Problema voli transoceanici
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Problema voli transoceanici
Buonasera a tutti
ho 35 anni e ho sempre volato da quando ne ho 19. E continuo a farlo perchè mi piace viaggiare. Anche se non mi sento mai troppo confident su un aereo. Poi ci sono volte in cui sto benino, e volte in cui mi vengono gli attacchi di panico (soprattutto se c'è qualcosa fuori dall'ordinario tipo turbolenze, nuvole fitte, rumori strani, ecc.)
Il problema vero sono i voli transoceanici. Perchè fino a quando so che sotto di me c'è "terra" allora riesco il più delle volte a gestire la situazione perchè dico "beh male che va l'aereo riesce a fare un atterraggio di emergenza nell'aeroporto più vicino". Mentre se sorvoliamo un oceano - secondo il mio cervello - questo non è possibile e quindi se succede qualcosa, l'aereo cade e sono destinata a morire.
La questione è che che per quest'estate ho acquistato un volo Francoforte-Bogotà e già sto male all'idea di sorvolare l'Atlantico. Si tratta di un viaggio sognato per tantissimo tempo e soffro all'idea di rovinarlo per l'ansia del volo.
Io faccio un po' di respirazione prima di partire e poi durante il viaggio cerco di leggere/ascoltare musica/distrarmi. Il problema è che entro nel tunnel dell'ansia iniziano gli attacchi di panico e lì non riesco più a controllarmi.
Qualche suggerimento?
Il mio sogno sarebbe volare accanto al pilota che mi dice ogni volta che sta andando tutto per il meglio
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Il problema vero sono i voli transoceanici. Perchè fino a quando so che sotto di me c'è "terra" allora riesco il più delle volte a gestire la situazione perchè dico "beh male che va l'aereo riesce a fare un atterraggio di emergenza nell'aeroporto più vicino". Mentre se sorvoliamo un oceano - secondo il mio cervello - questo non è possibile e quindi se succede qualcosa, l'aereo cade e sono destinata a morire.
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Re: Problema voli transoceanici
Anche nei voli oceanici ci sono parecchi aeroporti dove atterrare.
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Re: Problema voli transoceanici
E, soprattutto, non parti se non li hai considerati nel tuo piano di volo.
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Prima o poi si muore, non c'è scampo, l'importante è morire da vivi.
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Re: Problema voli transoceanici
Ciao! Ci sono invece dei settori della vita in cui sei “confident”? Se sì...quali?gaiettatrento ha scritto: ↑14 febbraio 2020, 17:50troppo confident su un aereo. Poi ci sono volte in cui sto benino, e volte in cui mi vengono gli attacchi di panico (soprattutto se c'è qualcosa fuori dall'ordinario tipo turbolenze, nuvole fitte, rumori strani, ecc.)
Ok...quindi il problema vero è che tu, di pilotaggio, non sai niente e decidi che quando hai la terra sotto l’aereo trova dove atterrare mentre sull’ oceano no. Ma questo è un tuo pensiero unito alla tua non conoscenza del mondo aeronautico. Quindi se ti dico che così non è...ora è tutto a posto? Se la risposta è sì...bene...puoi fare voli transoceanici tranquillamente. Se la risposta è no....allora questo non è il problema vero. Parliamo di quello vero?gaiettatrento ha scritto: ↑14 febbraio 2020, 17:50Il problema vero sono i voli transoceanici. Perchè fino a quando so che sotto di me c'è "terra" allora riesco il più delle volte a gestire la situazione perchè dico "beh male che va l'aereo riesce a fare un atterraggio di emergenza nell'aeroporto più vicino". Mentre se sorvoliamo un oceano - secondo il mio cervello - questo non è possibile e quindi se succede qualcosa, l'aereo cade e sono destinata a morire.
Si qualche suggerimento l’avrei...parliamo dell’ansia invece che del volo? Hai fatto benissimo ad acquistare i biglietti...e visto che stai male stando sul divano tra le tue confortevoli mura domestiche , significa che parliamo di idee e non di realtà. Possiamo quindi iniziare a parlare di realtà....se ti va.gaiettatrento ha scritto: ↑14 febbraio 2020, 17:50La questione è che che per quest'estate ho acquistato un volo Francoforte-Bogotà e già sto male all'idea di sorvolare l'Atlantico. Si tratta di un viaggio sognato per tantissimo tempo e soffro all'idea di rovinarlo per l'ansia del volo.
Io faccio un po' di respirazione prima di partire e poi durante il viaggio cerco di leggere/ascoltare musica/distrarmi. Il problema è che entro nel tunnel dell'ansia iniziano gli attacchi di panico e lì non riesco più a controllarmi.
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Re: Problema voli transoceanici
io l'oceano lo attraverso per lavoro più volte al mese e, a mio modesto parere, è la tratta che più mi piace e mi rilassa
Re: Problema voli transoceanici
gaiettatrento ha scritto: ↑14 febbraio 2020, 17:50Buonasera a tutti
ho 35 anni e ho sempre volato da quando ne ho 19. E continuo a farlo perchè mi piace viaggiare. Anche se non mi sento mai troppo confident su un aereo. Poi ci sono volte in cui sto benino, e volte in cui mi vengono gli attacchi di panico (soprattutto se c'è qualcosa fuori dall'ordinario tipo turbolenze, nuvole fitte, rumori strani, ecc.)
Il problema vero sono i voli transoceanici. Perchè fino a quando so che sotto di me c'è "terra" allora riesco il più delle volte a gestire la situazione perchè dico "beh male che va l'aereo riesce a fare un atterraggio di emergenza nell'aeroporto più vicino". Mentre se sorvoliamo un oceano - secondo il mio cervello - questo non è possibile e quindi se succede qualcosa, l'aereo cade e sono destinata a morire.
La questione è che che per quest'estate ho acquistato un volo Francoforte-Bogotà e già sto male all'idea di sorvolare l'Atlantico. Si tratta di un viaggio sognato per tantissimo tempo e soffro all'idea di rovinarlo per l'ansia del volo.
