dolore a migliaia di chilometri di distanza dando un indizio al comandante dell'ora precisa a Londra. Fino a quando uno sconosciuto orologiaio autodidatta, John Harrison inventò un orologio molto preciso, cambiando la storia. Anche oggi, ho letto, al tempo dei satelliti nessuna nave parte senza un orologio con il GMT.cabronte ha scritto: ↑21 agosto 2020, 21:04Tanta robba!air.surfer ha scritto: ↑21 agosto 2020, 15:32https://timeandnavigation.si.edu/multim ... or-compass
Una curiosità, sul tetto dell'osservatorio di Greenwich c'è una palla rossa. La Timeball. Essendo l'osservatorio posto sul punto più alto dei dintorni, era visibile da tutte le navi che stazionavano sui Dock del Tamigi pronte a portare merci in tutto il globo. Alle 1255 la palla saliva a metà, alle 1258 era alla sommità e alle 13 in punto scendeva segnalando cosi l'ora GMT a tutte le navi che potevano cosi sincronizzare gli orolologi e partire.
Per chi volesse approfondire, Latitudine di Dava Sobel oppure, per chi può, una visita all'osservatorio di Greewich, ora museo. Ci sono stato un anno fa e c'era un signore anziano (volontario) che spiegava tutta la storia. Io l'ho trovato affascinante, la storia.. non il vecchietto. Devo però ammettere che miei figli si sono annoiati a morte, quindi immagino che la questione sia di interesse solo a pochi.
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Re: quando non c'era il gps.....domanda
Ah, ovviamente per ritornare in tema, Linderbergh per trasvolare fece uso di quella bussola e della tecnica del Dead Reckoning.
Re: quando non c'era il gps.....domanda
Grande Surfer , ti rispondo qua anche per il post precedente, certo che mi interessano le questioni sulla navigazione, imparare e conoscere fa sempre piacere!air.surfer ha scritto: ↑22 agosto 2020, 14:20Ah, ovviamente per ritornare in tema, Linderbergh per trasvolare fece uso di quella bussola e della tecnica del Dead Reckoning.
Grazie mille per le informazioni!
Ale
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Re: quando non c'era il gps.....domanda
Come si fa navigazione stimata sull’acqua?
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Re: quando non c'era il gps.....domanda
Come si fa navigazione stimata aerea sull’acqua?
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Re: quando non c'era il gps.....domanda
Il problema non è fare la navigazione stimata, con bussola ed orologio, il problema è azzerare gli errori.
Su un percorso molto lungo come la traversata atlantica a quelle velocità, prendere una isola come punto di azzeramento è praticamente impossibile, è molto probabile mancarla di molto senza vederla. Un modo per ovviare a ciò è considerare un vento medio, erano disponibili i riporti meteo di alcune navi presenti nella zona e poi calcolare una rotta che porti decisamente fuori dalla rotta diretta.
Mi spiego meglio.
Immagina di volare da Olbia a Roma e di avere questo problema. Come trovare Roma se non sai dove sta di preciso?
La parte continentale dell'Italia la prendi per forza, ma il problema è che se dirigi direttamente su Roma e non conosci bene la costa potresti arrivare sulla costa a sud di Roma e pensare che sei invece a nord, virando quindi a destra e andando nella direzione sbagliata.
Devi invece dirigerti decisamente a nord di Roma, diciamo che metti una prua verso l'Elba quando raggiungi la costa anche se non sai dov'è l'Elba, perché non l'hai vista, sai che di sicuro sei a nord di Roma perché, per quanto forte fosse il vento al traverso, per quanto tu non abbia mantenuto la rotta per l'Elba, certamente ti trovi a nord di Roma, tua vera destinazione. A quel punto non appena raggiungi la costa viri a destra verso sud est e segui la costa fino a destinazione.
In effetti mi pare di ricordare che Lindbergh arrivò in Europa molto più a sud di quanto avesse pianificato, ma non gli fu difficile raggiungere Parigi in quanto doveva essere ancora più a sud di dove si trovava.
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Re: quando non c'era il gps.....domanda
Ah ok, a questo punto più che di navigazione stimata parlerei di “punta di là e dove sbuchi sbuchi”.
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Re: quando non c'era il gps.....domanda
La navigazione stimata fatta in Atlantico è una estremizzazione, noi la facevamo in AMI preparandola sulla carta di navigazione e si creavano delle spezzate della durata di circa 3 minuti (30-40 km), le rotte erano tracciate tra punti riconoscibili, ponti, viadotti, incroci di ferrovie, insomma qualsiasi cosa "puntiforme" e riconoscibile con certezza. Ho girato l'Italia in lungo e largo in questo modo e l'errore era praticamente inesistente, considera che anche la rotta di attacco finale, quella chi ti portava sul target da bombardare o fotografare, era preparata con questo metodo... a bordo non avevamo nessun ausilio che non fossero cartina, bussola e orologio.
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Re: quando non c'era il gps.....domanda
Certo, sù terra la navigazione stimata la fai al PPL e lì capisco, ma sull’acqua senza punti di riferimento no.
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Re: quando non c'era il gps.....domanda
Sull'acqua per lunghi tratti.
Tutto si basa sull'uso di bussola ed orologio.
Hai una prua nota, hai una velocità all'aria nota, in totale assenza di vento dovresti partire a A ed arrivare a B senza problemi, in teoria.
Diciamo che mantieni la prua perfettamente costante e ti calcoli la velocità a terra in modo perfetto, non ci sono problemi.
Nel mondo reale c'è, come minimo, anche il vento e quello non lo puoi calcolare con precisione su aeroplani come quelli e non avendo riferimenti.
Si può guardare la direzione delle onde superficiali, poi in funzione della quota puoi calcolare la sua rotazione e tentare una qualche correzione,
ma a questo punto tutto diventa aleatorio e la rotta diventa non corrispondente con la prua.
Per questo motivo se devi andare a Roma, punti sull'Elba, arrivi alla costa, viri a destra e cerchi un riferimento al suolo conosciuto da dove ripartire.
Sai, Lindbergh doveva "beccare" l'Europa per salvarsi, non un ponte su un fiume...
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Re: quando non c'era il gps.....domanda
Con i punti di riferimento non si chiamerebbe dead reckoning navigation. Volò per ortodromia dividendo la rotta in segmenti e cambiando la prua ogni volta. Per la cronaca, sbagliò il landfall di sole tre miglia, complice anche l’assenza di vento durante la traversata.
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Re: quando non c'era il gps.....domanda
I punti di riferimento non devono essere onnipresenti come può essere seguendo una strada ma anche ad intervalli di 10-15’ di volo, tempi durante i quali navighi appunto seguendo una rotta e un tempo. Quando arrivi sul checkpoint calcoli l’errore e lo applichi al segmento successivo come correzione e così via. Sull’acqua non puoi farlo.
Dicasi spaccata lossodromica.air.surfer ha scritto: ↑23 agosto 2020, 20:56Volò per ortodromia dividendo la rotta in segmenti e cambiando la prua ogni volta
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