Io faccio un po' di respirazione prima di partire e poi durante il viaggio cerco di leggere/ascoltare musica/distrarmi. Il problema è che entro nel tunnel dell'ansia iniziano gli attacchi di panico e lì non riesco più a controllarmi.
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Gaiettatrento scusami se scrivo sotto al tuo post, ma ho una domanda.. non ho capito bene, ma tu hai attacchi di panico in volo e riesci a volare? Se si, complimenti, davvero.. io per un solo attacco di panico non ho più volato e vorrei rifarlo ma mi manca il coraggio per paura che possa venirmene u altro.. davvero complimenti !!
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Re: Problema voli transoceanici
Ciao
Sì ho avuto voli disastrosi con attacchi di panico, crisi di pianto isterico...ho avuto voli con "solo" tachicardia e qualche attacco d'ansia...ho avuto voli (per lo più quando sono vicino al finestrino, quando è giorno, quando riesco a vedere cosa c'è fuori e quando il volo è tranquillo) in cui pur non essendo felice di volare la gestisco abbastanza bene. Quindi la risposta è sì, riesco a volare nonostante esperienze negative. Mi piace volare? Per niente ma siccome mi piace più viaggiare lo considero una pena da scontare. Ed è proprio questo che non mi piace. Io vorrei che fosse una parte del viaggio e quindi che riuscissi a godermelo. Anche perché se il volo va male e sto male lo rovino anche a chi viaggia con me, quindi quasi sempre al poveretto del mio compagno
Sì ho avuto voli disastrosi con attacchi di panico, crisi di pianto isterico...ho avuto voli con "solo" tachicardia e qualche attacco d'ansia...ho avuto voli (per lo più quando sono vicino al finestrino, quando è giorno, quando riesco a vedere cosa c'è fuori e quando il volo è tranquillo) in cui pur non essendo felice di volare la gestisco abbastanza bene. Quindi la risposta è sì, riesco a volare nonostante esperienze negative. Mi piace volare? Per niente ma siccome mi piace più viaggiare lo considero una pena da scontare. Ed è proprio questo che non mi piace. Io vorrei che fosse una parte del viaggio e quindi che riuscissi a godermelo. Anche perché se il volo va male e sto male lo rovino anche a chi viaggia con me, quindi quasi sempre al poveretto del mio compagno
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Re: Problema voli transoceanici
flyingbrandon ha scritto: ↑14 febbraio 2020, 21:43Ciao! Ci sono invece dei settori della vita in cui sei “confident”? Se sì...quali?gaiettatrento ha scritto: ↑14 febbraio 2020, 17:50troppo confident su un aereo. Poi ci sono volte in cui sto benino, e volte in cui mi vengono gli attacchi di panico (soprattutto se c'è qualcosa fuori dall'ordinario tipo turbolenze, nuvole fitte, rumori strani, ecc.)
Sul lavoro mi sento molto confident anche se faccio un lavoro molto stressante.
Nella vita privata anche... però sono ipocondriaca e ho il terrore della morte. Il terrore di perdere quello che ho.
Negli ultimi anni soffro di ansia sia per ipocondria/paura di morire che per questioni legate alla lontananza della mia famiglia (sensi di colpa, ecc.)
Ok...quindi il problema vero è che tu, di pilotaggio, non sai niente e decidi che quando hai la terra sotto l’aereo trova dove atterrare mentre sull’ oceano no. Ma questo è un tuo pensiero unito alla tua non conoscenza del mondo aeronautico. Quindi se ti dico che così non è...ora è tutto a posto? Se la risposta è sì...bene...puoi fare voli transoceanici tranquillamente. Se la risposta è no....allora questo non è il problema vero. Parliamo di quello vero?gaiettatrento ha scritto: ↑14 febbraio 2020, 17:50Il problema vero sono i voli transoceanici. Perchè fino a quando so che sotto di me c'è "terra" allora riesco il più delle volte a gestire la situazione perchè dico "beh male che va l'aereo riesce a fare un atterraggio di emergenza nell'aeroporto più vicino". Mentre se sorvoliamo un oceano - secondo il mio cervello - questo non è possibile e quindi se succede qualcosa, l'aereo cade e sono destinata a morire.
Se io facessi un viaggio accanto al pilota (che ha conoscenze) e alle mie domande (questo rumore cosa vuol dire? Sta andando tutto bene? Ecc.) mi rispondesse che è tutto ok credo riuscirei ad essere più tranquilla. Pensa che ho fatto diversi voli in cui mi sono messa dietro/accanto a piloti non in servizio e ogni volta che sentivo che qualcosa non andava li guardavo: se restavano impassibili mi tranquillizzavo.
Credo che la paura vera non sia di volare ma di morire.
Si qualche suggerimento l’avrei...parliamo dell’ansia invece che del volo? Hai fatto benissimo ad acquistare i biglietti...e visto che stai male stando sul divano tra le tue confortevoli mura domestiche , significa che parliamo di idee e non di realtà. Possiamo quindi iniziare a parlare di realtà....se ti va.gaiettatrento ha scritto: ↑14 febbraio 2020, 17:50La questione è che che per quest'estate ho acquistato un volo Francoforte-Bogotà e già sto male all'idea di sorvolare l'Atlantico. Si tratta di un viaggio sognato per tantissimo tempo e soffro all'idea di rovinarlo per l'ansia del volo.
Io faccio un po' di respirazione prima di partire e poi durante il viaggio cerco di leggere/ascoltare musica/distrarmi. Il problema è che entro nel tunnel dell'ansia iniziano gli attacchi di panico e lì non riesco più a controllarmi.
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Re: Problema voli transoceanici
Improvviso: meno traffico incompetente?
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Re: Problema voli transoceanici
Guarda io non ho mai preso in considerazione l'idea di non volare più quindi non so dirti.Marco94 ha scritto: ↑15 febbraio 2020, 0:49gaiettatrento ha scritto: ↑14 febbraio 2020, 17:50Buonasera a tutti
ho 35 anni e ho sempre volato da quando ne ho 19. E continuo a farlo perchè mi piace viaggiare. Anche se non mi sento mai troppo confident su un aereo. Poi ci sono volte in cui sto benino, e volte in cui mi vengono gli attacchi di panico (soprattutto se c'è qualcosa fuori dall'ordinario tipo turbolenze, nuvole fitte, rumori strani, ecc.)
Il problema vero sono i voli transoceanici. Perchè fino a quando so che sotto di me c'è "terra" allora riesco il più delle volte a gestire la situazione perchè dico "beh male che va l'aereo riesce a fare un atterraggio di emergenza nell'aeroporto più vicino". Mentre se sorvoliamo un oceano - secondo il mio cervello - questo non è possibile e quindi se succede qualcosa, l'aereo cade e sono destinata a morire.
La questione è che che per quest'estate ho acquistato un volo Francoforte-Bogotà e già sto male all'idea di sorvolare l'Atlantico. Si tratta di un viaggio sognato per tantissimo tempo e soffro all'idea di rovinarlo per l'ansia del volo.
Io faccio un po' di respirazione prima di partire e poi durante il viaggio cerco di leggere/ascoltare musica/distrarmi. Il problema è che entro nel tunnel dell'ansia iniziano gli attacchi di panico e lì non riesco più a controllarmi.
Qualche suggerimento?
Il mio sogno sarebbe volare accanto al pilota che mi dice ogni volta che sta andando tutto per il meglio
Gaiettatrento scusami se scrivo sotto al tuo post, ma ho una domanda.. non ho capito bene, ma tu hai attacchi di panico in volo e riesci a volare? Se si, complimenti, davvero.. io per un solo attacco di panico non ho più volato e vorrei rifarlo ma mi manca il coraggio per paura che possa venirmene u altro.. davvero complimenti !!
Quello che posso dirti è che la mia esperienza non è stata: volo 1 terribile con attacchi di panico, volo 2 si ripete uguale. No anzi! Per me ogni volo è diverso e nonostante esperienze negative ci sono stati anche voli successivi "positivi" in cui a parte una sensazione costante di "ansietta" ho gestito abbastanza bene il volo. Ci sono stati alcuni voli in cui quasi non ho avuto paura. Quindi fossi in te riproverei...magari va meglio rispetto all'ultima volta e riprendi a volare
Re: Problema voli transoceanici
beh, diciamo alcuni aspetti tecnici del volo che sono peculiari delle traversate atlantiche, come la comunicazione con i controllori principalmente via "messaggio" e meno parlata via radio... il panorama dell'acqua a perdita d'occhio, i colori dell'alba o tramonto specchiati nell'acqua, l'idea dello shopping e delle bisteccone americane in un senso, e l'idea di tornare a casa nell'altro senso.gaiettatrento ha scritto: ↑16 febbraio 2020, 12:13Posso chiederti cos'è che ti fa sentire rilassato?
A dire il vero poi, paradossalmente sono rilassato perché, anche a volerla cercare, non trovo una singola ragione che mi impedisca di esserlo.
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Re: Problema voli transoceanici
Sarebbe molto bello riuscire ad avere la tua stessa visioneAyrton ha scritto: ↑16 febbraio 2020, 13:44beh, diciamo alcuni aspetti tecnici del volo che sono peculiari delle traversate atlantiche, come la comunicazione con i controllori principalmente via "messaggio" e meno parlata via radio... il panorama dell'acqua a perdita d'occhio, i colori dell'alba o tramonto specchiati nell'acqua, l'idea dello shopping e delle bisteccone americane in un senso, e l'idea di tornare a casa nell'altro senso.gaiettatrento ha scritto: ↑16 febbraio 2020, 12:13Posso chiederti cos'è che ti fa sentire rilassato?
A dire il vero poi, paradossalmente sono rilassato perché, anche a volerla cercare, non trovo una singola ragione che mi impedisca di esserlo.
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Re: Problema voli transoceanici
Fammi capire...sul lavoro ti senti confident nonostante sia molto stressante...nella vita privata è tutto a posto a parte pensare di avere un tumore al cervello ogni volta che hai mal di testa, avere il terrore di perdere quello che hai e vivi con i sensi di colpa perchè ti stai costruendo una vita lontana dalla tua famiglia? Quindi...ti senti confident nonostante la qualità della vita che stai vivendo? O pensi che, tutto sommato, sia una vita qualitativamente normale?gaiettatrento ha scritto: ↑16 febbraio 2020, 11:55
Sul lavoro mi sento molto confident anche se faccio un lavoro molto stressante.
Nella vita privata anche... però sono ipocondriaca e ho il terrore della morte. Il terrore di perdere quello che ho.
Negli ultimi anni soffro di ansia sia per ipocondria/paura di morire che per questioni legate alla lontananza della mia famiglia (sensi di colpa, ecc.)
Ok...quindi come ti dicevo sopra...non parliamo del volo perchè il volo non è un problema. Concordi? Che senso ha, nella tua vita, sistemare la parte volo se poi pensi di morire ogni 2x3 per altro? La tua paura della morte , però, sembra affondare molto dalla paura dell’ignoto....perchè l’ignoto ti spaventa così tanto? Anche perchè, onestamente, ciò che è noto non mi sembra che sia così caldo e accogliente e che ti permette di stare in un relax accordato alla sinfonia celestiale dell’universo ...gaiettatrento ha scritto: ↑14 febbraio 2020, 17:50
Se io facessi un viaggio accanto al pilota (che ha conoscenze) e alle mie domande (questo rumore cosa vuol dire? Sta andando tutto bene? Ecc.) mi rispondesse che è tutto ok credo riuscirei ad essere più tranquilla. Pensa che ho fatto diversi voli in cui mi sono messa dietro/accanto a piloti non in servizio e ogni volta che sentivo che qualcosa non andava li guardavo: se restavano impassibili mi tranquillizzavo.
Credo che la paura vera non sia di volare ma di morire.
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Re: Problema voli transoceanici
pilota lui!gaiettatrento ha scritto: ↑16 febbraio 2020, 15:06Sarebbe molto bello riuscire ad avere la tua stessa visioneAyrton ha scritto: ↑16 febbraio 2020, 13:44beh, diciamo alcuni aspetti tecnici del volo che sono peculiari delle traversate atlantiche, come la comunicazione con i controllori principalmente via "messaggio" e meno parlata via radio... il panorama dell'acqua a perdita d'occhio, i colori dell'alba o tramonto specchiati nell'acqua, l'idea dello shopping e delle bisteccone americane in un senso, e l'idea di tornare a casa nell'altro senso.gaiettatrento ha scritto: ↑16 febbraio 2020, 12:13Posso chiederti cos'è che ti fa sentire rilassato?
A dire il vero poi, paradossalmente sono rilassato perché, anche a volerla cercare, non trovo una singola ragione che mi impedisca di esserlo.
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China su fronte, si ses sezzidu pesa! ch'es passende sa Brigata tattaresa boh! boh! E cun sa mannu sinna sa mezzus gioventude de Saldigna
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una vida pro miserat chi siat
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no er de imbolare
pro una gherra chi
est' unu affare
*Virtute Siderum Tenus*
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Re: Problema voli transoceanici
flyingbrandon ha scritto: ↑16 febbraio 2020, 15:42Fammi capire...sul lavoro ti senti confident nonostante sia molto stressante...nella vita privata è tutto a posto a parte pensare di avere un tumore al cervello ogni volta che hai mal di testa, avere il terrore di perdere quello che hai e vivi con i sensi di colpa perchè ti stai costruendo una vita lontana dalla tua famiglia? Quindi...ti senti confident nonostante la qualità della vita che stai vivendo? O pensi che, tutto sommato, sia una vita qualitativamente normale?gaiettatrento ha scritto: ↑16 febbraio 2020, 11:55
Sul lavoro mi sento molto confident anche se faccio un lavoro molto stressante.
Nella vita privata anche... però sono ipocondriaca e ho il terrore della morte. Il terrore di perdere quello che ho.
Negli ultimi anni soffro di ansia sia per ipocondria/paura di morire che per questioni legate alla lontananza della mia famiglia (sensi di colpa, ecc.)
Penso che sia una vita qualitativamente normale. Ho un bel lavoro e una bella vita...ovviamente credo che non si possa avere tutto e ritengo che sia normale così. Non potrei avere la vita che ho adesso e il lavoro che ho adesso, stando contemporaneamente vicino alla mia famiglia. Non potrei avere la qualità di vita che ho (intesa come economica e di opportunità) se facessi un lavoro impiegatizio, senza particolari stress o pressioni.
Ok...quindi come ti dicevo sopra...non parliamo del volo perchè il volo non è un problema. Concordi? Che senso ha, nella tua vita, sistemare la parte volo se poi pensi di morire ogni 2x3 per altro? La tua paura della morte , però, sembra affondare molto dalla paura dell’ignoto....perchè l’ignoto ti spaventa così tanto? Anche perchè, onestamente, ciò che è noto non mi sembra che sia così caldo e accogliente e che ti permette di stare in un relax accordato alla sinfonia celestiale dell’universo ...gaiettatrento ha scritto: ↑14 febbraio 2020, 17:50
Se io facessi un viaggio accanto al pilota (che ha conoscenze) e alle mie domande (questo rumore cosa vuol dire? Sta andando tutto bene? Ecc.) mi rispondesse che è tutto ok credo riuscirei ad essere più tranquilla. Pensa che ho fatto diversi voli in cui mi sono messa dietro/accanto a piloti non in servizio e ogni volta che sentivo che qualcosa non andava li guardavo: se restavano impassibili mi tranquillizzavo.
Credo che la paura vera non sia di volare ma di morire.
Non sono credente quindi sono consapevole che con la morte tutto finisca e non voglio che tutto finisca. Credo che la questione del volo abbia più a che fare con l'illusione del controllo. Razionalmente so che ogni volta che prendo l'automobile la % che io muoia è molto più alta rispetto a quando salgo su un aereo. Ma l'auto la guido io, l'aereo no. Almeno questi sono i pensieri che mi vengono...
Paradossalmente più si è alzata la posta in gioco (più mi è piaciuto quello che avevo) più è aumentata l'ipocondria/la paura di morire/la paura di volare.
Ciao!
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Re: Problema voli transoceanici
...eh, eh, hai ragione**F@b!0** ha scritto: ↑16 febbraio 2020, 22:53pilota lui!gaiettatrento ha scritto: ↑16 febbraio 2020, 15:06Sarebbe molto bello riuscire ad avere la tua stessa visioneAyrton ha scritto: ↑16 febbraio 2020, 13:44beh, diciamo alcuni aspetti tecnici del volo che sono peculiari delle traversate atlantiche, come la comunicazione con i controllori principalmente via "messaggio" e meno parlata via radio... il panorama dell'acqua a perdita d'occhio, i colori dell'alba o tramonto specchiati nell'acqua, l'idea dello shopping e delle bisteccone americane in un senso, e l'idea di tornare a casa nell'altro senso.gaiettatrento ha scritto: ↑16 febbraio 2020, 12:13Posso chiederti cos'è che ti fa sentire rilassato?
A dire il vero poi, paradossalmente sono rilassato perché, anche a volerla cercare, non trovo una singola ragione che mi impedisca di esserlo.
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Re: Problema voli transoceanici
Io penso di no con quei pensieri. Hai un bel lavoro....bene...ma non ha o poco a che vedere con la qualità emotiva della tua vita. Hai una bella vita cosa significa? Che puoi comprare, spendere e non avere problemi economici? Se intendi questo....ha anche questo poco a che vedere con la qualità emotiva della tua vita. Sono aspetti importanti ma , per come li hai messi giù, materiali.gaiettatrento ha scritto: ↑17 febbraio 2020, 9:56
Penso che sia una vita qualitativamente normale. Ho un bel lavoro e una bella vita...ovviamente credo che non si possa avere tutto e ritengo che sia normale così. Non potrei avere la vita che ho adesso e il lavoro che ho adesso, stando contemporaneamente vicino alla mia famiglia. Non potrei avere la qualità di vita che ho (intesa come economica e di opportunità) se facessi un lavoro impiegatizio, senza particolari stress o pressioni.
Non si può avere tutto dalla vita....in che termini? Avere tutto o niente non significa necessariamente qualità della vita. Sembri parlare più a slogan...ma questi slogan quanto affondano nella profondità? Non c’è nulla di sbagliato o strano a stare lontani dalla famiglia per lavoro....quello che non dovrebbe esserci è il senso di colpa. Senso di colpa per cosa? Non hai il diritto/dovere di costruire la tua esistenza?
Non essere credenti non significa “sapere”. Quando muori sì...la macchina...il dentifricio...il telefono...non ti servono più...tu di decomponi invece quelle cose rimangono. Gli altri perdono te, tu probabilmente non perdi niente....se non la vita. Ma che tu voglia o meno morirai lo stesso....quindi il punto è come ci arrivi e non cosa accadrà DOPO che sei morta. A maggior ragione se non sei credente...il DOPO è totalmente ininfluente. Su come starai da morta non è dato sapersi...sia per chi crede che per chi non crede. L’auto la guidi tu...giusto...ma ne incontri altre che non guidi tu e sei su un mezzo non costruito da te che magari percorre un ponte non costruito da te.....l’aereo lo guidano piloti in continuo addestramento...quindi , forse, loro pilotano meglio di come tu guidi la macchina. Il punto è...se tu insegui l’illusione del controllo, ad esempio in macchina, dovresti essere una persona particolarmente capace di controllare. Se dovesse esistere il concetto del controllo questo dovrebbe necessariamente passare dalla capacità di controllare te. Ora...non riesci a controllare i tuoi stati d’animo in modo più distaccato...e dovresti controllare una situazione critica che comprende , oltre a te, tutta un’altra serie di fattori che vogliono essere “fuori controllo”?gaiettatrento ha scritto: ↑14 febbraio 2020, 17:50
Non sono credente quindi sono consapevole che con la morte tutto finisca e non voglio che tutto finisca. Credo che la questione del volo abbia più a che fare con l'illusione del controllo. Razionalmente so che ogni volta che prendo l'automobile la % che io muoia è molto più alta rispetto a quando salgo su un aereo. Ma l'auto la guido io, l'aereo no. Almeno questi sono i pensieri che mi vengono...
Paradossalmente più si è alzata la posta in gioco (più mi è piaciuto quello che avevo) più è aumentata l'ipocondria/la paura di morire/la paura di volare.
Ciao!
E’ paradossale dal tuo punto di vista....non dal mio. Non si è alzata la posta in gioco....sei solo tu che stai accumulando più “successo” che puoi senza ottenere lo sperato appagamento interiore, emotivo. E’ quella la posta che si alza sempre di più...e più tu cerchi di appagarti “materialmente” , più cerchi di “controllare”....più la situazione ti sfugge e l’urlo di disagio cresce. Non è paradossale...è normale. Se tu sbagli strada...uno , tu, ti avvisa che stai sbagliando....ma tu continui a proseguire....allora quello alza la voce per farsi sentire....ma tu prosegui e quello urla...ma una parte di te non può dire “sticazzi chi se ne frega”....perchè è sempre una parte di te. A volte ti azzoppa fisicamente proprio per fermarti....e a volte noi proseguiamo chiedendoci che c***o ...riesco ad ottenere tutto e vivo così....c***o....fermati un attimo a fare due chiacchere...non con me...con te.
Ciao!
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Re: Problema voli transoceanici
Quando dico che ho una bella vita non è uno slogan: ho un compagno da tanto tempo di cui sono profondamente innamorata, conviviamo e abbiamo un rapporto che mi appaga in tutto e per tutto, ho pochi e buoni amici, quelli di sempre, ho una famiglia lontana ma con cui vado d'accordissimo e che mi appoggia in ogni mia scelta e mi supporta (anche materialmente). Ho anche un lavoro che mi gratifica, anche se richiede molto impegno e una buona fonte di sacrificio. Economicamente mi posso permettere anche qualche agio che mi fa stare bene: andare a cena fuori (cosa che adoro), e fare qualche viaggio (nostra grande passione).gaiettatrento ha scritto: ↑17 febbraio 2020, 9:57...eh, eh, hai ragione**F@b!0** ha scritto: ↑16 febbraio 2020, 22:53pilota lui!gaiettatrento ha scritto: ↑16 febbraio 2020, 15:06Sarebbe molto bello riuscire ad avere la tua stessa visioneAyrton ha scritto: ↑16 febbraio 2020, 13:44beh, diciamo alcuni aspetti tecnici del volo che sono peculiari delle traversate atlantiche, come la comunicazione con i controllori principalmente via "messaggio" e meno parlata via radio... il panorama dell'acqua a perdita d'occhio, i colori dell'alba o tramonto specchiati nell'acqua, l'idea dello shopping e delle bisteccone americane in un senso, e l'idea di tornare a casa nell'altro senso.gaiettatrento ha scritto: ↑16 febbraio 2020, 12:13
Posso chiederti cos'è che ti fa sentire rilassato?
A dire il vero poi, paradossalmente sono rilassato perché, anche a volerla cercare, non trovo una singola ragione che mi impedisca di esserlo.
Detto questo negli ultimi anni so di essere diventata una persona per certi versi un po' ansiosa (per altri per nulla, anzi) e quest'ansia - mi ripeto - riguarda sopratutto le malattie e la morte. La paura dell'areo rientra in questo discorso...non arrivo a non prendere l'aereo o a vivere male tutti i voli che faccio (come purtroppo leggo di altre esperienze). Volevo solo capire se c'è qualche accorgimento (oltre a quelli che uso solitamente) che mi si poteva consigliare visto che tra qualche mese dovrò prendere un volo e che attraversare l'oceano non mi fa sentire la persona più tranquilla del mondo.
Poi ci arrivo al fatto che la paura dell'aereo è figlia di paure ben più grandi...ma volevo solo qualche consiglio pratico. Per il resto quando me la sentirò mi troverò uno psicoterapeuta...
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Re: Problema voli transoceanici
E chi sei tu per chiedere ad altri solo un consiglio pratico? Perchè o per quale motivo qualcuno dovrebbe darsi da fare per alleviare i tuoi problemi pratici? Cosa sei disposta a dare in cambio dei consigli pratici che chiedi? Oppure pensi che ti sia solo dovuto senza niente dare in cambio?
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Re: Problema voli transoceanici
Non capisco se il tuo intervento è serio. Ma cosa dovrei dare in cambio di una richiesta di un consiglio pratico per affrontare un volo su un forum che si occupa tra le altre cose della paura di volare?tartan ha scritto: ↑19 febbraio 2020, 15:00E chi sei tu per chiedere ad altri solo un consiglio pratico? Perchè o per quale motivo qualcuno dovrebbe darsi da fare per alleviare i tuoi problemi pratici? Cosa sei disposta a dare in cambio dei consigli pratici che chiedi? Oppure pensi che ti sia solo dovuto senza niente dare in cambio?
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Re: Problema voli transoceanici
E' semplice: non ci sono consigli pratici, come ormai dovresti aver capito anche leggendo altre risposte a paure analoghe.
Se sei, come sembra dai tuoi interventi, una persona intelligente, dovresti aver capito che non esistono soluzioni "pratiche". Quindi, se pensi di aver bisogno di uno psicoterapeuta da interpellare quando pensi di averne bisogno, non è il forum il posto adatto. Se ancora non hai capito, chiedimi ancora, cercherò di essere più chiaro.
Se sei, come sembra dai tuoi interventi, una persona intelligente, dovresti aver capito che non esistono soluzioni "pratiche". Quindi, se pensi di aver bisogno di uno psicoterapeuta da interpellare quando pensi di averne bisogno, non è il forum il posto adatto. Se ancora non hai capito, chiedimi ancora, cercherò di essere più chiaro.
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Re: Problema voli transoceanici
Io sono davvero contento che tu abbia una famiglia e un intorno che potrebbe mandare in pensione la famiglia del Mulino Bianco anche adesso. Non devi mica convincermi....io non ho nessun disagio legato alla tua emotività. Sei tu che hai esordito con l’ipocondria....con ansia e panico....e con sensi di colpa. Ora....evidentemente , visto quello che hai intorno dovresti, semmai, convincere te perchè questo tipo di disturbi difficilmente affondano in un contesto come quello che descrivi. Se la tua famiglia , lontana, ti ama e ti appoggia in ogni scelta, potresti avere una sana gratitudine e non un senso di colpa...che, di norma, è indotto e non spontaneo....soprattutto quando non si sta facendo nulla di male...anzi....e si è perfino appoggiati a farlo. Quindi verso chi dovresti avere sensi di colpa? Colpa per cosa? Comunque non c’è bisogno che tu risponda...era solo per dirti che tu hai descritto dei disagi e di quello stavamo parlando e non ero certamente io a cercarti per farmi i c***i tuoi....gaiettatrento ha scritto: ↑19 febbraio 2020, 14:27
Quando dico che ho una bella vita non è uno slogan: ho un compagno da tanto tempo di cui sono profondamente innamorata, conviviamo e abbiamo un rapporto che mi appaga in tutto e per tutto, ho pochi e buoni amici, quelli di sempre, ho una famiglia lontana ma con cui vado d'accordissimo e che mi appoggia in ogni mia scelta e mi supporta (anche materialmente). Ho anche un lavoro che mi gratifica, anche se richiede molto impegno e una buona fonte di sacrificio. Economicamente mi posso permettere anche qualche agio che mi fa stare bene: andare a cena fuori (cosa che adoro), e fare qualche viaggio (nostra grande passione).
Ti chiedo scusa...a saperlo che cercavi solo qualche consiglio pratico, oltre alle strategie che gia attui , ti avrei subito detto che non sarei stato in grado di suggerirti niente e non ti avrei fatto perdere del tempo. Non sono riuscito a configurare una situazione, qua sul forum, tipo “buongiorno...dovrei fare un volo transoceanico ed, esclusa l’ipocondria e l’ansia , vorrei qualche consiglio pratico”....ah certo “ prenda il posto 13F e metta per 3 volte le dita dalla narice destra alla sinistra...dovrebbe essere tutto”.... Non è possibile perchè non conosco i tuoi abituali accorgimenti....perchè , oltre alla testa e alla percezione di chi viaggia, non saprei proprio in che modo suggerire qualche accorgimento senza trovare un punto di aggancio. Di solito qua si parla...e, magari, salta fuori anche qualche consiglio pratico. Senza parlare di niente che non sia il volo non sono in grado.gaiettatrento ha scritto: ↑19 febbraio 2020, 14:27Detto questo negli ultimi anni so di essere diventata una persona per certi versi un po' ansiosa (per altri per nulla, anzi) e quest'ansia - mi ripeto - riguarda sopratutto le malattie e la morte. La paura dell'areo rientra in questo discorso...non arrivo a non prendere l'aereo o a vivere male tutti i voli che faccio (come purtroppo leggo di altre esperienze). Volevo solo capire se c'è qualche accorgimento (oltre a quelli che uso solitamente) che mi si poteva consigliare visto che tra qualche mese dovrò prendere un volo e che attraversare l'oceano non mi fa sentire la persona più tranquilla del mondo.
Poi ci arrivo al fatto che la paura dell'aereo è figlia di paure ben più grandi...ma volevo solo qualche consiglio pratico. Per il resto quando me la sentirò mi troverò uno psicoterapeuta...
Dai per scontato che ci si arrivi che la paura di volare sia figlia di qualcosa di più grande....bene...ma non conoscendoti non l’ho dato per scontato visto che, per la maggior parte delle persone, non è così.
Per il resto....ti auguro un buon viaggio!
Ciao!
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Re: Problema voli transoceanici
Invidio la tua capacita di essere chiaro senza la necessita di essere sintetico.Ti chiedo scusa...a saperlo che cercavi solo qualche consiglio pratico, oltre alle strategie che gia attui , ti avrei subito detto che non sarei stato in grado di suggerirti niente e non ti avrei fatto perdere del tempo. Non sono riuscito a configurare una situazione, qua sul forum, tipo “buongiorno...dovrei fare un volo transoceanico ed, esclusa l’ipocondria e l’ansia , vorrei qualche consiglio pratico”....ah certo “ prenda il posto 13F e metta per 3 volte le dita dalla narice destra alla sinistra...dovrebbe essere tutto”.... Non è possibile perchè non conosco i tuoi abituali accorgimenti....perchè , oltre alla testa e alla percezione di chi viaggia, non saprei proprio in che modo suggerire qualche accorgimento senza trovare un punto di aggancio. Di solito qua si parla...e, magari, salta fuori anche qualche consiglio pratico. Senza parlare di niente che non sia il volo non sono in grado.
Dai per scontato che ci si arrivi che la paura di volare sia figlia di qualcosa di più grande....bene...ma non conoscendoti non l’ho dato per scontato visto che, per la maggior parte delle persone, non è così.
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Re: Problema voli transoceanici
Ciao probabilmente ho fatto io un errore di valutazione. Mi sono basata sul racconto di un'amica che ha partecipato ad un weekend organizzato da Air Dolomiti in cui le sono stati dati (a prescindere dai motivi profondi legati alla sua paura di volare) consigli pratici per mitigare l'ansia da volo. Pensavo di poter ricevere quindi alcuni consigli di questo tipo.flyingbrandon ha scritto: ↑19 febbraio 2020, 15:55Io sono davvero contento che tu abbia una famiglia e un intorno che potrebbe mandare in pensione la famiglia del Mulino Bianco anche adesso. Non devi mica convincermi....io non ho nessun disagio legato alla tua emotività. Sei tu che hai esordito con l’ipocondria....con ansia e panico....e con sensi di colpa. Ora....evidentemente , visto quello che hai intorno dovresti, semmai, convincere te perchè questo tipo di disturbi difficilmente affondano in un contesto come quello che descrivi. Se la tua famiglia , lontana, ti ama e ti appoggia in ogni scelta, potresti avere una sana gratitudine e non un senso di colpa...che, di norma, è indotto e non spontaneo....soprattutto quando non si sta facendo nulla di male...anzi....e si è perfino appoggiati a farlo. Quindi verso chi dovresti avere sensi di colpa? Colpa per cosa? Comunque non c’è bisogno che tu risponda...era solo per dirti che tu hai descritto dei disagi e di quello stavamo parlando e non ero certamente io a cercarti per farmi i c***i tuoi....gaiettatrento ha scritto: ↑19 febbraio 2020, 14:27
Quando dico che ho una bella vita non è uno slogan: ho un compagno da tanto tempo di cui sono profondamente innamorata, conviviamo e abbiamo un rapporto che mi appaga in tutto e per tutto, ho pochi e buoni amici, quelli di sempre, ho una famiglia lontana ma con cui vado d'accordissimo e che mi appoggia in ogni mia scelta e mi supporta (anche materialmente). Ho anche un lavoro che mi gratifica, anche se richiede molto impegno e una buona fonte di sacrificio. Economicamente mi posso permettere anche qualche agio che mi fa stare bene: andare a cena fuori (cosa che adoro), e fare qualche viaggio (nostra grande passione).
Ti chiedo scusa...a saperlo che cercavi solo qualche consiglio pratico, oltre alle strategie che gia attui , ti avrei subito detto che non sarei stato in grado di suggerirti niente e non ti avrei fatto perdere del tempo. Non sono riuscito a configurare una situazione, qua sul forum, tipo “buongiorno...dovrei fare un volo transoceanico ed, esclusa l’ipocondria e l’ansia , vorrei qualche consiglio pratico”....ah certo “ prenda il posto 13F e metta per 3 volte le dita dalla narice destra alla sinistra...dovrebbe essere tutto”.... Non è possibile perchè non conosco i tuoi abituali accorgimenti....perchè , oltre alla testa e alla percezione di chi viaggia, non saprei proprio in che modo suggerire qualche accorgimento senza trovare un punto di aggancio. Di solito qua si parla...e, magari, salta fuori anche qualche consiglio pratico. Senza parlare di niente che non sia il volo non sono in grado.gaiettatrento ha scritto: ↑19 febbraio 2020, 14:27Detto questo negli ultimi anni so di essere diventata una persona per certi versi un po' ansiosa (per altri per nulla, anzi) e quest'ansia - mi ripeto - riguarda sopratutto le malattie e la morte. La paura dell'areo rientra in questo discorso...non arrivo a non prendere l'aereo o a vivere male tutti i voli che faccio (come purtroppo leggo di altre esperienze). Volevo solo capire se c'è qualche accorgimento (oltre a quelli che uso solitamente) che mi si poteva consigliare visto che tra qualche mese dovrò prendere un volo e che attraversare l'oceano non mi fa sentire la persona più tranquilla del mondo.
Poi ci arrivo al fatto che la paura dell'aereo è figlia di paure ben più grandi...ma volevo solo qualche consiglio pratico. Per il resto quando me la sentirò mi troverò uno psicoterapeuta...
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Ciao!
Grazie comunque del tempo speso
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Re: Problema voli transoceanici
Figurati!gaiettatrento ha scritto: ↑19 febbraio 2020, 17:42
Ciao probabilmente ho fatto io un errore di valutazione. Mi sono basata sul racconto di un'amica che ha partecipato ad un weekend organizzato da Air Dolomiti in cui le sono stati dati (a prescindere dai motivi profondi legati alla sua paura di volare) consigli pratici per mitigare l'ansia da volo. Pensavo di poter ricevere quindi alcuni consigli di questo tipo.
Grazie comunque del tempo speso
Magari leggendo qua e la trovi qualche tecnica di respirazione per mitigare l’ansia. Ma , dal mio punto di vista, una tecnica, senza una comprensione di ciò che ci spinge...anche se non si determinano con esattezza le cause...rimane “vuota” e, spesso, inefficace. Tu puoi partire a mitigare la tua ansia con la respirazione....ma se non indaghi i motivi, ti troverai sempre a cercare di mettere una toppa....e dopo un po’ la toppa non basta più...
Ciao!
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Re: Problema voli transoceanici
Senza polemica di alcun tipo, non è il mio stile fare polemiche inutili, non sarebbe stato più semplice, per te, chiedere alla tua amica qualche consiglio? Magari i consigli di airdolomiti potevano essere di aiuto a tutti!
Io ho lavorato per decenni sulla sicurezza del volo civile e posso raccontarti tutto o quasi tutto su cosa si fa pre rendere il volo il più sicuro possibile, ma per quanto riguarda accorgimenti fittizi sulla tranquillità dei passeggeri non so dirti niente, ma proprio niente.
Io ho lavorato per decenni sulla sicurezza del volo civile e posso raccontarti tutto o quasi tutto su cosa si fa pre rendere il volo il più sicuro possibile, ma per quanto riguarda accorgimenti fittizi sulla tranquillità dei passeggeri non so dirti niente, ma proprio niente.
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Re: Problema voli transoceanici
Avere timore delle malattie quando si è sani, è come avere paura dei fulmini in una giornata serena.gaiettatrento ha scritto: ↑19 febbraio 2020, 14:27Detto questo negli ultimi anni so di essere diventata una persona per certi versi un po' ansiosa (per altri per nulla, anzi) e quest'ansia - mi ripeto - riguarda sopratutto le malattie e la morte[/b. La paura dell'areo rientra in questo discorso...non arrivo a non prendere l'aereo o a vivere male tutti i voli che faccio (come purtroppo leggo di altre esperienze). Volevo solo capire se c'è qualche accorgimento (oltre a quelli che uso solitamente) che mi si poteva consigliare visto che tra qualche mese dovrò prendere un volo e che attraversare l'oceano non mi fa sentire la persona più tranquilla del mondo.
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Se scoppia un temporale è giusto non ripararsi sotto un albero, ma se c'è bel tempo è molto meglio goderselo, no?
La paura della morte, invece, è insensata, per due ragioni: come dicevano i greci
"quando ci sei tu non c'è la morte, quando c'è la morte non ci sei tu"
ed inoltre la morte è inevitabile, è parte fondamentale della vita e tutti moriremo, quindi averne paura è un non senso,
serve solo a rovinarsi la vita ed a sprecarla in vece di godersela.
Te lo dico da 63enne che ha un'aspettativa di vita di 20 anni, che sa che potrebbe morire a 100 anni o domani e che se ne frega altamente.
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Re: Problema voli transoceanici
20 anni di aspettativa da 63 di partenza significa per me solo sei anni di aspettativa. Ti aspetto al varco e ti assicuro che saro al tuo funerale. Ciao amico!
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Re: Problema voli transoceanici
Le statistiche dicono questo... poi... mio padre ha 91 anni, mia madre è morta a 85 anni ma dopo 2 ictus, una nonna a 98 anni e l'altra a 99 anni...
solo il mio nonno paterno è stato sfortunato, 5 infarti e 3 ictus ed è morto a meno di 70 anni, l'altro è stato ucciso in guerra.
Magari tengo alta la media
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Re: Problema voli transoceanici
Bene Lampo, qunado ci rivedremo poi, ne riparleremo al bar di lassù o di laggiù, dipende solo da te dove.
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Re: Problema voli transoceanici
io cell'ho il consiglio pratico, compra i biglietti, prenota l'hotel, vai a bordo, e beviti un prosecco..gaiettatrento ha scritto: ↑19 febbraio 2020, 15:05
Non capisco se il tuo intervento è serio. Ma cosa dovrei dare in cambio di una richiesta di un consiglio pratico per affrontare un volo su un forum che si occupa tra le altre cose della paura di volare?
Re: Problema voli transoceanici
mai visto le statistiche dell'età media di dipartita dei piloti lungo raggio?Lampo 13 ha scritto: ↑19 febbraio 2020, 19:25Le statistiche dicono questo... poi... mio padre ha 91 anni, mia madre è morta a 85 anni ma dopo 2 ictus, una nonna a 98 anni e l'altra a 99 anni...
solo il mio nonno paterno è stato sfortunato, 5 infarti e 3 ictus ed è morto a meno di 70 anni, l'altro è stato ucciso in guerra.
Magari tengo alta la media
Re: Problema voli transoceanici
Ho paura che siano nettamente più basse della media... ma io sono in pensione!Ayrton ha scritto: ↑20 febbraio 2020, 10:08mai visto le statistiche dell'età media di dipartita dei piloti lungo raggio?Lampo 13 ha scritto: ↑19 febbraio 2020, 19:25Le statistiche dicono questo... poi... mio padre ha 91 anni, mia madre è morta a 85 anni ma dopo 2 ictus, una nonna a 98 anni e l'altra a 99 anni...
solo il mio nonno paterno è stato sfortunato, 5 infarti e 3 ictus ed è morto a meno di 70 anni, l'altro è stato ucciso in guerra.
Magari tengo alta la media
Re: Problema voli transoceanici
ciao! io un po' mi ritrovo in una cosa che hai scritto qualche intervento sopra: quando la vita scorre a gonfie vele e si alza la posta in gioco, aumenta in me anche la paura di volare : )
è la paura di perdere tutto !
se invece non hai nulla da perdere, la prendi più easy, per assurdo. In questo periodo, ad esempio, che reputo il peggiore della mia vita per problemi a casa, prenderei l'aereo tranquillamente senza il timore che cada perché anche se dovesse cadere non mi importerebbe più di tanto so che è un pensiero un po' macabro ma secondo me dovresti lavorare sulla paura di perdere le cose belle che hai : ) tanto che temiamo o meno questa cosa, tutto può cambiare in un attimo anche se stiamo attenti a preservare tutto : )
è la paura di perdere tutto !
se invece non hai nulla da perdere, la prendi più easy, per assurdo. In questo periodo, ad esempio, che reputo il peggiore della mia vita per problemi a casa, prenderei l'aereo tranquillamente senza il timore che cada perché anche se dovesse cadere non mi importerebbe più di tanto so che è un pensiero un po' macabro ma secondo me dovresti lavorare sulla paura di perdere le cose belle che hai : ) tanto che temiamo o meno questa cosa, tutto può cambiare in un attimo anche se stiamo attenti a preservare tutto : )
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